martedì 16 ottobre 2018

Se mantieniamo i segugi legati alla catena.



Forse qualcuno avrà notato come in tempi recenti si siano infittite delle operazioni di repressione pienamente avallate dalla magistratura. 
Sembrerebbe che qualcuno abbia momentaneamente tolto il guinzaglio ai cani da caccia e questi, forti della loro professionalità repressa, vadano a stanare facilmente la selvaggina alla quale erano solo costretti a latrare. 
Se ci rifletti, in un attimo ti accorgi che in realtà non sono mutate le leggi, le quantità/qualità delle forze dell'ordine e nemmeno quelle dei Gip o dei PM. Forse si sta più semplicemente meglio operando nell’organizzazione, forse mettendo ai posti giusti i singoli tasselli. 
Per esperienza diretta potrei dire di avere respirato anch’io l'aria del risveglio e confermare come ciclicamente accadono anche queste cose. 
Ci sono momenti politici che offrono opportunità di chiarezza e, chi è preposto a certi ruoli, riuscendo a fiutare l’aria che tira, intravede la possibilità di colpire l'illecito, osiamo dire "indisturbato", e svolgere compiti istituzionali che ai gangli della politica arrecavano prima tanti fastidi e interferenze, nei loro complessi e opaci equilibri e nei relativi ingranaggi. 
Rimangono però quelle garanzie operative, spesso fatte ad hoc, che in quasi tutti i casi preservano o mitigano ancora i rischi a chi delinque e che spesso vanificano i propositi illuminati di chi investiga e di chi è chiamato a giudicare. 
Per esperienza dico al riguardo che, al nuovo vento che spira non bastano i tempi dell’intervallo che la politica concede, ma questa è un’altra storia perché presuppone cambiamenti profondi e attenta vigilanza dei media e della gente, “votanti” in primis. 
In strutture preposte ai controlli, molto più spesso di quanto si possa credere, si annidano professionalità e intelligenze che se impiegate verso specifici obiettivi riescono a mettere a segno risultati eccellenti. 
E qui veniamo al nocciolo del problema, perché generalmente tutto dipende dai dirigenti, dai pochi (non sempre autonomi/insensibili alla politica) chiamati a capire a pieno le potenziali problematiche, all’organizzazione dei gruppi, all’individuazione degli obiettivi, in una sola frase a “saper scegliere gli uomini giusti per i posti giusti”. 
Molte volte, infatti, destinare degli incompetenti o ottusi alle verifiche di realtà complesse e discusse produce il risultato inverso e un “rinnovo della patente”. 
Con molte probabilità andrà a certificare, quasi sempre, la regolarità di realtà non capite e non solo per malafede ma per la pochezza dei mezzi cognitivi di cui dispone chi indaga. 
Quante volte, dopo accertamenti, verifiche successive hanno messo in luce focolai e anomalie anche incancrenite preesistenti da molto tempo. 
Capita pure che, nei momenti felici, abili capiservizio e preposti all’altezza del mandato riescano a individuare le giuste soluzioni per costituire gruppi investigativi adeguati, non già volti a certificare, come detto, ma a condurre accertamenti seri finalizzati esclusivamente a cogliere la vera realtà del soggetto sottoposto all’indagine. 
E allora può succedere di accertare anomalie di ogni genere e irregolarità, come già detto, non necessariamente recenti. 
E dire che, per il mondo bancario ad esempio, il sistema finanziario fiorentino nasceva con scopi ben precisi e trasparenti che, con elementari meccanismi di gestione, attuavano una efficace azione di controllo volta a preservare i capitali impiegati e a tutelare al massimo i depositi degli investitori. 
Per non parlare delle nobili origini e gli scopi primari sottostanti alla nascita della Casse Rurali, fondate da laici e cattolici su base cooperativistica che si erano prefissi di agevolare il credito fra la gente meno abbiente sì ma industriosa; vigilando con le conoscenze territoriali dirette sui possibili rischi d’insolvenza e ponendosi a tutela della giusta remunerazione di una moltitudine di piccoli depositanti. 
Come cambia velocemente il mondo. Quanto sono discutibili i valori e gli uomini del nostro tempo. Quanta corruzione e predatori d’intorno. Chissà cosa ci attende nel domani …… e dopodomani ……. per chi verrà dopo!

© Essec

Nessun commento:

Posta un commento

Tutto quanto pubblicato in questo blog è coperto da copyright. E' quindi proibito riprodurre, copiare, utilizzare le fotografie e i testi senza il consenso dell'autore.