Gli amabili servi del padronato cosmopolitico volevano
la legge
contro le fake news. Rimembrate? E ora, come se nulla
fosse, spacciano per piena la loro piazza vuota, presidiata giusto da quattro
“militonti” che ancora non hanno capito che il Pd sta a Marx
come lo Ior sta a Cristo. Eccola compiuta, in
forma tragicomica. È dinanzi a noi, almeno a quanti di noi abbiano il coraggio
di “guardare in faccia il negativo” (Hegel) e di non compiere
il noto gesto dello struzzo.
Alludo, naturalmente, alla parabola della sinistra
metamorfico-kafkiana: dall’immenso ed eroico Gramsci ai servi
odierni, che hanno svenduto la patria e tradito il popolo dei lavoratori. Il
tutto in nome del turbomondialismo ideologicamente innalzato a chance
per tutti: quando tale è sempre e solo, ça va sans dire, per i
dominanti. I quali possono agevolmente, nell’open space del piano
liscio del mercato spoliticizzato, condurre la loro lotta di classe.
Come? Deregolamentando
l’economia, sottraendo diritti come se fossero privilegi, imponendo
l’imperativo categorico della competitività tra lavoratori su scala
planetarizzata.
Et voilà,
ecco servito il nuovo massacro di classe pudicamente appellato globalizzazione
dalla neolingua dei dominanti e dei loro camerieri in camice fucsia e
arcobaleno, le sinistre postmarxiste traditrici di Marx e di Gramsci. La
sinistra – non mi stanco di rammemorarlo – ormai ha superato a destra financo Attila,
re degli Unni. La
piazza del Pd vuota e disadorna, mesta e abbandonata, ci segnala
chiaramente, inter alia, una cosa: gli italiani hanno capito chi sono
i veri nemici. I lavoratori hanno capito chi sono i loro veri traditori. Meglio
tardi che mai.
Alla manifestazione in piazza del Pd, del resto, non
sventola il tricolore, no. Non sventolano le bandiere dei lavoratori, no.
Sventolano le bandiere dell’Unione europea, ossia dell’unione
delle classi dominanti europee contro i popoli e i lavoratori europei. Utili
servi dei potenti. Quod erat demonstrandum. Il Pd è il partito di
rappresentanza della classe dominante cosmopolitica, quella del più Europa e
del meno Stato, del più mercato e meno diritti sociali, più competitività e
meno sovranità, più deregolamentazione e meno difesa del lavoro. Il Pd
è complice del massacro di classe, a cui ha fornito appoggio politico svolgendo
il ruolo di docile esecutore dei desiderata transazionali delle ciniche classi
dominanti no border.
Del resto, il loro nemico, anche nella piazza di ieri,
mica era il classismo del capitale. Mica era lo sfruttamento proprio del mondo
a forma di merce. Mica era l’oppressione dei lavoratori
cagionata dalla mondializzazione e dal competitivismo sans frontières.
No. Il loro nemico era il populismo, ossia la possibile
rinascenza dell’orgoglio nazionale-popolare delle classi dominate. Il loro
nemico è il fascismo in assenza di fascismo, ossia, nella neolingua egemonica
dei mercati, ogni tentativo di riconquistare la sovranità
nazionale come baluardo di difesa della democrazia e dei diritti sociali contro
la voracità del libero mercato globalizzato.
Diego Fusaro (Il Fatto Quotidiano - 1 ottobre 2018)
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