"Dopo gli anni ovattati dell'infanzia e quelli spensierati dello studio ci si immerge nella catena lavorativa che, al di là di qualunque gratificazione, assorbe e lascia poco tempo ... e poi finalmente arriva la tua quarta dimensione ... e ritrovi quella serenità smarrita."

Il presente blog costituisce un almanacco che in origine raccoglie i testi completi dei post parzialmente pubblicati su: http://www.laquartadimensione.blogspot.com, indicandone gli autori, le fonti e le eventuali pagine web (se disponibili).

Fotogazzeggiando

Fotogazzeggiando
Fotogazzeggiando: Immagini e Racconti

Cerca nel blog

Translate

mercoledì 9 giugno 2010

Passaparola: "Il Pompiere della Sera"

Testo:
Buongiorno a tutti, questa bottiglia di spumantino segnala un compleanno, oggi Passaparola compie 100 puntate, ci siamo visti 100 volte più una insieme a Peter Gomez. Sono astemio però vorrei brindare simbolicamente insieme a tutti voi a questo piccolo evento che ci soddisfa molto, spero che soddisfi voi quanto soddisfa me. Ci siamo visti 100 volte, all’inizio lo sapevano in pochi di questo appuntamento, questo è diventato un appuntamento fisso. Inizialmente erano poche migliaia, poi decine di migliaia, poi siamo arrivati a una media, mi dicono, tra le varie forme di fruizione di Passaparola tra lo streaming, You Tube etc. a una media di 250/300 mila persone che si collegano, tra quelle che si collegano in diretta e quelle che se lo vedono registrato o se lo rivedono magari addirittura più volte, perversione che non riesco a capire ma che pare sia abbastanza diffusa.
Internet sotto attacco - E abbiamo toccato addirittura punte di 600/700 mila quando grazie alla collaborazione straordinaria di Bruno Vespa abbiamo avuto l’onore di una citazione a Porta a Porta.
Vi ricordate forse la puntata due giorni dopo l’attentato di Piazza Duomo a Berlusconi, quando parlammo dell’odio e dicemmo che l’odio non può essere una categoria applicabile alla politica e quindi tutti hanno il diritto di amare, odiare chi vogliono, se vogliono, anche se, forse a un politico non bisognerebbe chiedere di farsi amare o di farsi odiare, ma semplicemente di svolgere un servizio tecnico per i cittadini. Quella puntata fu vista, soprattutto dopo la citazione a Porta a Porta da quasi 700 mila persone che sono tante!
Non stiamo a fare dei paragoni, ma sono parecchie. Non voglio incensarmi, lodarmi e imbrodarmi, volevo soltanto dire che a nome del blog di Grillo che ha organizzato - inventato questo appuntamento, mi ha messo questo spazio a disposizione, che cercheremo nei prossimi mesi, forse già dalla fine dell’estate, di sviluppare degli strumenti di interazione, credo si dica così, per migliorare la diffusione del nostro appuntamento e anche per migliorare la qualità dell’audio – video con dei marchingegni che non sono capace a spiegarvi, ma che vi assicuro che stanno per essere messi in funzione.
Fine delle ciance, delle autocelebrazioni, e parliamo come sempre di cose delle quali gli altri non parlano.
Intanto vi segnalo una notizia che sicuramente il popolo di Internet forse ha orecchiato e cioè che una settimana fa il Senato ha approvato nel pacchetto sicurezza, uno dei tanti, un emendamento del Senatore Giampiero Dalia, Udc, Art. 50 bis, repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo Internet, questa settimana il testo approda alla Camera e questo articolo è il N. 60. Il Senatore non fa parte della maggioranza di governo, ma la maggioranza del centro-destra è stata ben felice di approvare il suo emendamento perché quando si tratta di comprimere la libertà, soprattutto in rete, il trasversalismo abbonda più ancora che sul resto. In base a questo emendamento, se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire a una qualche legge che ritiene ingiusta, e non ce ne manca l’occasione, ne vediamo approvare uno al giorno, abbiamo addirittura la legge sulle intercettazioni che noi abbiamo già detto da diversi mesi che violeremo, inviteremo i colleghi a violare per garantire ai cittadini l’informazione, quindi noi facciamo apologia e istigazione a violare delle leggi ingiuste come obiezione di coscienza. Naturalmente, non stiamo parlando di istigare qualcuno a sparare o a andare a rubare o a commettere dei reati contro delle altre persone, stiamo parlando di disobbedienza civile per dare più informazioni anche quando ci sarà vietato darle.
Questo, che naturalmente poi non si sa bene se non sconfini addirittura nel diritto di critica di una legge ingiusta, sarà sanzionato con il blocco dei blog o dei siti: i provider avranno l’obbligo di bloccare i blog e i siti che faranno questa attività eversiva di istigare a non rispettare una legge ingiusta, questo provvedimento, leggo dal sito perlapace.it coordinamento per gli enti locali per la pace e i diritti umani, questo provvedimento può fare oscurare la visibilità di un sito in Italia ovunque si trovi anche se all’estero, basta che il Ministero dell’interno disponga con un proprio decreto l’interruzione dell’attività del blogger ordinandone il blocco ai fornitori di connettività alla rete Internet, l’attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro 24 ore, pena per il provider sanzioni da 50 mila a 250 mila Euro.
Per i blogger è previsto il carcere da 1 a 5 anni oltre a una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni per l’istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all’odio tra le classi sociali. Morale: questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la casta e per il potere, in pratica sarà possibile bloccare in Italia, come già in Iran, in Birmania e in Cina Facebook, You Tube e la rete da tutti i blog che al momento rappresentano in Italia l’unica informazione non condizionata o censurata, questo scrivono in questo sito: l’Italia è l’unico paese al mondo in una cui una media company e cioè Mediaset ha citato You Tube per danni chiedendo 500 milioni di Euro di risarcimento, con questa legge nulla sarà più ostacolo anche in termini preventivi, dopo la proposta di legge Cassinelli e l’istituzione di una Commissione contro la pirateria digitale multimediale che tra meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al pacchetto sicurezza di fatto rende esplicito il progetto del governo di normalizzare con leggi repressive Internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni che finora non riusciva a dominare.
Mentre negli Stati Uniti Obama ha vinto le elezioni grazie a Internet, l’Italia prende a modello la Cina, la Birmania e l’Iran. Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati la rivista specializzata Punto informatico e il blog di Grillo, fatela girare il più possibile per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c’è libera informazione e diritto di critica, la democrazia diventa un concetto vuoto.
Questo vi dovevo, so che chi segue con attenzione il blog di Grillo di questo emendamento aveva già sentito parlare, sappiate che è passato al Senato e adesso rischia di passare alla Camera.
Il Pompiere incendia Di Pietro - Ha deciso di prendere una posizione politica esplicita, non soltanto in campagna elettorale quando è normale, forse anche giusto che i giornali dicano ai loro lettori cosa si augurano dalle elezioni. Il Corriere della sera in passato aveva invitato una volta a votare Prodi, una volta a votare Berlusconi, adesso non siamo sotto elezioni ma Il Corriere della sera ha deciso di scendere dal suo piedistallo di marmo e di entrare a piedi giunti nella contesa politica. E' una cosa legittima, però è una notizia interessante, ha deciso di scendere nell’agone politico con un attacco violentissimo a Di Pietro, approfittando dell’uscita sui giornali dei verbali di Zampolini, l’architetto factotum del costruttore Anemone, il quale aveva già raccontato di avere pagato 900 mila Euro per la casa di Scajola e poi i testimoni e le carte hanno dimostrato che era vero, ha raccontato di avere pagato l’affitto per un pied a terre di Bertolaso in Via Giulia a Roma, cosa che Bertolaso aveva taciuto e cosa che lo stesso padrone di casa ha confermato dicendo che a pagare l’affitto che lui ricordi era questo Zampolini che è il portatore di soldi di Anemone e non era invece Bertolaso che invece occupava quell’appartamento. Poi Zampolini ha detto di avere sentito dire da Balducci Angelo l’ex provveditore alle opere pubbliche, che Balducci aveva procurato a Di Pietro due appartamenti di Propaganda Fide, di proprietà del Vaticano, perché Di Pietro era Ministro dei lavori pubblici e chiedeva di essere introdotto in ambienti Vaticani nei quali Balducci aveva ottime entrature essendo gentiluomo del Papa. Anche questa notizia, doverosamente pubblicata dai giornali - Zampolini dice che Di Pietro etc., - è stata verificata e per il momento si è rivelata falsa, nel senso che i due appartamenti: uno in Via della Vite e l’altro in Via Quattro Fontane a Roma Di Pietro non li ha mai abitati, nessun suo parente li ha mai abitati, Di Pietro non li ha trattati, Di Pietro non ha stipulato contratti di affitto. Quei due appartamenti sono in qualche modo legati all’Italia dei Valori, adesso vi spiego perché.
Quello di Via della Vite è un appartamento dove ha sede una casa editrice che si chiama Editrice Mediterranea che di fatto costruisce giornali in service: un’azienda, un ente, un partito vuole farsi un giornale, chiede a questo service di farglielo. Qualche anno fa l’Italia dei Valori voleva farsi un giornale di partito che durò poco per fortuna, i giornali di partito sarebbe meglio se non esistessero e comunque il giornale dell’Italia dei Valori durò poco, si rivolsero a questa Editrice Mediterranea che ha sede in Via della Vite, questa cominciò a lavorare per fare questo giornale che dunque ebbe sede nella sede dell’Editrice Mediterranea in Via della Vite, dopodiché quando il contratto fu rescisso un paio di anni dopo in quella sede di Via della Vite continuò a avere la sede l’Editrice Mediterranea e non il giornale dell’Italia dei Valori.
Cosa c’entra Di Pietro in tutto questo? Niente, l’appartamento è del clero, questo editore paga l’affitto, pare che paghi un affitto normale, in ogni caso l’affitto che paga lui non c’entra niente con Di Pietro.
L’altro appartamento è quello di Via Quattro Fontane, dove questo Zampolini aveva sentito dire che avrebbe dovuto andare a abitare la figlia di Di Pietro; in realtà poi la figlia di Di Pietro non andò a abitare né lì né a Roma perché decise di andare a fare un’altra università che non era a Roma. Quell’appartamento è stato affittato da Silvana Mura tesoriera dell’Italia dei Valori, l’ha avuto grazie ai buoni uffici di Di Pietro e di Balducci? Finora risulta di no, risulta che lo ha avuto perché il coordinatore del Lazio di quel partito, l’On. Pedica che ha uno zio Monsignore e una parente Badessa, aveva buoni rapporti con il mondo del clero e quando parlamentari neoeletti o rieletti venuti da fuori Roma gli hanno chiesto una mano essendo lui del posto per affittare un appartamento per essere in sede, in loco nella loro funzione di parlamentari, lui li ha messi in contatto. Così è avvenuto con la Mura, con propaganda Fide e la Mura ha stipulato un contratto per una casa di 70 metri quadrati paga 1800 Euro di affitto e 200 Euro sempre al mese di spese, è scandaloso un affitto di 2000 Euro al mese per un appartamento di una settantina di metri quadrati? Probabilmente no, probabilmente è un prezzo di mercato.
C’è qualcosa di male a affittare un appartamento da un ente ecclesiastico? Tenete presente che 1/4 delle case di proprietà, il 22,5% del patrimonio immobiliare sparso sul territorio italiano, come ha dimostrato Report appartiene al clero, quindi è evidente che chi compra o chi affitta case, una volta su 4 si deve rivolgere al clero. C’è qualcosa di male in questo? Credo di no, l’importante è che uno paghi l’affitto e che paghi un affitto congruo. Questa è la storia del coinvolgimento, com’è stato chiamato dai giornali, di Di Pietro; naturalmente quando sono usciti i verbali di Zampolini altri hanno gridato al complotto come Bertolaso, come Scajola, poi sono stati smentiti, finora l’unico che ha dato delle spiegazioni immediate, mettendo a disposizione tutte le carte, poi non sto mica qui a ripetervi tutto, basta che andiate sul blog di Di Pietro e trovate i documenti, vedete voi se vi convincono o non vi convincono, credo che quello che ha detto Di Pietro taglia la testa al toro almeno fino a quando non sarà smentito da qualcuno.
Certo è che se qualcuno dovesse smentirlo e dimostrare che invece le cose non sono andate come ha detto lui, allora vorrebbe dire che Di Pietro si è messo la corda intorno al collo e ha cominciato a tirare, ma in ogni caso ha dato delle spiegazioni che esauriscono l’argomento. Se poi verranno smentite ne riparleremo, se non verranno smentite buona la prima!
Agganciandosi a questa vicenda, che ancora non si capisce bene in quale modo riguardi Di Pietro visto che lui abita in un altro posto a Roma e non ha mai trattato quei due appartamenti né per sé né per i suoi, Il Corriere della sera è partito l’altro giorno con un titolo in prima pagina che diceva “I silenzi e le ambiguità dell’On. Di Pietro”. Nella pagina interna un intero paginone nel quale erano enucleati i pregressi. Naturalmente è legittimo, è giusto che un giornale chieda conto a un politico di eventuali zone d’ombra o zone grigie in modo che lui le possa illuminare, se vuole, sono anni che facciamo domande a Berlusconi, lui non risponde, sono anni che facciamo domande a molti altri politici e oli politici, non rispondono. Di Pietro ha risposto anche questa volta a Il Corriere della sera, sul suo blog troverete la sua replica: è una replica strapiena di carte, di documenti, sentenze, cause vinte, denunce, querele, rogiti, di tutto, ce ne sono da leggere per mesi, ma mi pare un’operazione piuttosto trasparente se si pensa alle famose 10 domande a Berlusconi alle quali non ha mai risposto se non nel confessionale di Bruno Vespa, non ha risposto, oppure se pensiamo alla domanda che gli fecero i giudici nel 2002, il Tribunale di Palermo che si scomodò fino a Palazzo Grazioli per chiedergli dove aveva preso i famosi soldi che qualcuno sospetta essere di provenienza mafiosa e lui invece di rispondere con il nome di chi glieli aveva dati o con qualche documento, rispose: mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Per fortuna almeno da questo punto di vista, pur avendone ovviamente facoltà, anzi pur non avendone facoltà perché non essendo indagato ovviamente deve testimoniare, deve dire la verità. Di Pietro non si è avvalso della facoltà di non rispondere e quindi ha rovesciato su Il Corriere della sera una vagonata di carte. La cosa interessante è che tutte le carte che gli ha rovesciato addosso a Il Corriere della sera erano già note prima che Il Corriere facesse le domande, quindi Il Corriere ha fatto le domande a un signore che aveva già dato le risposte. E va bene, lui ha fatto benissimo a ripeterle, poi loro hanno ancora aggiunto qualche dubbio e lui oggi di nuovo ha mandato una seconda replica con un’altra montagna di documenti.
E’ interessante perché alcuni di quei misteri che secondo Il Corriere della sera Di Pietro non avrebbe illuminato, erano stati oggetto di alcuni nostri Passaparola e anche di alcuni nostri articoli de Il fatto quotidiano, a dimostrazione del fatto che basta mobilitare Google per vedere cosa ha detto Di Pietro su questo o quell’episodio, alcuni di questi li ricordate anche voi, erano 5 comunque i misteri di Di Pietro sui quali secondo Il Corriere lui avrebbe tentato di mistificare con silenzi e ambiguità: 1) laurea che Il Corriere della sera definisce a tempo di record, Di Pietro si è scritto all’università nel 1974 e si è laureato nel 1978, è a tempo di record? No, si è laureato in 4 anni, non è andato fuori corso, sono praticamente 15 anni che deve discolparsi dall’accusa di non essere andato fuori corso, non si capisce per quale motivo uno non potrebbe laurearsi in 4 anni, visto che la laurea era quadriennale.
Le intercettazioni di Berlusconi contro Di Pietro - Invece di fargli i complimenti perché si è laureato in tempo, tra l’altro da studente – lavoratore, continuano a dire che quella è una laurea falsa e ci sono tonnellate di interviste di professori, il professore che gli ha seguito la tesi, sentenze della Magistratura che condannano per diffamazione chi ha messo in dubbio quella laurea.Berlusconi, ormai è rimasto solo Berlusconi oltre a Il Corriere della sera a mettere in dubbio quella laurea, Di Pietro lo ha querelato e la Giunta Comunale per le autorizzazioni della Camera ha dichiarato Berlusconi insindacabile per evitare che un giudice stabilisca chi ha detto la verità e chi ha mentito. Vi lascio immaginare tra chi fa la denuncia e chi viene denunciato e poi chiede alla Camera di proteggerlo dalle conseguenze delle sue azioni, chi dei due può avere mentito. Prendete il secondo punto, i rapporti con il costruttore D’Adamo e con l’Avvocato Lucibello: erano dei suoi amici, non ne ha mai fatto mistero, gli sono costate queste amicizie varie processi a Brescia, sono finiti nel nulla, addirittura con archiviazioni, la Procura di Brescia non riuscì neanche a ottenere un rinvio a giudizio nonostante avesse aperto in tutto una sessantina di procedimenti penali e avesse chiesto il giudizio per una trentina di capi di imputazione, continuano a tirargli fuori questa storia di D’Adamo e di Lucibello. Uno fa il costruttore e l’altro fa l’Avvocato, lui li conosceva, purtroppo per lui D’Adamo poi quando finì in difficoltà finanziarie e penali si mise d’accordo con un altro suo amico che era Berlusconi, che era stato il suo datore di lavoro e come sapete ci fu una trattativa in cui Berlusconi addirittura cercò di costringere, registrandolo di nascosto D’Adamo a dire che Di Pietro era un magistrato corrotto dal banchiere Pacini Battaglia, registrò di nascosto, tagliuzzo insieme a un suo addetto la conversazione togliendo parti, modificandone e poi con quel nastro taroccato si presentò alla Procura di Brescia nella speranza di fornire alla Procura di Brescia la prova di quello che lui sperava di riuscire a dimostrare, Berlusconi voleva far arrestare Di Pietro perché Di Pietro era troppo popolare e gli dava ombra.
Il problema è che poi D’Adamo fu chiamato a testimoniare nel procedimento contro Di Pietro dove Berlusconi aveva fornito quell’intercettazione fatta da lui e da un suo addetto e D’Adamo non confermò perché non poteva confermarle, perché erano false le cosa che aveva cercato di fargli dire Berlusconi, quindi anche quella volta Di Pietro fu prosciolto, ma vedete che non basta mai essere prosciolti perché ti prosciolgono da se sei Andreotti ti considerano assolto anche se sei prescritto per mafia, se sei Berlusconi ti considerano assolto anche se sei stato 6 volte prescritto per mafia, due volte amnistiato e 3 volte salvato da una legge che depenalizzava il suo falso in bilancio, fatta da te che avevi commesso il falso in bilancio, ma se si tratta di Di Pietro continuano a rinfacciargli cose come se fossero confuse, ambiguità e silenzi, anche se ci sono sterminate documentazioni che danno spiegazioni esaurienti, poi le spiegazioni possono essere buone o cattive, uno ci può credere o non credere ma non può dire che non sono state date le spiegazioni anche perché sui rapporti con D’Adamo e Lucibello Di Pietro ha riempito verbali per decine di ore di interrogatorio, una volta fu interrogato addirittura per un intero giorno e un’intera notte, quindi figuratevi se mancano le risposte, è che chi sta facendo le domande, Il Corriere della sera o non sa o finge di non sapere e quelle risposte ci sono e sono già state autenticate da un’ordinanza definitiva di archiviazione.
Poi c’è il dossier Pazienza, questa è la cosa più divertente, sapete Francesco Pazienza questo faccendiere legato ai servizi segreti italiani e americani, in quel periodo era ricercato perché lo stavano indagando per vari depistaggi su vari vicende e misteri d’Italia, era scappato all’estero, Di Pietro va con la sua futura moglie, Susanna Mazzoleni in vacanza alle Seychelles e una sera si ritrova a cena con degli amici di quegli che li ospitavano e tra questi c’è un signore, il quale dice: ma voi lo sapete, lei è un Magistrato? Sì, lavorava a Bergamo Di Pietro all’epoca, credo fosse il 1984, 8 anni prima di mani pulite e dice: ma lei lo sa che qui vicino in un villaggio con un nome falso soggiorna un ricercato dalla Magistratura italiana? Un certo Pazienza? Di Pietro ovviamente che aveva letto sui giornali le gesta di questo pazienza che già all’epoca era famosissimo, incrociava tutti i grandi misteri d’Italia, prende informazioni con l’istinto del poliziotto, va a vedere quale falso nome usa, chi sono quelli che lo proteggono, si scopre addirittura che è protetto dalla delegazione commerciale italiana alle Seychelles, allora cosa fa? Quando rientra in Procura a Bergamo, fa una relazione al può Procuratore per dire: ho scoperto durante la vacanza che c’è un latitante ricercato in Italia che soggiorna ospite protetto dalla delegazione commerciale italiana alle Seychelles in quelle isole, il Procuratore manda queste carte ai magistrati che si stavano occupando della ricerca di pazienza e cosa deve fare un magistrato che viene a conoscenza di una notizia di reato? Che c’è uno che latita e dei funzionari italiani che lo proteggono? Se non denunciava commetteva un reato, perché il pubblico ufficiale che non denuncia un reato è considerato complice di quel reato secondo il Codice nostro e non solo il nostro.
Invece gli chiedono conto e ragione del fatto che ha denunciato, se ha presentato quel rapporto al suo capo vuole dire che allora era legato ai servizi segreti, ma no, era Pazienza che era legato ai servizi segreti, Di Pietro lo ha cercato di smascherare, di far beccare alle Seychelles, tutto questo esce su Il Corriere della sera e non sul corriere dei piccoli o su un giornale umoristico, queste cose vengono scritte sul serio da Il Corriere della sera.
Il caso Contrada lo sapete meglio di me, Pietro fotografato con il numero due del Sisde che si è imbucato all’ultimo momento nel 1992, settembre credo, a una festa, una cena organizzava al Circolo ufficiali di Roma dal Comando Legione dei Carabinieri, ci sono colonnelli, generali e c’è pure Contrada che si è imbucato e poi c’è un investigatore dell’agenzia privata americana Krol che deve dare un premio, un fermacarte a Di Pietro per le sue doti investigative. Contrada in quel momento è come oggi Gianni De Gennaro, nel senso che è, anzi è meglio, perché Gianni De Gennaro è imputato per i fatti di Genova, Contrada in quel momento nessuno lo sospettava di nulla nel grande pubblico, naturalmente, chi viveva a Palermo qualcosa aveva sentito dire, ma immaginate il numero 2 del servizio segreto civile, è evidente che trovarlo a cena insieme a dei generali Di Pietro è ospito, buongiorno, buonasera, qualche settimana dopo Contrada viene arrestato e sarebbe stato grave se fosse stato beccato a cena con Di Pietro dopo che era stato arrestato e processato e poi condannato per mafia, 10 anni per concorso esterno. A Di Pietro invece rimproverano di averlo incontrato occasionalmente prima insieme ai Carabinieri in un’occasione pubblica davanti a centinaia di reclute e invece tutti quelli che l’hanno incontrato e l’hanno difeso dopo non devono risponderne, Il Corriere della sera è uno dei giornali che con alcuni dei suoi commentatori ha difeso Contrada dopo che è stato arrestato e dopo che è stato condannato, continuando a scrivere che era una povera vittima e rimprovera Di Pietro di averlo incontrato una volta prima che venisse sospettato, indagato e arrestato e poi condannato!
Pensate anche la buonafede di questi giornali, l’ultimo caso è quello delle case che i giornali continuano a scrivere essere state procurate da Balducci a Di Pietro, mentre finora non risulta che Balducci sia intervenuto e soprattutto Di Pietro ha dimostrato di non averci mai messo piede come affittuario, come acquirente o come tentato affittuario o acquirente perché in una c’era una casa editrice che non ha niente a che fare con lui e in un’altra ci sta un’altra persona.
Casini e Dell'Utri, amici per la pelle - Vedete che dato che non capita niente a caso: a questo attacco de Il Corriere della sera che continua a rispondere nonostante che lui fornisca tutta la documentazione, continua a rispondere dicendo che comunque c’è ancora qualcosa da chiarire anche se non lo dice perché ogni volta che gli dicono: c’è questo da chiarire lui lo chiarisce, vedete che ci si attacca, a questo attacco de Il Corriere Pierferdinando Casini, Casini: Di Pietro Sciacallo leader dell’Udc.Dice che Di Pietro lucra sui mali del paese, l’Italia dei Valori non è una forza politica responsabile, anzi, Di Pietro è uno sciacallo che costruisce la sua fortuna politica sulle disgrazie del paese, ci ha spiegato per anni che un conto sono le verità processuali e un conto sono le necessità che un politico ha di essere al di sopra di ogni sospetto, nei comportamenti, ora Di Pietro valuti se il suo comportamento da Magistrato o da uomo politico è stato al di sopra di ogni sospetto, non è la moglie di Cesare, stiamo parlando di Pierferdinando Casini, uno dice: Santa Maria Goretti è intervenuta e ha detto che Di Pietro delle cazzate le ha fatte e avrebbe ragione Santa Maria Goretti perché Di Pietro delle cazzate ne ha fatte, certi amici se li poteva risparmiare, certe candidature se le poteva risparmiare, di bello c’è che quando viene fuori che razza di gente ha candidato tipo De Gregorio se la prende immediatamente Berlusconi, appena li manda via lui se li prende Berlusconi!
Quando Berlusconi si è preso De Gregorio c’era anche Casini con lui, quello che adesso fa Santa Maria Goretti, è interessante perché Casini ha un partito che soprattutto in certe zone sembra l’ora d’aria di San Vittore nel senso che è un partito pieno di galeotti, di pregiudicati, è il partito di Totò Cuffaro condannato in primo e in secondo grado per favoreggiamento, prima semplice e poi mafioso, è il partito di Lorenzo Cesa, quest’ultimo è celeberrimo perché finì a Regina Celi in quanto andava a prendere le tangenti per conto del Ministro Prandini, detto Prendini e poi le confessò, confessò di avere preso 20 tangenti che poi portava a Prandini in buste di plastica e se le ricordava tutte, tra l’altro, una memoria di ferro, il suo verbale di interrogatorio a Regina Celi inizia con queste parole “ho deciso di svuotare il sacco” parla come la banda bassotti, come Pietro Gamba di legno, come Macchia nera, appena l’ha saputo Casini l’ha fatto subito segretario del suo partito, quindi voi capite che quest’uomo è proprio la persona ideale, un giglio di campo, per fare la morale agli altri, naturalmente Cuffaro continua a essere dell’Udc , Cesa continua a essere dell’Udc, il resto dell’Ombrosario continua a essere dell’Udc , salvo alcuni che ogni tanto se li prende Berlusconi perché è invidioso di Casini.
Casini da Presidente della Camera nel dicembre del 2004 alla vigilia della sentenza del Tribunale di Palermo su Dell'Utri nel processo per concorso esterno in associazione mafiosa, fece una pressione esplicita e pubblica sui giudici, mandando a Dell'Utri i suoi auguri e un’attestazione di stima e solidarietà Presidente della Camera, non un parlamentare qualsiasi, Pierferdinando Casini, carta intestata della Camera dei Deputati, inviò un attestato di stima, amicizia e vicinanza a Dell'Utri, mentre i giudici di Palermo che lo stavano giudicando per mafia erano già riuniti in Camera di Consiglio e non gli mandò un bigliettino privato, fece un comunicato per far sapere a tutta Italia, compresi i giudici che ovviamente in Camera di Consiglio i giornali e le televisioni le vedono, che lui stava dalla parte di Dell'Utri e che quindi i giudici, che naturalmente sono persone in carne e ossa, da quel momento sapevano che se avessero condannato Dell'Utri, avrebbero condannato un amico fraterno del Presidente della Camera, cioè Casini cercò di buttare in politica un processo penale e chissà, se fu un moto spontaneo quel suo comunicato o se gli fu chiesto, sarebbe interessante che il Corriere della sera glielo chiedesse, perché se Il Corriere della sera ha deciso di fare un mazzo così ai politici, noi siamo i più contenti di tutti, facciamo la stessa cosa da anni, quando Di Pietro si è schierato con De Luca su Il Fatto quotidiano sono stato io a criticarlo durissimamente e quando ha fatto altre cazzate Micromega, Il Fatto quotidiano lo hanno strapazzano e gli hanno chiesto conto e ragione di quello che stava facendo, se Il Corriere ha deciso di associarsi improvvisamente, meglio tardi che mai, a questo giornalismo contro, ma noi siamo felicissimi, ha deciso di dedicare la prima puntata della serie ambiguità e silenzi dell’On…. a Di Pietro? Benissimo? Di Pietro gli ha risposto: adesso passiamo alla seconda, facciamo un bel pezzo intitolato ambiguità e silenzi dell’On. Pierferdinando Casini? Un bel pezzo per tutti, con tutte le foto, così magari Casini risponde finalmente, poi quando resta tempo magari si fa una Treccani a puntate da rilegare in vari volumi sui silenzi e le ambiguità dell’On. Berlusconi, chissà se Il Corriere della sera si può permettere una cosa di questo genere o se invece dobbiamo accontentarci della prima e unica puntata su Di Pietro? Chissà, se vuole Il Corriere della Sera ci fa sapere, gli forniamo materiali, li autorizzo a copiare integralmente alcuni miei libri che possono tranquillamente essere intitolati i silenzi e le ambiguità di tizio e caio, solo che lì ce ne sono centinaia, un po’ più potenti di Di Pietro e un po’ più amici degli editori de Il Corriere della sera che sapete sono tanti, sono molto potenti, alcuni sono molto intimi dell’On. Berlusconi, tant’è che stanno in Medio Banca insieme a sua figlia per dirne una.
Quindi se vuole Il Corriere della sera gli forniamo tutto il materiale e possono andare avanti per anni a fare le puntate sui silenzi e le ambiguità dell’On. tale dei tali, per esempio è appena uscita una sentenza della Cassazione che Il Corriere della sera non ha neanche notato, non ha neanche scritto una riga, nella quale si racconta una storia, è una storia che chi ha letto i nostri libri o ha seguito le nostre cose forse un po’ conosce, è la storia di Dell'Utri e del Sen. Garraffa e del capo mafia di Trapani Vicenzo Virga e del suo guardaspalle, cosa succede? Siamo nel 1992, Marcello Dell'Utri è amministratore delegato di Publitalia, società intermediatrice di pubblicità Procura uno sponsor alla Società Pallacanestro Trapani, qual è lo sponsor, la birra Dreher con il marchio siciliano Birra Messina, sono soldi, sono 1,5 miliardo di lire all’anno, i giocatori di basket della pallacanestro Trapani mettono la scritta Birra Messina e la società Pallacanestro Trapani riceve dalla Birra Messina 1,5 miliardi di lire, chi è il proprietario della Pallacanestro Trapani? Il Senatore Garraffa, un senatore repubblicano che di professione fa il medico e lavora al pronto soccorso di Trapani.
Dopo avere ricevuto i soldi della Birra Messina, 1,5 miliardi, Garraffa viene convocato a Milano da Dell'Utri nella sede di Publitalia e Dell'Utri gli dice che metà di quella somma Garraffa gliela deve ridare indietro a lui in nero perché nel mondo degli sponsor si usa così, si fanno false fatture e fondi neri, io ti procuro la pubblicità, tu prendi tot e poi in nero mi giri la metà di tot e io mi intasco i fondi neri, derubo la mia società, ok? Garraffa dice: no, non vedo perché le devo dare indietro metà dei soldi visto che sono miei, secondo non posso darglieli in nero neanche se volessi perché non ho fondi neri, guardate la sfiga di Dell'Utri si è imbattuto nell’unico imprenditore che non ha fondi neri, non è abituato viste le usanze della ditta, stupefatto gli risponde con una frase che, soprattutto se detta con accento siciliano, suona un po’ minacciosa, la frase è questa: abbiamo uomini e mezzi che sono in grado di farle cambiare idea, che sono in grado di convincerla a pagare, Garraffa dice, sarà un’impressione ma questa frase… torna a Trapani e un mattino alle 7 mentre è lì di turno al pronto soccorso, lui è medico con il suo camice bianco, riceve una visita, è quella del capo mafia di Trapani che lui conosce, lo conosce perché è successa una cosa anni prima, lui ha salvato un ragazzo, parente di questo capo mafia che era caduto in un fiume, una cosa di questo genere, quindi i due si conoscono, lui sa che quello è il capo mafia e il capo mafia è andato lì per chiedergli di pagare Dell'Utri, Garraffa gli dice “non ho fondi neri” e l’altro dice “va bene riferirò” cioè o Garraffa mente oppure il boss Virga ha avuto un’apparizione dell’Arcangelo Gabriele che gli ha spiegato che Dell'Utri voleva dei soldi da Garraffa e ha deciso spontaneamente di dare una mano a Dell'Utri perché gli è simpatico, oppure Dell'Utri ha chiamato il capo mafia di Trapani perché andasse da Garraffa a chiedere 750 milioni di lire, in nero a un signore che non li doveva.
Come si chiama in gergo giuridico minacciare una persona per avere qualcosa a cui non si ha diritto e poi dato che quella non cede, mandare un capo mafia per far cedere quella persona? Si chiama estorsione, se lo fai con un mafioso si chiama estorsione aggravata con l’aggravante dell’articolo 7 che è quello tipico dei reati finalizzati a favorire la mafia, l’aggravante mafiosa.
Estorsione con aggravante mafiosa, per questo reato, tentata estorsione, perché? Perché poi Garraffa non ha pagato, tentata estorsione mafiosa, Dell'Utri insieme al Boss Virga vengono rinviati a giudizio a Milano, processati, condannati a due anni in primo grado e in appello, la sentenza d’appello viene cancellata, annullata con rinvio della Cassazione perché non è ben motivata, la Cassazione ordina un nuovo processo di appello, nel secondo processo di appello i giudici dicono: le minacce di Dell'Utri e di Virga a Garraffa sono provate, ma non bastano le minacce per configurare il reato di tentata estorsione, perché? Perché poi a un certo punto questi hanno smesso di minacciare Garraffa e infatti Garraffa non ha pagato e quindi in qualche modo hanno desistito dalle minacce, smettendo di farle e quindi il reato non è estorsione, ma è minacce gravi che è punito con una pena molto più bassa e che guarda caso è già caduto in prescrizione.
I giudici della Corte d’appello nel secondo processo d’appello si lavano le mani e prescrivono il reato derubricando l’accusa in minacce. La Procura ricorre in cassazione sostenendo che invece è estorsione e quindi non è prescritta e quindi Dell'Utri va condannato, Garraffa ricorre in Cassazione per lo stesso motivo, Dell'Utri ricorre in Cassazione perché non vuole la prescrizione per un reato così grave aver fatto minacciare uno da un mafioso e vuole l’assoluzione piena, cosa fa la Corte di Cassazione 15 giorni fa? Annulla la seconda sentenza di appello, dice che è contraddittoria perché? Perché è semplice, se i giudici hanno ritenuto provate le minacce che erano finalizzate a ottenere una cosa illecita e non dovuta da una terza persona per giunta fatte fare da un mafioso, questa si chiama tentata estorsione o non ci sono le minacce finalizzate all’estorsione, ma se ci sono le minacce come ha stabilito la Corte d’Appello, allora si chiama estorsione il reato, quindi rimandano per la terza volta alla Corte d’Appello dicendo che questa volta deve decidere se ritiene, come ha già ritenuto che le minacce ci siano, deve condannare Dell'Utri per estorsione, tentata estorsione lui e il boss, il Boss tra l’altro è finito in galera all’ergastolo per omicidio e mafia, se invece non fossero più provate neanche le minacce ma come fanno a non essere provate, sono testimoniate dalla vittima e da una serie di riscontri, allora salterebbe tutto.
Vi leggo l’ultimo passaggio, perché è interessante, in sintesi la sentenza della Corte d’appello appare insuperabilmente contraddittoria, sussiste e è consumata la minaccia per la presentazione dei due mafiosi incaricati dal terzo che manteneva la gestione della vicenda, il terzo è Dell'Utri e tuttavia la stessa, dicono i giudici di appello non ha una sicura natura estorsiva è sintesi contraddittoria perché per quanto prima detto, in quel contesto se c’è stata minaccia, essa non poteva che essere finalizzata solo a determinare Garraffa al pagamento di quanto e come sapeva gli era stato chiesto e quindi o non c’è la minaccia o essa deve necessariamente realizzare l’efficacia estorsiva, in estrema sintesi appare insuperabilmente contraddittorio argomentare della sussistenza di una minaccia che costituisce elemento costitutivo del delitto di tentata estorsione, ma al tempo stesso affermare che essa non avrebbe avuto sicura natura estorsiva e contestualmente ritenere che poiché a quella minaccia non erano seguite altre, il tentativo di estorsione si era estinto per desistenza volontaria del minacciatore.
Se è ingiusto il profitto perseguito da Virga per conto di Dell'Utri i casi sono due: o la minaccia non c'è, ma qui avete detto che c'è, se c'è allora c'è la tentata estorsione e quindi ci vuole un nuovo giudizio della Corte d'appello di Milano su due punti: eventuale sussistenza della minaccia e se sì, configurabilità dell'estorsione, la minaccia finalizzata a ottenere un profitto ingiusto integra di per sé qualora il profitto non sia poi conseguito per cause indipendenti dalla volontà dell'autore il tentativo di estorsione, dopo il compimento di condotta idonea a integrare il delitto di tentata estorsione, la desistenza volontaria, smettere di fare altre minacce non può essere configurata dal mero decorso del tempo, è passato del tempo e quindi hanno desistito, no, ci vogliono comportamenti e fatti determinati incompatibili con la successiva consumazione, se hai deciso di non volerli più quei soldi dopo aver fatto le minacce, devi far sapere al tizio: guarda che abbiamo scherzato, non li voglio più quei soldi, ma se non gli dici niente, la minaccia continua a penzolare sulla sua testa come una spada di Damocle questo scrivono i giudici di Cassazione, interessante, no? Un parlamentare del centro-destra fondatore del Popolo delle Libertà che la Cassazione, mica Travaglio o un PM o una toga rossa, la Cassazione dice che ha mandato un mafioso a chiedere dei soldi non dovuti a un imprenditore, con minaccia estorsiva grave, è simpatico no? Meriterebbe una puntatina della serie de Il Corriere della sera "i silenzi e le ambiguità"? Avete mai sentito un'intervista in cui veniva chiesto a questo signore di dare una risposta su queste cose?
O avete forse letto milioni di interviste anche su Il Corriere della sera in cui Dell'Utri viene interpellato ora come bibliofilo, ora come uomo di cultura, ora come fine politologo per chiedergli giudizi sulla storia d'Italia, su Mussolini di cui ha appena comprato i diari falsi? Sulla letteratura? Sugli incunaboli, sulle biblioteche? Oppure sull'attualità politica? Dato che non ve la ricorda nessuno questa storia ve l'ho raccontata io e del resto il Passaparola serve a questo, continuate a seguirci tutti i lunedì e a leggere Il Fatto quotidiano, grazie e buon compleanno anche a voi!

ERRATA CORRIGE
Cari amici, era destino che proprio alla centesima puntata di passaparola incappassi in una bufala. Quella che vi ho letto in apertura del passaparola sull'approvazione dell'emendamento D'Alia era una notizia vecchia di un anno che qualcuno ha ricicciato in rete come se fosse nuova: dopo il voto in senato, infatti, l'emendamento liberticida è stato accantonato alla camera. scampato pericolo, dunque, almeno per ora. ma conviene restare vigili. scusatemi per il "procurato allarme".
(m.trav.)

Marco Travaglio (Passaparola del 7 giugno 2010)

Nessun commento:

Posta un commento

Tutto quanto pubblicato in questo blog è coperto da copyright. E' quindi proibito riprodurre, copiare, utilizzare le fotografie e i testi senza il consenso dell'autore.

Archivio blog

Post più popolari ultimi 7 giorni

Questo BLOG non è una testata giornalistica: viene aggiornato con cadenza casuale e pertanto non è un prodotto editoriale (ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001) bensì un semplice archivio condiviso di idee e libere opinioni. Tutto ciò ai sensi dell'art.21 comma 1 della Costituzione Italiana che recita come: TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Dissertazioni su Street Art, ne vogliamo parlare? A cura di Toti Clemente

Dissertazioni su Street Art, ne vogliamo parlare? A cura di Toti Clemente
Dissertazioni su Street Art. Ne vogliamo parlare?

Post più popolari dall'inizio

Lettori fissi

Visualizzazioni totali

Cagando todos somos iguales

Cagando todos somos iguales
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può, pertanto, considerarsi un prodotto editoriale, ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001

Un'immagine, un racconto

Un'immagine, un racconto
La fotografia è in genere un documento, la testimonianza di un ricordo che raffigura spesso persone e luoghi, ma talvolta può anche costituire lo spunto per fantasticare un viaggio ovvero per inventare un racconto e leggere con la fantasia l’apparenza visiva. (cliccando sopra la foto è possibile visionare il volume)

Etichette

"Sbankor" (2) 10 storie del Cavaliere (10) Abbate Ciccio (1) Abbate Lirio (2) Accolla Dario (1) Accorinti Renato (1) Adinolfi Massimo (1) Aforismi (18) Ai Weiwei (1) Aiosa Lorella (2) Al Capone (1) Alberton Mariachiara (1) Alfano Angelino (2) alias C215 (1) Alice ed Ellen Kessler (1) Alinari Luca (1) Allende Isabel (1) Allievi Stefano (1) Almerighi Mario (1) Amato Fabio (2) Amato Giuliano (2) Ambrosi Elisabetta (1) Amurri Sandra (1) Andreoli Vittorino (4) Andreotti Giulio (4) Andrews Geoff (1) Aneddoti (21) Angela (1) Angelo Rivoluzionario (1) Annunziata Lucia (2) Anselmi Tina (2) Anzalone Morena (1) Articoli (2029) articolo (9) ARVIS (2) Ascione Marco (1) Assange Julian (1) Assante Ernesto (2) Attias Luca (1) Augias Corrado (2) Autieri Daniele (1) Avedon Richard (1) Avveduto Virginia (1) B1 (2) Bachis Roberto (1) Baglioni Angelo (1) Bagnasco Angelo (1) Ballarò (1) Balocco Fabio (1) Banca d'Italia (31) Banche & Finanza (60) Baraggino Franz (1) Barbacetto Gianni (3) Barbareschi Luca (1) Barbera Davide (1) Barca Fabrizio (2) Barone Giacomo (1) Barra Francesca (1) Basile Gaetano (2) Bassi Franco (1) Basso Francesca (1) Battaglia Letizia (10) Battiato Franco (8) Battisti Lucio (1) BCE (1) Beccaria Antonella (1) Beha Oliviero (3) Bei Francesco (1) Belardelli Giovanni (1) Belardelli Giulia (3) Bellantoni Pietro (1) Beltramini Enrico (1) Bene Carmelo (1) Benedetti Carla (1) Benetazzo Eugenio (1) Benigni Roberto (1) Benincasa Giuseppe (1) Benni Stefano (35) Bergoglio Jorge Mario (2) Bergonzoni Alessandro (10) Berlinguer Bianca (1) Berlinguer Enrico (4) Berlusconi Silvio (17) Bernabei Ettore (1) Bersani Pierluigi (3) Bertini Carlo (1) Bertinotti Fausto (1) Bertolini Gregorio (2) Bertolucci Lionello (1) Biagi Enzo (26) Bianca Nascimento Gonçalves (1) Bianchi Enzo (1) Bianchini Eleonora (3) Bianchini Gabriella (1) Bianconi Giovanni (1) Bicocchi Silvano (5) Bignardi Daria (1) Bilderberg (1) Billeci Antonio (2) Billi Debora (1) Billitteri Daniele (1) Bindi Rosy (1) Bini Flavio (2) Biondani Paolo (1) Biscotto Carlo Antonio (1) Bisio Caludio (1) Biussy Nick (1) Bizzarri Sura (7) Blair Cherie (1) Bobbio Norberto (3) Bocca Giorgio (7) Bocca Riccardo (1) Bocconi Sergio (1) Boggi Paolo (1) Boldrini Laura (1) Bolzoni Attilio (2) Bongiorno Carmelo (3) Bongiorno Giulia (1) Bongiorno Mike (1) Bonini Carlo (1) Bonino Carlo (1) Bonino Emma (1) Borghi di Sicilia (1) Borromeo Beatrice (3) Borsellino Paolo (4) Borsellino Rita (1) Borsellino Salvatore (2) Bossi Umberto (2) Botti Antonella (1) Bowie David (1) Bozonnet Jean-Jacques (1) Bracconi Marco (4) Brambrilla Michele (1) Branduardi Angelo (2) Breda Marzio (1) Brera Guido Maria (1) Brusini Chiara (1) Bucaro Giuseppe (1) Buffett Warren (1) Buinadonna Sergio (1) Bukowski Charles (1) Buonanni Michele (1) Burioni Roberto (1) Busi Maria Luisa (1) Buttafuoco Pietrangelo (1) Buzzati Dino (1) Cacciari Massimo (3) Cacciatore Cristian (1) Cacioppo Giovanni (1) Calabresi Mario (4) Calabrò Maria Antonietta (1) Calderoli Roberto (1) Callari Francesco (1) Calvenzi Giovanna (1) Calzona Piero (1) Camilleri Andrea (25) Cammara Nuccia (2) Cammarata Diego (1) Campanile Achille (13) Campi Alessandro (1) Campofiorito Matteo (1) Cancellieri Anna Maria (3) Canfora Luciano (1) Canini Silvio (1) Cannatà Angelo (1) Cannavò Salvatore (3) Cantone Raffaele (1) Canzoni (19) Caponnetto Antonino (1) Caporale Antonello (4) Caprarica Antonio (4) Carbone Chiara (1) Carchedi Bruno (1) Carli Enzo (1) Carlisi Franco (2) Carmi Lisetta (1) Carminati Massimo (1) Carofiglio Gianrico (2) Carpenzano Emanuele (1) Caruso Cenzi (1) Casaleggio Gianroberto (1) Caselli Gian Carlo (5) Caselli Stefano (2) Caserta Sergio (1) Cassese Sabino (1) Castellana Giovanni (1) Castigliani Martina (1) Cat Stevens (1) Catalano Carmela (3) Catalano Massino (2) Catilina Lucio Sergio (1) Cavallaro Felice (2) cazzegio ma non tanto (1) Cazzullo Aldo (1) Ceccarelli Filippo (2) Cedrone Giovanni (1) Cei Enzo (1) Celentano Adriano (3) Celestini Ascanio (12) Celi Lia (1) Centro Paolo Borsellino (1) Cerami Gabriella (1) Cernigliaro Totò (1) Cerno Tommaso (1) Cerrito Florinda (3) Cetto La Qualunque (1) Change.Org (1) Chessa Pasquale (1) Chi controlla il controllore? (1) Chiarucci Giancarlo (1) Ciancimino Massimo (3) Ciancimino Vito (2) Ciccarello Elena (1) Cicconi Massi Lorenzo (1) Cicozzetti Giuseppe (1) Cimato Claudia (1) Cimò Valeria (1) Ciotti Luigi (1) Cipiciani Carlo (1) Cirino Mariano (1) Citelli Zino (1) Cito Francesco (4) Civati Giuseppe (1) Claudel Paul (1) Clemente Toti (2) Cocuzza Luigi (1) Colletti Giampaolo (1) Collini Pietro (1) Colombo Furio (4) Colombo Gherardo (6) Coltorti Fulvio (1) Conte Giuseppe (9) Conti Paolo (1) Copasir (1) Coppola Gerardo (11) copyright (1) Cordà Eliane (1) Cordero Franco (1) Cornaglia Carlo (2) Corsi Cristina (2) Corsini Daniele (29) Cortese Renato (1) Cosimi Simone (1) Costamagna Luisella (9) Covatta Giobbe (1) Covid 19 (7) Craxi Bettino (3) Crispi Maurizio (1) Crocetta Rosario (1) Crozza Maurizio (2) Curcio Antonio (3) Cuscunà Salvo (1) Custodero Alberto (1) Cusumano Antonino (1) Cuticchio Franco (1) Cuzzocrea Annalisa (1) d (1) D'alema Massimo (2) D'Alessandro Nicolò (2) D'Amato Daniele (1) D'Ambrosio Simone (2) D'Avanzo Giuseppe (11) D'Eramo Marco (1) D'Esposito Fabrizio (2) D'Orta Marcello (19) da altri blog (1486) Dacrema Pierangelo (1) Dalla Chiesa Carlo Alberto (1) Dalla Chiesa Nando (1) Dalla Lucio (1) Damilano Marco (6) Dandini Serena (1) Davigo Piercamillo (8) De Andrè Fabrizio (4) De Angelis Alessandro (1) De Angelis Attilio (1) De Bac Marcherita (1) De Bortoli Ferruccio (2) De Crescenzi Davide (8) De Crescenzo Luciano (24) De Crescenzo Paola (1) De Curtis Antonio (2) De Francesco Gian Maria (1) De Gasperi Alcide (1) De Gregori Francesco (2) De Gregorio Concita (3) De Luca Erri (2) De Luca Maria Novella (1) De Magistris Luigi (5) De Marchi Toni (1) De Masi Domenico (1) De Riccardis Sandro (1) De Sciciolo Cristiano (1) Deaglio Enrico (3) Dedalus (1) Del Bene Francesco (1) Del Corno Mauro (1) Dell'Utri Marcello (4) Della Valle Diego (1) Deneault Alain (1) Di Bartolo Marica (1) Di Battista Alessandro (1) Di Cori Modigliani Sergio (1) Di Domenico Marco (1) Di Donato Michele (1) Di Feo Gianluca (1) Di Giorgio Floriana (1) Di Maio Luigi (1) Di Matteo Antonino (6) Di Napoli Andrea (11) Di Nicola Primo (2) Di Nuoscio Enzo (3) Di Pietro Antonio (28) Di Romano Arianna (1) Di Stefano Jolanda Elettra (2) Di Stefano Paolo (1) Diamanti Ilvo (28) Didonna Donato (1) Discorsi (1) Documenti (115) Dominici Piero (1) Donadi Massimo (2) Donati Antonella (1) Dondero Mario (1) Dones Merid Elvira (1) Draghi Mario (11) Dusi Elena (1) Eco Umberto (2) Editoriali (1) Eduardo De Filippo (1) Educazione Finanziaria (4) Einstein Albert (1) Elio e Le Storie Tese (1) Email (24) Emanuello Daniele (1) Enigmistica (1) Erika Tomasicchio (1) Ernesto Bazan (2) Esopo (7) Esposito Antonio (1) essec (600) Etica e società (1) Eugenia Romanelli (1) Evangelista Valerio (1) Evita Cidni (3) Ezio Bosso (1) Fabozzi Andrea (1) Fabri Fibra (1) Facchini Martini Giulia (1) Facci Filippo (1) Facebook (28) Falcone Giovanni (5) Falcone Michele (1) Faletti Giorgio (1) Famiglie Arcobaleno (6) Famularo Massimo (1) Fantauzzi Paolo (1) Faraci Francesco (1) Faraone Davide (1) Farinella Paolo (7) Fatucchi Marzio (1) Fava Giuseppe (1) Favale Mauro (1) Favole (11) Fazio Antonio (1) Federica Radice Fossati Confalonieri (1) Federico Vender (2) Fedro (6) Feltri Stefano (6) Feltri Vittorio (1) Ferla Giuseppe (1) Ferrandelli Fabrizio (2) Ferrara Gianluca (1) Ferrara Roberta (1) Ferrarella Luigi (1) Ferro Ornella (2) FIAT (1) Ficocelli Sara (2) Fierro Enrico (2) Filastrocche (1) Finanza (2) Fini Gianfranco (5) Fini Massimo (348) Fiorio Giorgia (1) Fittipaldi Emiliano (2) Flaiano Ennio (1) Flores d'Arcais Paolo (7) Floris Giovanni (2) Flusser Vilem (1) Fo Dario (3) Foà Arnoldo (1) Fontanarosa Aldo (1) Fontcuberta Joan (2) Forleo Maria Clementina (1) Formigli Enrico (1) Fornaro Placido Antonino (1) Fotogazzeggiando (1) Fotografia (336) Franceschini Dario (2) Franceschini Enrico (3) Franceschini Renata (1) Franco Luigi (1) Frangini Sara (1) Fraschilla Antonio (1) Friedman Alan (1) Fruttero Carlo (1) Fruttero e Lucentini (1) Furnari Angelo (1) Fusaro Diego (3) Gaarder Jostein (2) Gab Loter (1) Gabanelli Milena (5) Gaber Giorgio (11) Gaglio Massimiliano (1) Gaita Luisiana (1) Galantino Nunzio (1) Galeazzi Lorenzo (1) Galici Marina (2) Galimberti Umberto (10) Galli della Loggia Ernesto (1) Galligani Mauro (1) Gallo Andrea (2) Gallo Domenico (1) Garbo Rosellina (1) Garcin Gilbert (1) Garibaldi Giuseppe (1) Gasparri Maurizio (1) Gattuso Marco (1) Gaudenzi Daniela (3) Gawronski PierGiorgio (2) Gebbia Totò (1) Gelmini Mariastella (2) Genovesi Enrico (3) Gentile Tony (1) georgiamada (1) Gerbasi Giuseppe (3) Gerino Claudio (1) Ghedini Niccolò (2) Giampà Domenico (1) Giamporcaro Concetta (1) Gianguzzi Rosalinda (1) Giannelli (1) Giannini Massimo (31) Giannone Eugenio (1) Giannuli Aldo (3) Giaramidaro Nino (9) Gilardi Ando (1) Gilioli Alessandro (5) Gino e Michele (2) Ginori Anais (1) Giordano Lucio (1) Giordano Paolo (1) Giuè Rosario (1) Giuffrida Roberta (1) Giulietti Beppe (1) Gomez Peter (24) Gonzalez Silvia (1) Google (1) Gotor Miguel (1) Graffiti (2) Gramellini Massimo (9) Granata Fabio (3) Grancagnolo Alessio (1) Grassadonia Marilena (2) Gratteri Nicola (1) Greco Francesco (3) Greco Valentina (1) Grillo Beppe (45) Grimoldi Mauro (1) Grossi Alberto (1) Gruber Lilli (1) Gualerzi Valerio (1) Guémy Christian (1) Guerri Giordano Bruno (3) Gump Forrest (2) Gusatto Lara (1) Guzzanti Corrado (10) Guzzanti Paolo (4) Guzzanti Sabina (1) Hallen Woody (1) Harari Guido (1) Herranz Victoria (1) Hikmet Nazim (1) Hitler Adolf (1) Horvat Frank (1) Hutter Paolo (1) IA (2) Iacchetti Enzo (1) Iacona Riccardo (1) Iannaccone Sandro (1) Idem Josefa (1) IDV - Italia dei Valori (23) Il Ghigno (2) Il significato delle parole (5) Imperatore Vincenzo (4) Imprudente C. (1) Ingroia Antonio (4) Innocenti Simone (1) Invisi Guglielmo (1) Ioan Claudia (1) Iori Vanna (1) Iossa Mariolina (1) Iotti Nilde (1) Iovine Sandro (1) ITC Francesco Crispi (2) Iurillo Vincenzo (1) Jarrett Keith (1) Jodice Mimmo (1) Jop Toni (1) Joppolo Francesca (1) Julia Jiulio (1) Kashgar (1) Kipling Rudyard (1) Kleon Austin (1) L'Angolino (6) L'apprendista libraio (1) L'Ideota (1) La Delfa Giuseppina (1) La Grua Giuseppe (1) La Licata Francesco (2) La Rocca Margherita (1) La Rosa Dario (1) LAD (Laboratorio Arti Digitali) - Palermo (1) Lana Alessio (1) Lannino Franco (2) Lannutti Elio (1) Lannutti Wlio (1) Lanzetta Maria Carmela (1) Lanzi Gabriele (1) Laurenzi Laura (1) Lauria Attilio (2) Lavezzi Francesco (1) Le Formiche Elettriche (19) Le Gru (3) Leanza Enzo Gabriele (1) Lectio Magistralis (1) Lella's Space (1) Lenin (1) Lerner Gad (1) Letta Enrico (3) Letta Gianni (1) Levi Montalcini Rita (1) Lezioni (3) Li Castri Roberto (1) Li Vigni Monica (1) Licandro Orazio (1) Licciardello Silvana (1) Lido Fondachello (1) Lillo Marco (14) Limiti Stefania (1) Lingiardi Vittorio (1) Littizzetto Luciana (8) Liucci Raffaele (1) Liuzzi Emiliano (3) Livini Ettore (1) Lo Bianco Giuseppe (2) Lo Bianco Lucia (1) Lo Piccolo Filippo (1) Lodato Saverio (8) Lolli Claudio (1) Longo Alessandra (1) Lorenzini Antonio (8) Lorenzo dè Medici (2) Loy Guglielmo (1) Lucarelli Carlo (1) Lucci Enrico (1) Lungaretti Celso (1) Luongo Patrizia (1) Luporini Sandro (7) Lussana Carolina (1) Luttazi Daniele (3) M5S (2) Mackinson Thomas (3) Magris Claudio (1) Maier Vivian (1) Maiorana Marco Fato (1) Maltese Curzio (22) Manca Daniele (1) Manfredi Alessia (1) Manna Francesco (1) Mannheimer Renato (1) Mannoia Fiorella (2) Manzi Alberto (1) Maraini Dacia (2) Maratona di Palermo (7) Maratona di Palermo 2023 (1) Marcelli Fabio (1) Marchetti Ugo (1) Marchionne Sergio (3) Marcoaldi Franco (1) Marconi Mario (1) Marcorè Neri (1) Marenostrum (1) Marino Ignazio (2) Marra Wanda (3) Marro Enrico (1) Martelli Claudio (4) Martini Carlo Maria (2) Martorana Gaetano (5) Marzano Michela (2) Mascali Antonella (2) Mascheroni Luigi (1) Masi Mauro (1) Massarenti Armando (4) Massimino Eletta (1) Mastella Clemente (1) Mastropaolo Alfio (1) Mattarella Sergio (2) Mauri Ilaria (1) Maurizi Stefania (1) Mauro Ezio (22) Mautino Beatrice (1) Max Serradifalco (1) Mazza Donatella (1) Mazzarella Roberto (1) Mazzella Luigi (1) Mazzola Barbara (2) Mazzucato Mariana (1) McCurry Steve (1) Meletti Giorgio (3) Meli Elena (1) Mello Federico (4) Melloni Mario (3) Meloni Giorgia (1) Menichini Stefano (1) Mentana Enrico (3) Merella Pasquale (1) Merico Chiara (1) Merkel Angela (1) Merlino Simona (1) Merlo Francesco (5) Messina Ignazio (1) Messina Sebastiano (3) Mesurati Marco (1) Milella Liana (2) Milla Cristiana (1) Mincuzzi Angelo (1) Mineo Corradino (2) Minnella Liana (1) Minnella Melo (1) Mogavero Domenico (2) Molteni Wainer (1) Monastra Antonella (1) Montanari Maurizio (1) Montanari Tomaso (2) Montanelli Indro (8) Montefiori Stefano (2) Monti Mario (7) Moore Michael (1) Mora Miguel (2) Morelli Giulia (1) Moretti Nanni (1) Moro Aldo (6) Mosca Giuditta (1) Munafò Mauro (1) Murgia Michela (1) Musolino Lucio (1) Mussolini Benito (4) Myanmar (1) Napoleoni Loretta (1) Napoli Angela (1) Napolitano Giorgio (10) Narratori e Umoristi (267) Nemo's (1) Nicoli Sara (6) Nietzsche Friedrich (2) Norwood Robin (1) Notarianni Aurora (1) Nuzzi Gianluigi (4) Obama Barak (4) Oian Daniele (1) Oliva Alfredo (1) Onorevoli e .... (282) Oppes Alessandro (1) Orlando Leoluca (5) Ottolina Paolo (1) P.T. (6) Pace Federico (2) Padellaro Antonio (32) Padre Georg Sporschill (1) Pagliai Giovanni (1) Pagliaro Beniamino (1) Pagnoncelli Nando (1) Palazzotto Gery (1) Palminteri Igor (1) Palombi Marco (2) Panebianco Angelo (1) Panizza Ghizzi Alberto (1) Pannella Marco (1) Pansa Giampaolo (3) Papa Bergoglio (2) Papa Francesco (1) Papa Roncalli (2) Pappalardo Pippo (34) Paragone Gianluigi (1) Parise Goffredo (1) Parisi Francesco (1) Parisi Giorgio (1) Parlagreco Salvatore (5) Pasolini Caterina (1) Pasolini Pierpaolo (1) Pasqualino Lia (1) Passaparola (84) Peccarisi Cesare (1) Pellegrini Edoardo (1) Pellegrino Gianluigi (1) Pellizzetti Pierfranco (9) Penelope Nunzia (1) Pericle (1) Personaggi (7) Pertini Sandro (1) Petizioni (1) Petraloro Vito (1) Petrella Louis (1) Petretto Francesca (1) Petrini Diego (1) Petrolini Ettore (4) Piana degli Albanesi (1) Picciuto Salvatore (1) Piccolo Francesco (5) Pignatone Giuseppe (1) Piketty Thomas (2) Pillitteri Nino (2) Pini Massimo (4) Pini Valeria (2) Pink Floyd (2) Pino Sunseri (1) Pinotti Ferruccio (1) Pipitone Giuseppe (5) Pisanu Giuseppe (1) Pitta Francesca (1) Pitti Luca (1) Pivano Fernanda (1) Poesia (39) Politi Marco (2) politica (41) Polito Antonio (1) Pomi Simone (4) Pomicino Paolo Cirino (1) Pompei (1) Popolo Viola (1) Porro Nicola (1) Porrovecchio Rino (2) Portanova Mario (1) Pretini Diego (1) Prezzolini Giuseppe (1) Prodi Romano (3) Puppato Laura (1) Purgatori Andrea (1) Quagliarello Gaetano (1) Querzè Rita (1) Quinto Celestino (1) Raiperunanotte (1) Rajastan (1) Rame Franca (1) Rampini Federico (13) Randazzo Alessia (1) Ranieri Daniela (1) Ranucci Sigfrido (1) Ravello (1) Recalcati Massimo (2) Recensioni (86) Referendum (2) Reguitti Elisabetta (2) Reina Davide (1) Remuzzi Giuseppe (1) Renzi Matteo (12) Report (2) reportage (1) Reportage siciliano (4) Reski Petra (2) Retico Alessandra (1) Reuscher Costance (1) Revelli Marco (1) Riboud Marc (1) Ricci Maurizio (1) Ricciardi Raffaele (1) Rijtano Rosita (1) Riondino David (4) Riva Gloria (1) Rizza Sandra (2) Rizzo Marzia (1) Rizzo Sergio (9) Rizzoli Angelo (1) Roberti Franco (2) Roccuzzo Antonio (1) Rodari Gianni (3) Rodotà Maria Laura (1) Rodotà Stefano (6) Roiter Fulvio (1) Romagnoli Gabriele (1) Rosalio (1) Rosselli Elena (1) Rossi Enrico (1) Rossi Guido (1) Rossi Paolo (1) Rosso Umberto (1) Ruccia Gisella (1) Rusconi Gianni (1) Russo Stefano (1) Rutigliano Gianvito (2) Ruvolo Mariastella (1) Sacconi Maurizio (2) Safina Arturo (1) Saggistica (134) Saglietti Ivo (1) Said Shukri (1) sallusti Alessandro (1) Salvati Michele (1) Sander August (1) Sannino Conchita (1) Sansa Ferruccio (3) Sansonetti Stefano (1) Santamaria Marcello (1) Santarpia Valentina (1) Santoro Michele (6) Sardo Alessandro (1) Sargentini Monica Ricci (1) Sartori Giovanni (9) Sasso Cinzia (1) Sava Lia (1) Savagnone Fabio (1) Savagnone Giuseppe (1) Saviano Roberto (12) Savoca Tobia (7) Savona Paolo (1) Scacciavillani Fabio (1) Scaglia Enrico (1) Scalfari Eugenio (33) Scalzi Andrea (1) Scanzi Andrea (9) Scarafia Sara (1) Scarpinato Roberto (10) Schillaci Angelo (1) Scianna Ferdinando (12) Sciascia Carlo Roberto (1) Scorza Guido (2) Scuola (2) Scurati Antonio (1) Segre Liliana (1) Sellerio Enzo (3) Serra Michele (14) Serra Michele R. (1) Serradifalco Massimiliano (1) Severgnini Beppe (12) Sgroi Fabio (3) Shopenhauer Arthur (1) Shultz (1) Sicilcassa (2) SID (1) Sidari Daniela (3) Sideri Massimo (2) Siena (2) Signorelli Amalia (1) Siino Tony (1) Silena Lambertini (1) Simonelli Giorgio (2) Sisto Davide (1) Slide show (66) Smargiassi Michele (3) Snoopy (1) Socrate (1) Soffici Caterina (1) Sofri Adriano (1) Sollima Giovanni (1) Sommatino Francesca (2) Soth Alec (1) Sparacino Tiziana (1) Spencer Tunick (1) Spicola Mila (3) Spielberg Steven (1) Spinelli Barbara (6) Spinicci Paolo (1) Sport (1) Springsteen Bruce (4) Staino Sergio (1) Stasi Davide (1) Stella Gian Antonio (10) Stepchild adoption (1) Stille Alexander (2) Stone Oliver (1) Storie comuni (6) Strada Gino (1) Strano Roberto (1) street art (11) Studio Seffer (1) Superbonus (1) Sylos Labini Francesco (1) Szymborska Wislawa (1) T.S. (1) Tafanus (1) Taormina Carlo (1) Tarantino Nella (1) Tarquini Andrea (2) Tartaglia Roberto (1) Tava Raffaella (1) Taverna Paola (1) Tecce Carlo (4) Telese Luca (7) Temi (4) Terzani Tiziano (4) Tholozan Isabella (1) Tinti Bruno (16) Tito Claudio (2) Tocci Walter (1) Tomasi di Lampedusa Giuseppe (1) Tomasoni Diego (2) Tonacci Fabio (1) Toniolo Maria Gigliola (1) Toniutti Tiziano (2) Tornatore Giuseppe (1) Torresani Giancarlo (9) Torsello Emilio Fabio (2) Tortora Francesco (3) Totò (3) Trailer (1) Tramonte Pietro (1) Travaglio Marco (252) Tremonti Giulio (2) Tribuzio Pasquale (5) Trilussa (15) Troja Tony (1) Trump Donald (1) Truzzi Silvia (8) TT&P (1) Tundo Andrea (1) Turati Giuseppe (1) Turco Susanna (1) Turrini Davide (1) Twain Mark (1) U2 (1) UIF - Unione Italiana Fotoamatori (4) Usi ed Abusi (8) Valesini Simone (1) Valkenet Paulina (1) Vandenberghe Dirk (1) Vannucci Alberto (1) Varie (109) Vauro Senesi (3) Vazquez Luisa (3) Vecchi Davide (9) Vecchio Concetto (3) Veltroni Walter (3) Vendola Niki (3) Venturini Marco (1) Verderami Francesco (1) Verdini Denis (3) Vergassola Dario (4) Verrecchia Serena (1) Viale Guido (1) Video (104) Villaggio Paolo (6) Violante Luciano (2) Viroli Maurizio (3) Visetti Giampaolo (1) Vita Daniele (1) Vittorini Elio (1) Viviano Francesco (2) Vivirito Cettina (1) Volàno Giulio (1) Vulpi Daniele (1) Vultaggio Giuseppe (1) Walters Simon (1) Weinberger Matt (1) Wenders Wim (2) Wikipedia (20) Wilde Oscar (3) WWF (1) www.toticlemente.it (4) You Tube (97) Yourcenar Margherite (1) Zaccagnini Adriano (1) Zaccagnini Benigno (1) Zagrebelsky Gustavo (9) Zambardino Vittorio (1) Zanardo Lorella (1) Zanca Paola (1) Zecchin Franco (2) Zucconi Vittorio (3) Zucman Gabriel (1) Zunino Corrado (1)

COOKIES e PRIVACY Attenzione!

Si avvisano i visitatori che questo sito utilizza dei cookies per fornire servizi ed effettuare analisi statistiche anonime. E’ possibile trovare maggiori informazioni all’indirizzo della Privacy Policy di Automattic: http://automattic.com/privacy/ Continuando la navigazione in questo sito, si acconsente all’uso di tali cookies. In alternativa è possibile rifiutare tutti i cookies cambiando le impostazioni del proprio browser.

Monte Pellegrino visto da casa natia di Acqua dei Corsari

Monte Pellegrino visto da casa natia di Acqua dei Corsari

Collaboratori

Calcolo Devalutazione Monetaria