Matteo Renzi annunciava: “Proporremo di dimezzare subito il numero
e le indennità dei parlamentari. E vogliamo sceglierli noi con i voti, non
farli scegliere a Roma con gli inchini al potente di turno” (18-10-2010). Con
l’Italicum e il Senato delle Autonomie, i parlamentari non si dimezzano, ma
scendono da 950 a 730, e le indennità dei 630 restano intatte.
Renzi voleva “una legge elettorale per scegliere direttamente gli
eletti”, ma anche “l’imposizione del ricambio, attraverso un tetto di tre
mandati parlamentari, senza eccezioni” (3-4-11). Con le due suddette “riforme”,
i partiti continuano a nominarsi i deputati e per il Senato aboliscono
direttamente le elezioni (i senatori li nominano i consigli regionali). Nessuna
traccia dei tre mandati.
Renzi diceva: “Il Porcellum è la peggior legge elettorale
possibile, in cui i parlamentari sono nominati” (15-4-11). Infatti sostituisce
la peggior legge elettorale possibile con la peggior legge elettorale
possibile, in cui i parlamentari sono più nominati di prima.
Renzi sosteneva: “I costi della politica devono diventare un tema
fondamentale per l’Italia e il Pd. Io (da sindaco di Firenze, ndr) guadagno 50
mila euro netti l’anno. Perché un parlamentare o un consigliere regionale deve
guadagnare molto più di me?” (18-7-11). Dunque i deputati continueranno a
guadagnare molto più dei sindaci.
Renzi pretendeva una legge elettorale che “consenta ai cittadini
di scegliere il presidente del Consiglio e i parlamentari in modo libero, come
succede nei Comuni. I partiti devono consentire alla gente di scegliersi le
persone, perché un cittadino possa guardare in faccia i propri rappresentanti.
Poi se fa bene lo conferma, se fa male lo manda a casa e magari i politici
proveranno l’ebbrezza di tornare a lavorare, che non è un’esperienza mistica,
la fanno tutti gli italiani e possono farla anche i politici che perdono le
elezioni” (26-4-12). I partiti seguitano a impedire alla gente di scegliere e
guardare in faccia i propri rappresentanti.
Renzi aggiungeva: “Facciano quel che gli pare, purché lo facciano
e che a scegliere siano i cittadini” (1-10-12). Vedi sopra.
Renzi insisteva: “L’importante è dare ai cittadini la possibilità
di scegliere liberamente, non necessariamente di incasellarsi in destra o
sinistra. Comunque la pensi, puoi scegliere chi votare di volta in volta in
base alla personalità di chi si candida, delle idee che esprime, del programma”
(7-11-12). Ecco, appunto.
Renzi prometteva, “per riconquistare la fiducia della gente, alcuni
segnali di buon senso: ridurre gli stipendi e dimezzare il numero dei
parlamentari e abolire tutti i tipi di privilegi che fanno credere alla gente
che i politici siano tutti uguali” (7-11-12). Ora anche i sindaci e i
consiglieri regionali nominati senatori avranno un privilegio in più:
l’immunità-impunità parlamentare.
Renzi trovava che “il Porcellum non è il male assoluto, peggio c’è
solo il proporzionale puro. Ma è molto meglio il Mattarellum: almeno vedi in
faccia i parlamentari, perché con queste liste elettorali possono mettere
dentro di tutto” (19-11-13). Ora, con le liste dell’Italicum, Renzi potrà
mettere dentro di tutto.
Renzi spiegava: “Il Mattarellum è senz’altro migliore del
Porcellum: se, per garantire la governabilità, si aggiungesse un premio di
maggioranza del 25%, sarebbe perfetto. Ma la soluzione migliore sarebbe la
legge elettorale per l’elezione dei sindaci” (22-11-13). Sia il Mattarellum sia
la legge dei sindaci consentono ai cittadini di scegliere: Renzi preferisce
l’Italicum, che non lo consente.
Renzi si scagliava contro “le larghe intese fra Berlusconi e
Grillo per conservare il Porcellum” (19-11-13). Poi le larghe intese con
Berlusconi le ha fatte lui per conservare il peggio del Porcellum
nell’Italicum.
Renzi avvertiva: “Attenzione a dare per morto Berlusconi: sono 15
anni che diciamo che è finito e invece ce lo ritroviamo sempre lì” (18-7-11).
Buona l’idea di riceverlo al Nazareno e a Palazzo Chigi per fargli riformare la
Costituzione.
Marco Travaglio (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano - 17 luglio 2014)
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