Compagno di scuola di Maurizio Sarri,
amico di vecchia data di Tiziano Renzi, è arrivato alla
politica che conta grazie al figlio Matteo, che dal consiglio
provinciale di Firenze lo ha portato fino in Parlamento.
E adesso anche sulla poltrona di vicepresidente del Consiglio superiore
della magistratura. Un cursus honorum di tutto rispetto quello
dell’avvocato David Ermini, eletto tra le polemiche come
successore di Giovanni Legnini.
Il nuovo vicepresidente del Csm, infatti, è l’unico
politico componente del nuovo plenum. Anche per questo motivo la sua elezione
ha spaccato le correnti di togati a Palazzo dei
Marescialli. Cinquantanove anni, proveniente da una famiglia di
avvocati di Figline, in riva all’Arno, a soli quindici
chilometri da Rignano. E infatti Ermini, che esordisce in
politica nella corrente di sinistra della Dc, diventa presto amico di Tiziano
Renzi, che dello scudo crociato fu consigliere comunale. L’esordio
pubblico giovane Matteo avviene proprio a Figline nel 1996 in occasione di
un dibattito con Valerio Onida. Regista del battesimo politico
di Renzi è proprio Ermini. Che quindi farà strada grazie all’exploit del futuro
premier. Dalla candidatura flop a sindaco di Figline – con lo slogan: David
contro Golia – diventa prima consigliere provinciale con la Margherita –
capogruppo quando il presidente della provincia è proprio Renzi – e poi nel
2013 deputato del Pd.
Nel 2014 Renzi lo porta al vertice del partito,
nominandolo responsabile Giustizia nel 2014. Lavora alla riforma Orlando sul
processo penale e a quella delle intercettazioni. Difende i Renzi e Luca Lotti,
coinvolti nell’inchiesta Consip, e attacca il capitano del Noe Gianpaolo
Scafarto sui social network: insomma si comporta come tutti gli altri
componenti del Giglio magico ma senza mai assumere posizioni nette o violente.
Con la magistratura, per esempio, usa sempre toni distesi e concilianti,
probabilmente ipotizzando un giorno di dover andare a dirigere il massimo
organo di autogoverno delle toghe. Cosa che gli riesce grazie ai voti
fondamentali di Magistratura Indipendente, la corrente di Cosimo Ferri,
collega deputato sui banchi del Pd, che nel 2018 li ha
rieletti entrambi. L’avventura di Ermini, però, è durata pochi mesi: l’amico
dei Renzi, adesso lascia Montecitorio per una residenza più esclusiva: Palazzo
dei Marescialli.
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