giovedì 4 luglio 2024

“Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini



Caleidoscopi di ricordi folti e variegati affiorano in un incrocio di specchi che si riflettono e lasciano intravedere sempre altro e oltre.
Conversazione in Sicilia è un’operazione lenta d’atomizzazione dell’esistenza umana individuale, che prescinde dai luoghi, per ciascuno diversi, dalle componenti consolidate e eteree accumulatesi nella materia universale.
La lettura del romanzo fatta in età adulta produce quasi un’analisi terapeutica che, con lo scorrere delle pagine, si insinua e fa affiorare gli elementi di elaborazioni sedimentate nel tempo.
Evaporazioni esalano odori differenti che, associate ad esperienze, rievocano ricordi, personaggi, storie vissute o solamente ascoltate nei racconti e consolidate negli anni.
Effettua una disamina del DNA che si evolve e si arricchisce; profondamente diverso in ciascuno, in relazione alle discendenze e adattato al proprio vissuto.
Paradossalmente il racconto di Elio Vittorini potrebbe andare a rappresentare i tanti abitanti in ombra che alloggiano nelle tante Città invisibili di Italo Calvino.
Paradossi, allegorie e metafore, miscelate a ricordi rievocati, sono pretesti che consentono l’esumazione di concatenazioni inarrestabili che, per ognuno, hanno un senso e una logica differente; frutto di combinazioni e alchimie comuni ma altresì uniche, non tanto per la componentistica, bensì per le differenti strutture venutesi a consolidare.
E ogni musica di sottofondo che accompagna intona melodie differenti; attraverso combinazioni di semplici note, di per sé limitate e sempre uguali, ma proposte con alternanze e successioni di tempi che compongono spartiti differenti.
Pertanto, ciascun autore propone ed elabora una sua opera e lettori differenti, con i loro bagagli culturali e le diverse esperienze, andranno a vedere personalizzando. Elaborando e seguendo canoni propri, che risulteranno sempre originali, pur applicando e alternando l’uso di chiavi comuni.
A di là degli intenti di Elio Vittorini, legati ai messaggi sociali critici nei confronti del fascismo del suo tempo, la struttura del romanzo costituisce di per sé un efficace metodo sempre attuale e infallibile per poter procedere ad analisi introspettive.
Con l’avanzare degli anni poi, leggere Conversazione in Sicilia, consente a tutti di rivedere con assoluta nitidezza le tappe del proprio tempo che, come in un caleidoscopio, presentano immagini che lasciano affiorare tutte le sfaccettature possibili, con annessi gli odori, gli umori, le sensazioni e i sentimenti di una vita apparentemente sepolta, ma che alloggia spesso tizzoni dormienti, sempre accesi.

Buona luce a tutti!


© ESSEC

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