E poi debiti da Dior, nelle gioiellerie Chaumet e Victoria Casal e, già allora, in albergo, il Crillon in place de la Concorde. Dopo quell'episodio, riportato dai giornali di tutto il mondo, la principessa venne allontanata dal marito e il re saudita Abdullah la confinò per qualche tempo in uno dei palazzi del regno.
L'anno successivo, riguadagnata la libertà di movimento, la donna spese in mezz'ora 20 mila dollari di piatti e bicchieri da D. King Irwin sulla 34th Street a New York. Il Post assicura che provò - senza successo - a mercanteggiare sul prezzo, ma comunque uscì non prima di avere pagato. Il soggiorno parigino segna invece la ricaduta di Maha Al-Sudaïri nel sovrano distacco dal denaro, sebbene la donna fosse riuscita a strappare una tariffa di favore (20 mila euro a notte) allo Shangri-La, l'albergo di lusso aperto due anni fa dalla catena di Hong-Kong nell'antica residenza del principe Roland Bonaparte, davanti alla Senna e con incomparabile vista sulla Tour Eiffel.
Le spese della principessa sono destinate a essere saldate dalla casa regnante, e lei non incorre in conseguenze penali perché gode tuttora dell'immunità diplomatica. La direzione dell'albergo assicura che «non esiste alcun problema», e la reputazione di Parigi come nuova Mecca - dopo Londra - dei miliardari del Golfo viene rafforzata. Se fino a poco tempo fa i favori dei principi arabi andavano al quartiere londinese di Knightsbridge, negli ultimi anni molti preferiscono la Parigi del XVI arrondissement (dove sorge lo Shangri-La) e soprattutto del Triangle d'Or , la zona compresa tra avenue Montaigne, avenue Georges V e gli Champs Elysées.
Accanto alle follie della principessa, e ai crescenti investimenti del Qatar, che negli ultimi anni si è comprato la squadra di calcio del Paris St-Germain, una quota di Total, del gruppo Lagardère e gli storici alberghi Royal Monceau a Parigi e Carlton a Cannes, ci sono i circa 500 mila facoltosi turisti arabi che ogni anno visitano la capitale per spendere soldi, più di giapponesi, americani e chiunque altro, nei negozi di lusso degli Champs Elysées.
Nessun commento:
Posta un commento
Tutto quanto pubblicato in questo blog è coperto da copyright. E' quindi proibito riprodurre, copiare, utilizzare le fotografie e i testi senza il consenso dell'autore.