Sguazzare nel magico mondo di Matteo Renzi è impresa faticosa e
noiosa, ma istruttiva. Catalogare annunci, promesse, impegni, imperativi,
scadenze, ultimatum, slogan, parole d’ordine, slide, tweet, hashtag, post,
persino sms è un modo come un altro per studiare l’Italia e gli italiani del
2014. Dopo le mille balle blu berlusconiane, siamo tutti in una comunità di
recupero per disintossicarci con terapia omeopatica e graduale: drogati da
quattro lustri di patacche e bufale, rischiamo la crisi se ce le tolgono di
colpo. Renzi è il metadone: l’oppioide che surroga sostanze psicotrope più
forti e previene l’astinenza. Non bastasse l’annuncite che lui stesso ha
confessato (negandola) l’altro giorno, quando ha annunciato “basta annunci”
annunciandone di nuovi, ad aggravarla provvede la cosiddetta informazione. Che,
come già con Monti & Letta, puntella il terzo governo estraneo agli
elettori con un surplus di promesse, di solito su progetti segretissimi, anche
per chi dovrebbe averli partoriti. Quando Renzi dice “i giornali sono pieni di
progetti segreti del governo, talmente segreti che non li conosce nemmeno il
governo”, ha le sue buone ragioni. Ma ha il torto di accorgersene tardi: quando
aveva il vento in poppa e tutti i poteri forti ai suoi piedi con stampa e tv al
seguito, sull’annuncite marciava felice. Intanto generava illusioni che neppure
un incrocio fra Cavour, Roosevelt e De Gaulle avrebbe mai potuto soddisfare,
dunque destinate a trasformarsi in delusioni. Ora che l’elastico torna
indietro, lui tenta la fuga verso la normalità. Mille giorni al posto di cento
(“una riforma al mese”). “Passodopopasso ” anziché “tuttoquisubito”. Ma doveva
pensarci prima. Sei mesi di populismo e futurismo alla fiorentina, pancia in
dentro petto in fuori, yeyé e brumbrum, ha inoculato nel Paese un’ansia da
prestazione che ora gli si ritorce contro. Nessuno, a parte B., aveva tanto
personalizzato la politica in una sola faccia, un solo corpo, una sola bocca
perennemente aperta. E dire che all’inizio Renzi pareva saperlo che a metter
troppa carne al fuoco si produce tanto fumo da oscurare le poche cose davvero
fatte: “Basta spot, tanti fatti e pochi annunci. Concretezza da sindaci. I miei
ministri devono lavorare e tacere” (22-2). “Voglio uscire dal Truman Show,
siamo qui per parlare il linguaggio della franchezza, al limite della
brutalità” (24-2). Ma erano annunci, pure quelli. Poi, come scrisse Panorama,
partì il Ballo del Blabla.
Articolo 18
“Non
parlo dell’articolo 18” (Giuliano Poletti, Pd, ministro del Lavoro,
26-2). “Abolire l’articolo 18 entro fine agosto” (Angelino Alfano, Ncd,
ministro dell’Interno, 11-8). “L’articolo 18 è un totem ideologico,
inutile discuterne: bisogna riscrivere tutto lo Statuto dei lavoratori”
(Renzi, 12-8). “Taglio di 3 anni per i nuovi assunti. Primo passo per
cambiare l’articolo 18” (Corriere, 14-8). “Via l’articolo 18” (Enrico
Zanetti, Sc, sottosegretario Economia, Libero, 14-8). “Poletti: non
serve abolire l’articolo 18. Basta il contratto di inserimento”
(Corriere, 17-8). “Il problema non è l’articolo 18, riguarda 3 mila
persone” (Renzi, 1-9). Nel ddl delega “Jobs Act” c’è solo un accenno al “contratto a tutele crescenti”.
Auto blu
“Le auto blu andranno all’asta come abbiamo fatto a Firenze. Dal 26
marzo diremo ‘venghino signori venghino’” (Renzi, 12-3). “Vendesi auto
quasi nuova colore blu. 100 auto blu all’asta online dal 26 marzo”
(slide di Renzi, 12-3). “Le autoblu su eBay dovrebbero fruttare 370mila
euro” (28-4). “L’auto blu piace usata e su internet scatta la corsa
all’acquisto” (Repubblica, 28-3). “Pazzi per le auto blu: boom di
offerte e prezzi più alti della media” (Corriere, 6-4). “Sono state
vendute tutte le 52 auto blu messe all’asta su eBay” (Palazzo Chigi,
18-4). In realtà ne sono state vendute solo 7 e hanno fruttato appena 50mila euro.
Burocrazia
“Decreto ‘licenzierà’ i consiglieri di Stato” (Repubblica, 24-2). “Ora una violenta lotta alla burocrazia”
(Renzi, 11-4). “Il piano anti-burocrazia. Renzi: ‘Entro mille giorni
tutti i certificati online o inviati a casa entro 48 ore’” (Repubblica,
11-7).“Certificati online per dire addio alle code” (Stampa, 11-7).
Tutto fermo.
Carceri
“Non è possibile un nuovo indulto-amnistia
dopo 7 anni dall’ultimo. Non serio, non educativo e non responsabile.
Sarebbe un autogol e un vulnus al principio di legalità che la gente non
capirebbe” (Renzi, 12-10-2013). “Approvato in Senato il decreto
carceri: risarcimenti e sconti di pena ai detenuti in celle
sovraffollate, stretta sulla custodia cautelare, niente carcere se la
pena non supererà i 3 anni. Lega e M5S: ‘Indulto mascherato’” (Stampa,
3-8). “La polizia ad Alfano: ‘Con lo svuotacarceri dimezzati gli arresti
degli spacciatori’” (Repubblica, 18-8).
Casa
“Piano
casa da 1 miliardo e mezzo” (Stampa, 1-3). “Arriva il piano casa con
affitto e riscatto” (Repubblica, 2-3). “Riforma del catasto a breve”
(Corriere, 5-6). “Altolà di Padoan alle spese: il pacchetto casa a
rischio” (Repubblica, 26-8). “Sconto fiscale per chi affitta alloggi
nuovi” (Corriere, 28-8). Bloccato quasi tutto per mancanza di fondi.
Conflitto di interessi
“Occorre una legge sul conflitto di interessi” (Delrio, 23-2). Mai vista.
Corruzione
“Caro
Roberto… un’altra emergenza, strettamente connessa a quelle delle
mafie, pure da affrontare – come ci ha di recente ricordato l’Unione
europea – è la corruzione il cui costo ammonta a 60 miliardi ogni anno,
pari al 4% del Pil italiano, circa metà dei danni provocati in tutta
Europa” (Renzi, lettera aperta a Roberto Saviano, Repubblica, 2-3).
“Senato, il ddl anticorruzione slitta al 10 giugno”
(Messaggero, 27-5). “Renzi: Daspo a vita contro i corrotti. Stretta nel
codice etico dei Dem” (Repubblica, 11-6). Il 16 giugno il ddl Grasso
anticorruzione, discusso in commissione per un anno ed emendato da
partiti e governo, è pronto per l’approvazione alla Camera. Ma il
governo, previo colloquio di Renzi con B. e Verdini, lo blocca
annunciandone uno nuovo. Che per ora non c’è né è all’ordine del giorno.
Costi della Casta
“Dimezzare
subito il numero e le indennità dei parlamentari. E vogliamo sceglierli
noi con i voti, non farli scegliere a Roma con gli inchini al potente
di turno” (Renzi, 18-10-2010). Con l’Italicum e il Senato delle
Autonomie, i parlamentari non si dimezzano, ma scendono da 950 a 730, e
le indennità dei 630 deputati restano intatte. “Io da sindaco di Firenze
guadagno 50mila euro netti l’anno. Perché un parlamentare o un
consigliere regionale deve guadagnare molto più di me?” (18-7-2011). Ma
con le sue riforme i deputati continueranno a guadagnare molto più dei
sindaci. “Ridurre gli stipendi e dimezzare il numero dei parlamentari e
abolire tutti i tipi di privilegi che fanno credere alla gente che i
politici siano tutti uguali” (7-11-2012). Ora anche i sindaci e i
consiglieri regionali nominati senatori avranno un privilegio in più: l’immunità parlamentare.
Crescita del Pil
“La domanda interna si rianima, il calo dei prezzi aiuta i redditi più
bassi” (Mario Draghi, presidente Bce, 23-2). “Con misure serie,
irreversibili, legate non solo alla revisione della spesa, nel primo
semestre 2014 avremo già i primi risultati” (Renzi, 24-2). “‘Il taglio
dell’Irpef può aumentare la crescita dello 0,4%’: per gli economisti tra
5 e 6 miliardi in più l’effetto sui consumi” (Stampa, 14-3).
“Alimentari, trasporti e abiti: le famiglie spenderanno così 9 miliardi
del bonus Irpef” (Repubblica, 16-3). “Il governo accelera sul Def. Sale
la stima sul Pil: potrebbe salire all’1,1%” (Repubblica, 24-3). “La
crescita del Pil quest’anno potrebbe arrivare fino all’1%” (Ignazio
Visco, governatore Bankitalia, 12-4). “Abbiamo abbassato le previsioni
di crescita del Pil rispetto al governo Letta. Sono prudenti, ma saranno
smentite. Lo prometto” (Renzi, 8-5. Letta prevedeva un +1% annuo, Renzi un +0,8 annuo: verranno entrambi smentiti, ma al ribasso).
“Arriva
il rimbalzino del Pil: secondo trimestre positivo. Attesa una crescita
compresa tra lo 0,1 e lo 0,4%” (Stampa, 31-5). “Che la crescita sia 0,4 o
0,8 o 1,5% non cambia niente per la vita quotidiana
delle persone” (Renzi, 24-7). “Renzi: ‘Difficile confermare il Pil a
+0,8% del Def’” (Repubblica, 25-7). “Il Pil non me lo aspettavo così
giù. La ripresa non arriva: avevamo previsto lo 0,8, invece sarà
inferiore” (Renzi, 30-7). “Renzi: l’Italia non fallirà” (Corriere,
26-8). A fine anno si prevede una crescita negativa. Consumi ancora giù.
Consumatori sempre più pessimisti.
Debiti della Pa
“Sblocco
totale e non parziale dei debiti delle PA per dare uno choc” (24-2). Ma
22,5 miliardi il Tesoro li ha già pagati; altri 25 li ha già stanziati e
coperti Letta; gli altri 47 sono fuori bilancio, mai certificati.
“Entro 15 giorni il decreto per sbloccare 60 miliardi alle imprese” (Renzi, 25-2). Poi si scopre che non è un decreto, ma un disegno di legge.
“Entro
luglio pagheremo tutti i debiti della PA: oltre ai 22 miliardi già
pagati, 68 miliardi totali” (Renzi, 12-3). “Il premier: subito 60 miliardi
per pagare le imprese. Ma Padoan non è convinto” (Stampa, 26-2). “Così
il governo restituirà grazie a Cdp 60 miliardi alle aziende creditrici”
(Repubblica, 27-2). “Renzi si accorda con le banche per dare 60 miliardi
alle imprese” (Libero, 5-3). “Crediti alle imprese, lo Stato paga
tutto” (Repubblica, 8-3). “Caro Vespa, scommettiamo che rimborseremo
alle aziende tutti i debiti della PA entro il 21 settembre, il mio
onomastico? Se perde lei va in pellegrinaggio a piedi al santuario di
Monte Senario, ma se perdo io sa dove mi mandano gli italiani?” (Renzi,
13-3). “Il grosso dei pagamenti avverrà nel 2015” (Delrio, 14-5).
“Padoan: debiti PA a 6 miliardi: ‘Entro l’estate paghiamo’. Per
Bankitalia sono 91 miliardi, Confindustria li stima in 100, il governo
ne certifica molti meno” (Repubblica, 29-5). “Entro il 21 settembre
dovremmo riuscire a pagare tutti i debiti della PA” (Renzi, 24-7). Al 21
luglio, sul sito del Tesoro, risultano pagati 26,1 miliardi,
più 30,1 di risorse rese disponibili agli enti debitori ma non ancora
pagate (totale: il 63% degli stanziamenti 2013). Il governo Renzi ha
stanziato 13 miliardi. E adesso ha passato la palla a Cassa Depositi e
Prestiti e alle banche.
Debito pubblico
“Nessuna preoccupazione sui conti pubblici” (Renzi, 2-8). “Debito pubblico record: 2168 miliardi. In 6 mesi 100 miliardi in più” (Stampa, 14-8).
Europa
“Non
sforeremo il 3%” (Renzi, 15-3). “L’intesa tra Obama e Renzi: ‘Giusto
cambiare l’Europa’” (Repubblica, 28-3). “Renzi a Obama: ‘Convincere la
Merkel a cambiare verso’” (Repubblica, 28-3). “L’Europa ci darà più
tempo per rispettare il Fiscal compact sul debito: nell’apparato di
sorveglianza europeo ci sono margini” (Padoan, 2-4). “Asse tra Renzi e
Cameron per rivedere i trattati Ue” (Corriere, 3-4). “L’Europa deve
cambiare. Ora contiamo come Berlino” (Renzi, 27-5). “Prima sfida
Renzi-Merkel” (Stampa, 28-5). “Stimo la Merkel, non è un nemico. Ma
basta austerità” (Renzi, Stampa, 31-5). “Non temo le pagelle Ue, ma
vanno cambiate le regole. Basta con gli eurotecnocrati” (Renzi, 1-6).
“Merkel frena la sfida con Renzi” (Stampa, 5-7). “Non prendo ordini
dall’Ue” (Renzi, Stampa, 10-8). “Le riforme in Italia le decido io, non
Troika, Bce e Commissione” (Renzi, 10-8). “Sulle riforme condivido dalla
A alla Z le parole di Draghi” (Renzi, 12-8). “Riforme, Renzi rassicura
Draghi. Due ore di incontro informale” (Stampa, 14-8). “Sforiamo il 3%”
(Enrico Zanetti, sottosegretario Economia, Libero, 14-8). “Zanetti parla
a titolo personale” (Padoan, 14-8). “Renzi prepara la battaglia: ‘La
crisi colpisce tutti, non siamo noi il problema dell’Ue, la Merkel si
ammorbidirà’” (Repubblica, 15-8). Nei fatti, il governo non contesta
alcun trattato: rispetta il 3% e vuole rinviare il pareggio di bilancio strutturale al 2016.
Evasione fiscale
“Avanti
con la lotta all’evasione: non con i blitz a Cortina o Ponte Vecchio,
ma con la tecnologia” (Renzi, 9-4). “Fisco, anche le bollette per la
caccia agli evasori. Nel piano l’incrocio delle banche dati, dai conti
correnti alle utenze” (Corriere, 10-4). “L’evasione non si combatte con
nuove norme. Serve la volontà politica. Più controlli? È una logica
parziale, rafforza l’idea che l’Agenzia delle Entrate è il nemico.
Invece dev’essere un partner, un amico” (Renzi, 20-4). Nessun cambiamento fissato o previsto in materia.
Famiglie
“Ora aiuti alle famiglie” (Renzi, Repubblica, 20-4). “Arriva lo sconto
fiscale per le mamme lavoratrici: ecco gli aiuti alle famiglie. Il
governo prepara l’intervento sul ‘quoziente’” (Repubblica, 22-4). “Sul
bonus alle famiglie stop del Tesoro” (Corriere, 31-5). “Rinvio sul bonus
alle famiglie numerose” (Corriere, 4-6). Nulla, non c’è un euro.
Fisco
“Maggio,
riforma del fisco” (Renzi, 17-2). “Ora nuovo fisco” (Pierpaolo Baretta,
Pd, sottosegretario all’Economia, l’Unità, 1-6). “Scontrini detraibili,
il 730 sarà precompilato” Corriere, 28-2). “Nuovo catasto e 730
precompilato, parte la riforma delle tasse” (Corriere, 2-6). “Tasse e
fatture digitali. Fisco più semplice” (Corriere, 21-7). Tutto fermo in
attesa dei decreti alla delega fiscale.
Flessibilità
“Ue:
più riforme più flessibilità. Renzi: vertice tosto ma è un successo.
Accordo molto buono” (l’Unità, 28-6). “(La flessibilità ottenuta da
Renzi in Europa) non è poco… Quando si calcola il deficit non viene
considerata, o meglio viene considerata flessibile, una parte della
spesa. Di fatto si allenta il Patto di Stabilità. Parliamo di circa 7
miliardi di euro” (Graziano Delrio, Corriere, 30-6). “Renzi non ha mai
chiesto maggiore flessibilità” (Wolfgang Schäuble, ministro delle
Finanze tedesco, Financial Times, 30-6). “Flessibilità, la sfida di
Renzi” (Stampa, 3-7). “La crescita di Renzi spacca la Ue” (l’Unità,
3-7). “Renzi, scontro con i tedeschi sulla flessibilità” (Repubblica,
3-7). “Matteo snobba i falchi: ‘Il patto è con la Merkel, flessibilità o
Juncker salta’” (Repubblica, 3-7). “La Bundesbank non si intrometta,
non ci fa paura: decide la Merkel e la sua linea è un’altra” (Renzi,
4-7). “La flessibilità serve a tutti, non solo a noi” (Renzi, 4-7).
“Duello Renzi-Ecofin sulla flessibilità. Padoan crede nella vittoria sui
falchi: ‘Eviteremo manovra e infrazione’” (Repubblica, 9-7).
“Governo-Ue, patto sulla flessibilità. Sul tavolo uno ‘sconto’ da 5
miliardi” (Repubblica, 17-8). “Sconto all’Italia, apertura Ue. Spiraglio
da Bruxelles: sul tavolo in autunno” (Repubblica, 18-8). “La
Commissione Ue frena: la trattativa sulla flessibilità? Solo una
congettura” (Stampa, 18-8). “‘Flessibilità a chi fa riforme’. Renzi
trova la sponda Bce” (Repubblica, 24-8). Nessun accordo raggiunto,
nessun negoziato formale, solo il rinvio unilaterale del pareggio di bilancio al 2016 da parte dell’Italia.
F35
“Sì ai supercaccia F35, ma sui numeri il governo glisserà” (Stampa,
27-3). “Renzi a Obama: ‘L’Italia taglierà le spese militari’”
(Repubblica, 28-3). “Difesa, il rebus dei tagli. Renzi: ‘Anche sugli
F35’. Ma Pinotti rassicura i militari: ‘Sono necessari alla sicurezza’”
(Repubblica, 29-3). “ ‘Le spese militari non vanno ridotte’ : pressing
di Obama” (Stampa, 29-3). “Gli Usa confermano: ‘Dall’Italia nessun
taglio alla fornitura di F35’ ” (Stampa, 6-4). “Taglio agli F35. Il
governo insiste: 150 milioni in meno” (Stampa, 18-4). “Ecco il piano
segreto per tagliare gli F35: via metà degli aerei. Il governo ha
deciso: ne acquisterà solo 45” (Repubblica, 22-4). “Il Pentagono lascia a
terra gli F35. Mogherini: discussione aperta. Inchiesta Usa sulla
sicurezza dopo l’incendio a bordo di uno dei jet” (Corriere, 5-7). “F35,
dopo i guasti la Pinotti frena: ‘Non compreremo niente che non sia
sicuro e non funzioni perfettamente’” (Repubblica, 16-7). Nessuna riduzione degli acquisti di F35.
Giustizia
“Entro
giugno faremo un pacchetto organico di revisione della giustizia che
non lasci fuori niente” (Renzi, 17-2). “Basta con i nostri derby
ideologici: fare della giustizia un asset reale per lo sviluppo del
Paese” (Renzi, 24-2). “Caro Roberto… quello che va aggredito, hai
ragione, è la ‘Mafia SpA’, presente in ogni comparto economico e
finanziario del Paese… Gli appartenenti alle organizzazioni criminali
sanno di non rischiare molto sul piano penale, anche perché manca il
reato di autoriciclaggio. Il paradosso di un estorsore o uno spacciatore
di droga che non viene punito se da solo ricicla o reimpiega il
provento dei suoi delitti sarà superato con assoluta urgenza attraverso
l’introduzione del delitto di autoriciclaggio. Aggredire i patrimoni
mafiosi può essere una delle grandi risposte che il governo è in grado
di dare, dal punto di vista economico, per fronteggiare la crisi”
(Renzi, lettera aperta a Roberto Saviano, Repubblica, 2-3). “La riforma
della giustizia si fa entro giugno” (Renzi 30-5, 31-5,
1-6, 7-6, 13-6, 14-6). “Giustizia, riforma a tappe. Pronto il testo che
introduce l’autoriciclaggio” (Corriere, 22-4).
“A giugno la
riforma della giustizia, partendo dai Tar” (Renzi, Repubblica, 20-4).
“La riforma della giustizia sarà al Consiglio dei ministri del 30
giugno” (Boschi, 20-6. In realtà il 30 giugno vengono presentate 12
righe di generiche “linee guida”). “Nessuna stretta sulle
intercettazioni” (Andrea Orlando, Pd, ministro della Giustizia, 26-6).
“Stretta sulle intercettazioni” (Repubblica, 1-7). “Intercettazioni e
privacy, quel testo segreto contro l’Italia degli origliatori. Processo
alla gogna” (Foglio, 1-7). “Giustizia, la ricetta del governo in 12
punti” (Corriere, 1-7). “Renzi: processo civile in un anno” (Stampa,
1-7). “Ho incontrato Renzi e mi ha assicurato che i 12 punti
della giustizia li scriveremo insieme” (Silvio Berlusconi, 3-7).
“Riforma della giustizia entro il 20 agosto” (Orlando, 26-7). “Processo
civile, boom dell’online e tempi giù del 62%” (Repubblica, 2-8). “Per
cambiare la giustizia ci confronteremo anche con le opposizioni”
(Orlando, Repubblica, 3-8). “Giro di vite sull’azione disciplinare
contro le toghe del Tar” (Corriere, 15-8). “Giustizia, il governo
accelera sulla prescrizione” (Repubblica, 17-8).
“Accelerazione sulla giustizia. Orlando da Napolitano, che raccomanda: ‘Massima attenzione ai temi divisivi’:
intercettazioni, prescrizione e falso in bilancio” (Corriere, 19-8).
“Giustizia, scontro sulle intercettazioni” (Repubblica, 20-8).
“Giustizia, si parte subito da civile e dalla responsabilità delle
toghe” (Corriere, 20-8). “Giustizia, primo via libera. Ma serve più
tempo per Csm e intercettazioni” (Corriere, 21-8). “Orlando vuole
procuratori-manager” (Repubblica, 21-8). “Limiti ai pm e mini-bavaglio
ai giornali. Stretta in arrivo sulle intercettazioni” (Repubblica,
22-8). “Giustizia, il piano del governo. Non solo il processo civile:
subito anche la prescrizione” (Corriere, 22-8). “Il Guardasigilli
assicura: niente rinvii” (Corriere, 26-8). “Prescrizione congelata e
meno ricorsi in appello: ecco la riforma della giustizia” (Repubblica,
27-8). “Giustizia, il governo stringe sulla responsabilità dei giudici”
(Corriere, 27-8).
“Giustizia, ecco la riforma. Ma sulle
intercettazioni è scontro nel governo” (Repubblica, 28-8). “Sì alla
stretta sugli ascolti dei non indagati” (Repubblica, 28-8). “La
giustizia torna a dividere. FI attacca su intercettazioni e
prescrizioni” (Corriere, 28-8). “Prescrizione congelata solo per i nuovi
processi” (Repubblica, 29-8). “Giustizia, Alfano porta a casa la
stretta sulle intercettazioni” (Stampa, 29-8). “Processo civile, subito
un decreto. Sul penale il governo prende tempo: legge delega sui temi
più dibattuti. Novità sulla prescrizione” (Corriere, 29-8). “Pensiamo a
un tribunale con competenze più ampie per le imprese” (Renzi, 29-8. Ma
il Tribunale delle Imprese l’aveva già istituito il governo Monti nel maggio 2012).
“Intercettazioni,
nella riforma le linee guida” (Stampa, 30-8). “Renzi: giudici, chi
sbaglia paga” (Stampa, 30-8). “La ‘rivoluzione’ giustizia: prescrizione
congelata, nuovo falso in bilancio e vacanze dimezzate” (Repubblica,
30-8). “Ferie dei giudici, Orlando frena il premier” (Repubblica, 31-8).
“Le 7 mosse ‘sblocca-giustizia’: un decreto e 6 ddl per recuperare
efficienza” (Sole 24 Ore, 31-8). Per il governo è urgente solo il
processo civile (decreto); non invece prescrizione, falso in bilancio e
autoriciclaggio (ddl solo annunciati, senza una maggioranza in Parlamento che li voti).
Immigrati
“Cie,
Alfano studia il taglio dei tempi di permanenza e pensa di abbassare il
limite di 18 a 4-6 mesi” (l’Unità, 26-3). “Profughi nelle caserme di
tutte le Regioni: ecco il piano Alfano” (Repubblica, 15-6). “Al via
operazione Spiagge Sicure. Gli italiani stanchi di essere insolentiti da
orde di vu’ cumprà, dobbiamo radere al suolo la contraffazione”
(Alfano, 11-8). “Alfano: pronti a fermare Mare Nostrum” (Repubblica,
25-8). Approvata una legge delega sui Cie. Per il resto zero.
Italicum
“Occorre una legge elettorale per scegliere direttamente gli eletti e
un tetto di tre mandati parlamentari, senza eccezioni” (Renzi, 3-4-2011.
Ma, con le sue “riforme”, i partiti continueranno a nominarsi i
deputati e per il Senato si aboliscono addirittura le elezioni. Nessuna
traccia dei tre mandati). “Il Porcellum è la peggior legge elettorale
possibile, in cui i parlamentari sono nominati” (Renzi, 15-4-2011).
Infatti sostituisce la peggior legge elettorale possibile con la peggior legge elettorale possibile, in cui i parlamentari sono più nominati di prima.
“Vogliamo una legge elettorale
che consenta ai cittadini di scegliere il presidente del Consiglio e i
parlamentari in modo libero, come succede nei Comuni. I partiti devono
consentire alla gente di scegliersi le persone, perché un cittadino
possa guardare in faccia i propri rappresentanti. Poi se fanno bene li
conferma, se fanno male li manda a casa e magari i politici proveranno
l’ebbrezza di tornare a lavorare” (Renzi, 26-4-2012). “Facciano quel che
gli pare, purché lo facciano e che a scegliere siano i cittadini”
(Renzi, 1-10-2012). “L’importante è dare ai cittadini la possibilità di
scegliere liberamente, non necessariamente di incasellarsi in destra o
sinistra. Comunque la pensi, puoi scegliere chi votare di volta in volta
in base alla personalità di chi si candida, delle idee che esprime, del
programma” (Renzi, 7-11-2012). Ma con le sue “riforme” i partiti seguiteranno a impedire alla gente di scegliere e guardare in faccia i propri rappresentanti.
“Il Porcellum non è il male assoluto, peggio c’è solo il proporzionale puro. Ma è molto meglio il Mattarellum:
almeno vedi in faccia i parlamentari, perché con queste liste
elettorali possono mettere dentro di tutto” (Renzi, 19-11-2013). Ora,
con le liste dell’Italicum, Renzi potrà mettere dentro di tutto. “Il
Mattarellum è senz’altro migliore del Porcellum: se, per garantire la
governabilità, si aggiungesse un premio di maggioranza del 25%, sarebbe
perfetto. Ma la soluzione migliore sarebbe la legge elettorale per
l’elezione dei sindaci” (Renzi, 22-11-2013). Sia il Mattarellum sia la
legge dei sindaci consentono ai cittadini di scegliere: Renzi preferisce
l’Italicum, che non lo consente. “Berlusconi e Grillo fanno le larghe
intese per conservare il Porcellum” (Renzi, 19-11-2013). Poi le larghe intese con B. le ha fatte Renzi per conservare il peggio del
Porcellum nell’Italicum. “Nonostante i gufi, la legge elettorale è
passata alla Camera ed entro settembre sarà approvata: non ci saranno
mai più larghe intese e chi vince governa 5 anni. È una rivoluzione
impressionante, chi vince governa. Politica 1 – Disfattismo 0”
(Renzi, 12-3-2014). “Italicum entro l’anno” (Renzi, 2-8). Approvato
dalla Camera, l’Italicum è uscito dall’agenda parlamentare: insanabili
dissensi fra tutti i partiti.
Lavoro
“Il 17 marzo, all’incontro con la Merkel, avrò pronto il piano sul
lavoro” (Renzi, 26-2). “Renzi: ora un Jobs Act da 100 miliardi”
(l’Unità, 28-2). “Sussidio disoccupazione anche per i precari: 1.000
euro al mese per chi perde il posto. Il piano costerà 8,8 miliardi”
(Repubblica, 28-2). “Ecco il Jobs Act targato Renzi: sussidio di
disoccupazione anche per i precari. Col Naspi circa 1.000 euro al mese
per chi perde il posto” (Repubblica, 1-3). “Il Jobs Act va bene così:
tra 10 mesi vedrete i risultati” (Giuliano Poletti, Pd, ministro del
Lavoro, Repubblica, 16-3). “Slitta a settembre il Jobs Act” (Corriere,
18-7). Il Jobs Act è un ddl delega spiaggiato in Parlamento. Ora il
governo promette di approvarlo entro il 2014. Per i decreti attuativi
passerebbe un altro anno.
Mafia
“Caro Roberto, so che… vi aspettate che la lotta alla criminalità
organizzata diventi per davvero la priorità del governo. Questo impegno
io lo assumo… Il cuore delle organizzazioni criminali è negli affari… e
anche in quel confine sottile, sottilissimo, che esiste tra lecito e
illecito con l’appoggio, con il consenso, con la collusione e qualche
volta semplicemente col silenzio di chi ha ruoli di responsabilità nella
politica, nelle amministrazioni e nell’economia. Sono questi i legami
che dobbiamo smascherare e recidere. Faremo un lavoro serio e
puntiglioso… per adottare le misure necessarie sul piano legislativo e
amministrativo. Con una proposta organica in base al lavoro della
commissione istituita a Palazzo Chigi con Cantone e Gratteri per
elaborare strumenti e contributi per rendere più incisiva la lotta alla
criminalità organizzata… Porterò questi temi anche sui tavoli del
semestre Ue. C’è tanto lavoro da fare” (Renzi, lettera aperta a Saviano,
Repubblica, 2-3). Niente di fatto, né di annunciato.
Manager pubblici
“Abbassando il tetto degli stipendi lordi a quanto guadagna il
presidente della Repubblica, circa 250mila euro l’anno, risparmieremo
500 milioni” (Renzi, 14-3). “Manager di Stato, 500 milioni in meno:
tetto a 248mila euro senza deroghe” (Repubblica, 14-3). “Ecco il ‘tetto’
agli stipendi dei manager pubblici. Da aprile scatta il limite: non
oltre 311mila euro lordi” (l’Unità, 29-3). “Tagli ai manager, mossa del
Tesoro. Da aprile scattano i primi risparmi” (Corriere, 25-3). “Da
aprile tetto agli stipendi dei manager” (Repubblica, 29-3). “Stretta sui
manager pubblici” (Corriere, 29-3). “Stipendi ai manager, subito i
tagli” (Corriere, 29-3). “Arriva la stretta sui manager di Stato”
(Stampa, 29-3). “Manager, nuova stretta del governo. Stipendi, tetto per
tutti i dirigenti: taglio del 25% nelle società quotate” (Repubblica,
30-3). “Il tetto agli stipendi pubblici? Salito di 37 mila euro. Le
retribuzioni dei burocrati ancorata alla Cassazione” (Corriere, 6-4).
“La sforbiciata sui dirigenti può valere un miliardo l’anno” (Stampa,
8-4). “Gli stipendi dei dirigenti saranno agganciati al Pil. Palazzo
Chigi apripista” (Repubblica, 8-4). “Per i superdirigenti il taglio
dello stipendio vale fino a 65 mila euro l’anno” (Stampa, 10-4).
“Stipendi ridotti a 238 mila euro, ma non per tutti” (Repubblica, 15-4).
“Pronto il tetto agli stipendi. I dirigenti divisi in quattro fasce.
Riduzioni anche per Bankitalia e Consulta” (Stampa, 18-4). “Dirigenti e
manager di Stato, sorpresa di Pasqua amara: nuovo taglio di stipendi. La
scure dei 240 mila euro su chi si era salvato dal primo tetto. Ora
sacrifici anche in Rai, Ragioneria e vertici Polizia” (Repubblica,
20-4). La norma è passata, ma la platea degli interessati è molto più
ristretta del previsto con risparmi di meno di 200 milioni, anziché di 500.
Manovra
“Palazzo Chigi: nessuna manovra” (Stampa, 7-3). “Non faremo manovre correttive”
(Renzi, 10-4). “Basta sospetti, non servirà una manovra correttiva”
(Padoan, Corriere, 6-7). “Smentisco che ci sarà un’altra manovra”
(Renzi, 3-8). “Non ci sarà nessuna manovra” (Renzi, 4- 8). “Per il 2015
si profila, ad oggi, una correzione da 20 miliardi” (Enrico Morando, Pd,
viceministro Economia, 18-8).
Marò
“Ho
appena telefonato a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Faremo
semplicemente di tutto” (Renzi, 22-2). “Adesso i marò tornino a casa”
(Renzi, 28-3). “Rivendichiamo con forza la giurisdizione italiana e il
rientro immediato dei nostri militari” (Palazzo Chigi, 28-3). “Dopo il
malore di Latorre, la situazione ormai è insostenibile” (Roberta
Pinotti, Pd, ministro della Difesa, 3-9). I due marò restano in India.
Municipalizzate
“Municipalizzate, possibili risparmi fino a 13 miliardi” (Corriere,
9-3). “Lo spreco delle Spa pubbliche costa 13 miliardi. 7 mila società
in rosso. Che ora entrano nel mirino del governo” (Repubblica, 29-3).
“Stretta sulle municipalizzate. Il premier vede Cottarelli e Padoan:
‘Colpiremo i santuari della Pa’” (Stampa, 7-4). “Tagli, tocca alle
municipalizzate” (Stampa, 7-4). “Cura dimagrante dello Stato: solo 1000
municipalizzate” (Repubblica, 19-4). “La giungla delle società pubbliche
produce soprattutto buchi. Confindustria: liquidandole si
risparmierebbero 12 miliardi” (Stampa, 3-7). “Verranno cancellate subito
1250 municipalizzate” (Corriere, 27-8). “Vendita ‘forzata’ per le
municipalizzate” (Corriere, 28-8). “Incentivi, vendite e fusioni: così
verrà disboscata la giungla delle partecipate”
(Repubblica, 28-8). “Nel decreto Sblocca Italia le misure sulle società
degli enti locali: nel mirino quelle in perdita e nate per gestire una
sola attività” (Repubblica, 28-8). “Azzerate 1250 municipalizzate”
(Corriere, 29-8). Nel decreto Sblocca Italia, nessuna misura sulle
municipalizzate. Se ne riparla nella legge di Stabilità. Ottanta euro.
“Dal 27 aprile 1.000 euro in più in busta paga” (Renzi, 11-3). “Dal 1°
maggio 1.000 euro netti in più all’anno in busta paga a chi guadagna
meno di 1.500” (Renzi, 12-3).“Una maestra, una mamma avrà in tasca quei
soldi in più per uscire con le amiche” (Renzi, 12-3). “Renzi, meno tasse
da aprile: le coperture ci sono, indiscutibili e oggettive” (Stampa,
12-3).
“I soldi ad aprile? Nun j’a famo. Lo faremo a maggio”
(Renzi, 12-3). “Alimentari, trasporti e abiti: le famiglie spenderanno
così 9 miliardi del bonus Irpef” (Repubblica, 16-3). “C’è una soluzione
tecnica che riguarda gli incapienti” (Renzi, 9-4). “Bonus esteso ai
redditi sotto gli 8 mila euro lordi, cioè agli incapienti” (Corriere,
9-4). “Bonus da 200 euro per i più poveri: una tantum a 4 milioni di
redditi sotto gli 8 mila euro” (Stampa, 10-4). “Spunta un miliardo per
gli incapienti” (Repubblica, 15-4). “Bonus in busta paga a 15 milioni di
italiani: 80 euro per metà di loro e 30 agli incapienti” (Repubblica,
18-4). “Niente sgravi agli incapienti” (Repubblica, 19-4). “Ora aiuti
alle famiglie e sgravi ai pensionati” (Renzi, Repubblica, 20-4). “Dare
uno stimolo alle famiglie a reddito medio-basso può avere un effetto
immediato. Se la fiducia si rafforzerà ci sarà più propensione a
spendere che a risparmiare” (Padoan, Corriere, 20-4). “Per gli
incapienti si interverrà probabilmente con la legge di Stabilità del 2015.
Guarderemo anche ai pensionati a basso reddito” (Padoan, Corriere,
20-4). “Ho preso un impegno con partite Iva, incapienti e pensionati nel
proseguire il lavoro di abbassamento delle tasse iniziato con i
lavoratori dipendenti e lo manterrò” (Renzi, Twitter, 23-4).
Il
Censis ha detto che con gli 80 euro aumenteranno i consumi del 15%”
(Pina Picierno, eurodeputata Pd, 7-5). “Dal 2015 i pensionati saranno
dentro la stessa misura prevista nel decreto Irpef degli 80 euro”
(Renzi, 23-5). “Il bonus sarà allargato” (Renzi, 3-6). “Renzi, pressing
sul Tesoro per ‘allargare la platea’ degli 80 euro” (Stampa, 27-7).
“Saremo in grado di estendere la platea degli 80 euro? Non sono in grado
di garantirlo, ci proveremo” (Renzi, 2-8). “Chiederemo uno sforzo a
Padoan per estendere la platea destinataria del bonus fiscale” (Alfano,
Stampa, 3-8). “La fiducia dei consumatori arretra ai livelli di marzo.
Istat: terzo mese al ribasso, peggiore delle stime. Annullato l’effetto
ottimismo degli 80 euro di Renzi. Il bonus non arriva nei negozi,
spendere resta un tabù” (Stampa, 28-8). “Per l’Istat il bonus è un flop:
a giugno consumi mensili al palo, quelli annui giù del 2,6%”
(Repubblica, 29-8). “Italia nella doppia morsa di deflazione e
recessione. Ad agosto i prezzi in calo dello 0,1%, è la prima volta dal
1959. Istat: ‘Sarà stagnazione’” (Repubblica, 30-8). Niente 80 euro per
incapienti, pensionati e partite Iva. Le coperture per confermare il
bonus nel 2015 a chi l’ha avuto nel 2014, se le troveranno, saranno
nella legge di Stabilità.
Patto di stabilità interno
“Entro il 10 marzo, censimento per una verifica puntuale sul patto di
stabilità per capire quanto possono sforare i Comuni” (Renzi, 26-2).
“Mercoledì sblocco il Patto di stabilità soprattutto al Nord” (Renzi,
5-3). “Fondi europei fuori dai vincoli: libertà di spesa ai comuni
virtuosi” (Repubblica, 16-3). “Fine del patto di stabilità interno”
(Pierpaolo Baretta, Pd, sottosegretario Economia, Unità, 1-6). “I comuni
virtuosi potranno investire” (Renzi, 21-8). Nessuno ha toccato il Patto
di stabilità interno: qualche allentamento parziale c’è per l’edilizia scolastica e nelle pieghe dello “Sblocca Italia”, sempreché esca mai da Palazzo Chigi.
Pensioni
“Uno che prende 7 mila euro al mese di pensione, se ne prende 6.500
campa lo stesso. Chi ne prende 600 euro, se gli do 200 euro in più è
meglio” (Renzi, 8-11-2013). “Il tema di un contributo straordinario da
parte di chi prende una pensione robusta esiste. Cottarelli ce lo
presenterà nei prossimi giorni” (Graziano Delrio, Pd, sottosegretario
Presidenza del Consiglio, 13-3-2014). “Cottarelli: contributo dalle
pensioni oltre i 2 mila euro” (Corriere, 13-3). “L’idea che chi ha una
pensione di 2-3 mila euro debba dare un contributo, forse c’è per
Cottarelli, ma io la escludo” (Renzi, 13-3). “Dal governo stop a
Cottarelli, nessun intervento sulle pensioni” (Stampa, 14-3). “Renzi: le
pensioni non si toccano” (Repubblica, 14-3). “Interventi sulle pensioni
alte” (Poletti, Corriere, 17-8). “Sforbiciata alle pensioni d’oro”
(Stampa, 18-8). “Frenata sulle pensioni: ‘Per il momento nessun
intervento su quelle superiori a 3.500 euro’” (Stampa, 19-8). “Il piano
del governo: prelievo di 1 miliardo dalle superpensioni oltre i 3.500
euro” (Repubblica, 19-8). “Pensioni d’oro, Renzi boccia Poletti. Scontro
nel governo. Baretta: non si tocca chi prende meno di 2 mila euro”
(Repubblica, 20-8). “Sulle pensioni d’oro si riapre la partita. Manovra
da 20 miliardi” (Repubblica, 21-8). “3.500 euro al mese di pensione
avvicinano di più a un reddito alto che medio” (Baretta, Stampa, 21-8).
“Pensioni, nessun prelievo” (Delrio, 22-8).
Polizie
“Salta la fusione delle Polizie” (Stampa, 4-6). “Nessun accorpamento
fra polizia penitenziaria e forestale” Renzi, 13-6). “Forze di polizia,
risparmi per 1 miliardo e mezzo: stop assunzioni. Le ipotesi di
accorpamento per Forestale e Penitenziaria” (Corriere, 18-7). L’unica
certezza nel Def è che gli agenti di tutte le polizie, come tutti gli
statali, avranno gli stipendi bloccati fino al 2020.
Posti di lavoro
“Entro 15 giorni il pacchetto di misure per i giovani. I mercati ci
osservano” (Renzi, 28-2). “Persi mille posti al giorno. Il record
negativo per i giovani. Disoccupati al 13%: mai così dal 1977”
(Corriere, 2-4). “Dato sconvolgente, scenderemo sotto il 10%” (Renzi,
Unità, 2-4). “Un piano lavoro per 900 mila giovani: si parte a maggio”
(Poletti, Repubblica, 5-4). “Ora un contratto per gli over 50: bisogna
reinserire chi ha perso il lavoro” (Poletti, Stampa, 11-4).
“L’agricoltura può creare 150 mila posti di lavoro” (Maurizio Martina,
Pd, ministro dell’Agricoltura, Corriere, 13-4). “Via alla riforma, 15
mila posti per i giovani” (Renzi, 13-6). “Poletti: ‘Servizio civile per i
primi 40 mila giovani. Risorse ok, a fine anno il via’” (Repubblica,
16-7). “L’80% dei 24 contratti di sviluppo è destinato al Sud. Attesi 25
mila posti di lavoro” (Stampa, 23-7). “Creeremo 900 mila nuovi posti di
lavoro” (Renzi, 25-7). “Chi vuole restare al lavoro a vita ruba un
posto alle nuove generazioni” (Madia, Stampa, 30-7). “Allo studio un
paracadute per mandare in pensione i disoccupati con più di 55 anni”
(Stampa, 4-8). “Abbiamo creato 100 mila nuovi posti di lavoro in due
mesi” (Renzi, 1-9). “Negli ultimi due mesi 100 mila occupati in più”
(Poletti, Stampa, 1-8). “Gli imprenditori siano responsabili, basta
licenziamenti: il lavoro va salvato” (Federica Guidi, ministro Sviluppo,
Repubblica, 28-8). “I disoccupati salgono ancora: persi mille al
giorno” (Repubblica, 30-8). “Sblocca Italia, Lupi: ‘Almeno 100 mila
nuovi posti di lavoro’” (Corriere, 31-8). Risultato: secondo l’Ocse, al 3
settembre, i disoccupati in Italia sono il 12,9%, e i giovani con meno
di 25 anni il 40%. Secondo l’Istat, a luglio sono aumentati dello 0,3%
su giugno.
Rai
“Voglio cacciare i partiti, lo sciopero della Rai (contro il taglio di
150 milioni, ndr) è umiliante. Se l’avessero proclamato prima delle
elezioni europee avrei preso più voti” (Renzi, 1-6). Nessuna riforma
della Rai: la legge Gasparri non si tocca.
Rientro dei capitali
“A rischio il decreto per il rientro dei capitali. Lo Stato avrebbe
dovuto incassare 3 miliardi” (Corriere, 6-3). “Nessun condono sul
rientro dei capitali. Non conosco la parola condono” (Padoan, 1-4).
“Capitali all’estero, multe più basse per chi reinveste i fondi
nell’azienda” (Corriere, 5-6). “Rientro dei capitali, ultima spiaggia”
(Corriere, 2-7). Il ddl sui capitali all’estero è di fatto un condono
fiscale ed è impantanato da mesi alla Camera per dissensi nella
maggioranza.
Ripresa
“Anche sull’Italia, dopo la lunga recessione, spira una nuova aria di
moderato ottimismo. Si vedono segnali di un ulteriore miglioramento
dell’economia” (Pier Carlo Padoan, Pd, ministro dell’Economia, 12-4).
“Lavoriamo per una ripresa col botto a settembre” (Renzi, 1-8). “La
ripresa è un po’ come l’estate: magari non è bella come volevamo, arriva
un po’ in ritardo, ma arriva” (Renzi, 5-8). “Ripresa più forte nel
2015” (Padoan, 7-8). L’Italia è in recessione e pure in deflazione.
Salario minimo
“Nel Jobs Act ci sarà il salario minimo” (Renzi, 12-3). “Morando apre
il fronte del salario minimo: ‘Carcere se non si applica, serve una
legge alla svelta’” (Repubblica, 6-4). “Dall’operaio alla colf, ecco il
salario minimo” (Stampa, 6-4). Nessuna norma approvata sul salario
minimo.
Sanità
“Stop alle scelte politiche per i direttori delle Asl” (Repubblica,
15-6). “Ticket in base al reddito, chiusi i reparti a rischio: ecco il
Patto per la Salute” (Repubblica, 11-7). Nessuna riforma sanitaria alle
viste, solo tagli.
Sblocca Italia
“Entro fine luglio arriva Sblocca Italia” (Renzi, 1-6). “Renzi annuncia
un decreto Sblocca Italia sugli investimenti fermi” (Stampa, 2-6).
“Parte lo Sblocca Italia” (Stampa, 3-6). “Censimento delle opere,
project bond e incentivi. Sblocca Italia si sdoppia” (Repubblica, 12-7).
“Renzi: sbloccheremo 43 miliardi” (Repubblica, 24-7). “Sblocca Italia
con lo sconto fiscale ai proprietari di case in affitto” (Corriere,
26-7). “Arriva lo Sblocca Italia. Risorse aggiuntive per 4,5 miliardi”
(Repubblica, 28-7). “Dalla Tav Napoli-Bari al valico del Frejus. Con lo
Sblocca Italia pronti 3,7 miliardi” (Corriere, 1-8). “Nello Sblocca
Italia i bond per le grandi opere. Obbligazioni emesse dalle imprese”
(Corriere, 23-8). “Altolà di Padoan alle spese: Sblocca Italia senza
fondi” (Repubblica, 26-8). “Sblocca Italia, scovate le risorse per i
cantieri” (Stampa, 27-8). “Sblocca Italia per le opere: fino a 3
miliardi” (Stampa, 28-8). “4 miliardi per i cantieri” (Corriere, 29-8).
“Sblocca Italia, Renzi ferma Lupi: ‘Quel testo non va, devi
riscriverlo’” (Repubblica, 29-8). “Più cantieri e meno burocrazia, il
governo cerca la ripresa. Stop vincoli per i lavori in casa. Fondi da 4
miliardi per attivare opere che ne valgono 10” (Repubblica, 30-8).
“Mobilitati 10 miliardi per far ripartire i grandi cantieri” (Stampa,
30-8). “Nuove risorse per 3,8 miliardi” (Corriere, 30-8). “Il premier:
via a opere per 10 miliardi” (Stampa, 30-8). “Sblocca Italia: sgravi e
project bond, le tappe del decreto. Il governo ha voluto un
provvedimento a costo zero, per questo è rimasto sospeso il bonus per
l’edilizia e quello per gli affitti” (Corriere, 31-8). “Per far
ripartire i lavori 700 milioni in due anni” (Corriere, 31-8). Nel
decreto Sblocca Italia, quando sarà in Gazzetta Ufficiale, vecchie opere
berlusconiane e soldi già stanziati dal governo Letta con destinazione
cambiata: il governo Renzi aggiunge appena 200 milioni.
Scorta
“La volontà di rinunciare alla scorta: ‘Voglio restare me stesso, chi
mi protegge è la gente, la mia scorta sono le persone normali’” (Renzi,
Corriere, 18-2). Renzi ha la scorta.
Scuola
“Sono pochi 53 miliardi per la scuola” (Stefania Giannini, Sc, ministro
Istruzione, 23-2). “Primo punto programmatico sarà il rilancio
dell’educazione. Da giugno a settembre realizzeremo un piano
straordinario per le infrastrutture scolastiche” (Renzi, 24-2). “Scuola,
2 miliardi per ristrutturare le aule. ‘Adegueremo oltre 2 mila istituti
in deroga al patto di stabilità’” (Repubblica, 26-2). “Cercheremo una
soluzione per dare una corsia preferenziale ai soldi per la scuola”
(Renzi, 5-3). “Interventi per la sicurezza da 1 miliardo. Pronti ad
agire” (Giannini, 8-3). “Così saranno ristrutturate le scuole: coinvolto
anche Renzo Piano. Trovati 2,5 miliardi per gli interventi
sull’edilizia fino al 2016” (Stampa, 10-3). “Tutti i numeri che leggete
sull’intervento del governo sull’edilizia scolastica sono falsi. Tutti
falsi. Nessuno sa davvero quante e quali sono le scuole su cui dobbiamo
intervenire, né conosce i fondi disponibili. Qui nessuno sa niente,
Renzi spara razzi nel cielo quello è il suo talento, ma poi noi
arranchiamo dietro. Mancano tutti i dettagli, e che dettagli” (Roberto
Reggi, Pd, sottosegretario Istruzione, 10-3). “Subito 3,7 miliardi per l’edilizia scolastica” (Giannini, 12-3).
“10
mila interventi di edilizia scolastica” (Repubblica, 13-3). “Lezioni in
lingua alle elementari: la mia scuola parlerà inglese” (Giannini,
27-3). “Abbiamo stanziato 3,5 miliardi per la scuola” (Renzi,
Repubblica, 20-4). “Anche la Giannini scende in trincea: ‘Mi batterò
contro i tagli agli atenei’. La manovra taglia 30 milioni subito e 45
dal 2015 in poi al Fondo di finanziamento delle università” (Repubblica,
20-4). “Piano scuola al via. Pronto un miliardo per 20 mila cantieri.
Si parte il 1° luglio. Tra il 2015 e il 2020 arriveranno altri 4
miliardi” (Stampa, 15-6). “Patto sulla scuola: ‘Un premio ai prof, ma
dovranno lavorare di più’” (Repubblica, 2-7). “Partono le ‘scuolebelle’
di Renzi. Da domani arrivano gli imbianchini. Stanziati 150 milioni da
usare entro dicembre” (Stampa, 20-7). “Via libera all’8 per mille per
rilanciare l’edilizia scolastica” (Repubblica, 24-7). “Dietrofront del
governo: stop alla pensione per 4 mila insegnanti. Via anche il limite
dei 68 anni a professori e primari. Renzi irritato con i tecnici del
Tesoro: ‘Troverò le risorse’” (Repubblica, 5-8).
“Scuole senza
soldi, riapertura a rischio: l’allarme delle Province, colpite dai tagli
per 9 miliardi: non possiamo garantire sicurezza e riscaldamento delle
aule” (Repubblica, 8- 8). “Istruzione, le novità che troveremo sui
banchi: informatica dalla primaria e alla maturità si parlerà inglese”
(Corriere, 14-8). “Il 29 agosto presenteremo una riforma complessiva
che, a differenza di altre occasioni, intende andare nella direzione dei
ragazzi, delle famiglie e del personale docente che è la negletta spina
dorsale del nostro sistema educativo” (Renzi, Tempi, 23- 8). “Scuola, nuovi concorsi
e aumenti” (Stampa, 24-8): “Rivoluzione scuola, ecco il piano:
‘Meritocrazia e apertura ai privati’. Il ministro Giannini: mai più
precari e supplenti, aumenti di stipendio ai professori migliori”
(Repubblica, 26-8). “Scuola, piano per riassorbire i precari” (Stampa,
27-8). “Scuola, svolta sui precari: subito l’assunzione per 100 mila
professori. Servirà un miliardo e mezzo” (Repubblica, 27-8). “Renzi,
summit sulla scuola senza il ministro Giannini. Il contropiede del
leader: tratto io, sarò giudicato su questo” (Corriere, 27-8).
“Precari
da assumere ma senza cattedra fissa: sono 120 mila i professori a
termine” (Corriere, 27-8). “Chi lavora di più prenderà più soldi.
Rivoluzione del merito, ecco come funzionerà” (Repubblica, 27-8).
“Scuola. Liceali, stage al museo. E alle elementari più maestri per
classe. Piano istruzione da 3 miliardi l’anno” (Corriere, 28-8). “Medie e
maturità, gli esami cambiano. Le linee guida della riforma puntano alla
semplificazione delle prove alla fine dei cicli” (Repubblica, 28-8).
“Renzi: troppa carne al fuoco, la scuola slitta” (Corriere, 29-8). “La
scuola slitta a settembre” (Repubblica, 29-8). “Per studenti e prof ora
si cercano i fondi. I perché del rinvio sulla scuola”
(Corriere, 29-8). “Scuola, assunzioni congelate. Problemi con le
coperture, rinviata la riforma. Oggi in Cdm nemmeno le linee guida”
(Stampa, 29-8). “Scuola, niente assunzioni. Non basta 1 miliardo per
stabilizzare i precari. Renzi rinvia la riforma al 3 settembre” (Stampa,
30-8). “C’è un anno di tempo per rivoluzionare la scuola italiana, nei
prossimi 12 mesi occorre ripensare come l’Italia investe nella buona
scuola. Nel bilancio dello Stato metteremo più soldi sulla scuola e
assumeremo 150 mila precari. A partire da gennaio i provvedimenti
normativi, perché il 2015 sia l’anno in cui si inizia a fare sul serio”
(Renzi, 3-9).
Per l’edilizia scolastica, tra fondi vecchi e nuovi (244 milioni), è stato stanziato circa 1 miliardo:
450 milioni per le piccole ristrutturazioni (17.961 richieste), 400 per
la messa in sicurezza (2.865), 244 milioni per nuovi edifici (404). La
riforma epocale, a oggi, è un bel documento sul sito “passodopopasso”.
Segreto di Stato
“Abbiamo deciso di desecretare gli atti delle principali vicende che hanno colpito il nostro Paese e trasferirli all’Archivio di Stato. Per essere chiari: tutti i documenti delle stragi di piazza Fontana, dell’Italicum (sic, ndr) o della bomba di Bologna. Lo faremo nelle prossime settimane” (Renzi, Repubblica, 20-4). Ma nessun atto relativo alle stragi, per legge, può essere coperto da segreto di Stato: Renzi lo toglie là dove non c’è mai stato.
Senato
“Grillo firmi per la riforma del Senato per risparmiare 1 miliardo”
(Renzi, 17-12-2013). “La grande svolta sul Senato che, insieme
all’abolizione delle province, farà risparmiare 1 miliardo l’anno”
(Renzi, 31-3-2014). In realtà il Senato costa ogni anno circa 500
milioni e, abolendo le indennità ai nuovi senatori e i rimborsi ai
gruppi, se ne risparmierebbero appena 160. I costi di sedi e personale
resterebbero pressoché intatti. “Abolizione del Senato: tra 15 giorni si
porta in Parlamento, approvazione in Senato entro il 25 maggio” (Renzi,
12-3). “Penso che entro maggio si voterà il ddl al Senato” (Renzi,
18-4). “La riforma va approvata entro il 25 maggio per essere credibili
negli incontri europei fissati subito dopo” (Maria Elena Boschi, Pd,
ministro delle Riforme, Repubblica, 22-4). “Riforma del Senato entro il
10 giugno. O riesco a fare le cose o me ne vado” (Renzi, 28-4). “Entro
giugno il sì sul Senato” (Renzi, 3-6). “Per la riforma del Senato siamo
passati da una bella merda a una merdina, ma sempre di merda si tratta”
(Roberto Calderoli, Lega Nord, relatore della riforma del Senato, 22-8).
La riforma, che non abolisce il Senato ma le elezioni per il Senato, viene approvata in prima lettura l’8 agosto.
Spending review
“Vertice notturno Renzi-Padoan sulla spending review: tagli subito fino
a 5 miliardi” (Messaggero, 24-2). “Pronto il piano Cottarelli: subito 6
miliardi di tagli. Nel mirino acquisti e sussidi” (Stampa, 24-2).
“Tagli subito fino a 5 miliardi” (Messaggero, 24-2). “Subito 4 miliardi
di tagli alla spesa” (Corriere, 24-2). “Subito 6 miliardi di tagli”
(Stampa, 24-2). “Supervertice sui tagli dello Stato. Subito 500 milioni
dagli stipendi d’oro” (Corriere, 15-3). “Spending review pronta”
(Repubblica, 15-3). “Il premier e l’obiettivo tagli: ‘Entro 7 giorni il
piano’” (Stampa, 16-3). “La cura Cottarelli. Dall’Arma ai treni: ecco i
dettagli del taglia-sprechi” (Stampa, 18-3). “Politica e appalti, i
tagli di Renzi” (Corriere, 20-3). “Parte lo Sforbicia-Italia:
interverremo su tutte le sacche di micropotere e sottopotere, santuari
che finora nessuno ha mai pensato di toccare, non risparmieremo nessuno”
(Renzi, Qn, 6-4). “‘Spending review, ora i tagli agli uffici statali’:
Cottarelli, lavoro in tre fasi, poi gli obiettivi da mantenere”
(Corriere, 6-4). “Tagli e spesa pubblica centralizzati da maggio.
Cottarelli: pronti ad avviare le nuove fasi della spending review”
(Corriere, 6-4).
“Renzi vuole tagli per 6 miliardi” (Corriere,
8-4). “La prossima tappa sarà una campagna on line: ‘E tu cosa
taglieresti?’. Partiamo subito, chiediamo ai cittadini di segnalare al
governo gli sprechi, gli enti inutili, le complessità burocratiche, i
privilegi odiosi, i pasticci amministrativi” (Renzi, Corriere, 9-4).
“Stangata su banche e manager. Spending review da 4,5 miliardi”
(Repubblica, 9-4). “Dai tagli alla spesa pubblica
dovrebbero arrivare 4,5 miliardi” (Renzi, 9-4). “Niente manovra, tagli
per 4,8 miliardi” (Padoan, 11-4). “Non vogliamo tagli lineari, ma tagli
intelligenti” (Renzi, 18-4). “Cottarelli: 3,5 miliardi dalla Difesa”
(Corriere, 24-4). “Il governo riparte dai tagli. Controlli e tetti alle
spese” (Stampa, 4-6). “Il grande spreco di Stato tra stampanti e
scrivanie: 30 miliardi da risparmiare” (Repubblica, 15-6). “Cento enti
nel mirino per acquisti ‘anomali’. Via ai controlli di Cottarelli e
Cantone” (Stampa, 3-7). “Il premier a caccia di 12 miliardi” (Stampa,
12-7). “La missione di Cottarelli: tagli di spesa per 17 miliardi”
(Corriere, 18- 7). “Si sta diffondendo la pratica di autorizzare nuove
spese indicando che la copertura sarà trovata attraverso future
operazioni di revisione della spesa o, in assenza di queste, attraverso
tagli lineari delle spese ministeriali. Il totale delle risorse che sono
state spese prima di essere risparmiate ammonta a 1,6 miliardi per il
2015. Così potete dimenticarvi il taglio delle tasse perché non ci
saranno risorse” (Carlo Cottarelli, commissario alla spending review,
30-7). “Spending review, Cottarelli lascerà: scontro con Renzi”
(Repubblica, 31-7).
“Cottarelli fuori? La spending review la
faremo lo stesso anche senza di lui. Dai tagli di spesa avremo 16
miliardi e porteremo il deficit al 2,3%” (Renzi, 30-7). “Tutto più
difficile con la mini-crescita. I tagli e la ricerca di 3,5 miliardi”
(Corriere, 2-8). “Il premier ha deciso: niente manovra ma tagli
‘parzialmente lineari’ sulla spesa di tutti i ministeri. Cottarelli non
sarà sostituito” (Stampa, 4-8). “Renzi volta pagina, ora punta tutto sul
taglio della spesa” (Stampa, 8-8). “Spending review, si accelera: va
diminuita la spesa pubblica di 17 miliardi nel 2015 e 32 nel 2016”
(Corriere, 15-8). “Si parte dai 16 miliardi della spending review”
(Delrio, Repubblica, 22-8). “Ricetta Cantone-Cottarelli per tagliare 4,5
miliardi sulle forniture agli uffici” (Corriere, 25-8). “Spending
review, sprechi da 1 miliardo solo dalle bollette” (Repubblica, 25-8).
“Risparmieremo su tutto” (Padoan, Corriere, 27-8). “Mezzo miliardo di
risparmi dalle partecipate entro il 2015” (Cottarelli, 1-9). “I tagli
saranno non per 17, ma per 20 miliardi. Il governo valuterà tagli non
lineari del 3% per ciascun ministero. Lunedì con Padoan incontrerò tutti
i ministri. Ognuno potrà e dovrà valutare le singole spese da tagliare”
(Renzi, 3-9). Affossata la spending review, si faranno tagli lineari come ai tempi di Tremonti: quelli che Renzi aveva ripetutamente escluso.
Tasse
“Bot,
la tassa può aumentare. Se un’anziana ha da parte 100 mila euro in Bot
non credo che se le togli 25 o 30 euro avrà problemi” (Graziano Delrio,
23-2. Poi Palazzo Chigi rettifica: “Solo una rimodulazione”). “Il calo
delle tasse, si parte dall’Irap. Subito una riduzione del 10%”
(Corriere, 24-2). “Patto con le imprese: meno Irap, sconti più leggeri.
Sgravi Irpef, 50 euro al mese. Cuneo, detassati 10 miliardi: 8 alle
famiglie sotto i 2.000 euro, 2 alle aziende” (Repubblica, 24-2). “La
mossa di Renzi. Tasse più alte sui Bot per abbassare l’Irpef. Un
miliardo di gettito in più dai titoli preferiti dalle famiglie” (Stampa,
24-2). “Prelievo sui Bot, primo scoglio. Delrio: agire sulle rendite.
Poi la frenata del governo: nessuna nuova tassa” (Corriere, 24-2).
“Cambieremo le tasse sui Bot” (Renzi, Repubblica, 24-2). “I dubbi del
Tesoro sulla tassazione dei Bot: ‘Finirebbe per colpire solo le
famiglie’” (Repubblica, 25-2). “Possibile tagliare l’Irap del 30%”
(Renzi, 26-2). “Renzi pronto a soccorrere le imprese: allo studio un
taglio del 30% dell’Irap” (Repubblica, 27-2). “Non disperdiamo le
risorse. Taglio forte dell’Irap alle imprese. In un
secondo tempo sgravi Irpef” (Morando, 6-3). “Irpef o Irap, il governo si
spacca. Renzi: no al derby” (Repubblica, 8-3). “Taglio dell’Irpef e
dell’Irap” (Corriere, 8-3).
“Irpef e Irap, tagli a metà. Padoan
vorrebbe agevolare le imprese, ma Renzi cerca il compromesso. Spunta
l’ipotesi dell’intervento bilanciato” (Stampa, 8- 3). “Riduzione
contestuale del 10% dell’Irap e di 5,5 miliardi di Irpef” (Filippo
Taddei, consigliere economico di Renzi, 8-3). “Padoan: ‘O tutto sulle
imprese, quindi Irap e oneri sociali, o tutti sui lavoratori, attraverso
l’Irpef’” (Sole 24 Ore, 8-3). “Serve un’azione duplice, riduzione Irap
per le imprese e Irpef per i lavoratori” (Angelino Alfano, Ncd, ministro
Interno, 8-3). “Irap e Irpef, ipotesi di taglio a rate, bilanciato a
tappe” (Corriere, 10-3). “Accantonata l’idea di tagliare anche l’Irap.
Difficile trovare i soldi per ridurre il cuneo dopo no dell’Europa
all’uso dei fondi comunitari” (Stampa, 10-3). “Copertura doppia: il
bacino a cui attingere sarebbe addirittura di 20 miliardi” (Corriere,
12-3). “Dal 1° maggio taglio del 10% dell’Irap alle imprese” (Renzi,
12-3). “Al posto del taglio Irpef spunta il bonus in busta paga”
(Repubblica, 24-3). “Raddoppiano le tasse sui passaporti” (Corriere,
31-5). “Meno tasse, ma tagli di spesa” (Renzi, Stampa, 22-8). Oltre al bonus Irpef
per i dipendenti sotto i 1.500 euro al mese, c’è stato il taglio del
10% (non del 20 o del 30) dell’Irap: entrambi vanno però confermati per
l’anno prossimo. Intanto il governo autorizza i comuni ad aumentare la Tasi a tutti, fuorché alla Chiesa cattolica.
Tasi
“Allarme Tasi, ma il governo assicura: non costerà più dell’Imu”
(Repubblica, 31-5). “Da Bankitalia allarme Tasi. Delrio: ma sarà meno
del 2012” (Stampa, 31-5). “La Tasi sarà più cara dell’Imu per una
famiglia su due. E per oltre due terzi di quelle che vivono in case
modeste e hanno figli” (Repubblica, 23-8). “Dalla Tasi meno incassi
rispetto alla vecchia Imu” (Stampa, 29-8).
Unioni civili
“Ci sarà una proposta ad hoc del governo sul modello tedesco” (Renzi, 27-7). Mai vista.
Vitalizi
“Cambiare in nome dell’equità e della giustizia le regole delle
pensioni si può fare. Ma nel pacchetto ci deve essere a tutti i costi
l’abolizione di qualsiasi vitalizio per i politici. Un Parlamento che
legifera sulle pensioni degli altri tenendosi stretti i propri privilegi
sarebbe inaccettabile” (Renzi, 25-10-2011). Nulla di fatto per abolire i
vitalizi dei parlamentari, nemmeno per quelli condannati.
Zuzzurellone
“Andate in vacanza belli allegri” (Renzi, 7-8-2014).
Marco Travaglio - Da Il Fatto Quotidiano del 5 e del 6 settembre 2014