martedì 30 dicembre 2014

Ti porterà fortuna


Con il volume “Ti porterò fortuna”, edito da Mondadori nello scorso mese di settembre, ancora una volta Luciano De Crescenzo torna a stupire.
Con inesauribile fantasia ed originalità creativa De Crescenzo trova una nuova formula per narrare la sua amata Napoli.
Confrontandosi nel racconto con una giovanissima fan bolognese, impegnata a realizzare una tesi universitaria su di lui ed intanto ignara di stare contribuendo alla realizzazione di un’ennesima felice opera letteraria dell’eclettico e imprevedibile scrittore, torna con una sua nuova formula editoriale.
Nel libro, al particolare ruolo di guida “insolita” della città, De Crescenzo interpola anche una serie di aneddoti e nuovi racconti ovvero, richiamando alcuni suoi precedenti scritti e tanti suoi famosi personaggi, ne approfondisce i tratti, attutalizzando con ciò i profili filosofici della quotidianità partenopea.
Come sempre è difficile trovare nelle opere di Luciano De Crescenzo delle ripetizioni. Nei suoi libri egli ogni volta trova modo per leggere le molteplici sfaccettature che gli offre la realtà che lo circonda, della società civile, della sua Napoli e del suo passato; angolature nuove che gli consentono di fare affiorare nuovi personaggi, ruoli e aneddoti sempre particolari.
Tra i tanti, ad esempio, riesce oggi a romanzare e a rendere un po’ ilare la qualifica di “interprete” esercitata dal padre in tempi di guerra, per poi rivendicare seriamente la valenza insostituibile degli idiomi dialettali, ricchi di essenze filosofiche e piena espressione di localismi nati da spunti di vita reale.
Spaziando nei luoghi della capitale campana, De Crescenzo ancora una volta eccelle nel mescolarli con tesi e teorie dei filosofi del passato e con la semplicità del quotidiano, del popolo che ivi vive.
Un sempre prolifico Luciano De Crescenzo, frizzante e lucido, anche in questo suo nuova opera letteraria viene a raccontare cose nuove e, con la sua fervida fantasia, riesce sempre a mescolare personaggi nel tempo, rivitalizzando il passato e focalizzando risvolti di attualità apparentemente nascosti.
Per chi ama De Crescenzo, un ulteriore libro che non si può fare a meno di leggere, ottima strenna per un buon regalo di natale; leggero e profondo come i tanti suoi altri, scritto sempre con estro e piglio genialoide.


Essec


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