Stazione metropolitana. È l'alba. Sempre di fretta corro verso l'unica macchinetta per l'acquisto dei biglietti.
Un ragazzo di colore tocca il display ma è in difficoltà, si guarda attorno, poi mi vede. Siamo da soli io e lui in tutta la stazione. Intuisco che ha qualche problema ma che è timoroso nel rivolgermi la parola. Mi avvicino e gli chiedo se ha bisogno di una mano. Gli si illuminano gli occhi, mi rivela che non sa fare il biglietto della metro, poi mi chiede se posso insegnarglielo. Senza esitare chiedo la destinazione e inizio a mostrargli i "passaggi" per l'acquisto del biglietto. Intanto inizia a raccontarmi di se e della sua giornata.. . Lui è Ibrahim, viene dal Senegal e oggi sarà una lunga giornata; dice che dovrà andare in giro per la città a fare lavoretti fino a tardi e che solitamente si sposta a piedi solo che stavolta la sua meta è troppo lontana ed è la prima volta che si spinge ad "avventurarsi" con la metro. "Hai fatto bene"; gli dico. È arrivato il momento di inserire le monete.
Ritira il biglietto, mi ringrazia e si allontana verso il binario.
È il mio turno, inizio a toccare lo schermo per fare il mio di biglietto quando all'improvviso mi accorgo che le monete non mi bastano e la macchinetta non prende contanti, mannaggia...
Si avvicina Ibrahim e mi chiede quanti centesimi mi mancano per l'acquisto del biglietto, non ho il tempo di rispondere che già lo ha letto sul display. Mette la mano in tasca e mi porge i 20 centesimi mancanti. Resto ferma per una frazione di secondo, avrei voluto che molta gente avesse visto quel gesto per tanti motivi. Lo ringrazio mille volte, inserisco le monete e ritiro il biglietto. Arrivo al binario e continuo a ringraziarlo e lui mi dice: "Sono io che devo ringraziarti perché mi
hai insegnato a fare il biglietto della metropolitana e sono sicuro che
la prenderò più spesso". Mi fa un sorrisone, sta arrivando il mio treno, lo
ringrazio ancora e vado via, lui aspetterà la metro per andare nella
direzione opposta...
Mi siedo e inizio a pensare al fatto che questi gesti dovrebbero essere normali ma che negli ultimi tempi sembrano non esserlo più soprattutto da quando qualcuno vuole far credere che restare sola alla stazione con una persona dal colore di pelle diverso dal tuo sia sinonimo di morte sicura...
Io avrò insegnato a Ibrahim a fare il biglietto ma lui mi ha regalato un buon giorno bellissimo.
Un ragazzo di colore tocca il display ma è in difficoltà, si guarda attorno, poi mi vede. Siamo da soli io e lui in tutta la stazione. Intuisco che ha qualche problema ma che è timoroso nel rivolgermi la parola. Mi avvicino e gli chiedo se ha bisogno di una mano. Gli si illuminano gli occhi, mi rivela che non sa fare il biglietto della metro, poi mi chiede se posso insegnarglielo. Senza esitare chiedo la destinazione e inizio a mostrargli i "passaggi" per l'acquisto del biglietto. Intanto inizia a raccontarmi di se e della sua giornata.. . Lui è Ibrahim, viene dal Senegal e oggi sarà una lunga giornata; dice che dovrà andare in giro per la città a fare lavoretti fino a tardi e che solitamente si sposta a piedi solo che stavolta la sua meta è troppo lontana ed è la prima volta che si spinge ad "avventurarsi" con la metro.
È il mio turno, inizio a toccare lo schermo per fare il mio di biglietto quando all'improvviso mi accorgo che le monete non mi bastano e la macchinetta non prende contanti, mannaggia...
Si avvicina Ibrahim e mi chiede quanti centesimi mi mancano per l'acquisto del biglietto, non ho il tempo di rispondere che già lo ha letto sul display. Mette la mano in tasca e mi porge i 20 centesimi mancanti. Resto ferma per una frazione di secondo, avrei voluto che molta gente avesse visto quel gesto per tanti motivi. Lo ringrazio mille volte, inserisco le monete e ritiro il biglietto. Arrivo al binario e continuo a ringraziarlo e lui mi dice:
Mi siedo e inizio a pensare al fatto che questi gesti dovrebbero essere normali ma che negli ultimi tempi sembrano non esserlo più soprattutto da quando qualcuno vuole far credere che restare sola alla stazione con una persona dal colore di pelle diverso dal tuo sia sinonimo di morte sicura...
Io avrò insegnato a Ibrahim a fare il biglietto ma lui mi ha regalato un buon giorno bellissimo.
Pubblicato su FB da Carmela Catalano
Bellissimo.
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