domenica 25 marzo 2018

“Tante belle cose”.



Ci sono personaggi che nel nostro vivere hanno la proprietà di caratterizzarsi per un gesto, per un’espressione o per anche una tipica frase che rimane impressa nei ricordi. 
"Tante belle cose" era il saluto di commiato che concludeva ogni suo incontro. Un saluto che in poche parole riassumeva efficacemente un modo di essere positivo, augurale e generoso. 
Nel nostro quotidiano ci sono e ci saranno sempre soggetti che hanno delle ricchezze dentro e che emanano positività; soggetti che indipendentemente dalla loro reale condizione intima hanno la capacità, in ogni caso, di rassicurare chi li circonda e che, forti di un’onestà intellettuale non comune, riescono a regalare, comunque e sempre a tutti, un sorriso.
Onestà a tutto tondo e ben solida che consente loro di saper leggere la vita per quella che è, con lucidità, e che sapientemente sanno scomporre per narrarla agli altri positivamente, scartando argutamente le tante scorie che inevitabilmente incontrano, come tutti noi, durante il percorso.
Di regola sono soggetti dotati d’intelligenza fuori dal comune, che gli consente di dialogare con tutti, di rapportarsi con chiunque, adattandosi naturalmente e a prescindere della profondità delle "acque".
Sono tante le persone belle che la vita regala, se si avrà la fortuna di riconoscerle nell'incontrarle, e sono le "cose belle" che alimenteranno costantemente l'edificazione dei nostri punti di forza che, con mattoncini che restano perennemente vivi e riconoscibili, ci accompagneranno per il tempo che rimane.
In questo caso "tante belle cose", associato a un sereno e pieno sorriso, è il ricordo che costituisce estrema sintesi e che resta fisso e fervido nella memoria che mi accompagna. 
Ciao Ciccio.




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