giovedì 3 giugno 2021
Si susseguono tanti convegni e appuntamenti socio-politici
Si susseguono, specie in ogni primavera, tanti convegni e appuntamenti socio-politici dove non mancano relazioni e resoconti sugli andamenti nei vari campi. In queste occasioni sono anche tante le ricette che vengono esposte e proposte per risolvere facilmente anche problemi che si presentano complessi, atavici e quasi definitivamente irrisolvibili.
Per chi avesse difficoltà nel comprendere le essenze vere delle ricette, comprendenti i più profondi concetti, che ispirano la nostra classe politica contemporanea e il Gotha di buona parte dell’intellighenzia più illuminata, suggerisco caldamente una consultazione del sito https://letteralmente.net/frasi-celebri/massimo-catalano, dove sono raccolte la maggior parte delle tracce utilizzate dai tanti esperti specialisti - e oggi anche dai “Migliori” - che in ogni campo e per qualsiasi questione riescono a trovare soluzioni percorribili e sempre rassicuranti per un sicuro successo.
Le tracce “alla Catalano” affrontano ogni argomento e al referenziere (o a chi ne analizza i termini e prepara i discorsi) basta solo individuare quella che fa più al caso proprio, infarcendola all’occorrenza con qualche supercazzola conforme agli stili delle mode letterarie del momento. In tutto questo, magari facendo molta attenzione a quello che potrà essere il destinatario immediato o finale della relazione.
Una ricca cassata alla siciliana con tanti canditi, coperta di glassa e infarcita di ricotta abbondante, per i più esigenti intellettualoidi golosi, con meno ingredienti – che potrebbero solo risultare dispersivi - per coloro che si pongono o si ritrovano su livelli culturali più bassi e gradiscono prodotti più rustici e meno elaborati.
La parte più divertente in tutto questo rimane sempre negli editoriali e nei resoconti approntati dagli esperti delle tante testate giornalistiche (carta stampata, telegiornali o talk fa poca differenza), chiamati, a loro volta a confezionare scritti che spieghino e interpretino “verità soggettive”, quasi sempre però volte ad assecondare le pretese dei loro padroni (che solo in pochissimi casi corrispondono ai loro lettori, qualunque ne sia la fede politica).
Mi piace citare, per chiudere, una frase del nostro Massimo che recita così. “ Il mio editore mi costringe per contratto a pensare una volta al giorno. E’ un negriero”, ma nell’editoria di oggi c’è chi è ancora più filantropo e assegna anche dei ricchi premi fuori busta a chi smette di pensare in proprio. In qualche caso li mette pure un po’ più genuflessi a dirigere un giornale, quasi "a propria immagine e somiglianza", ma questa è un’altra storia.
Buona luce a tutti!
© ESSEC
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