Testo:
"Buongiorno a tutti, siamo agli sgoccioli, non del berlusconismo perché ci ha abituati a avere 7 vite come i gatti, siamo agli sgoccioli di questo governo, perché questo governo come l’abbiamo visto non ha più la maggioranza.
La mossa di Fini - Il discorso di Fini di ieri è uscito dai tatticismi e ha annunciato due possibili soluzioni: o Berlusconi si dimette, va al Quirinale per farsi reincaricare per un nuovo governo, con una nuova maggioranza meno sbilanciata sulla Lega, per questo Fini vorrebbe imbarcare l’Udc, oppure se Berlusconi non vuole cambiare governo e naturalmente programma di governo, Fini ritira i suoi uomini, il Ministro Ronchi, i viceministri e sottosegretari Urso, Meni e Bonfiglio e da quel momento i finiani che sono 35 alla Camera, sono in grado di mandare sotto la maggioranza ogni volta che vogliono.
E naturalmente non avendo più uomini al governo, sono svincolati da qualunque fedeltà al governo e si riservano di votare sì e no legge per legge, Berlusconi è nel sacco, come ha detto Tremonti nell’ultimo Consiglio dei Ministri “il vero Presidente del Consiglio è Fini” che praticamente tiene Berlusconi per le palle, nel senso che a questo punto il Cavaliere ha due strade: o rompe con Fini, va alla crisi di governo e accetta quello che Fini gli ha chiesto, cambiare maggioranza, cambiare programma e da quel momento è ovvio che si troverebbe nelle mani di Fini e di Casini che lo farebbero ballare per i prossimi 3 anni di legislatura logorandolo e consumandolo, oppure non accetta i diktat di Fini quindi va al Quirinale dicendo di non essere disponibile a un governo con una maggioranza diversa, a quel punto potrebbe chiedere e sperare che gli vengano concesse, le elezioni anticipate, oppure, terza strada, restare in piedi con questo governo e naturalmente sottoporsi alle periodiche imboscate primari dei finiani.
Quindi nel primo caso sarebbe nelle mani di Fini, nel terzo caso sarebbe nelle mani di Fini, nel secondo caso, quello delle dimissioni e della richiesta delle elezioni anticipate, potrebbe essere la strada per liberarsi di Fini e per andare davanti agli elettori nella speranza che gli diano, a causa dei meccanismi, dei premi di maggioranza di questa legge elettorale, la porcata di Calderoli che è attualmente in vigore, sperare di avere i numeri sufficienti nella prossima legislatura per governare anche senza i finiani, per renderli ininfluenti, per ottenere quel 30% o più che gli consente di far scattare il premio di maggioranza e quindi di ottenere il 55% dei seggi alla Camera, anche se non ha neanche il 50 e neanche il 40% dei voti.
Però se questa è la sua speranza non è detto che riesca a coronarla, intanto perché le elezioni potrebbero andargli male e quindi potrebbe non ottenere il numero sufficiente di voti per far scattare quel premio famoso di maggioranza e quindi potrebbe, se si va al voto, ottenere una maggioranza relativa che con gli serve a niente, essere semplicemente il primo partito in Italia, ma non avere i numeri, insieme alla Lega per governare. Potrebbe avere la maggioranza che gli serve per governare solo in uno dei due rami del Parlamento, solo alla Camera, sapete che al Senato c’è un altro meccanismo e quindi secondo le proiezioni che si fanno in questi giorni, stante così le cose, Berlusconi potrebbe avere il premio di maggioranza alla Camera, ma non avere la maggioranza al Senato, naturalmente senza uno dei due rami del Parlamento il suo governo cadrebbe lo stesso giorno in cui si apre con la richiesta di fiducia.
Ma potrebbe anche, non arrivarci neanche alle elezioni, perché Berlusconi e lo sa bene, potrebbe, dimettendosi al Quirinale, passare la palla a Napolitano e trovarsi di fronte un Napolitano che fa di punto per non interrompere prematuramente la legislatura e quindi come è prassi consolidata, costituzionale come hanno fatto tutti i suoi predecessori sempre, Napolitano potrebbe andare a cercare una nuova maggioranza in Parlamento, maggioranza che, su certi punti, potrebbe anche esserci, non una maggioranza che sia in grado di governare per i prossimi 3 anni di legislatura, questo credo sia da escludere, perché? Perché questa maggioranza senza Berlusconi e la Lega, dovrebbe andare da Fini all’Udc, al PD, a Di Pietro e naturalmente se si tratta di rifare la legge elettorale potrebbero anche mettersi d’accordo, se si tratta di risolvere il conflitto di interessi potrebbero anche mettersi d’accordo, se si tratta di fare due o tre misure economico – finanziarie a richiesta dell’Europa potrebbero anche mettersi d’accordo, ma su tante altre cose molto meno e poi sarebbe legittimo, intentiamoci, un governo che nasce da una maggioranza parlamentare è sempre un governo legittimo, non esiste il concetto di ribaltone per la nostra Costituzione, ogni parlamentare rappresenta tutto l’elettorato e vota senza vincolo di mandato, quindi il ribaltone è un’espressione giornalistica, polemica, politica ma non c’entra niente con la nostra Costituzione, tutti i governi che hanno un voto in più del 50% dei parlamentari, sono legittimi.
Bisogna vedere se tutti i governi legittimi sono anche buoni e sono anche soprattutto convenienti a quelli che li fanno, immaginate se in Italia andasse al governo per 3 anni uno schieramento, un’ammucchiata, un’armata brancaleone che raduna il partito di destra come quello di Fini, i partiti di centro-sinistra come quelli di Di Pietro e di Bersani e il partito di centro come quello di Casini, 3 su 4 dei quali hanno perso le elezioni nel 2006, Berlusconi avrebbe 3 anni di immense sconfinate praterie per lanciare la sua campagna vittimistica contro coloro che a tavolino con i metodi della vecchia repubblica hanno sovvertito il voto, perché una cosa è sicura, gli italiani nel 2006 hanno dato la maggioranza al centro-destra, è vero che gli italiani che hanno votato per i partiti delle opposizioni: Udc, i Dv, PD con l’aggiunta della sinistra radicale che poi non fece il quorum e quindi non entrò in Parlamento erano più numerosi degli italiani che hanno votato per il Pdl e per la Lega, però Pdl e Lega si presentavano insieme, coalizzati, mentre sinistra radicale, Pd, Idv e Casini non si presentavano coalizzati, quindi non si può stabilire che gli italiani volessero un governo che andava da Casini a Bertinotti all’epoca, né oggi si può ipotizzare che gli italiani in maggioranza vogliano un governo che vada da Fini a Vendola e escluda Berlusconi e Bossi, quindi è evidente che, sia pure legittimo, un governo del genere, se dovesse proporsi di durare per 3 anni, sarebbe dal punto di vista del diritto costituzionale legittimato, ma non sarebbe né opportuno né probabilmente decente, né etico da questo punto di vista però Berlusconi non teme questo, sa che non nascerà un governo senza di lui, prima di andare alle elezioni che duri 3 anni, sa però che potrebbe nascere un governo, un governino, un governicchio balneare, tecnico, provvisorio di pochi mesi e fare alcune cose che non lo preveda, che non lo comprenda, che non lo inglobi, un governo senza di lui, perché? Perché è evidente che questa nuova maggioranza che non può durare 3 anni, né credo se lo proponga, potrebbe però durare 6 mesi, un anno.
Berlusconi sa anche che il Capo dello Stato non vuole tra i piedi elezioni anticipate nei mesi di marzo e aprile, se venisse ufficializzata la crisi di governo oggi, si andrebbe a votare inevitabilmente tra febbraio – marzo – aprile, ma a febbraio – marzo – aprile cade il 150° dell’Unità d’Italia e Napolitano magari è molto spento quando si tratta di questioni molto attuali come le leggi vergogna e tutto quanto, lì dorme sonni profondi, ma quando ci sono anniversari, operazioni storico – archeologiche, operazioni nostalgia è piuttosto attivo e quindi è tutto pronto, lanciato verso questo centocinquantenario che sicuramente sarà un’orgia di retorica infinita e insopportabile, però questo è, verranno tagliati molti nastri, si faranno molti convegni, si faranno molti concerti, ci saranno molti comizi, molte commemorazioni e tutti si proclameranno eredi universali di Cavour, Vittorio Emanuele II, Garibaldi, Mazzini e chi più ne ha più ne metta, quindi in primavera Napolitano si farebbe tagliare una mano pur di non andare alle elezioni quindi è probabile che tenti un governo non presieduto da Berlusconi perché presieduto da Berlusconi non avrebbe la maggioranza, presieduto da qualcun altro che cerchi di mettere insieme il maggior numero di forze politiche e se conosciamo un po’ Berlusconi, sappiamo che tutti i governi non presieduti da lui non gli piacciono e quindi statisticamente sappiamo che Berlusconi non ha mai appoggiato nessun governo che non fosse presieduto da lui, neanche nel 1995 quando fu addirittura lui a scegliere Dini come suo successore, dopo che era successa la stessa cosa che succede oggi, che uno degli esponenti cardine della sua maggioranza era venuto meno, all’epoca era Bossi, lui a ogni legislatura perde un allenato, nel 1994 perse Bossi, nella legislatura iniziata nel 2001 perse Casini e Follini e adesso ha perso Fini.
Nel 1994 quando cadde il suo governo Scalfaro diede vita scoprendo che c’era una maggioranza che lo voleva a un governo provvisorio che doveva fare la manovra finanziaria correttiva e alcune altre cose, Berlusconi designò Dini come leader della maggioranza parlamentare che era stato il suo Ministro del Tesoro nel suo primo governo, gli promise la fiducia ma all’ultimo momento quando Dini si presentò in Parlamento per chiederla, Berlusconi cambiò idea proprio perché lui non ce la fa a vedere qualcun altro a Palazzo Chigi al posto suo, essendo anche convinto di essere il miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni e quindi Dini non ottenne la sua fiducia, la ebbe poi dalla Lega, dal centro-sinistra e dalla Sinistra Radicale.
Oggi un governo simile presieduto da un tecnico, tecnici poi sulla piazza non è che siano molti ovviamente, lo sappiamo benissimo, otterrebbe una maggioranza che andrebbe da Fini a Casini, a Bersani, a Di Pietro e quindi Berlusconi non ci starebbe perché Berlusconi non avrebbe più il Ministero della Giustizia, non avrebbe più il Ministero delle comunicazioni, sviluppo economico con delega alle comunicazioni e soprattutto non sarebbe lui a gestire la campagna elettorale con inevitabili possibili contraccolpi sulla RAI, con possibili e inevitabili contraccolpi sulla gestione dei servizi di sicurezza delle forze dell’ ordine, delle prefetture e poi sapete che conta chi ha il Ministero dell’Interno e chi controlla le prefetture quando ci sono le elezioni, sapendo poi l’uso che viene fatto di spezzoni di servizi segreti con dossieraggi etc., i servizi segreti fanno capo al governo in carica e la RAI, sappiamo benissimo, che per quanto abusivamente, risponde agli ordini del governo in carica, quindi Berlusconi oltre a perdere il controllo del Ministro della Giustizia e delle comunicazioni, non avrebbe più di che mettere le mani, se non tramite i suoi uomini sulla RAI in campagna elettorale, non potrebbe più ordinare alla Commissione di vigilanza di far chiudere i programmi sgraditi, come avvenne alle ultime elezioni regionali, perdere il pallino della Presidenza del Consiglio, tanto più se si va a votare di qui a pochi mesi, evidentemente gli creerebbe dei seri problemi, questo è il quadro della situazione che si è aperta ieri con il discorso di Gianfranco Fini, quindi capite che in questo momento Fini ancora una volta è riuscito a passare la palla, il cerino nel campo del Cavaliere e spetta al Cavaliere decidere come liberarsene, perché è evidente che le scelte a questo punto spettano a lui e l’alternativa che gli ha posto Fini è chiara. Cosa succede ora - Molti mi chiedono cosa ne penso di Fini, anche sui siti vogliono un commento, quello che penso l’ho sempre detto, non credo sia particolarmente interessante cosa ne pensa una persona di Fini, nel senso che ciascuno ha gli strumenti per farsene un’idea, è ora di finirla, attendere che qualche giornalista ti dica cosa devi pensare, semmai i giornalisti ti devono dire cosa succede, poi tu decidi a partire da quello che succede come la devi pensare o come non la devi pensare.Penso che quindi sia molto più interessante anziché fare un commento di quello che è successo ieri, fare un’analisi, vedere qual è la situazione in Italia dopo che Fini ha compiuto l’ultimo strappo che precede la caduta del governo, poteva dichiarare caduto il governo ieri? Certo che poteva farlo, gli conveniva farlo? No, non gli conveniva farlo perché il gioco del cerino non è soltanto un tatticismo, noi sappiamo benissimo che le campagne elettorali da quando c’è Berlusconi non si giocano sulle cose che succedono, ma si giocano su come i mezzi di comunicazione presentano le cose che succedono, Fini ha un grosso punto di forza, non è stato lui a abbandonare Berlusconi ma è stato Berlusconi a farlo cacciare nelle ai sui fedelissimi alla fine di luglio di questa estate con l’accusa di deviazionismo, di essere incompatibile con i valori fondanti del Pdl che lui aveva fondato insieme a Berlusconi, perché era incompatibile? Perché si era messo a difendere la magistratura e a parlare di legalità, veniva accusato di intelligenza con il nemico perché “colluso con la magistratura” come se si potesse essere collusi con le guardie, semmai si è collusi con i ladri di solito, ma naturalmente chi è colluso con i ladri o è un ladro, guarda con sospetto chi è colluso con i magistrati e con le guardie.
Quindi Fini è stato cacciato di fatto, i suoi sono stati deferiti ai probiviri e lui è stato definito incompatibile, anche se non c’è stato un provvedimento esplicito di espulsione che non avrebbe potuto essere emesso se non previo passaggio davanti ai probiviri di fatto Fini il 29 luglio è stato cacciato, è stato poi manganellato per la storia di Montecarlo dai giornali e dalle televisioni, quindi oggi non è indifferente vedere chi si assumerà la responsabilità della caduta del governo, perché dato che la caduta del governo Berlusconi a metà esatta del percorso dei 5 anni di legislatura è il fallimento del Popolo delle Libertà che aveva ottenuto la maggioranza più ampia mai vista nella storia repubblicana e pur con quella maggioranza gigantesca con è riuscito a combinare nulla, se uno dovesse dire cosa hanno fatto questi nei primi due anni e mezzo, la risposta è: niente, zero! Anzi ha fatto danni, come si vede dai crolli di Pompei che sono anche simbolici, gli ultimi giorni di Pompei, voi sapete che a Pompei anziché affidare gli scavi e le zone archeologiche a esperti, a storici dell’arte, a archeologici, a restauratori, anche Pompei è stata affidata una protezione civile, come se la protezione civile ne sapesse qualcosa di Pompei.
Bertolaso continua a fare danni anche dopo le sue dimissioni, Bertolaso e Bondi insieme poi costituiscono un cocktail veramente esplosivo, devastante, non bastava Bertolaso, pure Bondi, quindi questo è un governo che non ha fatto nulla, pur avendo una maggioranza enorme, pur non avendo nessun alibi, ecco perché è importante vedere chi verrà individuato dall’opinione pubblica, dalla propaganda mediatica come il colpevole di questo disastroso fallimento e ecco perché Fini vuole che sia Berlusconi a prendersi la responsabilità di questo fallimento, perché? Perché è a causa di Berlusconi che non si è fatto niente, non è mica colpa di altri se in questi due anni e mezzo il Parlamento e il governo sono stati permanentemente sequestrati per approvare leggi che abolissero i processi al Cavaliere, anziché leggi che si occupassero dei problemi dei cittadini e quindi è molto importante che sia il Cavaliere, non è un tatticismo, è fondamentale a essere individuato come il responsabile del fallimento del Popolo della Libertà.
Quindi questa è la mossa che secondo me è una mossa che dal punto di vista di Fini è molto astuta, quella di dire che è finita, ma di dire i Berlusconi: la responsabilità è tua, prenditela, altrimenti se pensi di poter realizzare quel cosa, dicci quel qualcosa, fai un nuovo programma visto che questo non è più un governo ma è un’agonia, un verminaio!
Il discorso di Fini poi conteneva alcuni punti interessanti, per esempio l’insistenza ossessiva per la legalità, legalità che non è più il vecchio ciarpame neofascista o postfascista di sicurezza, tolleranza zero e ordine, non è un concetto poliziesco di legalità, è un concetto molto più moderno e molto più trasversale, nel senso che è legge uguale per tutti, è la Costituzione repubblicana, questo lo ha ripetuto più volte, non vuole dire ripulire le strade, certo bisogna ripulire le strade, ma non è più quel modo vecchio e un po’ sbrigativo, forcaiolo di intendere la legalità, semplicemente retate, espulsioni, manganelli, brutalità, legalità vuole dire legge uguale per tutti e è un valore costituzionale che non è né di destra né di destra, dovrebbe essere di tutti ma in questi ultimi anni non è stato di nessuno, chi parlava di legalità? A parte Di Pietro che era considerato un fissato, la legge uguale per tutti è a tutela dei deboli, non dei forti, legge uguale per tutti è chi è debole non sente di avere tutele o diritti, sa che esiste una legge che lo difende e se qualcuno viola quella legge che c’è un posto dove andare a far valere i propri diritti, a ottenere giustizia, quindi come diceva Vaclav Halev la legge è la magistratura che la fa rispettare in maniera uguale per tutti, sono il potere di quelli che non hanno potere, il potere dei senza potere, è molto importante il fatto che dal concetto di tolleranza zero, legge e ordine si sia passati al concetto di legge uguale per tutti e di legalità, è un grosso salto da una destra vecchia, muffita, a una destra che tenta di diventare qualcosa di moderno, questo è molto positivo.
Un’altra cosa, una mia soddisfazione personale è che su Il Fatto Quotidiano proprio due giorni prima dell’incontro di Perugia, mi ero permesso di scrivere un articoletto, manca soltanto Gimmy il fenomeno dove prendevo un po’ in giro Fini e Futuro e libertà per certe scelte che mi sembravano poco coerenti, un partito soprattutto se nasce ora ma non nasce dal nulla, nasce da una costola di altre esperienze politiche, deve avere molto chiare le proprie finalità, i propri obiettivi, il proprio programma, perché? Perché poi le idee camminano sulle gambe degli uomini e quindi gli uomini devono essere scelti sulla base delle idee che devono andare a rappresentare, se faccio un partito contro i gay non chiedo di entrare a Vendola, se faccio un partito contro le donne, non chiedo di entrare a una donna, se faccio un partito contro gli immigrati non chiedo di entrare agli immigrati, se faccio un partito contro la corruzione, non chiedo ai corrotti di entrare, anzi li tengo fuori!
Quindi è molto importante capire per cos’è e contro cos’è questo partito, se la legalità è quella che Fini ha raccontato ieri a Perugia, deve domandarsi se le persone che gli stanno al fianco sono tutte coerenti con quell’idea di legalità e lo deve anche dire a quelli che stanno alla porta del partito perché in questo momento la porta di quel partito è affollatissima di gente che chiede di entrare, che spinge per entrare, perché? Perché è evidente, Fini ha 20 anni meno di Berlusconi, a destra si sente che l’aria tira per quella parte, per la prima volta Berlusconi è diventato il passato, sta passando di moda, quindi ci sono molti che per ragioni non di convinzione, ma di moda, opportunismo, arrampicamento o di acqua alla gola, tentano di riciclarsi dall’altra parte, molti potrebbero essere in sintonia con il nuovo partito di Fini, ma non tutti, se i topi scappano dalla nave che affonda, devi mettere qualcuno alla porta per selezionare i topi, per vedere topo e topo, dire a questo: no tu non entri perché non mi piaci, tu entri perché mi piaci oppure magari chiedere al topo che vuole entrare come la pensa su certi temi che tu hai deciso essere fondamentali per il tuo partito.
Negli ultimi giorni, per questo ho scritto “manca solo Gimmy il fenomeno” è entrato di tutto in Futuro e libertà o meglio: c’era già un po’ di tutto prima, i 33 finiani alla Camera e i 13/14 al Senato non è che fossero tutti proprio omogenei con il disegno che Fini ha esposto più volte a Mirabello ma soprattutto a Perugia, la figura di Fabio Granata o di Giulia Buongiorno molto sparati sui temi della legalità e sulla difesa dell’indipendenza della magistratura, con figure come l’Avvocato Consolo, artefice della proposta del Lodo Consolo per l’impunità assoluta dei Ministri, in conflitto di interessi perché anche l’Avvocato del Ministro Matteoli nel processo che Matteoli ha a Livorno non è che siano molto compatibili.
La stessa Chiara Moroni, persona per benissimo etc., perché è diventata parlamentare? Perché è la figlia di un imputato di Tangentopoli che si è suicidato dopo che si è scoperto che prendeva le tangenti e da allora non ha fatto altro che essere utilizzata da Berlusconi per attaccare la magistratura con un volto che naturalmente incute rispetto perché è comunque la figlia di una persona che è morta suicida, che c’entra con chi si propone di difendere la magistratura anticorruzione? Non quando sbaglia, quando ha ragione, stiamo parlando dell’indagine Tangentopoli, non di un’indagine campata per aria, oltre al fatto che già c’era qualcuno che forse era meglio che non ci fosse, poi ne sono arrivati degli altri negli ultimi tempi, c’è una discreta transumanza dal Pdl ai finiani, quindi dovrebbero stare molto attenti, mettere dei cerberi, dei mastini, dei buttafuori all’ingresso per scremare il grano dall’olio, cosa che finora non mi pare abbiano fatto, tant’è che l’altro giorno mentre si vedeva questo fiume in piena di gente che entrava, spingeva, sgomitava etc., il nostro collega de Il Fatto Quotidiano ha chiesto ai colonnelli di Fini che hanno un po’ il compito di dirigere il traffico: avete mai mandato indietro qualcuno o prendete tutti? Loro hanno risposto: Lunardi ci aveva fatto sapere di essere interessato, ma gli abbiamo detto di restare pure dove stava.Chi si imbarca Fini? - E’ un’ottima cosa naturalmente avere respinto le avance di Lunardi, ma non è che c’è solo Lunardi, non è che bisogna proprio essere Lunardi per diventare impresentabili in un partito che sventola la bandiera della legalità, forse c’è anche un fatto di coerenza, oltre che di storie personali, non è che basta essere incensurati.Per esempio è entrata Tiziana Maiolo, quest’ultima secondo me è una persona dal punto di vista penale assolutamente ineccepibile, non credo che abbia mai rubato neanche un bottone, la Maiolo è portatrice di una cultura che è completamente antitetica rispetto a quello che dice di voler essere Futuro e Libertà è un ex redattrice de Il Manifesto, è una che ce l’ha sempre avuta con la magistratura, è una che è stata usata proprio per questo da Berlusconi al servizio del proprio garantismo peloso, passata da Rifondazione Comunista a Forza Italia nel 1994, un bel saltino senza neanche passaggi intermedi, anzi neanche qualche camera di compensazione, è diventata subito Presidente della Commissione parlamentare antimafia e lì ha passato il suo tempo a insultare i magistrati, i pentiti e a difendere tutti gli imputati eccellenti di mafia, dopodiché ha chiesto di abolire non il concorso esterno in associazione mafiosa, di abolire il reato di associazione mafiosa, il 416 bis, quello che martiri come La Torre, come Dalla Chiesa, come Chinnici hanno pagato con la vita perché è stato dopo il loro omicidi che è stata varata quella legge che ha istituito il reato specifico di mafia in Italia, credo nel 1982.
Ha chiesto l’abolizione della legge sui pentiti, perché evidentemente i mafiosi le piacciono zitti e poi ha chiesto l’abolizione della custodia cautelare, se uno ammazza un altro bisogna aspettare che venga condannato in Cassazione per poterlo ficcare dentro, questa è la conseguenza se viene abolita la custodia cautelare, la carcerazione prima della sentenza definitiva, cosa c’entra una che la pensa così, è legittimo che la pensi così, ci mancherebbe, è dagli anni 60 che la pensa così, cosa c’entra con Futuro e Libertà non si capisce, oltretutto che beneficio può portare la Maiolo, una che credo non la voterebbe neanche un parente stretto, non è neanche una portatrice di voti, tant’è che Berlusconi l’ha scaricata senza particolari conseguenze.
E’ entrato Alfredo Biondi alla sua veneranda età, Biondi credo sia in Parlamento dal 1964, mentre io nascevo lui entrava in Parlamento, ho 46 anni, è stato Ministro della Giustizia del primo governo Berlusconi, è l’autore e ha dato il suo nome alla prima legge vergogna dell’era berlusconiana, il Decreto Biondi che aboliva la custodia cautelare per Tangentopoli, proprio alla vigilia degli arresti per le tangenti della Fininvest alla Guardia di Finanza e fu proprio Fini insieme a Bossi a far ritirare quel Decreto a furor di popolo e subito dopo furono arrestati i dirigenti della Fininvest e i finanzieri corrotti in quello scandalo e Bossi rivelò che il Decreto era stato fatto a posta per salvare il fratello di Berlusconi dal carcere e lo so benissimo che Biondi è un vecchio liberale, però le cose fatte conteranno pur qualcosa, cosa c’entra Fini con Biondi? E'entrato l'ex coordinatore regionale in Piemonte di Forza Italia Roberto Rosso, quest’ultimo si era appena dimesso questa estate perché amico intimo di quel Cazzago, credo si chiami così, coinvolto nello scandalo di Phonemedia già me lo ricordo qualche anno fa quando coordinava Forza Italia in Piemonte e fu arrestato Luigi Odasso, il direttore generale dell’Ospedale Molinette che prendeva le tangenti in ufficio, come Mario Chiesa, Odasso disse la stessa cosa che aveva detto Chiesa e cioè: non rubo per arricchirmi, rubo per comprare tessere fasulle di Forza Italia e scalare il partito perché voglio diventare Ministro o sottosegretario della sanità, Rosso era il coordinatore regionale del partito che questo Odasso stava scalando a suon di tessere gonfiate, almeno accorgersi che questo stava diventando come la rana che ci gonfia nella fiaba, avrebbe dovuto accorgersene, invece dice tranquillamente: quello stava scalando il nostro partito e non me ne ero neanche accorto, complimenti, chissà che gestione allegra in quel partito!
Possibile che uno che è stato nella Democrazia Cristiana con Vito Bonsignore, non dico con De Gasperi, nel 1992 appena scoppia Mani Pulite si innamora dei magistrati e fa il movimento Mani Pulite, 1994 Forza Italia, adesso appena vedi che Berlusconi è un po’ in difficoltà, Fini Roberto Rosso, possibile? E’ diventato subito il N. 1 dei finiani in Piemonte, non è così che nasce un partito che si propone, legalità è anche coerenza, non è soltanto fedina penale pulita e poi a proposito di fedine penali… poi c’è un altro meraviglioso esemplare di riciclo, ve lo ricordate Valerio Carrara? Fu eletto nel 2001, fu l’unico per sbaglio eletto con Di Pietro in quella tornata perché Di Pietro non fece il quorum per un soffio, l’unico che risultò eletto, credo per il meccanismo dei resti, fu questo bergamasco Carrara, appena mette piede alla Camera, in meno di 24 ore è già passato con Forza Italia, uno che si è candidato nel partito più antiberlusconiano che esista, quello di Di Pietro, zac in meno di 24 ore era già berlusconiano e da allora è sempre rimasto berlusconiano, adesso è dato in avvicinamento, spero che qualcuno lo fermi prima che entri lì dentro!
Anche perché chi ha tradito, può tradire ancora, sono vocazioni queste, adulte tra l’altro, si sono presi Giampiero Catone, quest’ultimo nel 2001 fu arrestato e poi fu coinvolto in varie inchieste, a Roma per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, al falso, alle false comunicazioni sociali, alla bancarotta fraudolenta pluriaggravata, questa è la ragione per cui lo fece arrestare la Procura di Roma nel 2001 mentre era candidato con Buttiglione, perché lui ha cambiato partiti ogni due minuti.
Era già indagato per il fallimento di un’azienda di pannolini, la Abatec, è stato rinviato a giudizio per estorsione ai danni di una multinazionale, poi per la Abatec nel 2008 è stato assolto e recentemente ha detto di avere risolto tutti i suoi problemi giudiziari, ho l’impressione che ci sia ancora qualche processo aperto, ma stiamo verificando, ma si può prendere uno con questo curriculum? Poi c’è Nino Strano, quest’ultimo, qualcuno se lo ricorderà, è quel senatore un po’ strano che nel 2008 quando Prodi cadde, gennaio 2008 festeggiò stappando una bottiglia di Champagne in pieno Palazzo Madama e tirando fuori anche una fetta di Mortadella sventolandola e mangiandosela così con quel gesto molto elegante, poi cominciò a urlare mafioso, culattone di tutto a un tale Cusumano che aveva osato votare a favore del governo Prodi, dato che Cusumano era nell’Udeur, era suo preciso dovere votare per il Governo Prodi, visto che era stato eletto nella stessa coalizione, ma dato che Mastella aveva tradito Prodi, allora uno che tradiva il tradimento di Mastella era considerato un traditore, quindi si prese anche gli insulti e fu poi sputacchiato da quell’altro Barbato. Fini, Nino Strano e la giunta Lombardo - Questo Strano, Fini disse che non avrebbe più dovuto essere rieletto, invece fu ricandidato, fu trombato allora fu sistemato come Assessore regionale in Sicilia, nella Giunta Lombardo, non l’ultima, la penultima, al turismo, nel frattempo è stato condannato a due anni e due mesi per abuso d’ufficio con il Sindaco Scapagnini e altri 5 assessori perché era assessore in una Giunta Comunale di Catania di Scapagnini e alla vigilia delle elezioni cosa hanno fatto?
Hanno regalato una barcata di soldi ai dipendenti comunali, concedendo loro così all’improvviso il giorno prima o due giorni prima delle elezioni, contributi previdenziali per i danni causati dalla cenere lavica dell’eruzioni dell’Etna, si sono comprati i dipendenti comunali, che in Sicilia come sapete sono molti, anche quelli regionali, con un’elargizione che configura un chiarissimo voto di scambio, visto che è stato fo alla vigilia del voto, condannato con Scapagnini in primo grado, adesso è in corso l’appello, con la legalità uno condannato in primo grado, non è che c’entri molto, oltretutto recentemente i finiani sono diventati insieme al PD e a un po’ di partiti centristi, il perno della nuova ultima Giunta Lombardo che è la quarta, credo, che è fatta da tecnici, quindi Strano non c’è, ma è comunque nell’assemblea regionale siciliana e è il più potenziaro dei finiani in assemblea regionale, possibile che i finiani appoggino, peraltro con il PD la Giunta di Raffaele Lombardo che è indagato per mafia a Catania? Adesso dal rapporto del Ros sul caso Lombardo e sul caso di molti altri, alcuni sono stati arrestati l’altro giorno, risulta che Strano ha dei rapporti con la famiglia Marsiglione che è considerata la reggente del gruppo del clan Santa Paola e gli uomini del Ros parlano tra stretti legami tra Strano e uno degli indagati principali dell’inchiesta, un certo Francesco Marsiglione.
Per esempio scrive il Ros, il 25 dicembre 2007, a Natale di 3 anni fa, Strano si recava presso il carcere di Bicocca, ove utilizzando le sue facoltà di parlamentare, aveva un colloquio con il detenuto Francesco Marsiglione, posto che l’On. Strano è amico di Francesco Marsiglione e la facoltà data ai parlamentari di incontrare i detenuti è funzionale a un controllo delle condizioni degli stessi, non a una visita ai propri elettori o amici.
Dopo l’incontro in carcere Marsiglione nei successivi dialoghi con i propri familiari intercettati, faceva più volte riferimento a tale visita, indicando Strano come frate Nino, le conservazioni, scrivono i magistrati, nelle quali il Marsiglione dialogando con il fratello e con il figlio parla di Nino Strano, denota una disponibilità del politico nei confronti di tutta la famiglia Marsiglione e un interesse dello stesso politico per l’apporto che potrà ricevere in occasione di competizioni elettorali.
Una delle tante intercettazioni immortala Marsiglione che dice “quello, Nino è venuto qua, mi ha salutato, mi ha abbracciato, dice, ma perché non vengono i tuoi, mi fai cercare? Fammi cercare perché ora sono qua questo periodo”, oppure Girolamo Marsiglione che dice “lo zio Nino – che sarebbe secondo gli inquirenti sempre Strano – mi ha detto il giorno 22, ci sentiamo che dobbiamo parlare 10 minuti” oppure “per te papà fatti il curriculum – dice Francesco Marsiglione - senza data e senza niente in modo che tu poi, fammi sapere con tuo frate Nino etc." per gli inquirenti si tratta di ovviamente un possibile voto di scambio, favori, sistemazione di figli in cambio di voti e di aiuti elettorali.
Non sappiamo se Strano sia indagato, ma certamente queste indagini aggravano non giudiziariamente per ora, ma politicamente la posizione di Strano, un partito che si ispira alla legalità non deve cacciare nessuno senza ovviamente neanche un rinvio a giudizio per reati gravi e qui peraltro abbiamo addirittura una condanna in primo grado per abuso d’ufficio, ma dovrebbe almeno porsi il problema di sospendere questo signore, si attende da Fini qualche gesto conseguente dopo il discorso, il bel discorso che ha tenuto ieri a Perugia, un discorso che è stato sottolineato dalle ovazioni del pubblico, ogni qualvolta Fini parlava male di Berlusconi, dopo anni che ci hanno detto che l’antiberlusconismo era una cosa brutta e era una cosa di sinistra, adesso scopriamo che per fortuna sta nascendo, anzi c’è già clandestino perché nessuno se ne è mai voluto accorgere, un antiberlusconismo di destra e questo è molto interessante e è molto importante.Fini deve essere chiaro e coerente, conviene a tutti noi italiani sia che siamo di destra, sia che siamo di sinistra, la nascita di un centro-destra normale, non berlusconiano che parli di legalità, ma che poi la pratichi anche quotidianamente, noi de Il Fatto Quotidiano ogni tanto veniamo accusati di stare con Di Pietro, ogni tanto con Grillo, ogni tanto con Fini, ogni tanto con questo, con quell’altro, noi semplicemente abbiamo le nostre posizioni, l’abbiamo detto fin dal primo giorno, la nostra linea politica è la Costituzione repubblicana, chi si avvicina una Costituzione repubblicana ci piace, naturalmente non basta che ne parli, bisogna poi che la Costituzione la attui nei fatti e quindi dai fatti giudicheremo Fini come giudichiamo tutti gli altri, passate parola e ricordatevi l’abbonamento a Il Fatto Quotidiano, grazie e buona settimana!"
Marco Travaglio (Passaparola dell'8 novembre 2010)
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