sabato 14 agosto 2010

Una democrazia liberale

L'ukase bulgaro di Berlusconi:”Via dalla Rai Biagi, Santoro e Luttazzi perchè hanno fatto un uso criminoso della tv pubblica pagata coi soldi di tutti.”
Criminoso? Ehi ehi ehi ehi ehi, Berlusca: non siamo noi quelli coi precedenti penali.
E poi, proprio perchè la Rai è pagata coi soldi di tutti non è giusto che trasmetta solo quello che vuoi tu, tesoro.
(Mostra un fascicolo) Questa è la citazione con cui Berlusconi mi chiede 20 miliardi per diffamazione a causa dell'intervista a Marco Travaglio. Questa è la firma di Berlusconi e questa quella del suo avvocato. All'epoca era Romano Vaccarella, che nel frattempo è diventato giudice della Corte Costituzionale. Quindi si mette bene, per me. (Risate. Daniele finge d'arrabbiarsi.) Eh: ridete, ridete!
(Sfoglia la citazione.) Venti miliardi. Sono venti paginette: un miliardo a paginetta. All'interno viene spiegato il motivo della richiesta danni: “ Ai telespettatori di Satyricon l'attore “ cioè Berlusconi (risate, commenta) è legalese, la parte attrice è definita attore “ è stato descritto non come (...) un onesto imprenditore “ (Daniele scambia col pubblico un'occhiata incredula. Dice: “Aspettate, poi migliora.”) “ non come un onesto imprenditore ma come un personaggio colluso con ambienti mafiosi.”
Ora: quanto all'imprenditore onesto, appena un mese dopo questa citazione, maggio 2001, Berlusconi ha dovuto ammettere (nel frattempo erano arrivate le rogatorie internazionali alle quali si era opposto per anni) che sì, in effetti Fininvest aveva un intero Comparto B di società off shore alle Bahamas che gli servivano per eludere le tasse. Il 23 novembre 1999 aveva detto:”Ho dichiarato pubblicamente che di questa All Iberian non conoscevo neppure l'esistenza. Sfido chiunque a dimostrare il contrario.” Poi lo beccano con le mani nella marmellata e allora il 3 maggio 2001, a Roma, davanti all'assemblea dell'Associazione dei piccoli commercianti, se ne vanta: “Le società estere sono lecite. Ci fanno pagare meno tasse.” L'imprenditore onesto. Forza Italia! Coi soldi alle Bahamas. *
* (L'avvocato d'affari David Mills ha dichiarato, nell'ambito del processo Sme, che “ la All Iberian fungeva da tesoreria per le altre e i soldi le venivano prestati dalla Silvio Berlusconi Finanziaria a Lussemburgo.” La Repubblica, 12 marzo 2003)
Qualche settimana fa poi è arrivata la sentenza sui fondi neri Fininvest. Berlusconi è stato prosciolto grazie alla sua legge sul falso in bilancio, l'ennesimo conflitto di interessi, ma il Gip ha precisato che:” Le indagini della Guardia di Finanza, l'esame dei conti correnti sequestrati, le dichiarazioni del revisore dei conti e tutta la documentazione raccolta non permettono di ritenere allo stato che Silvio Berlusconi sia innocente.” (canta) E forza Itaaaliaaa / è tempo di credere / alle stronzaaaate di Silvio Berlusconiiii. Non lo so. E' lecito che la prescrizione del reato (in questo modo, poi) fornisca gratis anche la riabilitazione morale?
Per quel che riguarda invece la collusione con ambienti mafiosi, due mesi dopo questa citazione, giugno 2001, arriva la sentenza della Corte d'appello di Caltanissetta che condanna 39 boss di Cosa Nostra (29 ergastoli). Vi si legge, nel capitolo dedicato ai contatti fra Salvatore Riina e gli on. Dell'Utri e Berlusconi (c'è un capitolo con questo titolo) vi si legge (è un giudice che scrive, non prendetevela con me) che “ Cosa Nostra intrecciò con Berlusconi e Dell'Utri un rapporto fruttuoso, quanto meno sotto il profilo economico” e che “ per anni il gruppo Berlusconi versò alla mafia regalìe sotto forma di consistenti somme di denaro”. Vorrei sapere qual è per il nostro codice la pena per chi versa regalìe alla mafia. A parte la presidenza del Consiglio, intendo. *
* (Nell'ordinanza del Gip di Firenze sui mandanti occulti delle stragi mafiose del 1993 (Milano, Firenze e Roma) si legge che Berlusconi, col bibliofilo Dell'Utri, ha “ intrattenuto rapporti non meramente episodici con i soggetti criminali a cui è riferito il progetto stragista “.)
Nella mia ingenuità, due anni fa mi chiedevo come avrebbero fatto a far passare le leggi sul falso in bilancio, sulle rogatorie, sul conflitto di interessi, sul legittimo sospetto, insomma tutte le leggi a favore di Berlusconi e dei suoi coimputati, senza che la gente se ne accorgesse. Adesso ho capito come fanno. LO FANNO! Molto semplicemente. Chi glielo impedisce? Ciampi?
E' una situazione molto grave. Forse quello a cui stiamo assistendo è una sorta di golpe al rallentatore. Fanno una legge prepotente ogni due mesi, così la gente non si accorge del disegno completo: Repubblica presidenziale, tv privata più forte della tv di Stato, giustizia sottomessa ai politici. E' il programma del governo Berlusconi. Scritto vent'anni fa da Licio Gelli e intitolato Piano di rinascita democratica. Gelli lo pubblicò in un libro, La verità, che conteneva fra l'altro attestati di benemerenza conferitigli da governi sudamericani. Ricordate Andreotti? “Peron mi invitò a un ricevimento. Ci andai e ci trovai solo due persone: lui e il presidente della Permaflex.” E' all'Argentina di Peron che ci stiamo avvicinando? Il proclama video scritto da Giuliano Ferrara (il famoso giornalista indipendente) che venne letto da Berlusconi a reti unificate all'indomani della decisione della Cassazione di non spostare i processi di Milano che lo coinvolgono è stata una prova generale di sfiancamento golpista ai danni dello Stato? Passerà alla Storia l'ignavia e la complicità di quei giornalisti, capistruttura, direttori di rete, vertici aziendali Rai/Mediaset che hanno permesso lo scempio? L'editto di Arcore conteneva castronerie belluine e per questo era spaventosa la sicumera da generalissimo con cui il nostro le proferiva:
1.”In una democrazia liberale, i giudici (...) non fanno “resistenza, resistenza, resistenza” a chi è stato scelto dagli elettori per governare.” Borrelli invitò a resistere in difesa della legalità minacciata, dello Stato di diritto. Lo Stato di diritto nacque in Germania nella seconda metà dell'800 proprio per limitare il potere dell'esecutivo, talmente enorme che potrebbe ledere i diritti soggettivi. Storicamente è sempre stato l'esecutivo a costituire una minaccia, mai la magistratura.
2.”In una democrazia liberale, la magistratura liberale non si giudica da sè.” Certo che si giudica da sè. E lo fa benissimo. Ad esempio, è l'unico ordine ad aver allontanato dalle sue fila i piduisti (a differenza del Parlamento, che pullula di ex-piduisti eletti in Forza Italia, a cominciare da Berlusconi); inoltre ha messo sotto processo i magistrati che, secondo l'accusa, sono stati corrotti da Berlusconi e Previti.
3.”In una democrazia liberale chi governa per volontà sovrana degli elettori è giudicato (...) solo dai suoi pari, dagli eletti del popolo (...) “ Solo dai suoi pari? Ferrara ha letto troppe volte Ivanohe. In una democrazia liberale GLI ELETTORI NON SONO GIUDICI. Il popolo elegge il potere politico, il giudice è diverso per struttura e funzioni. Alla base della democrazia moderna
c'è la divisione dei poteri: esecutivo, legislativo, giudiziario. Quando l'esecutivo controlla il giudiziario, tecnicamente si parla di regime. Berlusconi qui ha appena descritto l'avvento del suo regime. Una democrazia liberale poggia su due pilastri: indipendenza della magistratura (sottoposta soltanto alla legge e favorita dalla cooptazione per semplice concorso pubblico) e pluralismo dei mezzi di informazione. Guarda caso, sono proprio i due pilastri presi di mira all'epoca da Gelli e oggi dalla berta spaccablocchi di Berlusconi. Alcuni leader dell'Ulivo, alla domanda se per loro Berlusconi dovrebbe dimettersi in caso di condanna di primo grado, hanno risposto di no, perchè vale anche per lui la presunzione di innocenza. A parte che qualunque funzionario pubblico viene sospeso in caso di condanna di primo grado (e a parte la figuraccia per il Paese) LE DICHIARAZIONI DI BERLUSCONI SONO EVERSIVE, come lo era la P2 di Gelli. Cosa si aspetta a chiederne subito le dimissioni?
4.”(...) perchè la consuetudine e le leggi di immunità e garanzia lo mettono al riparo dal rischio della persecuzione politica per via giudiziaria. “ Berlusconi non è ostacolato dai giudici. E' ostacolato dalla legge. Così come un evasore fiscale è ostacolato dalla legge. Così come un mafioso è ostacolato dalla legge. Così come uno che corrompe giudici e i giudici corrotti sono ostacolati dalla legge. Così come io sono ostacolato dalla legge. La legge è uguale per tutti, occorre che Berlusconi se ne faccia una ragione.
5.”In Italia le correnti politicizzate della magistratura, giusto dieci anni fa, imposero a un Parlamento intimidito e condizionato un cambiamento della Costituzione del 1948 che ha messo nelle loro mani il potere di decidere al posto degli elettori.” Vale la pena ripeterlo: gli elettori non sono giudici. Quanto all'immunità parlamentare, fu il Parlamento a deciderne l'abolizione dopo che gli scandali di Tangentopoli avevano mostrato l'abuso che di tale immunità era stato fatto da certi politici, a scopo di lucro. Chiedevano l'abolizione la Lega (firmatari: Bossi, Maroni, Castelli) e AN (Fini, Gasparri, La Russa). Il relatore, l'on. Carlo Casini, disse che: “ Il principio del sovrano legibus solutus è medievale e va abrogato perchè tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge.” Stiamo tornando al medioevo.
6.” E questo potere arbitrario e di casta (...)” Perchè, “arbitrario”? E' un potere stabilito dalla Costituzione.
7.”Questa situazione va corretta per il bene del Paese e delle sue istituzioni.” Giusto. Dimissioni SUBITO.
8.” Oggi sono in gioco i principi della Costituzione e della divisione dei poteri (...)” Vero: ed è lui che li sta minacciando. I giudici vogliono soltanto che la legge sia uguale per tutti. Lui vuole l'immunità parlamentare (retroattiva!) e la separazione delle carriere (il progetto è quello di un doppio concorso e un doppio CSM. La Costituzione però prevede per i pm un unico ordine sottoposto a un unico CSM proprio per evitare che un governo illiberale possa mettere la mordacchia ai giudici).
9.” Per queste ragioni farò fino in fondo il mio dovere di Presidente del Consiglio dei ministri senza tradire mai il mandato dei miei elettori (...)” L'Italia è una Repubblica parlamentare. Qualcuno spieghi a Berlusconi (a Ferrara no, lo sa benissimo) che il voto serve a eleggere il Parlamento. E' poi il Parlamento a eleggere il Presidente del Consiglio e l'Esecutivo; e tutti sono
sottoposti alla legge e alla Costituzione. Il voto non giustifica l'arbitrio. Non è che siccome l'hanno votato adesso può fare quel cazzo che gli pare. Il voto non è un argomento. Anche Hitler venne eletto democraticamente. Inoltre: basta con questa storia del popolo che lo ha eletto. BERLUSCONI E' UN PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ILLEGITTIMO, perchè in quanto titolare di concessione pubblica NON ERA NEPPURE CANDIDABILE. Altro che mandato! C'è una legge che non è stata rispettata e queste sono le belle conseguenze. Il vulnus è ab ovo.
10. “ In una democrazia liberale, (...) i giudici applicano la legge, non fanno politica (...)” E' un segno della volgarità dei tempi il fatto che il Presidente del Consiglio usi la locuzione “ fare politica “ in una accezione negativa. I suoi hanno imparato il ritornello e lo ripetono meccanicamente per tappare la bocca agli interlocutori sensati. Quando il Papa ha definito un crimine la guerra in Irak, Schifani ha subito dichiarato che “ Il Papa fa politica.” Ma la politica è una cosa nobile.
Tutti facciamo politica, quando ci occupiamo di quello che accade intorno a noi. Tutti dovremmo fare politica, dato che siamo cittadini del mondo. Vogliono farla solo loro. La commistione giudici-poltica l'ha inventata Berlusconi perchè gli fa comodo. I giudici vogliono solo applicare la legge. Certo, è giusto che un politico non venga processato per le sue opinioni; ma se uno commette dei reati e poi entra in politica in modo che, quando i giudici vogliono processarlo, lui possa accusarli di “ fare politica”, allora sei due volte losco. Cioè bis luscus. Cioè Berlusconi. (E' l'etimo esatto, scoperto da Corrado Augias.)

Daniele Luttazi

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