Tanti
media hanno denunciato, commentato e argomentato sui recenti scandali che hanno coinvolto il composito mondo della Chiesa di Roma, ma
soltanto dopo avere letto l'ultimo libro di Nuzzi si può avere un'idea sulla
portata concreta dei fatti e sul diretto coinvolgimento della stessa chiesa nel processo
giudiziario avviato.
Dalla
lettura appare, intanto, chiara l'arretratezza giuridica palesata
dall'ordinamento vaticano o quantomeno l'atipicità dell'impianto accusatorio
ancora vigente nello Stato Pontificio. Se,
infatti, possono esserci i presupposti per le fughe dei documenti secretati,
imputabili a soggetti individuati come protagonisti attivi, ad oggi appare
surreale il coinvolgimento penale di giornalisti colpevoli solo di avere
esercitato con estrema professionalità il proprio ruolo; documentando
ampiamente fatti, senza ovviamente citare i loro canali informativi.
Nuzzi
e con analoga iniziativa Fittipaldi, nei rispettivi libri hanno semplicemente
svolto a pieno la moderna funzione del giornalismo d'inchiesta, con buona pace
di quei cattolici retrò che hanno visto in ciò un gravissimo atto di eresia.
Entrando
nel merito, col libro "Via Crucis", edito da Chiare Lettere, Nuzzi già nei primi paragrafi dà chiara idea sulla portata della materia che si accinge a descrivere e documentare.
La
narrazione, che si incentra nell'azione innovativa di Bergoglio, focalizza anche
le tante resistenze incontrate nel terremoto avviato, più che soffermarsi sui recenti eclatanti scandali
ripresi dai media. Il volume costituisce di fatto un eccellente faro che illumina e dirada le complesse ragnatele cattoliche che hanno sempre
occultato e che ancora ora preservano dalla vista di eventuali occhi esterni.
L'articolato
scritto, nell'accennare alle complessità che hanno accompagnato i diversi
papati succedutisi in epoche recenti, mette a nudo le incrostazioni e
progressive ruggini che hanno sempre più appesantito le azioni innovative
tentate.
Quanto
descritto evidenzia l'imponente operazione avviata da Papa Francesco e indica,
peraltro, come si sia ancora ben lontani dal raggiungimento dell'approdo finale
prefissato.
Con
estrema efficacia è altresì descritta la determinazione e la saggezza di un
Papa che, lungi sull'essere sicuro della esattezza e infallibilità degli
equilibri immaginati, appare di fatto certo sulla improcrastinabile necessità
di una azione di radicale rinnovamento di una chiesa cattolica sempre più
discussa e decadente.
In
questa chiave risulta quindi preziosa e meritoria l'operazione verità esperita da Nuzzi
che, con equilibrio e padronanza di linguaggio, attraverso il suo libro
fotografa e rappresenta lo status che ha regnato e che in parte ancora vige
dentro i confini delle mura vaticane.
Senza
scivolare nelle tentazioni di uno scoop, egli evidenzia i problematici aspetti
attuali e prospettici dello Stato Vaticano, riguardo alle Finanze, allo status
e alla gestione delle immense proprietà, agli abusi e alle spesso connesse
distorsioni amministrative. Al contempo Gian Luigi Nuzzi delimita il
patologico, il degrado etico e scandaloso di una parte di ceto clericale di elevato
livello che, assoggettatosi spesso incautamente anche a ricatti economici o di
carriera, riguarda comunque un'altra spinosa questione all'interno della estesa comunità (cattolica
e laica, residente e non).
Rimane
altresì chiara anche l'ampia palude inesplorata costituita dall'operato dello
IOR, che ha ospitato di certo tantissime spregiudicate operazioni
inconfessabili che rimangono ancora nell'ombra (riciclaggi finanziari, collegamenti con Banda della Magliana, casi Sindona e Calvi o Rapimento Emanuela Orlandi in primis) e che, seppur essendo l'istituto commissariato, restano tuttora lontane dall'avviata azione di trasparenza bergogliana.
In
poche parole, come sostiene lo stesso autore, il libro non è assolutamente da
additare a ludibrio ma costituisce, bensì, un utile aiuto alla chiesa
cattolica consciamente impegnata nel suo riscatto.
E' pure da osservare come, nell'anno della misericordia, risulta assai prudente la
scelta in ultimo assunta dal pontificato di sospendere il procedimento giudiziario avviato. Bergoglio è un Papa deciso
ed irruento ma riflette e spesso è anche capace di tornare a valutare le sue decisioni; ha ben chiara la sua missione, si guarda intorno,
ascolta, prende atto delle realtà reale e intanto continua a dimorare a Santa Marta, ......
anche lui sa bene di essere un uomo ...... e come tale sa che anche lui potrebbe
essere portato ad errare.
Per
concludere "Via Crucis - Da registrazioni e documenti inediti. La
difficile lotta di Papa Francesco per cambiare la Chiesa" già col il suo
titolo annuncia di essere un libro pieno di contenuti: non ci resta che leggerlo.
Essec
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