mercoledì 5 giugno 2024
Dei furbi e dei fessi - Ovvero delle simbiosi biologiche
Dal “Codice della vita italiana” di Giuseppe Prezzolini.
1) I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.
2) Non c’è una definizione di fesso. Però, se uno paga il biglietto intero in ferrovia; non entra gratis a teatro; non ha un commendatore zio, amico della moglie e potente nella magistratura, nella pubblica istruzione, ecc..; non è massone o gesuita; dichiara all’egente delle imposte il suo vero reddito; mantiene la parola data anche a costo di perderci, ecc..; questi è fesso.
3) I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta.
4) Non bisogna confondere il furbo con l’intelligente. L’intelligente è spesso un fesso anche lui.
5) Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle.
6) Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.
7) Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne.
8) I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.
9) Dovere: è quella parola che si trova nelle orazioni solenni dei furbi quando vogliono che i fessi marcino per loro. 10) L’Italia va avanti perchè ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l’Italia sono i furbi che non fanno nulla, spendono e se la godono.
11) Il fesso, in generale, è stupido. Se non fosse stupido avrebbe cacciato via i furbi da parecchio tempo.
12) Il fesso, in generale, è incolto per stupidaggine. Se non fosse stupido, capirebbe il valore della cultura per cacciare i furbi.
13) Ci sono fessi intelligenti e colti che vorrebbero mandar via i furbi. Ma non possono: uno perchè sono fessi; due perchè gli altri fessi sono stupidi e incolti, e non li capiscono.
14) Per andare avanti ci sono due sistemi. Uno è buono, ma l’altro è migliore. Il primo è leccare i furbi. Ma riesce meglio il secondo che consiste nel far loro paura: primo, perchè non c’è furbo che non abbia qualche marachella da nascondere; secondo, perchè non c’è furbo che preferisca il quieto vivere alla lotta e l’associazione con altri briganti alla guerra contro questi.
15) Il fesso s’interessa al problema della produzione della ricchezza. Il furbo soprattutto a quello della distribuzione.
16) L’italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva perfino all’ammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo è in alto in Italia non soltanto per la propria furbizia, ma per la reverenza che l’italiano in generale ha della furbizia stessa, alla quale principalmente fa appello per la riscossa e la vendetta. Nella famiglia, nella scuola, nelle carriere, l’esempio e la dottrina corrente – che non si trova nei libri – insegnano i sistemi della furbizia. La vittima si lamenta della furbizia che l’ha colpita, ma in cuor suo si ripromette d’imparare la lezione per un’altra occasione. La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta l’Italia è appunto l’effetto del secolare dominio dei furbi, contro i quali la corbelleria dei più si è andata corazzando di una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto, non sufficiente, però, a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli.
L'elenco ricorda un po’ la distinzione fra metinculi e pianculi ...... su cui ci si è già da tempo dilungati.
Buona luce a tutti!
© ESSEC
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