Coinvolto dall'amico Nino Giaramidaro, mi ritrovo casualmente in un contesto che in qualche modo dovrebbe pure interessarmi.
La presentazione in pubblico di un libro che rievoca la cronaca di un evento
pop accaduto a Palermo negli anni settanta è un’occasione per ricordare una
manifestazione che ha visto la città, quasi casualmente, essere per alcuni
giorni la capitale della musica mondiale.
Nel
1970 si radunarono, infatti, a Palermo tanti musicisti e cantanti fra i più
noti del tempo.
Nella
mia memoria riaffiorano labili ricordi, non certo legati alla partecipazione
come spettatore, ma al clamore che ebbe la manifestazione nella cronaca locale
e dai fiumi di parole che fluirono nella carta stampata del periodo; con ricchi
articoli del L’Ora e del Giornale di Sicilia, in particolare.
La
partecipazione dei tanti protagonisti che, a vario titolo, furono direttamente
coinvolti nell’avvincente performace musicale, oggi faceva da ampio corollario
alla presentazione del saggio editoriale di Sergio Buonadonna.
Quest’ultimo,
dal suo trespolo, dopo una sintetica introduzione, ebbe a lasciare ampio spazio
a quei palermitani teenagers di allora che avevano ancora oggi delle cose da
raccontare.
L’età
media del pubblico in platea, salvo qualche eccezione, era in sintonia con
quanto si andava a narrare. Triste? Non saprei.
Personaggi
della Palermo di quel tempo, ora rileggevano delle pagine del libro di
Buonadonna riesumando dalla loro memoria ricordi variegati, di ospitalità e di soggiorni
atipici di quegli artisti inconsueti, magari rievocando aneddoti che forse anche
loro avevano intanto smarrito.
I
personaggi della Palermo bene, come è ampiamente risaputo, hanno sempre
qualcosa da raccontare.
I
salotti buoni di ogni città vivono spesso, infatti, frequentazioni esclusive di
personaggi in voga e si ritrovano spesso anche a fare da mecenati a iniziative
culturali alle quali, come sempre e in ogni epoca, rimane tristemente sorda la politica.
Qualcuno
ebbe anche delle belle parole per ricordare cantanti locali quasi esordienti che
ebbero poi modo di affermarsi nel panorama canoro nazionale e non solo.
Dai
contributi apportati dai convenuti venne anche fuori come l’input di origine nella
nascita dei gruppi jazz a Palermo sia da ricollegare proprio alla
manifestazione Palermo Pop 70, in particolare quella dell’ormai storico “The
Brass Group”.
I
fatti, che rievocavano accadimenti di cinquanta anni prima, per qualche attimo
fecero riaffiorare fiumi di ricordi e soprattutto costatare, guardandosi
intorno, lo stato della attualità decadente e non solo fisica, legata al tempo incollato
in ciascuno dei presenti.
Come
consolazione – e non cosa da poco - rimaneva il fatto di ritrovarsi ancora fra
gli spettatori in platea o sul palco e di poter ancora presenziare, per
ascoltare la lettura narrante di quelle tante storie.
Buona
luce a tutti!
© Essec
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