giovedì 8 agosto 2019

Un’analisi politica secondo il “metodo” De Crescenzo


Nell’attuale convulso scenario politico, ci piace immaginare una discussione politica ispirata all’impronta dell’opera letteraria “Così parlò Bellavista”, in omaggio al grande e mitico Luciano De Crescenzo. Il racconto che segue è incentrato essenzialmente su un dialogo tra due personaggi che hanno visioni differenti sull’analisi delle questioni e degli attori che sono parte in causa in una vicenda politica di grande attualità. Un terzo personaggio, affascinato dai contenuti del dibattito, ascolta con attenzione il tutto e con una frase finale interviene esprimendo la sua sintesi della prolissa discussione.

© T,T&P
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Un’analisi politica applicando il “metodo” De Crescenzo
“S” – “Premetto che togliere l’ideologia da un discorso che attiene alla politica è esercizio di empatia politica non indifferente, quindi cercherò di farlo nei limiti del possibile e cercando di mettermi nei panni di chi simpatizza ancora per i “nuovi arrivati”, essendo stato precedentemente anch’io un loro simpatizzante. Da allora ho capito che questi tentativi di “rivoluzione dal basso”, così condotti, siano velleitari e anzi possono trasformarsi in atteggiamenti reazionari. Il principale problema dei 5s è proprio l’aver posto la questione etica, come unica questione ideologico-politica, facendo svanire, a parte per il reddito di cittadinanza, il resto dei punti programmatici che si erano prefissi.”
 “C” – “In un bell’articolo di recente Massimo Fini focalizzava una peculiarità della situazione socio-politica italiana. In particolare andava a mettere in luce come i tentacoli della vecchia politica fossero ormai profondamente radicati nell’intero tessuto sociale”.
“S” – “Il fatto che si esca ora, in odor di crisi, l’argomento delle lobbies che hanno preso tutto, (per quanto esso sia vero), fa sorridere. Era lo stesso argomento autogiustificativo e un pò paraculo, che “uscirono” nel momento in cui iniziarono a governare. E’ vero che le lobbies ci sono, ed è vero che remano contro, ma non è alleandosi con un vecchio partito che possono smontare questo sistema, o se lo fanno devono far pagare lo scotto di essere un vecchio partito e quindi far emergere tutte le collusioni con i poteri tradizionali, cosa che non hanno fatto. Non l’hanno fatto perché significava riconoscere di aver voluto fare un governo con il vecchio sistema, e questo argomento era stato utilizzato per non fare il governo con il PD, si sarebbero contraddetti.”
“C” – “Non sono d’accordo per il solo fatto che i Cinque Stelle hanno sempre avuto consapevolezza che quella di poter governare era un’occasione unica e non più ripetibile. A conferma di ciò la loro prima proposta è stata rivolta al PD che, per quanto ovvio, non intendeva mettere a rischio (nei suoi vertici) tutti i legami lobbistici consolidati. Men che meno hanno mai avuto interesse di stare dalla parte del vero popolo di sinistra (sigh!)”.
“S” – “In quel contesto penso che né PD né 5stelle avevano voglia di provare un governo insieme.Su chi abbia giocato a fare di più il duro non so. In ogni caso dovrebbero riprovarci a mio avviso, ora che hanno capito qual è la posta in gioco.”
“C” – “Come reazione alle molteplici metastasi sono quindi apparse nel panorama politico – come anticorpi - diverse realtà. Tra queste, come una scommessa il vecchio progetto dell’uomo qualunque è stato attualizzato da un comico che, associato a un esperto di informatica, è riuscito a rendere reale l’utopia. Paradossalmente, la cancrena che ha pervaso la politica italiana ha avuto un’accelerazione imprevedibile e il movimento utopico ha cominciato a mietere successi con una progressione assolutamente imprevedibile. Le attese dei cittadini elettori, artatamente manipolate anche dai social, si sono quindi concentrate verso un movimento non ancora strutturato e, di conseguenza, non ancora preparato preparato per andare al potere e per gestire la ‘grande politica’.”
“S” – “L’impreparazione può essere una scusante quando non si fanno scelte politiche scellerate come quelle di allearsi con la Lega e gestisci il rapporto di governo in quel modo.”
”C” – “Dimentichi che in questi giorni c’è stata una diatriba politica per l’assegnazione di un posto di senatore al sud, a causa del fatto che i seggi assegnati sono risultati di una unità superiore rispetto ai candidati (si è infatti prospettata l’elezione di un candidato in Umbria in sostituzione del candidato non potuto eleggere per il medidione, cosa che sembrerebbe poter sollevare aspetti di incostituzionalità). Questo per dire che il loro imprevedibile successo al sud è stato quasi una catastrofe anche per loro stessi. Avevano vinto la lotteria pur avendo comprato un solo biglietto!!!!” 
“C” – “Tutta questa ampia premessa è utile per evidenziare i seguenti punti:
1)     le lobby economiche avevano occupato tutti i partiti politici presenti nell’arco parlamentare.”
“S” – “Vale l’osservazione in premessa.”
“C” – “2)  al vertice dei partiti, di contro e di conseguenza, si ritrovano soggetti che avevano goduto di facilitazioni disparate dalle varie componenti sociali che “contano”, cosa che ha reso naturale il poi corrispondere con nomine, cariche, promozioni e quant’altro potesse agevolare la realizzazione dei desiderata degli sponsors anzidetti.” 
“C” – “3)  il corto circuito generato ha fatto si che la meritocrazia era diventata l’ultimo dei criteri per l’assegnazione di qualunque ruolo dirigenziale/vertice in ogni ambito sociale (Uffici pubblici, Ospedali, Università, etc….).”
“S” – “La meritocrazia non sembra essere stata la bussola politica delle scelte 5stelle.”
“C” – “4)  nessuno dei partiti al potere si era mai distinto nel dissociarsi da tali prassi; tutti quanti i partiti, secondo il loro peso e correnti interne, hanno partecipato alle spartizioni; solo alcune frange estremiste - incapaci però di portare avanti un’unica e coesa azione di controllo – hanno cercato di contrastare gli accordi trasversali e consociativi consolidati, con valide opposizioni, ma anche qui il mercato delle vacche non ha preservato questi ultimi da fuoriuscite di cooptati, adeguatamente prezzolati e utili a depotenziare ogni possibile rischio di guasti (es. Gennaro Migliore & altri).”
“S” - “Concordo.”
“C” – “5)  ancor oggi emergono scandali vari che coinvolgono esponenti di tutti i partiti tradizionali in concorsi truccati, incarichi discrezionali e quant’altro, per indagini e interventi della magistratura (del resto, di recente, pure nella stessa magistratura sono emerse prassi interne nell'autogestione poco trasparenti e manovre losche volte a pilotare scelte e composizioni degli organismi giudiziari).”
“S” – “Vero.”
“C” – “6)  speranze sistematicamente disattese che erano state riposte in partiti e personaggi nuovi, di destra, centro e sinistra hanno accelerato il declino e la sfiducia dell'elettorato.”
“S” – “Vero.”
“C” – “7)  la crisi economica stagnante ha intanto fatto sparire la classe media e impoverito sempre più fasce più ampie di diseredati; ciò associata all’inefficienza del sistema anzidetto, ha in breve determinato una situazione di apparente non ritorno che ha di fatto favorito l’ascesa di outsiders su cui molti elettori delusi hanno preferito puntare (pur conoscendone i possibili rischi); una considerevole massa di voto fluido e di astensionisti ha, quindi, voluto inviare un segnale forte di voglia di cambiamento.”
“S” – “Concordo.”
“C” – “8)  l’estraneità di queste nuove realtà politiche, costituite sostanzialmente da soggetti talvolta improvvisati nei ruoli, prima di opposizione e oggi chiamati alla gestione diretta della cosa pubblica, ha comportato un aumento del tasso di rischio che in qualche caso ha, ovviamente, procurato anche inevitabili gravi errori.”
“S” – “Improvvisati o scelti secondo meritocrazia, perché non puntare su quella?”
“C” – “Ribadisco il fatto che non c’è stato neanche il tempo per riorganizzarsi. Non dimenticare che si tratta ancora di un movimento non ben strutturato, con ancora mille contraddizioni anche nelle regole interne e con una selezione “discutibile” e a rischio riguardo alla qualità (a 360°) dei soggetti eletti.” 
“C” – “9)  per quanto intuibile l’intero sistema socio-economico rimasto totalmente escluso con un governo anomalo (Giallo-Verde) si è quindi subito compattato per evidenziare - e ridicolizzare, nel caso, con l’utilizzo dei media a disposizione – tutti i passi falsi eventualmente commessi (quasi sempre per ingenuità, incapacità o altro; errori che non hanno mai arrecato – tranne in pochissimi casi - arricchimenti privati o particolari privilegi).”
“S” – “Concordo su quanto accaduto, ovvio ed inevitabile, succedeva ai tempi del cdx-csx, succede anche oggi. in ogni caso se si tratta della tesi “del meglio incapaci che corrotti?”, per me non basta.”
“C” – “Può costituire però una prova a parziale discolpa!” 
“S” – “Per 8) e per 9) la discolpa su impreparazione, incapacità etc mi sta bene, ma basta agli italiani? Salvini ha un’idea chiara dell’Italia che vuole, i 5stelle non danno quest’impressione.”
“C” – “10) un vecchio detto dice che “nessuno nasce imparato” e inserimenti di personaggi navigati, acquisiti attraverso soggetti esperti e affermati, operanti da tempo nella società civile, non sono risultati sufficienti e sempre adeguati a garantire la professionalità ed l'esperienza richiesta in tutti i tantissimi settori chiamati a ricoprire a seguito del successo ottenuto nell’ultimo voto.”
“S”“Questo è un difetto di tanti outsiders che non hanno una classe dirigente di partito che esca da una scuola politica, come si faceva prima. Si tratta piuttosto di tecnici prestati a quello schieramento o a quell’altro. Il punto non è solo la scelta dei personaggi ma anche la visione politica che hai. Qual è il progetto politico dei 5 stelle, in che cosa si sostanzia, a parte la presunta incorruttibilità? Questo è il nodo politico-ideologico che non puo essere confuso con quello pratico da sciogliere per loro, ed essendo sempre stati ambigui ora ne patiscono la vacuità, ma potrebbero trasformarlo in punto a favore se svoltassero verso il centro, centro sx, tanto ormai se si ci pensa, hanno già governato con la classe dirigente precedente.”
“C”“Valgono tutte le considerazioni già espressi in merito agli evidenti limiti rappresentati dallo stato di “movimento” e non già di “partito”!!”
“S” – “In che cosa consiste davvero questa differenza tra movimento e partito?”
“C” – “11) da osservare che l’azione di opposizione portata avanti oggi dai partiti esclusi (incentrati esclusivamente su critiche dell’operato del governo, senza mai entrare nel merito o ancor meno prospettare nuove linee o alternative gestionali dei problemi) rimane principalmente incentrata a trovare il modo per disarcionare gli “usurpatori” e ritornare il prima possibile ad occupare i posti di potere (dei quali si sentono scippati, come se di loro spettanza, per volontà divina o giù di lì).”
“S” – “Concordo.”
“C” – “12) i principali partiti di opposizione, infatti, risultano interessati da diaspore intestine, anche per la natura stessa dei tanti avventurieri inglobati - poco ideologizzati, non più provenienti dalle vecchie sezioni di partito - che hanno sempre dimostrato poca sensibilità alla gestione della cosa pubblica nell’interesse dei loro rappresentati – e in questo caso ci si riferisce più agli elettori che hai loro veri sponsors occulti (cui peraltro hanno sempre corrisposto) - e esclusivamente occupati a accaparrarsi posti/opportunità di potere attraverso loro cordate fidelizzate, senza se e senza ma; I vari Potere al Popolo, Comunisti Italiani ed altri minori restano disorganizzati rispetto ai primi …. non avendo alcun appoggio reale dai media schierati rispetto alle loro appartenenze.”
“S” – “Concordo.”
“C” – “13) in uno scenario del genere un’organizzazione sgamata come la Lega, ben inserita nel territorio, è riuscita a introdursi come un Cavallo di Troia tra i “Grillini” vogliosi di avventurarsi nell’occasione unica di una vita. Ben esperti nella gestione del potere, si sono assegnati ministeri a loro più consoni e vicini ai loro interessi (Agricoltura docet) e, paradossalmente, sono riusciti a continuare a svolgere un ruolo di opposizione pur essendo parte integrante del governo.”
“S” – “Questa è un’ingenuità politica che un minimo di base ideologica solida, lungimiranza e intelligenza anche da parte dei vertici, avrebbe potuto sventare.”
“C” – “Quanti politici di professione sei riuscito ad individuare all’interno dei Cinque Stelle? Forse alcuni di provenienza dall’area di sx e non tanto famosi. Forse solo Morra e Fico? O qualche altro sparuto?”
“S” – “Infatti mi riferivo soprattutto ai vertici.”
“C” – “14) l’assegnazione del Ministero degli interni, poi, è stata per loro la ciliegina sulla torta; ha coronato il disegno propagandistico di Salvini  che, scientemente, ha diffuso il falso problema dell’immigrazione per rianimare la parte sottotraccia del razzismo italiano e l'invenzione costante di un nemico.”
“C” – “15) in tutto questo, i ministeri più impegnativi sono stati lasciati ad un M5S chiamato a compiti ben superiori alle proprie capacità con un’opposizione mai costruttiva.”
“S” – “Concordo, ma si tratta di una scelta.”
“C” – “Per i Cinque Stelle è stata necessità il nuotare nell’acqua alta: in tempi di DC il PCI quantomeno metteva in campo opposizioni costruttive ….. con i governi ombra!”
“S” – “Puoi nuotare in acqua alta con il PD e fare il cavallo di Troia rubandogli consenso...cosa che possono ancora fare..”
“C” – “16) per quanto ovvio, l’irrealizzabile, rimane sempre e tutto a carico del Movimento, mentre il Ministro della propaganda incassa inimmaginabili dividendi (vedi elezioni europee).”
“C” – “17) come per il caso dell’altro Matteo, però, che andò a vincere inaspettatamente le precedenti europee, quest’altro omonimo continua ad aver paura ad andare alle elezioni per tre motivi principali: primo perché al momento si ritrova a spaziare un una situazione ottimale in cui non deve rendere conto della politica impopolare cui costringe le problematiche della finanza pubblica; secondo, perché si trova a muoversi senza spine sul fianco che potrebbero prefigurarsi con alleanze con Forza Italia e con la stessa Meloni (FdI). In questo scenario i più lucidi sembrano risultare i seguaci della Bonino che, con il suo noto pragmatismo, riesce a leggere il quadro politico prima degli altri, libera da pregiudizi e interessi di bottega; in ultimo perchè il suo consenso è legato ad un 40% di elettori che non si pronuncia ancora (anche se parte di essi saranno gli astensionisti, altri decideranno ma non certamente per il partito di Salvini). Escludo al momento nella disamina il rischio, per Salvini, di incarico a Conte a capo di un Governo tecnico del Predidente, che potrebbe tagliarlo fuori nell'immediato da ogni gioco.” 
“C” – “18) per concludere, in relazione a tutto quanto fin qui evidenziato, un eventuale ritorno al ruolo di opposizione da parte del M5S potrebbe non risultare così traumatico come qualcuno crede; anche perché, nel caso, il ruolo di controllo e denuncia potrebbe risultare oggi molto più efficace, in relazione alle esperienze maturate. L’opportunità di aver potuto gestire direttamente tutti gli apparati pubblici operativi ha, infatti, consentito di conoscere ogni aspetto, funzionamento e ambito dell’apparato pubblico.”
“S” – “Secondo me i 5s devono svoltare completamente, se sono al governo condividendo un programma popolare con chi ne ha voglia (Verso centro/Cx), o anche all’opposizione nel modo che hai detto tu. Il punto è che “il potere logora chi non ce l’ha”, quindi mi sembra che la prima delle opzioni sia preferibile per loro.”
“C”"Ti sfugge forse il fatto che sono visti da tutti come una peste. Nessuno ha interesse e nessuno vuole peraltro accomunarsi a loro per avventurarsi in attività politiche trasparenti!”
“S” – “Se così fosse Salvini non ci avrebbe fatto un governo. Invece si è rifatto il look e ne ha assorbito la luce positiva delle operazioni più popolari: quando dice “ha fatto più cose di sx questo governo che il PD in decenni” non ha torto se si riferisce al reddito… che è roba 5stelle.”
“C” – “19) Alla luce della sintetica analisi esposta inviterei a riflettere e magari a pensarci meglio, approfondendo tutti gli aspetti (antefatti, fatti e realtà sociale, con annessi e connessi, logge e loggette comprese) prima di dire ancora che la colpa di tutto questo gran marasma è da attribuire principalmente/esclusivamente al Movimento Cinque Stelle. Per non considerare il fatto di come le cose siano casualmente precipitate con l'approssimarsi a interventi/riforme che intendevano disturbare/colpire privilegi consolidati della "casta", in questo caso non solo quella politica (es. giustizia in primis o anche finanziamento ai partiti e trasparenza amministrativa degli stessi).
“S” – “Sento tanta gente dire: sono incapaci ma sono “giusti” o quelli giusti. La giustizia, la correttezza si valutano compiendo delle scelte, e per compiere delle scelte, ci vuole una competenza e una capacità che si costruisce nel tempo. Quindi ben vengano gli errori e la gavetta nel mondo degli squali. Molta gente sarebbe pronta a votarli, sopratutto a sx, purché diano chiaramente dei segnali diretti ad aiutare chi ha bisogno es. reddito cittadinanza, salario minimo, investimenti. Non si può essere ondivaghi sulla tav dopo anni di lotta, non si può parlare di “mandato zero”, non si possono accettare le svolte securitarie di quella destra. Era nel programma di governo? Il peccato originale è sempre quello, secondo me: falsa post-ideologia*. Se vogliono trasformarlo in “punto forte” devono virare, altrimenti spariranno. Hanno delle praterie a sx. A destra Salvini puo contare sui Berlusconi e sui Meloni per fare un governo. Loro no.”
*falsa post-ideologia non esiste: si collocano comunque in un’area moderata sia per quanto riguarda l’economia, sia per quanto riguarda la politica estera, sia per il resto. questo non è un demerito, di per sé, ma rende piu evanescente la credibilità politico-programmatica della proposta
Un occasionale passante, interessato dall’argomento trattato, era rimasto tutto il tempo in un angolo ad ascoltare in silenzio. Alla fine sentenziò anche lui la sua opinione dicendo: “Mi sembra un’analisi ben argomentata dell’attuale panorama politico italiano. Personalmente non condivido però la tesi assolutoria dei Cinque Stelle che hanno appoggiato, anche qualche volta in maniera silente, le politiche aggressive e populiste di Salvini, contribuendo significativamente alla sua affermazione politica e al loro stesso suicidio politico. Insomma questi signori ci hanno lasciato in mano ai leghisti, peggio non potevano fare. Una classe politica del genere, inetta e incapace, non può essere assolta; mi viene in mente una frase di una canzone di De Andrè “anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti “. Forse era un elettore deluso del voto espresso alle ultime politiche. Così dicendo andò via fiducioso, fischiettando il vecchio motivo del suo cantautore preferito.
“C” – “Dici tu di essere meno ideologicamente schierato ...... ma ha poca importanza ..... Io sono convinto che era tutto previsto e accetto di buon grado la pesantissima critica dell’amico che si appena pronunciato ..... ma prima o poi qualcuno doveva pur sporcarsi le mani e rimetterci magari anche un pò la faccia ...... Ben venga .....”
“S” - “Concordo.” Ebbe modo di far sentire appena le sue considerazioni al commento ……. “Sono completamente d’accordo con Lei caro amico”.
“S” poi rivolgendosi di nuovo al suo interlocutore “C” disse pure: “volevo anche accogliere il tuo invito nell’essere il meno ideologicamente schierato possibile e cercare di ragionare da ‘ex simpatizzante grillino’.” 
“C” – “In conclusione, fra noi sembrano più i punti d’incontro che quelli di scontro ….. almeno così credo!”
“S” – “Assolutamente si. Ultimamente quello che mi ha intristisce è l’irriducibile speranza assolutoria da parte di tante persone nei confronti dei 5stelle ma la vedo anche come una cosa positiva se trasformata in critica della base che condiziona i vertici. Il punto è che tra gli elettori 5 stelle c’è anche tanta gente che, pena una scarsa cultura politica, si sono convinti di essere esenti da critiche costruttive in nome del “sono tutti contro di noi”, e, ancora peggio, altri hanno fatto coming-out scoprendosi sinceramente razzisti e fascisti, passando voti alla lega. Spero ancora in quell’altra metà ‘sana’.”
“S” si accomiatò concludendo: “Sempre un piacere scambiare su questi argomenti. Ne vengono fuori sempre pensieri ulteriori e nuovi... ad esempio, stavo pensando una cosa, ovviamente è facile parlare col senno del poi: i 5 stelle avrebbero dovuto "fare l'opposizione al proprio governo" (alla Lega) come stanno facendo ora su alcune questioni, sin dall'inizio, in modo tale che mediaticamente avrebbero convinto di più. ad esempio sui decreti sicurezza e sui migranti avrebbero potuto essere molto più critici, salvo poi votare anche a favore. Invece mi è sembrato che fossero d'accordo con tante di quelle scelte scellerate. E su questo raggiungo la critica del tuo amico e per questo da tempo non simpatizzo e ho ridotto di molto il ‘beneficio del dilettante’ tempo fa ... se proprio devi governare con qualcuno, e devi scendere a compromesso, quantomeno sottolinealo sempre che tu sei diverso da lui ma che convivete per necessità. In tante occasioni decisive questa cosa non è passata secondo me.”
Come spesso faceva “C” andò a documentarsi sul brano citato dall’occasionale passante, si trattava di un celebre brano di una canzone (Canzone di maggio) pubblicata da Fabrizio De Andrè nell’album “Storia di un impiegato” del lontano 1973, liberamente tratta da un canto del maggio francese del 1968 di Dominique Grange, il cui titolo è Chacun de vous est concerné (https://www.youtube.com/watch?v=G4FOK00NH4Q).

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