venerdì 3 aprile 2020

Emergenza Covid 19




In questi giorni la maggior parte di noi siamo obbligati a un cambiamento radicale delle nostre abitudini, la costrizione a rimanere chiusi in casa, ha indotto a trovare soluzioni diverse per mantenere in ogni modo attivi i contatti preesistenti.
Nelle famiglie, skype e whats app consentono di assolvere alle necessità affettive improrogabili di poter vedere i volti oltre a sentire le voci dei propri affetti, soluzioni similari permettono alle scolaresche di continuare i programmi, sotto la guida degli spesso bistrattati docenti. Lo stesso si dica per le tantissime altre attività del mondo lavorativo delocalizzabili (smart working).
Nel complesso, quindi, anche tenuto conto delle ovvie eccezioni, la risposta del mondo reale rispetto all'emergenza Covid 19 si sta dimostrando abbastanza positiva e, ancora una volta, la società civile si sta palesando più evoluta e plasmabile a confronto del corpo amministrativo e politico che l'amministra.
Ma qui non si vuole perdere tempo a innescare polemiche inopportune, che sarebbero al momento assolutamente inutili (Cfr. "Non è questo il tempo delle polemiche, ma …..").
Rispetto ai tanti scettici che hanno sempre eretto muri contro l'informatica, la parte utile di queste innovazioni tecnologiche e in particolare il mondo dei social - con le tante positività offerte dai Google di turno - stanno dimostrando la valenza delle utilità disponibili. Non era tutto da buttare, quindi.
Un’altra cosa è anche oggi certa: la necessità e i cambiamenti obbligati innescano solidarietà impensabili e cameratismi inusuali.

© Essec


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