giovedì 22 luglio 2021
Palazzo Chigi 2021: Consulenze a go go per la restaurazione nel Paese ...... ma veramente ci chiede questo l'Europa? Chissa?
Nell'editoriale di oggi su Il Fatto Quotidiano Marco Travaglio scrive:
"L’ayatollah Khomeini aveva i pasdaran, i Guardiani della rivoluzione. Draghi ha i Guardiani della Restaurazione. Sono i presunti giornalisti che scambiano la Fornero per “esperta di pensioni” (infatti le sfuggì il trascurabile dettaglio di 390 mila esodati). Spacciano le critiche di merito al Salvaladri&mafiosi Cartabia alle “bandierine di partito” del M5S e, per farlo, nascondono i gravissimi allarmi del procuratore nazionale antimafia De Raho e del procuratore Gratteri”.
Poi Travaglio continua, evidenziando dubbi sulla buona fede del ministro Cartabia, alla luce di informazioni e chiarimenti esternati, che mal argomentano sulle obiezioni sollevate da gran parte della magistratura nazionale e che assicurerebbero - nell’ipotesi di riforma, a detta della Ministra - presidi per evitare improcedibilità in taluni gravi reati, garantendone un giudizio definito. Una tesi questa costruita forse a tavolino da esperti prestidigitatori teorici, lontani dalla pratica reale della giustizia. In proposito torna anche in mente quella lettera spedita da Graviano ... e ci si chiede se fosse stata la sola.
Fin dall’origine Il Fatto Quotidiano ebbe a sollevare critiche su questa strana formula di governo che, oltre a permanere confusa e priva di indirizzi politici certi, si compone di elementi forse esperti nel campo economico, ma che ignorano gran parte delle problematiche gestionali generali del Paese Italia.
Nonostante fosse tutto pronto si ricorderà che la presentazione del nuovo Consiglio alle Camere - per un’emblematica e forse anche bizzarra o profetica coincidenza del calendario 2021 - fu posposta di qualche giorno. Forse qualcun altro ci aveva visto lungo fin d’allora. L’articolo che ebbi a scrivere in quei giorni, può rinverdire la memoria sull’atmosfera di quei tempi.
Nell’editoriale dello scorso 16 luglio, Marco Travaglio aveva, tra l’antro, chiaramente esplicitato come “L’equivoco del bravo banchiere “competente” e “migliore” per definizione in tutti i rami dello scibile umano sta crollando dinanzi alle scempiaggini che Draghi sforna a piene mani appena esce dal perimetro bancario”.
I fatti di ogni giorno del resto lo dimostrano continuamente e il Premier continua ancora a credere che affidando ogni questione a un gruppo di soggetti esperti in materia, possa trovare i fili per capire complessità specifiche e risolvere le questioni.
Ma anche in questo occorre essere bravi nella scelta di quelli che potrebbero essere i “Migliori”. L’imbarco recente della Fornero testimonia di qualche confusione che forse regna nella testa di un primo ministro tirocinante. Non ci si può improvvisare per diventare Premier certamente, ma è anche vero che per svolgere taluni ruoli, la competenza deve essere accompagnata dall’umiltà di gestire i limiti che ognuno di noi conosce assai bene. Il futuro del paese non può essere fatto apparire come una scommessa, anche se il caso spesso condiziona fortemente i risultati (Il Forrest Gump cinematografico, ha dato chiara l’idea di quanto fortuite coincidenze possano spesso incidere nel mondo reale).
La formula degli esperti, però, nel caso di Mario Draghi non è una novità. In un articolo del lontano 2009 Stefano Sansonetti già denunciava come l’avvento di Draghi come Governatore della Banca d’Italia avesse comportato l’arruolamento di ben 333 consulenti.
Del resto, anche gli incresciosi incidenti del veloce copia incolla nei suoi discorsi alle Camere per l’insediamento a Palazzo Chigi, hanno dimostrato come il collage di consulenze o la copiatura di scritti d’altri è evidentemente un’abitudine praticata da tempo anche dallo staff che ha cooptato in Banca d'Italia e che ha chiamato da subito a supporto.
Buona luce a tutti!
© ESSEC
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