“Si
offre una narrazione delle vicende di mafia che è estremamente
semplificata – ha detto a Rainews il Procuratore di Caltanissetta. – Da
una parte ci sono Falcone, Borsellino e gli uomini di Stato uccisi per
l’affermazione della legalità. Dall’altra parte ci sono i Riina, i
Provenzano, ex villici, che vengono rappresentate come icone assolute
della mafia. Ma dove li mettiamo i colletti bianchi che
sono capi organici della mafia? Parlo di architetti, medici,
ingegneri … che sono collusi. Ma ci sono anche uomini dello Stato dei
quali è stata accertata con sentenza definitiva la complicità con la
mafia. Parlo di presidenti del consiglio, vertici dei servizi segreti,
capi della polizia, assessori regionali. Io credo che senza questi
colletti bianchi e senza gli uomini di Stato collusi, la mafia dei Riina
e dei Provenzano sarebbe stata debellata da un pezzo. Non possiamo
distorcere la verità e raccontare ai giovani che la mafia è solo
estorsioni e spaccio, bisogna raccontare il fenomeno nella sua
complessità – ha aggiunto Scarpinato. – Se noi non li aiutiamo a capire,
rischiamo di fargli subire ancora la mafia, che si evolve sempre di più
ed è componente del potere”.
Roberto Scarpinato 2014
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