sabato 5 agosto 2023
“Attraversando il Bardo: sguardi sull’aldilà” (Film di Franco Battiato)
Per ciascuno di noi la vita è un romanzo dove si intrecciano, più o meno densi, avvenimenti che come mattoncini consolidano l’edificio della nostra esistenza.
Per ognuno i materiali sono diversi e cultura ed esperienze inducono a creare strutture sicuramente originali e uniche che mai si possono ripetere, se non per estetiche apparenti che corrispondono al “come ci vedono gli altri”.
In genere, ad una certa età specialmente, quello che credono di noi gli altri conta poco, anche perché, come ha insegnato Pirandello sono “uno, nessuno e centomila” i personaggi che coabitano e si esternano nello stesso individuo.
Oltre a come ci vedono gli altri, di regola siamo mutevoli anche a noi stessi.
Se dovessimo descrivere pensieri e sentimenti dei vari momenti, infatti, uscirebbe fuori un caleidoscopio di figure, molto spesso, nel manifestarsi, pure influenzate dai tanti input esterni che ci stuzzicano, intrigano, infastidiscono e che talvolta condizionano nostre reazioni primordiali.
In questi giorni ho avuto modo di guardare con attenzione due video, un primo era la puntata di Mixer di Giovanni Minoli sulla storia di De Andrè (https://www.youtube.com/watch?v=xBH4I8m0910&pp=QAFIAQ%3D%3D) , un altro era la replica su RAI 3 di un ampio documentario su Franco Battiato.
Nel vederli dopo tempo escono fuori visioni di personaggi che hanno saputo raccontare tantissimo oltre al banale che contraddistingue spesso il mondo della canzone.
Quello che più colpisce però – e in entrambi – è la continua crescente ricerca, verso mete superiori, prossime all’eccellenza.
Entrambi i personaggi, anche davanti al consapevole decadimento, hanno saputo continuare il loro percorso e guardare sempre avanti, alla ricerca di qualcosa di diverso e nell’utopia del bello. Nella circostanza ho scoperto l’esistenza di un film di Battiato “Attraversando il Bardo: sguardi sull’aldilà” che ho cercato su You Tube (https://www.youtube.com/watch?v=FdnQkqqVwO0).
Un film, forse pesante ma premonitore per l’artista ricercatore, che consiglio di vedere.
Magari non potrà essere condivisibile per tutti e per molti aspetti, specie se si viene ad anteporre una eventuale fede cattolica intrisa di dogmi. Anche perchè potrebbe contrastare con quella sonnolenza del nostro vivere occidentale che ci accompagna, nell'indifferenza, all'oblio.
In ogni caso, potrebbe anche essere un modo per conoscere altri punti di vista ed aprirsi alle diverse culture del mondo, spesso a noi sconosciute.
Buona luce a tutti!
© ESSEC
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