In un
corso formativo di molti anni fa cui ho partecipato la didattica era
finalizzata al giusto utilizzo del materiale informativo disponibile. L’intento
non era quello di insegnare ad avere prontezza di risposta di tipo nozionistico ma
quello di indurre a ottimizzare l'uso degli strumenti messi a disposizione ovvero la
capacità di saper condurre una ricerca mirata, finalizzata a trovare le fonti
normative necessarie a gestire ogni problema, attraverso le normative vigenti.
Era un pò come una volta, quando oltre a mettere a disposizione il vocabolario per i compiti in classe, si consentiva la consultazione di tutti i libri scolastici. Ma non per procedere a un copia e incolla di frasi precostituite bensì per approntare una formula originale ed estemporanea di esposizione/traduzione come soluzione del problema.
Maledetta Internet e tutta quanta questa tecnologia moderna, si ostinano ancora a dire taluni oggi.
Ma la vera causa della potenziale negatività sta solo nel possibile errato utilizzo dello strumento che, se saputo gestire con sapienza, consente invece una consultazione d’infinite fonti e ricchissime biblioteche.
Certo nel panorama di opportunità offerte i “Social” costituiscono raramente il “verbo”; talvolta - e a ragion veduta - inducono a prospettare per buono ciò che è una “fake”, per cui è necessario sempre verificare le fonti di ogni notizia/informazione.
Al giorno d’oggi internet è proprio una finestra nel mondo che rende tutto accessibile, che azzera le distanze, che democratizza i rapporti, che distribuisce equamente le conoscenze.
In quest’ottica diventa anche uno strumento per viaggiare stando seduti, per visitare musei e visionare opere d’arte, per osservare nel dettaglio manuali e tutto quanto è reso disponibile alla consultazione altrui.
Chi non ha mai trascorso qualche ora libera a condurre ricerche attraverso una parola chiave?
Tralasciando i maniaci di patologie e di negatività estreme, che masochisticamente si rivedono poi direttamente interessati in tutte le sintomatologie rappresentate come possibili, risulta stimolante condurre ricerche nei campi che più ci sono consoni, per passioni e interessi.
Ad esempio, personalmente mi piace scoprire personaggi, figure e ogni forma creativa prossima all’arte.
In funzione di ciò approfondisco le mie indagini, ad esempio, sulla creatività di alcuni graffitari che mi intrigano, vado a ricercare le produzioni di soggetti fino a ieri a me sconosciuti, seleziono tante immagini che riconducono a tematiche, a autori, a critici, a insegnanti, a artisti vari.
Attraverso questo sistema, nel campo creativo delle immagini ho visto sul nascere tendenze di autori, ho scoperto allegorie, ironie e umorismi sapientemente nascosti, personaggi ricchi di capacità didattica che riescono a trasmettere in maniera immediata argomenti e concetti che spesso semplici non sono.
Insomma, molto risiede nella capacità nella ricerca del ricercatore curioso e al proprio potenziale di fantasia.
Il mondo è grande ma al giorno d’oggi, grazie alla potenza di tecnologie fino a ieri impensabili, anche i granelli di sabbia sono consultabili dall’infinitamente lontano (rapportando il tutto, per quanto ovvio, alla nostra dimensione umana).
L’amico Max Serradifalco che è stato in questo un pioniere, attraverso Google Hearth, riesce a estrapolare dal video, con l'uso della sua fantasia, composizioni pittoriche che non sono altro che letture della realtà rilevata attraverso sonde satellitari.
Qualcuno sostiene che questo processo non ha nulla a che fare con la creatività, con la fotografia e men che meno con l’arte pittorica in generale: considerazioni opinabili, poiché tutto quello che oggi produciamo attraverso supporti meccanici o che è frutto di elaborazioni di softweare, è sempre conseguente a scelte programmate e gestite dal soggetto che li usa e li governa.
Per concludere, vorrei portare ad esempio alcune cose da me realizzate utilizzando materiali d'altri e che ho scoperto o acquisito semplicemente attraverso il web. Ce n’è per tutti i gusti e, nell’occasione, ne elenco alcuni:
https://youtu.be/lLaq-0Sinag, https://youtu.be/bUYa268WTzU, https://youtu.be/1mBvtYVmBa4 , https://youtu.be/-0FbyE3-A_4 , https://youtu.be/gWDWTKFBJTc , https://youtu.be/QWc214Wji0k , https://youtu.be/3FKupgb1uGo , https://youtu.be/5aSTTP8VCq
Era un pò come una volta, quando oltre a mettere a disposizione il vocabolario per i compiti in classe, si consentiva la consultazione di tutti i libri scolastici. Ma non per procedere a un copia e incolla di frasi precostituite bensì per approntare una formula originale ed estemporanea di esposizione/traduzione come soluzione del problema.
Maledetta Internet e tutta quanta questa tecnologia moderna, si ostinano ancora a dire taluni oggi.
Ma la vera causa della potenziale negatività sta solo nel possibile errato utilizzo dello strumento che, se saputo gestire con sapienza, consente invece una consultazione d’infinite fonti e ricchissime biblioteche.
Certo nel panorama di opportunità offerte i “Social” costituiscono raramente il “verbo”; talvolta - e a ragion veduta - inducono a prospettare per buono ciò che è una “fake”, per cui è necessario sempre verificare le fonti di ogni notizia/informazione.
Al giorno d’oggi internet è proprio una finestra nel mondo che rende tutto accessibile, che azzera le distanze, che democratizza i rapporti, che distribuisce equamente le conoscenze.
In quest’ottica diventa anche uno strumento per viaggiare stando seduti, per visitare musei e visionare opere d’arte, per osservare nel dettaglio manuali e tutto quanto è reso disponibile alla consultazione altrui.
Chi non ha mai trascorso qualche ora libera a condurre ricerche attraverso una parola chiave?
Tralasciando i maniaci di patologie e di negatività estreme, che masochisticamente si rivedono poi direttamente interessati in tutte le sintomatologie rappresentate come possibili, risulta stimolante condurre ricerche nei campi che più ci sono consoni, per passioni e interessi.
Ad esempio, personalmente mi piace scoprire personaggi, figure e ogni forma creativa prossima all’arte.
In funzione di ciò approfondisco le mie indagini, ad esempio, sulla creatività di alcuni graffitari che mi intrigano, vado a ricercare le produzioni di soggetti fino a ieri a me sconosciuti, seleziono tante immagini che riconducono a tematiche, a autori, a critici, a insegnanti, a artisti vari.
Attraverso questo sistema, nel campo creativo delle immagini ho visto sul nascere tendenze di autori, ho scoperto allegorie, ironie e umorismi sapientemente nascosti, personaggi ricchi di capacità didattica che riescono a trasmettere in maniera immediata argomenti e concetti che spesso semplici non sono.
Insomma, molto risiede nella capacità nella ricerca del ricercatore curioso e al proprio potenziale di fantasia.
Il mondo è grande ma al giorno d’oggi, grazie alla potenza di tecnologie fino a ieri impensabili, anche i granelli di sabbia sono consultabili dall’infinitamente lontano (rapportando il tutto, per quanto ovvio, alla nostra dimensione umana).
L’amico Max Serradifalco che è stato in questo un pioniere, attraverso Google Hearth, riesce a estrapolare dal video, con l'uso della sua fantasia, composizioni pittoriche che non sono altro che letture della realtà rilevata attraverso sonde satellitari.
Qualcuno sostiene che questo processo non ha nulla a che fare con la creatività, con la fotografia e men che meno con l’arte pittorica in generale: considerazioni opinabili, poiché tutto quello che oggi produciamo attraverso supporti meccanici o che è frutto di elaborazioni di softweare, è sempre conseguente a scelte programmate e gestite dal soggetto che li usa e li governa.
Per concludere, vorrei portare ad esempio alcune cose da me realizzate utilizzando materiali d'altri e che ho scoperto o acquisito semplicemente attraverso il web. Ce n’è per tutti i gusti e, nell’occasione, ne elenco alcuni:
https://youtu.be/lLaq-0Sinag, https://youtu.be/bUYa268WTzU, https://youtu.be/1mBvtYVmBa4 , https://youtu.be/-0FbyE3-A_4 , https://youtu.be/gWDWTKFBJTc , https://youtu.be/QWc214Wji0k , https://youtu.be/3FKupgb1uGo , https://youtu.be/5aSTTP8VCq
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