mercoledì 18 novembre 2020

Streaming di Alberto Ghizzi Panizza all'Associazione Le Gru di Valverde (CT)

 

L’ospitata di Panizza all’associazione Le Gru di Valverde dell’altro giorno si è conclusa con un quasi rammarico manifestato da qualcuno per l’abbandono della Sony delle sue App - che stava implementando sulle mirrorless – create per consentire di fotografare secondo scopi definiti; la macchina veniva programmata secondo combinazioni delle impostazioni necessarie per un’automazione che, di conseguenza, assicurasse certezza di un unico risultato predefinito.

Io, nei ricordi, sono tornato alle operazioni di partita doppia che, nell’ambito bancario, erano state in ultimo codificate per la realizzazione di scritture contabili bilanciate e contrapposte, che interessavano tanti conti e sottoconti per una quadratura certa; lasciando al passato il fascino e la filosofia ragioneristica pratica d’un tempo. All’operatore bastava inserire il codice per generare in un attimo una movimentazione multipla delle diverse singole scritture. Fortunatamente per la fotografia la Sony abbandonò i suoi programmi.

La serata offerta da Alberto Ghizzi Panizza non ha deluso gli astanti. Un’ampia carrellata d’immagini fantastiche, testimonianza della sua produzione nel tempo, ha dimostrato che oggi quasi tutto in fotografia è realizzabile.

Softweare e hardweare utilizzati nel mondo della fotografia consentono ormai a tutti di creare risultati di qualità eccellente, anche quello che ancora ieri appariva impossibile.

Unico elemento mancante sul mercato risulta oggi - e fortunatamente - la creatività e la fantasia del fotografo, anche se una buona dose di fortuna e casualità ancora permangono   come elementi fondamentali nella buona riuscita di un reportage.

L’interesse e la curiosità inesauribile di Panizza hanno consentito agli intervenuti allo streaming di vedere, come detto in siciliano, le sue "carrettate" di foto. Immagini belle che abbracciano tante tematiche, seguendo la sua logica che contempla - come ha più volte sottolineato anche il maestro Ferdinando Scianna -  che tutto quello che è fotografabile rientra nei suoi interessi.

Il suo campo d’azione ha, quindi, un ampio raggio e riguarda molti generi fotografici. Inoltre, la sua attività non si limita esclusivamente solo al versante fotografico vero e proprio.

Studio e approfondimenti sui vari temi trattati - che prevedono sempre la sperimentazione - e i relativi collaudi dei prototipi a lui affidati dalle varie case, fanno sì che Alberto costituisce oggi - a giusto merito - un punto di riferimento per molti Brand di produttori.

Testimonial di eventi internazionali in ogni parte del mondo, grazie anche alla competenza informatica accumulata nella sua prima vita, assicurano performances che garantiscono sempre il coinvolgimento di chi partecipa al raduno.

La proposizione delle innumerevoli fotografie che ogni volta esibisce comprovano, del resto e fattivamente, tutto quello che illustra a parole in ogni conferenza.

Al termine delle sue lectio risulta, quindi, difficile porre delle domande, perché nella efficace spiegazione, sempre collegata a tanti aneddoti e storie, Panizza ha già detto tutto: si è infatti da solo posto le possibili domande e anche dato esaustive risposte.

Docente da tempo nella scuola di didattica Nikon, avevo già avuto modo di vederlo all’opera, posso però assicurare che ascoltare le sue conferenze costituisce fonte per allargare sempre più le proprie conoscenze; per il semplice fatto che la sua scaletta è un canovaccio che abbraccia sempre un ampio spettro d’azione, lasciando financo l'occasione per dibattere su argomenti estemporanei che - seppur trattati da tanti e in precedenza anche da lui stesso - appaiono ogni volta freschi, perché innovati sempre da sfaccettature e angoli prospettici diversi.

Affermatosi e conosciuto come uno dei più dotati fotografi di macro, Panizza si ritrova ora impegnato a fotografare tutto quello che lo intriga e gli suscita interesse. Il suo sogno sarebbe forse, al riguardo, quello comune che affascina anche tanti di noi, ovvero che si arrivi a installare stabilmente una protesi ottica collegata al nostro cervello, per poter immortalare - attraverso il nostro occhio attento - tutto ciò che vediamo e filtriamo con la nostra fantasia creativa.

Fortunatamente l’Associazione Le Gru registra gli streaming di quel che organizza, quindi, per chi vuol verificare di persona quanto fin qui detto non rimane che andare alla pagina web e dedicare il tempo che vuole alla visione. Link per accedere: https://www.twitch.tv/videos/801775252

 

Buona luce a tutti!

 

© Essec

 


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