sabato 25 giugno 2022

Eretico o Santo



La Nave di Teseo, ha recentemente riproposto una versione aggiornata di “Eretico o Santo - Ernesto Buonaiuti, il prete scomunicato che ispira Papa Francesco” (pagg. 400, Euro 24,00). Un libro, già proposto nel 2001, con il quale Giordano Bruno Guerri affronta la complessa esistenza di Ernesto Buonaiuti, un prete scomunicato dalla chiesa cattolica che, come argomenta lo scrittore nella seconda edizione, ha fortemente ispirato anche molteplici aspetti dell’azione pontificale di Papa Francesco.
Guerri non è nuovo a questo genere letterario; già in “Antistoria degli italiani”(pagg. 796 Euro 24,00 e sempre edito da “La Nave di Teseo”) ebbe ad approfondire tematiche riguardanti la galassia Vaticano prettamente "temporale".
Nel libro, incentrato sulla storia di Buonaiuti, si analizza però più approfonditamente l’Italia del novecento, focalizzando i tanti contesti socio-politici prefascisti, fascisti e dell’Italia repubblicana post bellica. Ne viene così fuori un certo collateralismo con una Chiesa cattolica, anch’essa opportunista, retrograda, impegnata a mantenere privilegi e a screditare chi osava sfidare o intendeva allontanarsi dalle sue rigide linee burocratiche, basate su un dogmatismo ortodosso e alquanto materialista.
Interessanti pagine mettono anche in luce aspetti poco noti del ventennio fascista e di alcuni dei suoi più alti dirigenti; con ampie dissertazioni sulle origini e il sussistere di interessi incrociati fra poteri che hanno abilmente creato i presupposti per condividere i vantaggi un Concordato Stato-Chiesa utile alle parti.
In tutto questo, il filo d’arianna che congiunge i vari momenti storici del saggio è costituito dall’azione di Ernesto Bonaiuti, prete scomodo per il Vaticano, risultata molto utile a una spregiudicata strumentalizzazione politica, volta a consolidare il potere di Benito Mussolini.
Con la sua narrazione Guerri permette di leggere gli avvenimenti osservandoli dal di dentro, guardando dalle stanze del potere reale, rendendo evidenti le mutevoli strategie/tranelli e le cangianti decisioni di tutti gli attori in scena.
Nella parte finale il saggio accende poi grossi coni di luce su Papa Bergoglio, consentendo, con ricchezza di dettagli e molte citazioni, di cogliere taluni aspetti non molto noti del processo rivoluzionario avviato fin da subito da questi con il suo pontificato.
Dall’attenta lettura traspaiono, infatti, moltissime informazioni su iniziative intraprese dall’attuale Papa, spesso del tutto sconosciute e tenute quasi nascoste al pubblico che, in qualche modo, fanno rilevare un clamoroso parallelismo della politica attuata da Francesco in questi dieci anni di papato con l’ostinata profetica azione chiarificatrice di padre Ernesto Buonaiuti. Entrambe le azioni messe quasi volutamente in ombra nei rispettivi contesti temporali.
Sembra come se un velo tendesse a oscurare - in entrambe le situazioni - i pensieri e le strategie similari professate e messe in atto dai due personaggi vissuti in epoche diverse. Palesemente e ufficialmente etichettato ieri come eretico il primo, attaccato e denigrato come tale da una vasta parte del mondo cattolico sommerso di oggi il secondo.
Poco di sa, del resto, tuttora di Ernesto Buonaiuti; così come scarse informazioni vengono pure riprese dai media sulla lenta profonda sanificazione etico-morale attuata da Papa Francesco.
Occorre però leggere con molta attenzione i contenuti del libro per poter cogliere a pieno l’essenza di quanto si intende sostenere; e poi, anche per la complessità generale, ogni ulteriore considerazione necessiterà come precondizione dal lettore un metaforico “lento processo digestivo”, con un approccio quasi da intellettuale vergine; aperto a una complessa analisi e scevro da inutili preconcetti.
Per finire propongo un breve testo riscontrabile nel volume, relativo a una chiara affermazione fatta da Papa Bergoglio; che identifica il suo solco e che certamente qualifica in modo efficace quella che è l’essenza della sua missione; un testo che mette anche in luce il pensiero comune ad entrambi i personaggi.
“Il vescovo” …. “è insieme chiamato a camminare davanti, indicando il cammino, indicando la via; camminare in mezzo per rafforzare nell’unità; camminare dietro, sia perché nessuno rimanga indietro, ma, soprattutto, per seguire il fiuto che ha il Popolo di Dio per trovare nuove strade”.
Guerri aggiunge di suo che “È in questa occasione che il Papa ha ribadito la necessità di dialogare con chi ha idee diverse e di accogliere i forestieri”. Tutte tesi a suo tempo elaborate e ripetutamente sostenute anche da Bonaiuti l'eretico.
Appare a questo punto forse superfluo far osservare quanto ogni considerazione fin qui esposta possa risultare calzante con l’attualità del mondo laico di oggi e con la decadenza politica che caratterizza il nostro tempo.

Buona luce a tutti!

© ESSEC

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