Sono tanti i reporter in giro per il mondo che cercano di documentare le varie realtà locali, alla caccia anche d’immagini che riescano a raccontare quello che scorre sotto traccia e che la società del posto non vede per disattenzione o perché indifferente a tutto quello che decide che non esiste.
Occorre sempre un occhio esterno per fotografare il reale che sta attorno e, per chi abita i luoghi, il quotidiano appare una normalità che difficilmente si riesce a cogliere.
Victoria Herranz, madrilena, con il suo obiettivo punta all’analisi del sociale. Le sue foto mettono in parallelo eventi che, in qualche modo, evidenziano taluni aspetti che accomunano i popoli che si affacciano sul mediterraneo e con la sua macchina fotografica cerca di cogliere l’anima dei soggetti ritratti.
Facendo una carrellata delle raccolte pubblicate nel suo sito www.victoriaherranz.com si coglie perfettamente il suo percorso giornalistico e fotografico.
Le immagini che raccontano dei vari luoghi del nordafrica, delle realtà emarginate, dei sogni politici embrionali che non hanno avuto sbocco, dei recuperi di territori minati nel deserto, costituiscono in fondo una preparazione per guardare con occhio attento l’ambiente in cui ha ora scelto di vivere.
Le sue recenti produzioni, infatti, esaminano le realtà e le persone con un filtro messo a punto attraverso le esperienze precedenti.
Gli emarginati e le lotte sociali sono in ogni angolo della terra, basta solo guardare con attenzione.
I reportage più recenti della Herranz risentono molto della pandemia attualmente in essere. I suoi lavori mettono di certo a nudo le anime di quegli occidentali che sono fra i meno fortunati e che in qualche modo si impegnano per rendere più vivibile la loro Palermo di oggi. Il risultato è che le sue fotografie ricercano, scrutano negli angoli più nascosti e anonimi e rendono la città, per molti aspetti, simile a un palcoscenico di guerra.
Alcuni degli ultimi scatti, peraltro, appaiono superbi e raccontano storie che non hanno confini.
Queste mie considerazioni si basano esclusivamente sulle fotografie pubblicate nel sito, senza tenere conto dei tanti articoli che sono anch’essi riportati.
© Essec
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