Con l'amico Pippo Consoli consideravamo come con i tanti streaming, nati oggi a macchia di leopardo in tutta la penisola, si stanno di fatto avvicinando le periferie a quelli che erano centri culturali esclusivi e talvolta un po’ anche autoreferenziali.
Nel mondo della fotografia e in quello dell'arte in genere, le costrizioni dettate dai provvedimenti assunti per il contenimento dei rischi di contagio, causa Covid, hanno in qualche modo creato quasi naturalmente delle opportunità nuove, per far nascere diverse forme di comunicazione fra addetti ai lavori e continuare il dialogo con e fra gli appassionati.
La contingenza attuale sta, infatti, regalando interrelazioni incrociate fra chi ha sempre avuto tante occasioni e chi, pur avendo argomenti da potere offrire, rimaneva spesso emarginato e costretto a restare nell’ombra.
Le “Agorà” si sono moltiplicate, allargandosi pure, e di conseguenza si sono anche ampliate le platee di docenti, intrattenitori, di allievi e di ascoltatori sempre curiosi di ottenere conferme, conoscere novità e apprendere su punti di vista differenti. Ciò ha comportato un beneficio per tutti, non ultimo di sviluppare una più variegata didattica ai più esperti e di migliori i risultati della comunicazione ad essa connessa, a beneficio dei tanti.
La sperimentazione obbligata, quindi, si sta rivelando di questi tempi un’opportunità nuova che, sapientemente accolta e sviluppata, sta sfruttando al meglio i canali percorribili.
In questo scenario, tra le tante iniziative neonate si pongono “DI/VISO” e "FPTalk”. Il primo programma è stato ideato dal condotture Salvatore Picciuto e prodotto da myphotoportal sul suo canale Instagram (con successiva archiviazione nel canale IGTV sempre di myphotoportal). In quest'ambito Sandro Iovine mette a disposizione una consulenza giornalistica e FPmag - catturando il segnale audio di myphotoportal - ritrasmette la puntata nella propria pagina Facebook con una propria regia. DI/VISO inoltre ospita solamente gli utenti di myphotoportal oltre a produrre di tanto in tanto interventi di riflessione su mondo dell’immagine. Le trasmissioni vengono effettuate con cadenza settimanale il giovedì alle 18,30 salvo casi eccezionali.
Per quanto riguarda, invece, FPtalk è una trasmissione di Sandro Iovine prodotta da FPmag sulla sua pagina Facebook, nel cui ambito myphotoportal fornisce un supporto tecnico e di diffusione con le proprie newsletter. La trasmissione ha luogo il sabato pomeriggio alle ore 15:00.
Sandro Iovine e Salvatore Picciuto, con queste valide iniziative, stanno riuscendo a cogliere e affinare il potenziale delle loro idee, mettendo a frutto e ottimizzando quanto di meglio potesse essere realizzato con i mezzi a loro disponibili.
Le loro operazioni nascono dall’unione di due distinte iniziative similari che, ad un certo punto, si sono incontrate e contaminate per andare a coesistere in due prodotti che oggi appaiono efficaci e ricchi di proposte.
Anche altre realtà stanno oggi sviluppando iniziative similari, creando pure delle opportunità ad artisti e autori, per allargarne una conoscenza pubblica.
In queste iniziative Marzia Rizzo, ad esempio, con “The Framers” ha creato un’ottima ulteriore finestra culturale, con il vantaggio in più di approfittare dell sua dislocazione fisica nel milanese che le consente spesso di sfruttare conoscenze dirette sul territorio, uno per tutti e come esempio, il noto giornalista pubblicista Roberto Mutti e la Scuola Italiana di Fotografia in cui lo stesso attivamente opera.
Analoga cosa sta intanto accadendo in numerosi Circoli dell’intero territorio nazionale e nelle varie scuole di fotografia che, attraverso appuntamenti effettuati in dirette streaming, stanno azzerato le distanze fisiche, consentendo a tutti – o quasi – l’ accesso e spesso pure d'intervenire in dibattiti.
Dell’attività sviluppata dalla Fiaf ho già avuto modo di scrivere in altre occasioni, anche se qui mi piace riportare il messaggio che ho indirizzato privatamente ad alcuni esponenti dell’associazione, dove osservavo sostanzialmente come con le proprie scelte la Fiaf stesse proponendo serate eccellenti, utili a far conoscere veramente la fotografia per quella che è e dovrebbe essere praticata da tutti. Un’operazione che sta consentendo a molti appassionati opportunità per incontrare o addirittura scoprire anche "personaggi" di spessore, di ampie vedute e pure di generosità non comune.
Analogamente, già Roberto Bachis, con la Nikon - e specie nel primo periodo di di lockdown - sfruttando la preparazione e la cultura fotografica dei docenti della school, ebbe a proporre anche lui un insieme di eventi di alto livello su spazi Facebook, con incontri che hanno fatto registrare grande partecipazione e un enorme successo.
La gratuità d’accesso offerta dall’utilizzo generalizzato dei social, in questo caso, è risultata anche democratica; poiché rendendo accessibile a tutti la fruizione dei prodotti programmati, si è consentito un'ampia divulgazione dell’informazione artistica verso una ampia platea, peraltro lasciata libera di scegliere secondo i propri gusti ed interessi.
Per quanto ovvio, l’operazione ha obbligato al contempo tutti gli organizzatori a puntare sempre sulla qualità, sia riguardo alla scelta che alla rotazione degli argomenti da proporre; con conseguente selezione di autori, critici e artisti validi e sempre autorevoli, da andare a ricercare e da riuscire a coinvolgere.
Come spesso accade quindi nella storia, di necessità si è fatta virtù.
La cultura e l’arte, anche in questo tempo di obbligata clausura, quindi, grazie all’iniziativa di alcuni volenterosi e intraprendenti, che sono riusciti a individuare o a inventarsi nuove strade percorribili, non si sono fermate.
Continuando a sperimentare, anche nella comunicazione, si sono innestate una serie di emulazioni che, a catena, sono riuscite a trovare delle valide soluzioni, superando in qualche modo pure vecchi limiti e problemi, allargando in ogni caso opportunità di conoscenze alle tante platee interessate.
Buona luce a tutti!
© Essec
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