31. Quando gli antenati di quelli del Nord stavano ancora appesi agli alberi, i nostri, quelli del Sud, erano già froci. Per diventare, infatti, simili a un Alcibiade o a un Petronio Arbitro ci vuole del tempo, e loro, poverini, tutto questo tempo non l'hanno avuto.
32. I parenti non si possono scegliere. Nasci e te li trovi intorno che ti sorridono. Io sono stato fortunato: erano tutti di animo gentile.
33. Chi ha più di cinquantanni è allegro perché è nato in casa. I giovani d'oggi, invece, essendo nati quasi tutti in clinica, sono alquanto tristi, in particolare, quando vanno in discoteca. La prima cosa che hanno visto nella vita è stato un medico o un'infermiera.
34. Il tempo non passa sempre nello stesso modo. Una cosa è vivere abbracciati con il proprio grande amore e un'altra è stare sotto il trapano di un dentista. Non a caso quando si sta col grande amore si dice che "il tempo è volato".
35. E' più divertente lavorare che divertirsi, fatta eccezione, però, per quelli che lavorano nelle miniere.
36. Ai ragazzi d'oggi l'ombelico scoperto delle ragazze non fa alcun effetto. A noi invece, over settanta, fa un effetto pazzesco.
37. Nessuno è più infelice di un guardone in un campo di nudisti.
38. Per gli alpinisti la felicità non sta tanto nella vetta quanto nella scalata. Altrimenti prenderebbero l'elicottero.
39. Perfino la bomba atomica ha un suo lato positivo: quello di farci morire tutti insieme in modo che non resti nessuno a piangere.
40. Io Amo il tuo posto vuoto accanto al mio." Io amo Isabella Rossellini che vive a New York e viene in Italia al massimo una volta l'anno. Sarei disposto anche a sposarla se mi promettesse di non venire mai a Roma.
41. I bei ricordi non scompaiono mai. Nel peggiore dei casi si addormentano nei sotterranei dell'anima, salvo, poi, risvegliarsi all'improvviso quando sentono il motivo di una vecchia canzone.
42. Gesù, per quello che ha detto, è stato l'uomo più importante nato sulla Terra. Tutte le cose che si dicono di lui (la resurrezione, i miracoli, il suo concepimento senza peccato e la trasformazione dell'acqua in vino), vere o non vere che siano, rischiano solo di mettere in secondo piano il messaggio principale.
43. I no global ce l'hanno con i paesi ricchi perché sono troppo ricchi rispetto ai paesi poveri che sono troppo poveri. Ai no global non viene mai il dubbio che se non ci fossero i paesi ricchi quelli poveri sarebbero ancora più poveri.
44. Chissà se nei no global è più forte la pietà per i poveri o l'invidia per i ricchi. Un dubbio viene vedendo le merci che scelgono durante gli "espropri" nei supermarket: champagne e televisori al plasma.
45. La morte, se somiglia allo spegnersi di una luce non mi spaventa: tutt'al più mi scoccia. L'unica cosa che mi spaventa è il dolore.
46. Prima o poi qualcuno dovrebbe scrivere un libro sulla FILOSOFIA DEL DOLORE.
47. Bisognerebbe fare qualcosa, insomma, per evitare che si debba morire per forza di cancro. Intanto, proibire gli studi sull'infarto.
48. Per la pena di morte volontaria. Tra l'ergastolo in una cella puzzolente insieme a un ergastolano antipatico e un'iniezione letale, non avrei dubbi: meglio la pena di morte.
49. In ogni morte il dolore si divide in due parti: una parte se la prende colui che muore, un'altra quelli che restano. Il totale è sempre lo stesso. Più soffre quello che muore, meno soffrono quelli che restano. In quest'ultimo caso si è soliti dire: "Meno male: ha finito di soffrire".
50. Una volta i taxi erano neri, poi sono diventati gialli e adesso sono bianchi, come i miei capelli del resto.
51. L'orgasmo nello scapolo è quel breve istante che separa il piacere dei sensi dal pensiero di doverla riaccompagnare a casa.
52. L'orgasmo nell'ammogliato è quel breve istante che separa il piacere dei sensi dal pensiero di non poterla riaccompagnare a casa. [Questi ultimi due pensieri non sono miei, ma dello scrittore Gianni Monduzzi.]
53. Io sono favorevole all'eutanasia anche per quelli che stanno bene in salute.
54. Il dolore fisico è stato uno dei doni avuti da Dio. Senza il dolore, infatti, molti mali verrebbero scoperti quando non si è più in tempo per curarli.
55. Altro dono avuto da Nostro Signore è la masturbazione. Se non esistesse, non so come avrei fatto tra i quindici e i diciassette anni non ho fatto altro. All'epoca credo di non aver saltato una sola sera.
56. Il piacere segue il dolore come un'ombra, salvo far capolino non appena il dolore è passato.
A tale proposito leggere il Fedone (59 III), lì dove Socrate si libera della catena che gli stringe la caviglia.
57. Con la vecchiaia si diventa prudenti e la prudenza, dopo una certa età è oscena come la libidine.
58. L'essere buoni è un affare: quasi sempre fa vivere meglio. A dirlo non sono io, ma Socrate.
59. Nella vita ci sono cose che si sanno, che fanno parte della Scienza, e cose che non si sanno ma si credono, che fanno parte della Religione. E infine ci sono cose che non si sanno e non si credono che fanno parte della Filosofia. La Filosofia è pertanto una pratica a metà strada tra la Scienza e la Religione.
60. Il mio partito è il PAG, ovvero il Partito dell'acqua giusta. Questo perché penso che l'economia politica sia retta da due sentimenti, l'egoismo e la solidarietà. Grazie all'egoismo ognuno di noi vuol guadagnare più degli altri e si dà un gran daffare. Così facendo finisce con l'aumentare il prodotto interno lordo e col far diventare ricco il resto del Paese. I fautori della solidarietà, invece, rimproverano i ricchi di voler guadagnare troppo e s'inventano tutta una serie di provvedimenti, anche detti Welfare State, capaci di aiutare i più deboli. La cabina elettorale dovrebbe essere allora come la cabina della doccia. Dovrebbe avere due manopole, una con la scritta "egoismo" (quella di destra), e una con la scritta "solidarietà" (quella di sinistra). L'elettore le dovrebbe far ruotare entrambe fino a far venire giù l'acqua giusta.
Luciano De Crescenzo (I pensieri di Bellavista - Mondadori - 2005)
32. I parenti non si possono scegliere. Nasci e te li trovi intorno che ti sorridono. Io sono stato fortunato: erano tutti di animo gentile.
33. Chi ha più di cinquantanni è allegro perché è nato in casa. I giovani d'oggi, invece, essendo nati quasi tutti in clinica, sono alquanto tristi, in particolare, quando vanno in discoteca. La prima cosa che hanno visto nella vita è stato un medico o un'infermiera.
34. Il tempo non passa sempre nello stesso modo. Una cosa è vivere abbracciati con il proprio grande amore e un'altra è stare sotto il trapano di un dentista. Non a caso quando si sta col grande amore si dice che "il tempo è volato".
35. E' più divertente lavorare che divertirsi, fatta eccezione, però, per quelli che lavorano nelle miniere.
36. Ai ragazzi d'oggi l'ombelico scoperto delle ragazze non fa alcun effetto. A noi invece, over settanta, fa un effetto pazzesco.
37. Nessuno è più infelice di un guardone in un campo di nudisti.
38. Per gli alpinisti la felicità non sta tanto nella vetta quanto nella scalata. Altrimenti prenderebbero l'elicottero.
39. Perfino la bomba atomica ha un suo lato positivo: quello di farci morire tutti insieme in modo che non resti nessuno a piangere.
40. Io Amo il tuo posto vuoto accanto al mio." Io amo Isabella Rossellini che vive a New York e viene in Italia al massimo una volta l'anno. Sarei disposto anche a sposarla se mi promettesse di non venire mai a Roma.
41. I bei ricordi non scompaiono mai. Nel peggiore dei casi si addormentano nei sotterranei dell'anima, salvo, poi, risvegliarsi all'improvviso quando sentono il motivo di una vecchia canzone.
42. Gesù, per quello che ha detto, è stato l'uomo più importante nato sulla Terra. Tutte le cose che si dicono di lui (la resurrezione, i miracoli, il suo concepimento senza peccato e la trasformazione dell'acqua in vino), vere o non vere che siano, rischiano solo di mettere in secondo piano il messaggio principale.
43. I no global ce l'hanno con i paesi ricchi perché sono troppo ricchi rispetto ai paesi poveri che sono troppo poveri. Ai no global non viene mai il dubbio che se non ci fossero i paesi ricchi quelli poveri sarebbero ancora più poveri.
44. Chissà se nei no global è più forte la pietà per i poveri o l'invidia per i ricchi. Un dubbio viene vedendo le merci che scelgono durante gli "espropri" nei supermarket: champagne e televisori al plasma.
45. La morte, se somiglia allo spegnersi di una luce non mi spaventa: tutt'al più mi scoccia. L'unica cosa che mi spaventa è il dolore.
46. Prima o poi qualcuno dovrebbe scrivere un libro sulla FILOSOFIA DEL DOLORE.
47. Bisognerebbe fare qualcosa, insomma, per evitare che si debba morire per forza di cancro. Intanto, proibire gli studi sull'infarto.
48. Per la pena di morte volontaria. Tra l'ergastolo in una cella puzzolente insieme a un ergastolano antipatico e un'iniezione letale, non avrei dubbi: meglio la pena di morte.
49. In ogni morte il dolore si divide in due parti: una parte se la prende colui che muore, un'altra quelli che restano. Il totale è sempre lo stesso. Più soffre quello che muore, meno soffrono quelli che restano. In quest'ultimo caso si è soliti dire: "Meno male: ha finito di soffrire".
50. Una volta i taxi erano neri, poi sono diventati gialli e adesso sono bianchi, come i miei capelli del resto.
51. L'orgasmo nello scapolo è quel breve istante che separa il piacere dei sensi dal pensiero di doverla riaccompagnare a casa.
52. L'orgasmo nell'ammogliato è quel breve istante che separa il piacere dei sensi dal pensiero di non poterla riaccompagnare a casa. [Questi ultimi due pensieri non sono miei, ma dello scrittore Gianni Monduzzi.]
53. Io sono favorevole all'eutanasia anche per quelli che stanno bene in salute.
54. Il dolore fisico è stato uno dei doni avuti da Dio. Senza il dolore, infatti, molti mali verrebbero scoperti quando non si è più in tempo per curarli.
55. Altro dono avuto da Nostro Signore è la masturbazione. Se non esistesse, non so come avrei fatto tra i quindici e i diciassette anni non ho fatto altro. All'epoca credo di non aver saltato una sola sera.
56. Il piacere segue il dolore come un'ombra, salvo far capolino non appena il dolore è passato.
A tale proposito leggere il Fedone (59 III), lì dove Socrate si libera della catena che gli stringe la caviglia.
57. Con la vecchiaia si diventa prudenti e la prudenza, dopo una certa età è oscena come la libidine.
58. L'essere buoni è un affare: quasi sempre fa vivere meglio. A dirlo non sono io, ma Socrate.
59. Nella vita ci sono cose che si sanno, che fanno parte della Scienza, e cose che non si sanno ma si credono, che fanno parte della Religione. E infine ci sono cose che non si sanno e non si credono che fanno parte della Filosofia. La Filosofia è pertanto una pratica a metà strada tra la Scienza e la Religione.
60. Il mio partito è il PAG, ovvero il Partito dell'acqua giusta. Questo perché penso che l'economia politica sia retta da due sentimenti, l'egoismo e la solidarietà. Grazie all'egoismo ognuno di noi vuol guadagnare più degli altri e si dà un gran daffare. Così facendo finisce con l'aumentare il prodotto interno lordo e col far diventare ricco il resto del Paese. I fautori della solidarietà, invece, rimproverano i ricchi di voler guadagnare troppo e s'inventano tutta una serie di provvedimenti, anche detti Welfare State, capaci di aiutare i più deboli. La cabina elettorale dovrebbe essere allora come la cabina della doccia. Dovrebbe avere due manopole, una con la scritta "egoismo" (quella di destra), e una con la scritta "solidarietà" (quella di sinistra). L'elettore le dovrebbe far ruotare entrambe fino a far venire giù l'acqua giusta.
Luciano De Crescenzo (I pensieri di Bellavista - Mondadori - 2005)
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