A Palermo c’era e non c’è
L’avvistamento di una cabina telefonica a Roma la scorsa settimana mi ha fatto riflettere sulle cose che facevano parte del paesaggio urbano, sulle abitudini, su alcuni luoghi e sapori che un tempo erano così consolidati da sembrare intramontabili e invece non fanno più parte della quotidianità. Avviene nelle nostre vite e anche per la nostra città.A Palermo che cosa c’era e non c’è? Facciamo qualche esempio:
- le pizzette di Giannettino a piazza Politeama;
- le giostre al Foro Italico;
- le bancarelle dei polipari e dei cozzari a Mondello;
- le cabine montate sulle impalcature all’Acquasanta;
- andare in discoteca il sabato pomeriggio;
- lo stadio de La Favorita a un anello;
- le insegne luminose delle bibite Trinacria;
- i passaggi a livello in città;
- le feste della goliardia per le matricole all’Università (con tanto di “papello”);
- il bar Roney in via Libertà.
http://www.rosalio.it/2010/04/29/a-palermo-cera-e-non-ce/
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