Con tutti i problemi che abbiamo non si sentiva proprio il bisogno di un replay di Berlusconi che fa il clown e passeggia per il cortile di Palazzo Chigi leccando un gelato. Anzi, duole dirlo, ma perfino l’ex Cavaliere avrebbe evitato di fare il pagliaccio con il governo nel bel mezzo di una crisi economica ogni giorno più devastante.
Ma, come il Pregiudicato (con il quale non a caso è culo e camicia e stringe patti segreti), Renzi
pensa di fare fessi gli italiani con queste piccole armi di distrazione
di massa. Non gira un euro, i negozi sono vuoti, le imprese chiudono,
le famiglie affrontano il peggiore autunno dagli anni 50, ma il premier
giovanotto viene immortalato mentre mangiucchia banane o si tira una secchiata d’acqua in testa.
Come dire: ragazzi va tutto benone, e se i gufi dell’Economist mi dipingono come un adolescente immaturo accanto a Hollande e alla Merkel
mentre la barchetta dell’euro affonda, io ci rido sopra e fo il ganzo.
Purtroppo, la bibbia della grande finanza voleva comunicargli che i
grandi investitori non sanno che farsene del governo degli annunci ai
quali quasi mai seguono i fatti. Dopo la figuraccia della riforma scolastica
(con i centomila precari assunti da un giorno all’altro, secondo i
giornali di corte) che aveva detto “vi stupirà” e che infatti molto ci
ha stupito per la sua assenza, Renzi invece di chiudersi in un
imbarazzato silenzio si è sparato la mirabolante riforma della giustizia
civile che, venghino signori venghino, durerà la metà e mi voglio
rovinare.
Se continua così, lo statista di Rignano non farà l’annunciato big bang, ma un grosso botto sì. Al gusto di limone.
Antonio Padellaro (Dal Fatto Quotidiano del 30 agosto 2014)
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