Nell’attuale convulso
scenario politico, ci piace immaginare una discussione politica ispirata all’impronta dell’opera
letteraria “Così parlò Bellavista”, in omaggio al grande e mitico Luciano De Crescenzo. Il racconto che
segue è incentrato essenzialmente su un dialogo tra due personaggi che hanno visioni
differenti sull’analisi delle questioni e degli attori che sono parte in causa
in una vicenda politica di grande attualità. Un terzo personaggio, affascinato
dai contenuti del dibattito, ascolta con attenzione il tutto e con una frase
finale interviene esprimendo la sua sintesi della prolissa discussione.
©
T,T&P
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Un’analisi
politica applicando il “metodo” De Crescenzo
“S” – “Premetto che togliere l’ideologia da un discorso che attiene
alla politica è esercizio di empatia politica non indifferente, quindi cercherò
di farlo nei limiti del possibile e cercando di mettermi nei panni di chi
simpatizza ancora per i “nuovi arrivati”, essendo stato precedentemente anch’io
un loro simpatizzante. Da allora ho capito che questi tentativi di “rivoluzione
dal basso”, così condotti, siano velleitari e anzi possono trasformarsi in
atteggiamenti reazionari. Il principale problema dei 5s è proprio l’aver posto
la questione etica, come unica questione ideologico-politica, facendo svanire,
a parte per il reddito di cittadinanza, il resto dei punti programmatici che si
erano prefissi.”
“C” – “In un bell’articolo di recente
Massimo Fini focalizzava una peculiarità della situazione socio-politica
italiana. In particolare andava a mettere
in luce come i tentacoli della vecchia politica fossero ormai profondamente
radicati nell’intero tessuto sociale”.
“S” – “Il fatto che si esca ora, in
odor di crisi, l’argomento delle lobbies che hanno preso tutto, (per quanto
esso sia vero), fa sorridere. Era lo stesso argomento autogiustificativo e un
pò paraculo, che “uscirono” nel momento in cui iniziarono a governare. E’ vero
che le lobbies ci sono, ed è vero che remano contro, ma non è alleandosi con
un vecchio partito che possono smontare questo sistema, o se lo fanno devono
far pagare lo scotto di essere un vecchio partito e quindi far emergere tutte
le collusioni con i poteri tradizionali, cosa che non hanno fatto. Non l’hanno
fatto perché significava riconoscere di aver voluto fare un governo con il vecchio
sistema, e questo argomento era stato utilizzato per non fare il governo con il
PD, si sarebbero contraddetti.”
“C” – “Non sono d’accordo per il solo fatto che i Cinque
Stelle hanno sempre avuto consapevolezza che quella di poter governare era un’occasione
unica e non più ripetibile. A conferma di ciò la loro prima proposta è stata
rivolta al PD che, per quanto ovvio, non intendeva mettere a rischio (nei suoi
vertici) tutti i legami lobbistici consolidati. Men che meno hanno mai avuto
interesse di stare dalla parte del vero popolo di sinistra (sigh!)”.
“S” – “In quel contesto penso che né PD né 5stelle avevano voglia di
provare un governo insieme.Su chi abbia giocato a fare di più il duro non so.
In ogni caso dovrebbero riprovarci a mio avviso, ora che hanno capito qual è la
posta in gioco.”
“C” – “Come reazione alle
molteplici metastasi sono quindi apparse nel panorama politico – come anticorpi
- diverse realtà.
Tra queste, come
una scommessa il vecchio progetto dell’uomo qualunque è stato attualizzato
da un comico che, associato a un esperto di informatica, è riuscito a rendere
reale l’utopia.
Paradossalmente, la
cancrena che ha pervaso la politica italiana ha avuto un’accelerazione
imprevedibile e il movimento utopico ha cominciato a mietere successi
con una progressione assolutamente imprevedibile. Le attese dei cittadini elettori, artatamente manipolate anche
dai social, si sono quindi concentrate verso un movimento non ancora
strutturato e, di conseguenza, non ancora preparato preparato per andare al
potere e per gestire la ‘grande politica’.”
“S” – “L’impreparazione può essere una scusante quando non si fanno scelte
politiche scellerate come quelle di allearsi con la Lega e gestisci il rapporto
di governo in quel modo.”
”C” – “Dimentichi che in questi
giorni c’è stata una diatriba politica per l’assegnazione di un posto di
senatore al sud, a causa del fatto che i seggi assegnati sono risultati di una
unità superiore rispetto ai candidati (si è infatti prospettata l’elezione di
un candidato in Umbria in sostituzione del candidato non potuto eleggere per il medidione, cosa che sembrerebbe poter sollevare
aspetti di incostituzionalità). Questo per dire che il loro imprevedibile
successo al sud è stato quasi una catastrofe anche per loro stessi. Avevano
vinto la lotteria pur avendo comprato un solo biglietto!!!!”
“C” – “Tutta questa ampia
premessa è utile per evidenziare i seguenti punti:
1)
le
lobby economiche avevano occupato tutti i partiti politici presenti nell’arco
parlamentare.”
“S” – “Vale l’osservazione in premessa.”
“C” – “2) al vertice dei
partiti, di contro e di conseguenza, si ritrovano soggetti che avevano goduto
di facilitazioni disparate dalle varie componenti sociali che “contano”, cosa
che ha reso naturale il poi corrispondere con nomine, cariche, promozioni e
quant’altro potesse agevolare la realizzazione dei desiderata degli sponsors
anzidetti.”
“C” – “3) il corto
circuito generato ha fatto si che la meritocrazia era diventata l’ultimo dei
criteri per l’assegnazione di qualunque ruolo dirigenziale/vertice in ogni
ambito sociale (Uffici pubblici, Ospedali, Università, etc….).”
“S” – “La meritocrazia non sembra
essere stata la bussola politica delle scelte 5stelle.”
“C” – “4) nessuno dei
partiti al potere si era mai distinto nel dissociarsi da tali prassi; tutti
quanti i partiti, secondo il loro peso e correnti interne, hanno partecipato
alle spartizioni; solo alcune frange estremiste - incapaci però di portare
avanti un’unica e coesa azione di controllo – hanno cercato di contrastare gli
accordi trasversali e consociativi consolidati, con valide opposizioni, ma
anche qui il mercato delle vacche non ha preservato questi ultimi da
fuoriuscite di cooptati, adeguatamente prezzolati e utili a depotenziare ogni
possibile rischio di guasti (es. Gennaro Migliore & altri).”
“S” - “Concordo.”
“C” – “5) ancor oggi
emergono scandali vari che coinvolgono esponenti di tutti i partiti
tradizionali in concorsi truccati, incarichi discrezionali e quant’altro,
per indagini e interventi della magistratura (del resto, di recente, pure nella
stessa magistratura sono emerse prassi interne nell'autogestione poco
trasparenti e manovre losche volte a pilotare scelte e composizioni degli
organismi giudiziari).”
“S” – “Vero.”
“C” – “6) speranze
sistematicamente disattese che erano state riposte in partiti e personaggi
nuovi, di destra, centro e sinistra hanno accelerato il declino e la sfiducia
dell'elettorato.”
“S” – “Vero.”
“C” – “7) la crisi
economica stagnante ha intanto fatto sparire la classe media e impoverito
sempre più fasce più ampie di diseredati; ciò associata all’inefficienza del
sistema anzidetto, ha in breve determinato una situazione di apparente non
ritorno che ha di fatto favorito l’ascesa di outsiders su cui molti elettori
delusi hanno preferito puntare (pur conoscendone i possibili rischi); una
considerevole massa di voto fluido e di astensionisti ha, quindi, voluto
inviare un segnale forte di voglia di cambiamento.”
“S” – “Concordo.”
“C” – “8) l’estraneità di
queste nuove realtà politiche, costituite sostanzialmente da soggetti talvolta
improvvisati nei ruoli, prima di opposizione e oggi chiamati alla gestione
diretta della cosa pubblica, ha comportato un aumento del tasso di rischio che
in qualche caso ha, ovviamente, procurato anche inevitabili gravi errori.”
“S” – “Improvvisati o scelti secondo
meritocrazia, perché non puntare su quella?”
“C” – “Ribadisco il fatto che
non c’è stato neanche il tempo per riorganizzarsi. Non dimenticare che si
tratta ancora di un movimento non ben strutturato, con ancora mille
contraddizioni anche nelle regole interne e con una selezione “discutibile” e a
rischio riguardo alla qualità (a 360°) dei soggetti eletti.”
“C” – “9) per quanto
intuibile l’intero sistema socio-economico rimasto totalmente escluso con un
governo anomalo (Giallo-Verde) si è quindi subito compattato per evidenziare -
e ridicolizzare, nel caso, con l’utilizzo dei media a disposizione – tutti i
passi falsi eventualmente commessi (quasi sempre per ingenuità, incapacità o
altro; errori che non hanno mai arrecato – tranne in pochissimi casi - arricchimenti
privati o particolari privilegi).”
“S” – “Concordo su quanto accaduto, ovvio ed inevitabile, succedeva ai
tempi del cdx-csx, succede anche oggi. in ogni caso se si tratta della tesi “del
meglio incapaci che corrotti?”, per me non basta.”
“C” – “Può costituire però una
prova a parziale discolpa!”
“S” – “Per 8) e per 9) la discolpa
su impreparazione, incapacità etc mi sta bene, ma basta agli italiani? Salvini
ha un’idea chiara dell’Italia che vuole, i 5stelle non danno quest’impressione.”
“C” – “10) un vecchio detto
dice che “nessuno nasce imparato” e inserimenti di personaggi navigati,
acquisiti attraverso soggetti esperti e affermati, operanti da tempo nella
società civile, non sono risultati sufficienti e sempre adeguati a garantire la
professionalità ed l'esperienza richiesta in tutti i tantissimi settori
chiamati a ricoprire a seguito del successo ottenuto nell’ultimo voto.”
“S” – “Questo è un difetto di tanti outsiders che non hanno una classe
dirigente di partito che esca da una scuola politica, come si faceva prima. Si
tratta piuttosto di tecnici prestati a quello schieramento o a quell’altro. Il
punto non è solo la scelta dei personaggi ma anche la visione politica che hai.
Qual è il progetto politico dei 5 stelle, in che cosa si sostanzia, a parte la
presunta incorruttibilità? Questo è il nodo politico-ideologico che non puo
essere confuso con quello pratico da sciogliere per loro, ed essendo sempre
stati ambigui ora ne patiscono la vacuità, ma potrebbero trasformarlo in punto
a favore se svoltassero verso il centro, centro sx, tanto ormai se si ci pensa,
hanno già governato con la classe dirigente precedente.”
“C” – “Valgono tutte le considerazioni già espressi in
merito agli evidenti limiti rappresentati dallo stato di “movimento” e non già
di “partito”!!”
“S” – “In che cosa consiste davvero questa differenza tra movimento e
partito?”
“C” – “11) da osservare che l’azione
di opposizione portata avanti oggi dai partiti esclusi (incentrati
esclusivamente su critiche dell’operato del governo, senza mai entrare nel
merito o ancor meno prospettare nuove linee o alternative gestionali dei
problemi) rimane principalmente incentrata a trovare il modo per disarcionare
gli “usurpatori” e ritornare il prima possibile ad occupare i posti di potere
(dei quali si sentono scippati, come se di loro spettanza, per volontà divina o
giù di lì).”
“S” – “Concordo.”
“C” – “12) i principali partiti
di opposizione, infatti, risultano interessati da diaspore intestine, anche per
la natura stessa dei tanti avventurieri inglobati - poco ideologizzati, non più
provenienti dalle vecchie sezioni di partito - che hanno sempre dimostrato poca
sensibilità alla gestione della cosa pubblica nell’interesse dei loro
rappresentati – e in questo caso ci si riferisce più agli elettori che hai loro
veri sponsors occulti (cui peraltro hanno sempre corrisposto) - e
esclusivamente occupati a accaparrarsi posti/opportunità di potere attraverso
loro cordate fidelizzate, senza se e senza ma; I vari Potere al Popolo,
Comunisti Italiani ed altri minori restano disorganizzati rispetto ai primi ….
non avendo alcun appoggio reale dai media schierati rispetto alle loro
appartenenze.”
“S” – “Concordo.”
“C” – “13) in uno scenario del
genere un’organizzazione sgamata come la Lega, ben inserita nel territorio, è
riuscita a introdursi come un Cavallo di Troia tra i “Grillini” vogliosi di
avventurarsi nell’occasione unica di una vita. Ben esperti nella gestione del
potere, si sono assegnati ministeri a loro più consoni e vicini ai loro
interessi (Agricoltura docet) e, paradossalmente, sono riusciti a continuare a
svolgere un ruolo di opposizione pur essendo parte integrante del governo.”
“S” – “Questa è un’ingenuità politica che un minimo di base ideologica
solida, lungimiranza e intelligenza anche da parte dei vertici, avrebbe potuto
sventare.”
“C” – “Quanti politici di professione sei riuscito ad
individuare all’interno dei Cinque Stelle? Forse alcuni di provenienza
dall’area di sx e non tanto famosi. Forse solo Morra e Fico? O qualche altro
sparuto?”
“S” – “Infatti mi riferivo soprattutto ai vertici.”
“C” – “14) l’assegnazione del
Ministero degli interni, poi, è stata per loro la ciliegina sulla torta; ha
coronato il disegno propagandistico di Salvini che, scientemente, ha
diffuso il falso problema dell’immigrazione per rianimare la parte sottotraccia
del razzismo italiano e l'invenzione costante di un nemico.”
“C” – “15) in tutto questo, i
ministeri più impegnativi sono stati lasciati ad un M5S chiamato a compiti ben
superiori alle proprie capacità con un’opposizione mai costruttiva.”
“S” – “Concordo, ma si tratta di una scelta.”
“C” – “Per i Cinque Stelle è
stata necessità il nuotare nell’acqua alta: in tempi di DC il PCI quantomeno
metteva in campo opposizioni costruttive ….. con i governi ombra!”
“S” – “Puoi nuotare in acqua alta con il PD e fare il cavallo di Troia
rubandogli consenso...cosa che possono ancora fare..”
“C” – “16) per quanto ovvio,
l’irrealizzabile, rimane sempre e tutto a carico del Movimento, mentre il
Ministro della propaganda incassa inimmaginabili dividendi (vedi elezioni
europee).”
“C” – “17) come per il caso
dell’altro Matteo, però, che andò a vincere inaspettatamente le precedenti
europee, quest’altro omonimo continua ad aver paura ad andare alle elezioni per
tre motivi principali: primo perché al momento si ritrova a spaziare un una
situazione ottimale in cui non deve rendere conto della politica impopolare cui
costringe le problematiche della finanza pubblica; secondo, perché si trova a
muoversi senza spine sul fianco che potrebbero prefigurarsi con alleanze con
Forza Italia e con la stessa Meloni (FdI). In questo scenario i più lucidi
sembrano risultare i seguaci della Bonino che, con il suo noto pragmatismo,
riesce a leggere il quadro politico prima degli altri, libera da pregiudizi e
interessi di bottega; in ultimo perchè il suo consenso è legato ad un 40% di
elettori che non si pronuncia ancora (anche se parte di essi saranno gli
astensionisti, altri decideranno ma non certamente per il partito di Salvini). Escludo al momento nella disamina il rischio, per Salvini, di incarico a Conte a capo di un Governo tecnico del Predidente, che potrebbe tagliarlo fuori nell'immediato da ogni gioco.”
“C” – “18) per concludere, in
relazione a tutto quanto fin qui evidenziato, un eventuale ritorno al ruolo di
opposizione da parte del M5S potrebbe non risultare così traumatico come
qualcuno crede; anche perché, nel caso, il ruolo di controllo e denuncia
potrebbe risultare oggi molto più efficace, in relazione alle esperienze
maturate. L’opportunità di aver potuto gestire direttamente tutti gli apparati
pubblici operativi ha, infatti, consentito di conoscere ogni aspetto,
funzionamento e ambito dell’apparato pubblico.”
“S” – “Secondo me i 5s devono svoltare completamente, se sono al governo
condividendo un programma popolare con chi ne ha voglia (Verso centro/Cx), o
anche all’opposizione nel modo che hai detto tu. Il punto è che “il potere
logora chi non ce l’ha”, quindi mi sembra che la prima delle opzioni sia
preferibile per loro.”
“C” – "Ti sfugge forse il fatto che sono visti da tutti
come una peste. Nessuno ha interesse e nessuno vuole peraltro accomunarsi a loro per avventurarsi in attività politiche
trasparenti!”
“S” – “Se così fosse Salvini non ci
avrebbe fatto un governo. Invece si è rifatto il look e ne ha assorbito la luce
positiva delle operazioni più popolari: quando dice “ha fatto più cose di sx
questo governo che il PD in decenni” non ha torto se si riferisce al reddito…
che è roba 5stelle.”
“C” – “19) Alla luce della
sintetica analisi esposta inviterei a riflettere e magari a pensarci meglio,
approfondendo tutti gli aspetti (antefatti, fatti e realtà sociale, con annessi
e connessi, logge e loggette comprese) prima di dire ancora che la colpa di tutto
questo gran marasma è da attribuire principalmente/esclusivamente al Movimento
Cinque Stelle.
Per non
considerare il fatto di come le cose siano casualmente precipitate con
l'approssimarsi a interventi/riforme che intendevano disturbare/colpire privilegi
consolidati della "casta", in questo caso non solo quella politica
(es. giustizia in primis o anche finanziamento ai partiti e trasparenza
amministrativa degli stessi).
“S” – “Sento tanta gente dire: sono
incapaci ma sono “giusti” o quelli giusti. La giustizia, la correttezza si
valutano compiendo delle scelte, e per compiere delle scelte, ci vuole una
competenza e una capacità che si costruisce nel tempo. Quindi ben vengano gli
errori e la gavetta nel mondo degli squali. Molta gente sarebbe pronta a
votarli, sopratutto a sx, purché diano chiaramente dei segnali diretti ad aiutare
chi ha bisogno es. reddito cittadinanza, salario minimo, investimenti. Non si
può essere ondivaghi sulla tav dopo anni di lotta, non si può parlare di
“mandato zero”, non si possono accettare le svolte securitarie di quella
destra. Era nel programma di governo? Il peccato originale è sempre quello,
secondo me: falsa post-ideologia*. Se vogliono trasformarlo in “punto forte”
devono virare, altrimenti spariranno. Hanno delle praterie a sx. A destra
Salvini puo contare sui Berlusconi e sui Meloni per fare un governo. Loro no.”
*falsa post-ideologia non esiste: si collocano comunque in un’area
moderata sia per quanto riguarda l’economia, sia per quanto riguarda la
politica estera, sia per il resto. questo non è un demerito, di per sé, ma
rende piu evanescente la credibilità politico-programmatica della proposta
Un
occasionale passante, interessato dall’argomento trattato, era rimasto tutto il tempo in un angolo
ad ascoltare in silenzio. Alla fine sentenziò anche lui la sua opinione
dicendo: “Mi sembra un’analisi ben argomentata
dell’attuale panorama politico italiano. Personalmente non condivido però la
tesi assolutoria dei Cinque Stelle che hanno appoggiato, anche qualche volta in
maniera silente, le politiche aggressive e populiste di Salvini, contribuendo
significativamente alla sua affermazione politica e al loro stesso suicidio
politico. Insomma questi signori ci hanno lasciato in mano ai leghisti, peggio
non potevano fare. Una classe politica del genere, inetta e incapace, non può
essere assolta; mi viene in mente una frase di una canzone di De Andrè “anche
se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti “. Forse era un elettore
deluso del voto espresso alle ultime politiche. Così dicendo andò via fiducioso,
fischiettando il vecchio motivo del suo cantautore preferito.
“C” –
“Dici tu di essere meno ideologicamente schierato ...... ma ha poca importanza
..... Io sono convinto che era tutto previsto e accetto di buon grado la
pesantissima critica dell’amico che si appena pronunciato ..... ma prima o poi
qualcuno doveva pur sporcarsi le mani e rimetterci magari anche un pò la faccia
...... Ben venga .....”
“S” - “Concordo.”
Ebbe modo di far sentire appena le sue considerazioni al commento ……. “Sono completamente
d’accordo con Lei caro amico”.
“S” poi
rivolgendosi di nuovo al suo interlocutore “C” disse pure: “volevo anche accogliere
il tuo invito nell’essere il meno ideologicamente schierato possibile e cercare
di ragionare da ‘ex simpatizzante grillino’.”
“C” – “In conclusione, fra noi sembrano più i
punti d’incontro che quelli di scontro ….. almeno così credo!”
“S” – “Assolutamente si. Ultimamente quello che mi ha intristisce è
l’irriducibile speranza assolutoria da parte di tante persone nei confronti dei
5stelle ma la vedo anche come una cosa positiva se trasformata in critica della
base che condiziona i vertici. Il punto è che tra gli elettori 5 stelle c’è
anche tanta gente che, pena una scarsa cultura politica, si sono convinti di
essere esenti da critiche costruttive in nome del “sono tutti contro di noi”,
e, ancora peggio, altri hanno fatto coming-out scoprendosi sinceramente
razzisti e fascisti, passando voti alla lega. Spero ancora in quell’altra metà
‘sana’.”
“S” si accomiatò concludendo: “Sempre un piacere scambiare su questi
argomenti. Ne vengono fuori sempre pensieri ulteriori e nuovi... ad esempio,
stavo pensando una cosa, ovviamente è facile parlare col senno del poi: i 5
stelle avrebbero dovuto "fare l'opposizione al proprio governo" (alla
Lega) come stanno facendo ora su alcune questioni, sin dall'inizio, in modo
tale che mediaticamente avrebbero convinto di più. ad esempio sui decreti
sicurezza e sui migranti avrebbero potuto essere molto più critici, salvo poi
votare anche a favore. Invece mi è sembrato che fossero d'accordo con tante di
quelle scelte scellerate. E su questo raggiungo la critica del tuo amico e per
questo da tempo non simpatizzo e ho ridotto di molto il ‘beneficio del
dilettante’ tempo fa ... se proprio devi governare con qualcuno, e devi
scendere a compromesso, quantomeno sottolinealo sempre che tu sei diverso da
lui ma che convivete per necessità. In tante occasioni decisive questa cosa non
è passata secondo me.”
Come
spesso faceva “C” andò a documentarsi sul brano citato dall’occasionale
passante, si trattava di un celebre brano di una canzone (Canzone di maggio)
pubblicata da Fabrizio De Andrè nell’album “Storia di un impiegato” del lontano
1973, liberamente tratta da un canto del maggio francese del 1968 di Dominique
Grange, il cui titolo è Chacun de vous est concerné (https://www.youtube.com/watch?v=G4FOK00NH4Q).