sabato 29 gennaio 2022
Stavolta lo “Schettino” di turno è stato bloccato per tempo
Molti cittadini italiani saranno oggi contenti per la riconferma del Presidente uscente, anche se coscienti del fatto che si viene a riproporre una anomalia già successa e che questa eventualità era stata lucidamente evidenziata dallo stesso Sergio Mattarella. Quanto è oggi accaduto appare grave per quella democrazia tanto decantata che però tristemente - e da tempo - non corrisponde alla situazione reale del paese.
I retroscena che vanno venendo fuori, ancor prima della proclamazione della riconferma, pongono molte interrogativi sulla qualità dei singoli componenti della classe politica, per l'evidente esplosione che si sta ribaltando nei partiti e nei movimenti tutti.
La progressiva frammentazione di queste rappresentanze politiche appare ormai fuori controllo e sembra sempre più andare oltre, per l’assenza di una minima disciplina interna anche causata dallo svuotamento ideologico delle diverse fazioni in campo.
Non a caso in molti ora interpretano la politica e la cosa pubblica come una forma d’impiego ben remunerato e non già come una missione volta a ricoprire un ruolo sociale di alto profilo.
Se a ciò si aggiungono poi le tante cooptazioni, con la candidatura e l’elezione di fedeli seguaci, decise da presunti leader politici assurti spesso casualmente al vertice di partiti, anche la declamata presunta onorabilità del particolare incarico rimane una aggettivazione solo nominale.
Inoltre trasmigrazioni fra schieramenti per tanti motivi e cause, sembrano aver reso anche aleatorio ogni stabilità degli assetti politici.
La problematica in Italia interessa anche il fronte politico della destra. La frammentazione che interessa anche loro, ha fatto venir meno il sacrale principio di obbedienza, che era tipico e quasi inossidabile nell’ideologia che da sempre l’ha caratterizzato.
Però, così come il belusconismo ebbe a riesumare quei famosi voti “di Almirante memoria” mantenuti “in frigorifero”, lo stesso movimento liberista ha insinuato il virus dell’opportunismo politico che ha fatto nascere lo stesso partito Forza Italia, dal dubbio concepimento, gestazione e parto.
Nel centro sinistra l’evoluzione politica non è andata tanto meglio. Il relativo raggruppamento è divenuto anche esso campo di conquista per spregiudicati avventurieri, organizzati talvolta anche in “cerchi magici”, interessati principalmente alla presa del potere, e di tanti altri barbari mercenari (più o meno nuovi) intenti a ritrovarsi per raggiungere ruoli di rilievo immediati o prossimi, ma sempre raggiungibili. In ogni modo tutti quanti rivolti come parassiti a gestire le casse della cosa pubblica ancorata allo Stato.
Ma ogni dissertazione oggi rimane fine a se stessa, atteso che in fondo la politica che ci rappresenta è lo specchio che riflette, sintetizzandola come rappresentanza, la variegata miscellanea che compone, ne più e ne meno, i sessanta milioni di cittadini italiani.
I prossimi giorni non offriranno scenari tranquilli e non si escludono riassestamenti nel governo e nelle stesse attuali rappresentanze politiche chiamate a sostenerlo.
Forse l’unico risultato positivo nella riconferma del Presidente della Repubblica uscente è che stavolta il “capitano schettino” di turno (Forrest Gump de noartri, aspirante al Colle) è stato bloccato per tempo, perché non gli è stato permesso di abbandonare in piena tempesta la plancia di comando della nave da crociera chiamata Italia.
Buona luce a tutti!
© ESSEC
Il dramma, mio caro, è semmai che lo schettino [non merita la maiuscola] di turno, ancor prima di abbandonare la nave, studiava come, non tanto fare l'inchino all'Italia, ma attraversarla direttamente.
RispondiEliminaÈ stato fermato, ma non è finita