giovedì 30 giugno 2022

Su Instagram lo si trova come Yuri_hopnn



Altre volte mi era capitato di vedere un graffitaro all’opera ma assistere alla creatività estemporanea di Yuri_hopnn è veramente uno spettacolo.
Alla domanda postagli nell’incontro se stesse realizzando un progetto pensato in precedenza la risposta è stata categorica. “no, disegno secondo quello che mi ispira il contesto e invento ogni cosa al momento”. Per chi frequenta la street art, le caratteristiche delle opere di Yuri rimangono inconfondibili.
I suoi disegni fantasiosi non possono non catturare lo sguardo del passante, vuoi per la miscellanea racchiusa nei suoi tratti pittorici, ma anche per l’apparente semplicità (quasi fumettistica) che va a comporre un mondo che richiama, per molti aspetti, quello di Alice nel paese delle meraviglie.
Intanto che lo osservavo operare ieri in via Di Cristina, lui con rapidità felina completava l’opera e donava forma a quei disegni che, in un piano basso lungo molti metri, si andavano delineando chiari e prepotenti.
Il giorno prima, con l’amico Antonio avevano già composto i singoli riquadri della facciata prospicente a via Albergheria dello stesso edificio; raffigurando dei personaggi tipici di entrambi che, nell’occasione, venivano a realizzare anche un incontro artistico di Hopnn con il personaggio B1, molto popolare a Palermo, perché presente in molte delle mattonelle strategicamente allocate in diversi punti specifici nei quattro mandamenti cittadini.
In uno dei riquadri di in via Albergheria il saggio B1 era stato, infatti, raffigurato in compagnia di uno dei tipici personaggio di Yuri, mentre va a esternare la sua opinione sul contesto urbanistico in cui entrambi sono allocati, un posto che ogni domenica mattina pullula di gente.
Da palermitano verace, riguardo al fiorente commercio che ivi si pratica, B1 dice: “Anche il mercato dell’usato di Ballarò è un bene prezioso per la nostra città, purché si lavori con criterio e con rispetto per il prossimo”. Una delle tante frasi fatte pronunciare dal personaggio relazionandolo al quartiere.
In generale, nelle opere di Yuri_Hopnn si alternano giocolieri clowneschi ovvero fantasiosi ambienti marini con faune ittiche un po’ surreali, che vanno a creare scene pittoriche che oltrepassano le apparenze. Alludendo a messaggi che, attraverso parvenze giocose, vengono a denunciare o a porre l’attenzione, più o meno velatamente, su specifici termini di un problema. Il tutto con una estetica cromatica inconfondibile, principalmente bitonale, che predilige come colore di base l’uso di un rosso/arancione.
Le sue opere, presenti in tutta la penisola, sono particolarmente abbondanti in Sicilia, specie in quella occidentale e a ancor di più a Palermo.
Grazie ai prodotti impiegati e le tecniche realizzative usate, le sue opere quasi miracolosamente resistono lungamente nel tempo.
Ne sono testimonianza i disegni di piazza Caracciolo alla Vucciria, quelli di via Paternostro, quelli all’interno della Fiera del Mediterraneo e quelli ancora chiaramente distinguibili in un fatiscente portone di un altrettanto decadente edificio di via dei Carrettieri, nel Quartiere Capo.
Altri graffiti di Yuri te li ritrovi nel trapanese e in altri imprevedibili ambienti isolani, come pure a Gibellina. A Palermo anche come arredi pittorici all’interno di alcuni B&B cittadini. Una volta che hai visto uno dei suoi lavori, è impossibile poi non riconoscere la mano pittorica dei suoi graffiti.
Yuri_hopnn è un artista a tutto tondo che pratica una street art - per certi aspetti - delle origini, ovvero relativamente povera, intendendo per povero il parco utilizzo di colori, delle bombolette spry, degli strumentari di base necessari per intenderci, senza con ciò andare ridurre o precarizzare l’estetica nel senso dei suoi messaggi e l’efficacia espressiva dei suoi disegni.
Assieme ad artisti altrettanto noti come Nemos, Zolta, Julieta, Ema Jons, Carlos Atoche, C215 e tanti altri, Yuri da tempo ha individuato la Palermo fatiscente per cerare abbellirne le trame, riuscendo a far diventare così la città – anche coi pochi mezzi disponibili, ma con molta fantasia creativa – oltre che più bella, un punto importante della street art autoriale internazionale.
Collocandosi così nella street art più classica, quella della prima ora dei Blu e Banksy, che è sempre stata socialmente impegnata coi suoi messaggi di denuncia e profondamente diversa da quella più moderna oggi dilagante, che spesso è pure sponsorizzata e che beneficia di tante fonti pubbliche e private di finanziamento.

Buona luce a tutti!

© ESSEC

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