Dopo il prestito obbligazionario da 2,5 miliardi, la vendita di 100 milioni di azioni e la decisione di incamerare 2,25 miliardi di cassa di Ferrari, ora Sergio Marchionne cerca di racimolare risorse anche facendosi una banca “in house”. Il 14 gennaio è stata infatti registrata nell’albo degli intermediari finanziari Fca Bank spa, frutto di una joint venture tra Fca Italy e CA Consumer Finance, che fa capo a Crédit Agricole. L’obiettivo è evidente: abbeverarsi alle aste di liquidità a tassi super agevolati dello 0,15% che la Banca centrale europea riserva, appunto, agli istituti di credito. All’ultima tranche, quella di dicembre, le banche italiane hanno ricevuto circa 26 miliardi. Mentre nella
precedente tornata di prestiti a lungo termine concessi dall’Eurotower,
quella del 2011 e 2012, si erano assicurate circa 250 miliardi. Un piatto ricchissimo che ha evidentemente ingolosito l’amministratore delegato di Fca e la famiglia Agnelli, la cui holding Exor è socia del gruppo con il 30,05 per cento.
Di conseguenza, a fine 2013 Fca ha ha fatto domanda a via Nazionale per trasformare la finanziaria Fga Capital - anch’essa partecipata al 50% dal gruppo francese Crédit Agricole e specializzata
in finanziamenti e leasing ai clienti del gruppo – in un vero e proprio
istituto di credito. Che, avendo ottenuto la licenza bancaria in
Italia, diventa la holding di un gruppo bancario internazionale presente
in 16 Paesi europei. E potrà diversificare le attività: fare raccolta diretta, concedere prestiti slegati dalla vendita di auto e pure far fronte alle esigenze di Fca, gravata attualmente da oltre 11 miliardi di debiti.
La nascita di Fca Bank, si legge in una nota del gruppo, “costituisce
un punto d’arrivo nella naturale evoluzione del percorso iniziato 90
anni fa, con la nascita nel 1925 a Torino di Sava
(Società Anonima Vendita Automobili), prima società finanziaria
concepita per aiutare le famiglie italiane nell’acquisto di
un’automobile”. Essere diventata banca consente a Fca Bank – si legge
ancora – “di esprimere un’immagine di maggiore solidità nei confronti degli investitori internazionali, cogliendo con maggiore efficacia le opportunità di diversificazione delle fonti di finanziamento,
migliorando ulteriormente l’offerta ai propri clienti rispetto a
oggi”. Fca Bank “proseguirà nel supporto alla vendita di autovetture e
di veicoli commerciali di numerosi marchi, primi fra tutti quelli di
Fiat Chrysler Automobiles, attraverso la gestione di attività di
finanziamento alla clientela finale e alla rete dei concessionari,
nonché con la promozione di soluzioni assicurative e di attività di
locazione di lunga durata delle flotte di autoveicoli”, conclude la
nota.
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