Anche
quest’anno, dal 18 al 27 ottobre, si è rinnovato l’evento “TrapanInPhoto”,
organizzato dall’associazione “I Colori della Vita” con la supervisione
dell’instancabile Arturo Safina.
L’appuntamento è quindi arrivato alla nona edizione e alle consuete mostre collettive e personali, si sono anche succeduti altri importanti eventi e, non ultimo, si è svolta la consueta lettura di portfolio.
La domenica del 20 a leggerli quest’anno sono stati Silvana Turzio, Roberto Mutti, Pino Ninfa, Charley Fazio e Pippo Pappalardo.
Come osservatore e improvvisandomi un po’ video-operatore mi sono soffermato ai vari tavoli, sostando nei diversi capannelli che hanno fatto da cornice alle coppie formate dal proponente il portfolio e dal rispettivo esperto scelto per la lettura.
I lavori prospettati sono risultati interessanti, come sempre, talvolta intriganti e alquanto variegati, sia nella forma che nella sostanza.
Come ha detto l’amico Pippo, infatti e diversamente dagli altri appuntamenti della specie, in quest’occasione sono stati presentati portfolio aventi diverse tematiche e non solamente concentrati sui temi che vanno oggi di moda, ovverossia di migranti e affini.
Assistere alle letture è un modo di scoprire e apprezzare la fantasia e le tante possibili forme di grammatica e sintassi fotografica che ogni autore mette in campo per raccontare una storia.
Non sempre, però, le intenzioni del fotografo corrispondono all’intento, vuoi per la forma visiva scelta o per come la stessa è stata impaginata ma, in ogni caso, affascinano le argomentazioni che sgorgano in modo fluido dall’input iniziale.
In altri articoli ho avuto già modo di scrivere discernendo delle considerazioni sulle letture di Pippo Pappalardo e su come Giancarlo Torresani – altro noto esperto in materia – ci spiega cosa è in verità un “portfolio fotografico”; chi vuole può leggerli cliccando sopra i due nominativi.
Un esperimento che avevo avviato l’anno passato, esclusivamente sulle letture a confronto di mie fotografie e sempre a TrapanInPhoto, l’ho voluto ripetere anche in questa 9^ edizione. Questa volta, però, ho voluto documentare letture riguardanti lavori differenti, per consentire di osservare come da proposte differenti possano sempre derivare interpretazioni composite, complesse, mai banali e – in ogni caso – sempre costruttive per il proponente.
Nel postare sul web il link di una di queste letture (“Don Chisciotte” proposto da Antonella Messina), al fine di dare un’idea esplicita su come la penso, ho già scritto "Assistere a questa lettura di portfolio di Pippo Pappalardo è come ritrovarsi in un'aula universitaria durante una lezione di letteratura o di filosofia o di semiologia o di antropologia o di psicanalisi, fate voi. Gli argomenti trattati da Pappalardo sono sempre molteplici, complessi e incrociati in una composizione unica che adombra tante sfumature ma anche tanti contrasti forti. Chiaroscuri delicati e Neri assoluti - che si alternano nell’interpretazione del lettore - ripercorrono le pagine del poema del Cervantes, invitando infine l'osservatore a una personale lettura o rilettura del ‘Don Chisciotte’.
Non occorrono altre parole, s’invita a seguire con attenzione il filmato per poter cogliere i tanti dettagli che arricchiscono la splendida operazione del "Critico" (con la "C" maiuscola) Pappalardo."
In conclusione indico di seguito tre links relativi a rispettivi video di questa 9^ edizione che ho anche stavolta postato su You Tube per un maggiore accesso pubblico e permettere di verificare agli appassionati e rispondere alla eventuale curiosità di non addetti ai lavori:
- “Don Chisciotte” di Antonella Messina https://youtu.be/kqbd6XPE-1M
- “L’isola” di Gregorio Bertolini https://youtu.be/56cQD8Mar4A
- “Lentamente” di Daniela Basiricò https://youtu.be/-VyGUn7UbpE
L’appuntamento è quindi arrivato alla nona edizione e alle consuete mostre collettive e personali, si sono anche succeduti altri importanti eventi e, non ultimo, si è svolta la consueta lettura di portfolio.
La domenica del 20 a leggerli quest’anno sono stati Silvana Turzio, Roberto Mutti, Pino Ninfa, Charley Fazio e Pippo Pappalardo.
Come osservatore e improvvisandomi un po’ video-operatore mi sono soffermato ai vari tavoli, sostando nei diversi capannelli che hanno fatto da cornice alle coppie formate dal proponente il portfolio e dal rispettivo esperto scelto per la lettura.
I lavori prospettati sono risultati interessanti, come sempre, talvolta intriganti e alquanto variegati, sia nella forma che nella sostanza.
Come ha detto l’amico Pippo, infatti e diversamente dagli altri appuntamenti della specie, in quest’occasione sono stati presentati portfolio aventi diverse tematiche e non solamente concentrati sui temi che vanno oggi di moda, ovverossia di migranti e affini.
Assistere alle letture è un modo di scoprire e apprezzare la fantasia e le tante possibili forme di grammatica e sintassi fotografica che ogni autore mette in campo per raccontare una storia.
Non sempre, però, le intenzioni del fotografo corrispondono all’intento, vuoi per la forma visiva scelta o per come la stessa è stata impaginata ma, in ogni caso, affascinano le argomentazioni che sgorgano in modo fluido dall’input iniziale.
In altri articoli ho avuto già modo di scrivere discernendo delle considerazioni sulle letture di Pippo Pappalardo e su come Giancarlo Torresani – altro noto esperto in materia – ci spiega cosa è in verità un “portfolio fotografico”; chi vuole può leggerli cliccando sopra i due nominativi.
Un esperimento che avevo avviato l’anno passato, esclusivamente sulle letture a confronto di mie fotografie e sempre a TrapanInPhoto, l’ho voluto ripetere anche in questa 9^ edizione. Questa volta, però, ho voluto documentare letture riguardanti lavori differenti, per consentire di osservare come da proposte differenti possano sempre derivare interpretazioni composite, complesse, mai banali e – in ogni caso – sempre costruttive per il proponente.
Nel postare sul web il link di una di queste letture (“Don Chisciotte” proposto da Antonella Messina), al fine di dare un’idea esplicita su come la penso, ho già scritto "Assistere a questa lettura di portfolio di Pippo Pappalardo è come ritrovarsi in un'aula universitaria durante una lezione di letteratura o di filosofia o di semiologia o di antropologia o di psicanalisi, fate voi. Gli argomenti trattati da Pappalardo sono sempre molteplici, complessi e incrociati in una composizione unica che adombra tante sfumature ma anche tanti contrasti forti. Chiaroscuri delicati e Neri assoluti - che si alternano nell’interpretazione del lettore - ripercorrono le pagine del poema del Cervantes, invitando infine l'osservatore a una personale lettura o rilettura del ‘Don Chisciotte’.
Non occorrono altre parole, s’invita a seguire con attenzione il filmato per poter cogliere i tanti dettagli che arricchiscono la splendida operazione del "Critico" (con la "C" maiuscola) Pappalardo."
In conclusione indico di seguito tre links relativi a rispettivi video di questa 9^ edizione che ho anche stavolta postato su You Tube per un maggiore accesso pubblico e permettere di verificare agli appassionati e rispondere alla eventuale curiosità di non addetti ai lavori:
- “Don Chisciotte” di Antonella Messina https://youtu.be/kqbd6XPE-1M
- “L’isola” di Gregorio Bertolini https://youtu.be/56cQD8Mar4A
- “Lentamente” di Daniela Basiricò https://youtu.be/-VyGUn7UbpE
Buona luce a tutti!
© Essec
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