Valencia 19 novembre 2017: in questa città ho concluso la mia
quindicesima maratona. Dopo quattro anni di infortuni e problemi di ogni
genere, domenica mattina ho nuovamente vissuto l'emozione della
partenza in un fiume di gente che parte entusiasta verso una meta
lontana. In una gelida mattina, riscaldata dagli abbracci di Franco,
siamo partiti in un misto di tensione e gioia. Accecata da un fascio di
luce ho visto Franco avviarsi più velocemente di me e scomparire tra la
folla.
Si corre una maratona per tanti motivi diversi. Ognuno ha la sua personale motivazione, i propri obiettivi, il proprio risultato. Si corre per mettersi alla prova, per misurarsi con l'aria, la fatica, il tempo, il corpo. Si corre perché correre è vivere e, come durante la vita si affrontano prove difficili, così nella corsa si attraversano tante fasi: gioia ed entusiasmo, dolore fisico e mentale, sconforto e forza miracolosamente ritrovata.
Si corre una maratona per tanti motivi diversi. Ognuno ha la sua personale motivazione, i propri obiettivi, il proprio risultato. Si corre per mettersi alla prova, per misurarsi con l'aria, la fatica, il tempo, il corpo. Si corre perché correre è vivere e, come durante la vita si affrontano prove difficili, così nella corsa si attraversano tante fasi: gioia ed entusiasmo, dolore fisico e mentale, sconforto e forza miracolosamente ritrovata.
Durante una maratona si fanno tanti incontri, proprio come nella vita.
Ci si sostiene a vicenda, ci si chiama per nome. Volti che appaiono e
scompaiono, gambe doloranti e affaticate davanti a te, piedi incerti sul
terreno della nostra esistenza, idiomi e accenti diversi, sguardi e
voci che ti aiutano ad andare avanti.
Città viva e accogliente Valencia, pronta a sostenerti durante la crisi per farti ritrovare una forza che pensavi di non avere più, perché senti solo dolore, fatica e nient'altro. Gente capace di inondarti d'affetto e calore così che i muscoli possano riprendere a funzionare, gli arti riscoprire il loro ruolo ed il tuo corpo rispondere ancora una volta.
Si corre per tanti motivi.... Nel 2009 a Praga ho corso per mio fratello Tony ed ancora adesso corro le maratone che lui non può più fare. Oggi corro per la mia Anastasia, per Marco, per Silvia e per Sara. Corro per questi giovani sperduti in un mondo che parla una lingua incomprensibile, corro perché riescano a trovare la propria strada.
Raggiungere un traguardo è importante, perché non bisogna mai arrendersi ed il coraggio e la forza d'animo devono sostenerci fino alla fine. Concludere una maratona è una conquista, comunque sia andata, perché durante la corsa della vita si è dato il massimo e questa certezza deve accompagnarci sempre.
Lucia Lo Bianco
Città viva e accogliente Valencia, pronta a sostenerti durante la crisi per farti ritrovare una forza che pensavi di non avere più, perché senti solo dolore, fatica e nient'altro. Gente capace di inondarti d'affetto e calore così che i muscoli possano riprendere a funzionare, gli arti riscoprire il loro ruolo ed il tuo corpo rispondere ancora una volta.
Si corre per tanti motivi.... Nel 2009 a Praga ho corso per mio fratello Tony ed ancora adesso corro le maratone che lui non può più fare. Oggi corro per la mia Anastasia, per Marco, per Silvia e per Sara. Corro per questi giovani sperduti in un mondo che parla una lingua incomprensibile, corro perché riescano a trovare la propria strada.
Raggiungere un traguardo è importante, perché non bisogna mai arrendersi ed il coraggio e la forza d'animo devono sostenerci fino alla fine. Concludere una maratona è una conquista, comunque sia andata, perché durante la corsa della vita si è dato il massimo e questa certezza deve accompagnarci sempre.
Lucia Lo Bianco
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