mercoledì 19 febbraio 2025

"La cattiveria"



Risultano sempre argute, efficaci e molto esplicative le brevi considerazione che, etichettate come “La cattiveria”, giornalmente “Il Fatto Quotidiano” propone in prima pagina ai lettori.
Volendo un po’ seguirne il solco, per chi non si fosse distratto, rimando ad osservare con attenzione l’immagine proposta dai media in questi giorni, che ritrae undici rappresentanti europei (con anche Gran Bretagna) riuniti a Parigi per discutere sulla esclusione dalle trattative di pace fra Ucraina e Russia, oltre che per valutare alternative alle intenzioni annunciate da Tramp in merito alla NATO e ai suoi derivati.
Ciascuno potrà farsi la lettura che vuole, la mia trascende un po’ dai soli connotati estetici.
Sembrerebbe, infatti, che i nostri attuali governanti europei siano precipitati nel panico; impegnati come sono nell'affannosa ricerca di una soluzione che assicuri loro sicurezza e stabilità politica.
Non però intesa questa come mantenimento di un sistema interno rispettoso di democrazia sociale ma, piuttosto, rassicurante (soprattutto per buona parte dei rappresentanti) per quelle che sono le loro rispettive attuali posizioni di potere. Ritenendosi quasi dei paladini insostituibili - nel loro immaginario collettivo - del sistema “terracqueo” che hanno in gestione. Basati sul clima soporifero che avvolge gli elettori di riferimento, anche essi svogliati e distratti, che sembrerebbero quasi rassegnati a non poter prescindere da loro.
Perfino quello che fu a capo del Governo dei Migliori, dopo aver indicato tante coordinate certe, oggi rimane confuso e senza idee o alchimie magiche per una soluzione; e si limita a gridare agli altri correspondabili di fare almeno qualcosa, di immaginare delle formule alternative perchè anche lui avverte il pericolo che la nave affonda.
Ed è questo il motivo per cui la fotografia del summit politico che è stata pubblicata potrebbe anche essere letta come una caricaturale “cupola buscettiana" priva di un vero “padrino”, intenta a tramare in un convivio, per scegliere un referente autorevole e condivisibile, utile a garantire a tutti (forse ad alcuni di loro in primis) longevità politica e una solida “protezione”.
In poche parole ... potrebbe intendersi quasi come la fotografia di un attimo fuggente, che congela lo sguardo smarrito di tanti "cani sciolti", traumatizzati nel ritrovarsi senza più un padrone; o la foto di gruppo di undici "scappati di casa", come è piu' di moda e si usa dire adesso.

Buona luce a tutti!

© Essec

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