La Rivoluzione francese vide che c'era stata la Rivoluzione americana e fece la Rivoluzione francese. La reggina Maria Antonietta faceva una bella vita, si alzava a mezzogiorno e cinque, faceva colazione col cappuccino e il mottino, poi si lavava la faccia, le unghie, il bidè. Maria Antonietta si comprava i vestiti e i gioielli coi soldi delle tasse dei poveri. Poi faceva la buffona con tutti quanti. Non se ne importava dei figli, non li allattava, non li pettinava, pensava solo a sé. Il ré pure si sparava le pose, si creteva che fosse Dio. A casa sua c'era un lusso, vivevano nel lusso, tutto era d'oro: le sedie ore, i bicchieri ori, le posate ore. Ma il popolo si puzzava di fame e le posate erano solo di plastica. Allora si scatenò, gli presero i nervi dalla nervatura, e scoppiò la Rivoluzione francese. Si buttarono mazzate. Si colpiva. Uno sputò pure in faccia a un altro. Volavano mazzate. Se c'era Brus Li1 li faceva volare. Andarono alla Bastiglia e se la presero, poi inventarono la chigiiottina e tagliavano sempre le teste. Il ré si vestì da contadino per fuggire, ma lo presero lo stesso, e lo uccisero. Maria Antonietta faceva la buffona pure sulla chigiiottina, diceva io sono più bella della Rivoluzione francese. E l'uccisero. Poi venne Napoleone.
1 Bruce Lee, il campione cinematografico di karaté.
Marcello D'Orta (IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO - Sessanta temi di bambini napoletani - 1990)
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