Gentile elettore, che con lungimiranza mi hai eletto presidente del consiglio, devo comunicarti che l'attuazione del programma sotto il ministero del controllo dell'attuazione del programma e grazie all'impegno della commissione interministeriale della verifica del controllo dell'attuazione del programma, è a buon punto.
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Paziente elettore, devo dirti che non è facile lavorare sotto la spada di Pericle del passato comunista del paese. È tutto da rifare, ma le grandi opere stanno partendo. È avviata la ristrutturazione di Arcore, Lunardi sta costruendo per me un nuovo bunker e una piscina, anche se per il momento è difficile distinguerli. Il palazzo di Giustizia di Milano sarà trasformato in un parcheggio sotterraneo, e il consiglio di amministrazione Rai verrà nominato da tre saggi scelti da Pera, i nomi sono Williams, Passacrassana e Abate Fetel. I comunisti dicono che è un trucco, ignoranti, non conoscono la filosofia. Sono inviperiti perché io continuo a scoprire le loro magagne. Ho qua una lista di strade romane completamente rovinate e dissestate. I colpevoli sono alcuni ingegneri dello staff di Rutelli, di nome Pompilio Numa, Marzio Anco e Ostilio Tullio. Ho dato ordine alle toghe verdi, un nuovo corpo privato che mi ha suggerito Castelli, di indagare su questo scandalo.
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Perplesso elettore. Ho scoperto un buco di settanta miliardi nel tesseramento della P2. Con la scusa che da anni dobbiamo dire che non esiste più, nessuno paga le quote. Per fortuna abbiamo anche le buone notizie. È a buon punto la privatizzazione della magistratura, ognuno potrà scegliere il magistrato da cui farsi giudicare. Anche la riforma dell'istruzione mi dà grandi soddisfazioni. La nuova scuola pensata dal trio ButtiglioneMorattiBossi è già pronta. Tra una lezione e l'altra, invece dell'intervallo ci saranno degli spot. Si potrà pisciare solo per email. Verranno introdotte nuove bellissime materie: Internet, impresa, capannoni, Grande Fratello e storia della Madonna di San Luca. Bossi e Storace mi hanno sottoposto le prime revisioni del libro di testo. Ho degli esempi bellissimi. Ora la Divina commedia inizia col verso "nel nord del cammin di nostra vita". Abbiamo reso Leopardi più moderno e televisivo, con "la valletta vien dalla campagna". La cavallina storna di Pascoli viene abbattuta prima di fare i nomi.
Stefano Benni ("I nuovi manuali di storia" - ed. 27 giugno 2001)