"Dopo gli anni ovattati dell'infanzia e quelli spensierati dello studio ci si immerge nella catena lavorativa che, al di là di qualunque gratificazione, assorbe e lascia poco tempo ... e poi finalmente arriva la tua quarta dimensione ... e ritrovi quella serenità smarrita."

Il presente blog costituisce un almanacco che in origine raccoglie i testi completi dei post pubblicati su: http://www.laquartadimensione.blogspot.com, indicandone gli autori, le fonti e le eventuali pagine web (se disponibili).

Fotogazzeggiando

Fotogazzeggiando
Fotogazzeggiando: Immagini e Racconti

Cerca nel blog

Translate

martedì 5 ottobre 2010

Quattro vecchietti sfigati

Testo:

Buongiorno a tutti, anche a beneficio della neurodeliri che prima o poi dovrà intervenire, leggiamo le ultime esternazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi alla festa del Pdl a Milano ieri :“La sovranità è stata trasferita dal popolo ai PM che ci tengono sotto scopa” non si capisce di cosa stia parlando questo Signore, visto che da febbraio i suoi processi sono congelati e non si hanno notizie di nuove indagini che lo riguardino direttamente.
I vecchietti della P3 - A meno che, come spesso avviene, lui non sappia delle cose che noi non sappiamo, al momento si sa che ci sono i processi Mills, Mediaset e Mediatrade che sono bloccati a Milano da legittimo impedimento e che potrebbero sbloccarsi ma non a causa dei PM che tengono sotto scopa la politica, ma a causa dell’incostituzionalità che la Corte Costituzionale il 14 dicembre potrebbe rilevare sul legittimo impedimento e quindi cancellandolo riaprire quei processi che sono già dibattito, quindi il PM non c’entra nulla.
Potrebbe sapere qualcosa in più di quello che sappiamo noi? Sappiamo che c’è un’indagine a Firenze che nasce dalle dichiarazione di Gaspare Spatuzza e altri collaboratori di giustizia che vedi Berlusconi e Dell’Utri di nuovo indagati per strage, l’abbiamo detto questa estate, la Procura di Firenze ha chiesto e ha ottenuto la proroga delle indagini e quindi per un altro anno si va avanti a accertare tutto questo.
Ma Berlusconi non parla di quello, parla dello scandalo della P3 che evidentemente lo preoccupa, lui pubblicamente ha sempre detto: sono 4 vecchietti sfigati, ieri ha ripetuto “quelli della P3 sono 4 vecchietti che vengono tenuti dentro, finché parlano di Berlusconi” e perché dovrebbero parlare di Berlusconi? Quale pazzo tirerebbe in ballo l’uomo più potente d’Italia se non ce ne fosse il motivo? Il problema è che questi signori della P3 erano tutti legatissimi a Silvio Berlusconi, Flavio Carboni stava con lui nella P2, quest’ultimo gli ha venduto la Villa Certosa a Porto Rotondo in Sardegna, Flavio Carboni si agitava insieme a un altro fedelissimo di Berlusconi, Marcello Dell’Utri a un altro fedelissimo di Berlusconi, il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini, a un altro fedelissimo di Berlusconi, quell’Arcangelo Martino che proprio due estati fa aveva fabbricato una giustificazione posticcia per spiegare l’incredibile rapporto di confidenza tra Berlusconi e la famiglia di Noemi Letizia, dicendo di avere conosciuto il papà di Noemi Letizia all’Hotel Raphael da Craxi in una circostanza in cui c’era anche Berlusconi, notizia che poi è stata ampiamente smentita dai fatti in quanto il rapporto tra Berlusconi e il Signor Letizia, come lo stesso Berlusconi cambiando poi 20 mila versioni o lo stesso Signor Letizia cambiando 20 mila versioni affermarono era risalente a un periodo nettamente successivo.
Infine c’è il famoso Pasqualino Lombardi, il geometra irpino che telefonava a giudici, trafficava con il Csm, trafficava con la Corte Costituzionale, trafficava intorno alla nomina del Presidente della Corte d’Appello di Milano, questi signori quando parlavano al telefono facevano spesso riferimento a un tale Cesare, bene, alcuni di loro, compreso Martino hanno detto che quel Cesare era il nome in codice che usavano tra di loro per designare Berlusconi, Martino ha recentemente anche chiamato in causa Gianni Letta come uno dei referenti delle sue attività.
Berlusconi quindi ha paura che questi signori parlino di lui, ma non mentendo, dicendo la verità perché erano tutti uomini direttamente o indirettamente legatissimi a lui e al suo entourage. Aggiunge il Cavaliere “Se una legge non piace ai PM ricorrono alla Corte costituzionale che è formata, lo sanno tutti, da 11 giudici di sinistra su 15 che sotto la pressione dei PM di sinistra abrogano le leggi” in realtà i PM non c’entrano niente con la Corte costituzionale, perché? Perché sono i tribunali o le Corti d’appello o la Corte di Cassazione, i giudicanti non i pubblici Ministeri, che possono sollevare questioni di incostituzionalità a proposito delle leggi, quindi i PM con la Corte Costituzionale non c’entrano nulla, né i PM di sinistra, né i PM in assoluto, stiamo parlando proprio di un caso di analfabetismo istituzionale che tracima nella psichiatria.
Ma sarà vero che 11 giudici costituzionali su 15 sono della sinistra? Berlusconi spesso ripete che sono 10 i giudici costituzionali della sinistra, adesso evidentemente sono diventati 11 nelle ultime notti anche l’undicesimo ce lo siamo giocato e allora vediamo chi sono questi giudici della Corte Costituzionale, perché lui dice che molti giudici sono di sinistra nella Corte Costituzionale? Perché ce ne è una parte che è di nomina parlamentare in realtà Corte costituzionale e una parte che è di nomina del Presidente della Repubblica e lui sostiene che gli ultimi 3 Presidenti della Repubblica: Scalfaro, Ciampi e Napolitano sono tutti e tre di sinistra, Scalfaro era un democristiano della destra della DC degasperiano, scelbiano, Scelba è quello della celere, secondo lui Scalfaro è di sinistra e quindi nomina giudici di sinistra la Corte Costituzionale, problema: non esistono nella Corte costituzionale giudici nominati da Scalfaro, quest’ultimo ne nominò a suo tempo, poi scaddero e quindi non ce ne sono più di giudici nominati da Scalfaro, ma lui non lo sa, Berlusconi!
Poi ci sono i giudici nominati da Ciampi e da Napolitano, quello nominato da Napolitano è uno, quello nominati da Ciampi sono 4, sono di sinistra? Non si sa come faccia a saperlo Berlusconi se sono di sinistra o di destra, sono dei giuristi di chiara fama che mai hanno manifestato alcuna simpatia da una parte o dall’altra. Ancora più ridicola è l’accusa al giudice nominato da Napolitano, il Giudice Paolo Grossi che è un fiorentino, naturalmente non è un giudice di carriere, i giudici della Corte costituzionale, anche se Berlusconi non lo sa, non sono magistrati, sono professori universitari, avvocati, giuristi, nessuno ha fatto il magistrato, infatti il Prof. Grossi è un giurista, è uno storico del diritto, fiorentino, noto negli ambienti accademici per essere un cattolico di destra, conservatore, lo ha nominato Napolitano e quindi secondo Berlusconi questo cattolico conservatore è diventato comunista pure lui!
In ogni caso se i giudici nominati da Ciampi – e non si vede il perché – e quello nominato da Napolitano non ce ne è prova, anzi c’è prova del contrario, fossero di sinistra, arriveremmo a 5 giudici di sinistra e gli altri 6 per arrivare a 11 come dice Berlusconi, chi sono? Qui siamo veramente nel paranormale, perché i giudici costituzionali sono attualmente così composti: ho nominato dal Consiglio di Stato, uno nominato dalla Corte dei Conti, tre nominati dalla Cassazione, cinque dal Parlamento, come sono stati nominati quelli del Parlamento? Sapete che ci vuole la maggioranza qualificata, di quei 5 nominati dal Parlamento, il centro-destra ne ha nominati due e il centro-destra ne ha nominati tre, quindi facendo finta che quello di destra nominato da Napolitano siano diventato comunista, che i 4 nominati da Ciampi siano tutti comunisti e non ce ne è traccia di queste loro simpatie politiche, avremmo 4 più uno cinque, più i due nominati dal Parlamento in quota centro-sinistra e arriveremmo a 7, e questi 11 di cui parla questo chi sono? Da dove vengono? Come fa a saperlo, cosa dice il Presidente del Consiglio a proposito della più alta istanza giuridica nazionale che è quella che deve valutare la congruità delle leggi rispetto alla Costituzione.
A questo punto il Cavaliere annuncia che è nostro dovere (suo immagino) chiedere l’istituzione di una Commissione parlamentare che indaghi sui poteri dei PM e su tanti fatti accaduti e su questo si verificherà la lealtà dell’alleato Fini perché se non vota tutto quello che dice lui, è sleale, naturalmente Fini ha già detto che nel programma elettorale non c’è traccia di questa Commissione parlamentare, come non c’è traccia dei lodi etc. e quindi i suoi hanno già annunciato che non la voteranno.
Ma è interessante vedere cosa ha in mente il Cavaliere, una Commissione parlamentare che con i poteri della Magistratura indaghi sulla Magistratura per fare ciò che non può fare ovviamente, perché il potere parlamentare, legislativo non può indagare su un altro potere, sul giudiziario, perché? Perché altrimenti ne calpesterebbe le prerogative di indipendenza e di autonomia, quindi sarebbe una Commissione parlamentare di inchiesta incostituzionale.
Su quali fatti dovrebbe indagare? Sui poteri dei PM e su tanti fatti accaduti, i poteri dei PM sono regolati dalla Costituzione, quindi se a Berlusconi non piacciono i poteri che hanno i PM in base alla Costituzione può cambiare la Costituzione se ci riesce, se ha ancora uno straccetto di maggioranza, c’è da dubitarne, allora cosa fa? Non potendo cambiare la Costituzione, fa una bella Commissione parlamentare, pensate che lui voglia veramente accertare dei fatti o accertare i poteri dei PM? No, lui vuole fare un gran casino, vuole buttarla in caciara, perché? Perché deve ottenere alla svelta due obiettivi: 1) un lasciapassare del Parlamento a una legge che lo salva dai processi, ormai mancano poco più di due mesi alla decisione della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento, ha bisogno di qualcosa di rapido, di urgente, non sa come fare, il lodo costituzionale l’abbiamo detto non gli serve a nulla perché ci vuole un anno e mezzo per approvarlo, poi il referendum, nel frattempo faranno in tempo a giudicarlo in tutti e tre i processi che ha aperti a Milano, almeno in primo grado, quindi cosa fa? Fa quello che ha sempre fatto, minaccia di scassare tutto e i soliti paraculi andranno da lui in processione a implorarlo di non scassare tutto, di stare buono, gli chiederanno cosa vuole per stare buono, lui dirà: voglio il lodo come i bambini capricciosi pesterà i piedi e così gli danno il loro, questo è quello che lui auspica, perché lo auspica? Perché ha sempre fatto così e finora ha sempre ottenuto quello che voleva, non solo dai suoi alleati, ma anche da presunti oppositori o da presunti istituzioni di garanzia, non dimentichiamo quando ottenne il lodo Schifani minacciando di scassare tutto alla vigilia della presidenza europea semestrale dell’Italia.
Il CSM di Berlusconi - Il lodo Alfano, quando minacciò di scassare tutto con il processo breve, grazie anche alla benevolenza del Presidente Napolitano e alla paraculaggine del PD, a febbraio addirittura il legittimo impedimento gliel’ha scritto l’Udc, Vietti, quel bell’esemplare che poi è stato premiato con i voti del PD per diventare Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, infatti ieri cosa fa Vietti? Dimenticandosi della sua carica e del suo dovere di riserbo, dice che ci vuole un lodo Alfano costituzionale in fretta e non si capisce bene perché il Vicepresidente del Csm debba auspicare un lodo Alfano in fretta, chi lo manda? E’ interessante perché lui è il vice del Presidente del Csm che è Napolitano, ci sono di nuovo manovre per salvare le chiappe al Cavaliere in nome del quieto vivere? Ecco perché lui minaccia di scassare tutto, commissioni di inchiesta, attacchi, urla, strepiti, stracciamenti di vesti, perché sta aspettando i soliti sherpa che vadano a offrirgli qualcosa in cambio della tregua, così lui ottiene esattamente quello che vuole, che non è la Commissione di inchiesta, la Commissione di inchiesta è la pistola carica, messa sul tavolo del Capo dello Stato e delle opposizioni per far sapere “se volete stare tranquilli mi date quello che voglio, altrimenti comincio a sparare” e nel frattempo comincia a sparare, sperando che qualcuno vada a chiedergli: cosa vuoi per smettere di sparare? E’ il solito racket in certe zone del sud si chiama racket, a Roma si chiama dialogo!
Tra i vari fatti che lui vorrebbe verificare in questa Commissione parlamentare di inchiesta ci sono quelli che secondo lui avrebbe commesso un Magistrato a caso, su 10 mila magistrati, Fabio De Pasquale, ma guarda un po’, è proprio il Pubblico Ministero dei processi Mills, Mediaset e Mediatrade, e lui vuole verificare, vuole verificare delle cose che peraltro lui è già sicuro che sono avvenute e infatti dice che il famigerato Fabio De Pasquale, è quello che si è inventato di tutto per evitare la prescrizione – si riferisce alla sua di prescrizione nel caso Mills – e è lo stesso che disse a Gabriele Cagliari che lo avrebbe liberato il giorno dopo e poi è andato in vacanza mentre Cagliari si è suicidato.
Aggiunge poi il Cavaliere, ecco perché è il caso di segnalare agli esperti in psichiatria che De Pasquale è quello che ha attaccato Craxi, in realtà De Pasquale non ha attaccato Craxi, De Pasquale ha fatto indagini su Craxi nello scandalo dell’Eni - Sai, tangenti pagate da Ligresti tramite l’Assicurazione Sai al Partito Socialista per avere i contratti assicurativi nel gruppo Eni, presieduto dal craxiano Cagliari, tangenti che sono andate a Cagliari e a Craxi, infatti sia Ligresti, sia Cagliari sono stati condannati in via definitiva grazie al processo istruito da De Pasquale, condannati non da De Pasquale, condannati dal Tribunale di Milano, dalla Corte d’Appello di Milano e dalla Corte Suprema di Cassazione, fu la prima condanna che ebbe Craxi, infatti scappo all’estero per non finire in galera in seguito a quella condanna e poi alle altre che sono seguite.
De Pasquale ha il torto di averci visto giusto, di avere fatto un processo che è stato poi confermato in tutti i gradi di giudizio, Cagliari non è stato condannato perché si è suicidato in carcere, era un ladro anche lui, prendeva le tangenti anche lui, la vedova dopo i funerali andò in Svizzera, svuotò il conto che aveva aperto Cagliari e riportò in Italia 9 miliardi di lire di refurtiva, quindi stiamo parlando di un tangentaro Gabriele Cagliari, De Pasquale dovrebbe vergognarsi per avere fatto processare e condannare i colpevoli di quella megatangente Eni – Sai, aggiunge Berlusconi perché è grande “De Pasquale visto che il processo Mills – dice lui – sta arrivando una prescrizione, si è inventato la seguente storia: il reato di corruzione c’è quando il corruttore dà i soldi al corrotto” pensate che invenzione questa di De Pasquale, cosa si è inventato? Che la corruzione scatta quando il corruttore dà i soldi al corrotto, ma va? pensate che fantasia, che bizzarrie vengono in mente a questo De Pasquale, ci vuole una Commissione parlamentare di inchiesta per appurare come è possibile che un magistrato si sia sognato che la corruzione scatta quando il corruttore dà i soldi al corrotto!
Aggiunge il povero ometto un’altra prova regina del complotto della magistratura ai suoi danni e cioè che spesso capita che la stessa sentenza viene confermata in primo, in secondo grado in appello e in Cassazione, secondo lui il secondo grado e l’appello sono due cose diverse, ma la prova del complotto è che a volte ci sono delle sentenze che vengono confermate in primo grado in Appello e in Cassazione e a lui non viene il dubbio che vengano confermate perché sono giuste? Gli viene il dubbio che se vengono confermate è la prova del complotto! Il problema sapete qual è? E’ che in Italia ci sono ormai 65 mila detenuti, dei quali 45 mila più o meno, sono lì per scontare pene definitive e sapete perché scontano pene definitive? Perché le loro condanne sono state confermate in primo grado, in appello e in Cassazione, quindi se il fatto che una condanna in primo grado, in appello e in Cassazione è una prova del complotto, vorrebbe dire che tutte le persone che stanno in carcere in questo momento per omicidio, mafia, traffico di droga, stupro, molestie, estorsioni, rapine, furti, scippi, spaccio di droga etc., sono tutte vittime di complotti, sono tutte perseguitate dalla Magistratura, quindi abbiamo trovato il sistema per sfoltire il sovraffollamento carcerario, si aprono le porte del carcere e si fanno uscire tutti i condannati definitivi perché se uno viene condannato in via definitiva, questa è la prova che c’è un complotto contro di lui, se non ci fosse il complotto ovviamente la condanna non verrebbe mai confermata in via definitiva.
Quindi non è possibile che ci sia mai un colpevole, perché se uno è colpevole, pensavamo noi, la sua condanna viene confermata in primo, secondo e terzo grado, ma secondo Berlusconi questa è la prova che uno non è colpevole, perché? Perché se uno viene condannato in primo, secondo e terzo grado è un perseguitato! Quindi è impossibile accertare la colpevolezza di un imputato, pensate cosa deve passare in quella testolina quando dice queste cose e pensate che quello che dice queste cose è il Presidente del Consiglio, segnalo alla neurodeliri per eventuali interventi d’urgenza, esiste anche il trattamento sanitario obbligatorio anche se per i parlamentari bisogna chiedere prima il permesso alle Camere.
Ma attenzione perché la Commissione parlamentare di inchiesta che dovrebbe accertare, tra le varie porcate fatte dai magistrati anche quelle del famigerato De Pasquale, in realtà dovrebbe occuparsi di fatti che sono già stati accertati non una volta, ma a proposito di De Pasquale, 6 volte e per 6 volte tutti quelli che hanno indagato sul caso del suicidio di Gabriele Cagliari e sul ruolo di Fabio De Pasquale che era il PM di quell’indagine, hanno stabilito che De Pasquale non ha fatto niente di male, allora vediamo, ve lo dico non per andare a rinvangare vecchie storie, il caso di Cagliari che addirittura è morto, il caso di Craxi che addirittura è morto, no, perché questo attacco a De Pasquale è il segnale che Berlusconi dà il segnale convenuto ai suoi killer sparsi nelle televisioni e nei suoi giornali, ma non solo nei suoi, purtroppo, perché partano all’attacco di questo magistrato, perché? Perché bisogna creare quella cagnara, casino, canea che è necessario per ottenere la forzatura dell’ennesimo lodo e spacciarla per una norma di legittima difesa nei confronti di un Presidente del Consiglio perseguitato da un Magistrato talmente fuori di testa che ha addirittura indotto al suicidio Gabriele Cagliari, infatti non lo chiamano più lodo:
Questo bell’elemento del Vicepresidente del Csm della Magistratura non dice: ci vuole il lodo, dice: “è importante mettere in sicurezza il Presidente del Consiglio” come si fa per gli edifici a rischio per la 626, mettere in sicurezza le prese della corrente di un magazzino, Berlusconi viene trattato come un edificio da mettere in sicurezza, in realtà non si tratta di metterlo in sicurezza, si tratta di salvargli le chiappe dai processi che lo riguardano non in quanto Presidente del Consiglio, ma in quanto padrone di Mediaset, fondi neri e corruzione del testimone Mills, la messa in sicurezza, cambiano le parole, state attenti ogni volta che usano queste parole è per fregare la gente, la messa in sicurezza!
Il caso Cagliari - I fatti dunque del caso Cagliari che verranno buttati addosso a questo Magistrato nei prossimi mesi e quindi è bene che quando sentiamo parlare di De Pasquale, il famigerato che ha portato al suicidio Cagliari, sappiamo di cosa si sta parlando, sappiamo che non è vero niente. Mi aiuto con il libro “Mani Pulite” che abbiamo scritto insieme a Gianni Barbacetto e a Peter Gomez, siamo nel 1993 Fabio De Pasquale apre un’indagine sui rapporti tra l’Eni e la compagnia di assicurazioni di Salvatore Ligresti, la Sai. Dopo avere escluso l’Ina, un’altra concorrente per ottenere l’appalto per assicurare l’Eni, l’Eni di Gabriele Cagliari socialista craxiano si accorda con la Sai per creare una società mista alla quale affidare tutti i contratti assicurativi dei dipendenti dell’ente petrolifero, quindi immaginate che affare, dietro l’accordo si cela un’enorme tangente, la Sai ha sbaragliato i concorrenti, pagando 17 miliardi di lire, De Pasquale lo scopre nell’aprile 1993, leggendo delle carte sequestrate durante una perquisizione nello studio di un commercialista, un certo Aldo Molino.
Interroga l’amministratore delegato della Sai Rapisarda, poi De Pasquale ascolta Gabriele Cagliari, lui dice di non sapere niente della mazzetta, ma le indagini proseguono, si trovano altre prove di questa tangente e il 26 maggio 1993 il G.I.P. Grigo firma 4 mandati di cattura e arresta: Cagliari, il direttore finanziario dell’Eni Ferranti, Rapisarda e il commercialista perquisito Molino.
Rapisarda e Molino non si fanno trovare e si danno alla fuga, Cagliari invece non può fuggire, perché? Perché è già in carcere per un’altra inchiesta del pool Mani Pulite di Milano del quale Fabio De Pasquale non faceva parte del pool tradizionale, quello che aveva iniziato a occuparsi di Mario Chiesa e poi dei fascicoli successivi.
Era lì perché doveva rispondere Cagliari di un’altra tangente che gli contestava il pool, quindi il mandato di cattura lo raggiunge già in carcere e quindi la carcerazione disposta per conto del pool Mani Pulite si assomma a quella nuova disposta dal G.I.P. Grigo su richiesta di De Pasquale per lo scandalo Eni – Sai.
Il 5 luglio viene arrestato Salvatore Ligresti dopo qualche giorno di irreperibilità e ammette di avere trattato personalmente l’accordo tra Eni e la Sai, definendolo con Craxi, Citarristi (Segretario amministrativo della DC) e Cagliari.
L’Avvocato di Cagliari, Vittorio D’Aiello, un grande Avvocato milanese recentemente scomparso, legge i giornali e scopre che i Ligresti ha confessano, allora chiede un nuovo interrogatorio per Cagliari che fino a quel momento aveva negato e così il 15 luglio Cagliari davanti al suo Avvocato e a De Pasquale viene di nuovo interrogato in carcere e adesso cambia registro dice: sì ho parlato con Craxi dell’operazione Eni – Sai e ho dato il via libera a Ligresti, ma continua a negare di sapere qualcosa delle mazzette.
De Pasquale spiega che non lo può scarcerare, perché? Perché per scarcerare un indagato bisogna che vengano meno le esigenze cautelari, se uno collabora è chiaro che vengono meno le esigenze cautelari perché? Perché una volta che fornisce le prove su sé stesso non può più inquinarle ovviamente, ma può anche decidere di non collaborare e con un’espressione un po’ rude, scherzosa aggiunge: l’indagato che confessa lo mette in culo all’accusa, nel senso che quando confessi vinci sull’accusa, perché? Perché a quel punto se non è il PM a chiedere la tua scarcerazione, verrai comunque scarcerato dal G.I.P. o dal Tribunale del riesame e dalla Cassazione, difficile trovare un indagato che collabora che venga tenuto dentro se si scopre che ha detto tutto.
L’interrogatorio va avanti nel tentativo di far dire a Cagliari qualcosa di più preciso su quell’accordo che ammette di avere avuto, ma Cagliari si ferma lì e Aiello alla fine dell’interrogativo dice ai giornalisti di essere fiducioso che Cagliari che ormai rimane dentro solo per lo scandalo Eni – Sai per le altre vicende di Mani Pulite è già stato revocato il mandato di cattura, possa ottenere almeno gli arresti domiciliari. Il giorno un però De Pasquale va a trovare Enrico Ferranti, il direttore finanziario dell’Eni e gli legge le dichiarazioni di Cagliari, allora Ferranti dice: non ho mai saputo di intese sottostanti di carattere corruttivo all’accordo Eni – Sai, se Cagliari era informato dell’esistenza di accordi in sede politica, tali per cui la definizione del progetto era affidata al commercialista Molino, in quanto delegato a riscuotere una consistente erogazione di denaro proveniente da Ligresti, allora devo dire che si sono sentito turlopinato, De Pasquale esce dalla stanza e entra in quella di fianco dove lo sta aspettando Cagliari per un altro interrogatorio.
Dice a Cagliari: guardi che da quello che mi dice Ferranti continuo a pensare e ne ho elementi anche in più che lei non mi stia dicendo la verità e quindi non credo che ci siano i presupposti perché lei venga scarcerato, se lei mi sta inquinando le prove addirittura negli interrogatori, come faccio io a dare il parere favorevole alla scarcerazione? E la sera fa il parere negativo al G.I.P. sulla richiesta di scarcerazione avanzata dai difensori anche perché rileggendosi un po’ gli atti non solo si è convinto che Cagliari sta mentendo, il che è legittimo per un indagato, ma naturalmente è un elemento a favore del fatto che è bene tenerlo dentro, ma addirittura che stia tentando di pilotare l’atteggiamento processuale dei suoi coimputati.
De Pasquale ritiene che Cagliari sta inquinando le prove e ha visto giusto perché il tentativo di depistaggio c’è, in seguito sia Ferranti, sia un altro commercialista prestanome di Craxi, Pompeo Locatelli ammetteranno che Cagliari stava depistando dal carcere.
L’Ing. Cagliari – racconterà Locatelli più avanti – mi mandò più volte a dire, quando ero detenuto di non parlare assolutamente delle questioni che riguardavano i rapporti economici intervenuti tra me e lui, in quanto egli aveva deciso di limitarsi a ammettere puramente e semplicemente i fatti che gli venivano contestati, quello che non poteva negare, il Cagliari pertanto mi richiedeva di comportarmi anche io in tale modo.
Nell’interrogatorio Locatelli dà anche la chiave ai giudici per scoprire le banche e le fiduciarie svizzere dove era stato depositato il tesoro personale di Cagliari e di sua moglie Bruna che infatti di ritorno poi dalla Svizzera dopo il suicidio del marito restituirà 12 miliardi di lire, frutto di tangenti e fondi neri sul conto del marito.
A questo punto, 17 luglio 1993 il G.I.P. Maurizio Grigori riceve il parere negativo di De Pasquale alla scarcerazione e esamina il caso, perché poi è lui che decide, mica è De Pasquale!
Ha 5 giorni a disposizione Grigo per esaminare la pratica Cagliari, ma il 20 luglio, 3 giorni dopo Cagliari viene trovato morto a San Vittore, soffocato da un sacchetto di plastica che si era calato o che qualcuno gli ha calato sul capo e stretto intorno al collo, Borrelli sconvolto, Di Pietro attacca il suo collega, perché? Perché aveva saputo che aveva promesso la scarcerazione e poi l’aveva invece negata, non sapendo che nel frattempo De Pasquale aveva scoperto che Cagliari stava depistando e quindi aveva scoperto un elemento in più rispetto a quello che c’era prima e quindi non lo poteva scarcerare, se depistava da dentro il carcere, figuratevi da fuori!
De Pasquale viene dunque additato anche dall’Avvocato di Cagliari come il responsabile diretto di quella morte tragica per avere promesso la scarcerazione a Cagliari e di essere partito per le vacanze, rimangiandosi la parola. De Pasquale parte per le vacanze, perché? Perché ormai quello che doveva fare lui l’ha fatto, adesso la decisione spetta al G.I.P. ovviamente e nel caso in cui qualcuno lo richiamasse per cambiare versione è ovvio che ci sarebbero altri magistrati se non lui di ritorno che potrebbero raccogliere eventuali nuove dichiarazioni.
Basta però leggere le lettere e il testamento scritti da Cagliari e gli ultimi giorni in carcere prima di togliersi la vita per capire che Cagliari non si è suicidato a causa dell’aspettativa di uscire poi venuta meno con il no del Pubblico Ministero alla sua scarcerazione, risulta da quello che scrive Cagliari che la decisione di uccidersi l’aveva presa almeno 11 giorni prima dell’ultimo interrogatorio davanti a De Pasquale quando neanche ancora si parlava del sì o del no alla scarcerazione, in un espresso datato 3 luglio che Cagliari ha inviato ai familiari chiedendo di non aprirlo subito si legge “Carissimi sto per darvi un nuovo grandissimo dolore, ho riflettuto intensamente e ho deciso che non posso più sopportare a lungo questa vergogna” il giorno dopo, 4 luglio un altro bigliettino inequivocabile “io sottoscritto Gabriele Cagliari nella mia piena facoltà di intendere e di volere dichiaro di volere che il mio corpo dopo la morte venga cremato e che le ceneri siano consegnate a mia moglie Bruna”, 10 luglio altra lettera alla moglie “carissima Bruna la settimana scorsa ti ho scritto l’espresso che ora avrai ricevuto e che ormai devi aprire, vi troverai le ragioni di questa mia decisione amara fino a essere insopportabile ma senza alternativa siamo agli epigoni di un sistema sconfitto, un sistema che non ho certamente contribuito a instaurare, ma che purtroppo ho accettato” e qui oltre a un preannuncio di suicidio c’è anche una chiara ammissione di corresponsabilità ho accettato, ho fatto parte di quel sistema che sta morendo e poi c’è una lettera per il suo Avvocato D’Aiello che si chiude così: la vergogna del mio stato attuale che consegue al repentino modificarsi della situazione generale del paese è la ragione di fondo di questa decisione, ho preso l’unica soluzione che la dignità e l’orgoglio mi impongono” si scatena il putiferio contro De Pasquale, il Ministro della Giustizia Conso, qui c’era ancora il governo Amato, ultimo governo della Prima Repubblica, manda gli ispettori a Milano, Dinacci e Nardi fanno l’indagine ispettive sul comportamento di De Pasquale e di Grigo e concludono: nessun rilievo può muoversi al G.I.P. Dott. Grigo in ordine alla materia in esame.
Il PM più odiato dai criminali - Quanto a De Pasquale, a parte rimproverargli quell’espressione “l’indagato confessa lo mette in culo all’accusa” quindi dicono che era un’espressione non consona al linguaggio di un magistrato, scemate, trasmettono gli atti al Procuratore generale presso la Cassazione, Vittorio Sgroi, titolare dell’azione disciplinare perché decidesse se aprire o non aprire il procedimento disciplinare davanti al Csm.E il Procuratore generale Sgroi decide di non aprire l’azione disciplinare e archivia il procedimento, anche perché gli ispettori Dinacci e Nardi gli hanno scritto: “appare assai difficile collegare il suicidio del Cagliari ai comportamenti del Dott. De Pasquale, in quanto va tenuto conto delle numerose lettere indirizzate ai familiari che egli ha lasciato scritte dal 3 luglio in poi” quelle che vi ho letto prima.
Ma non è mica finita, perché contro De Pasquale che è inviso alla classe politica prima e seconda repubblica, è quello che ha fatto condannare Craxi per la prima volta, non dimentichiamolo e è quello che ha fatto arrestare e condannare Ligresti, grande costruttore, palazzinaro, assicuratore, padrone di giornali, di mezza Milano e di mezza Italia, continua l’accanimento contro De Pasquale, non contenti della prima ispezione che era finita a suo favore, il governo Berlusconi, anzi il Ministro Mancuso che è nel Governo Dini nel 1995 e che però è praticamente una sorta di avamposto berlusconiano dentro il governo Dini, decide una nuova ispezione sui magistrati di Milano, che naturalmente finisce nel nulla e poi c’è anche un processo penale contro De Pasquale che viene denunciato a Brescia per abuso d’ufficio e addirittura omicidio colposo e naturalmente anche questo viene archiviato dal G.I.P. Giuseppe Ondei con questa motivazione “si deve senza dubbio ritenere che nella condotta tenuta dal De Pasquale nella vicenda in oggetto non sia ravvisabile alcuna ipotesi di reato”.
Ma non basta, perché come scrive Ferrarella su Il Corriere di oggi: non c’è solo l’ispezione ministeriale che non ravvisa alcun illecito disciplinare, non c’è soltanto il Ministro Conso e il Procuratore Generale Sgroi che decidono di non accusare De Pasquale perché non è successo nulla di scorretto, non solo c’è la denuncia di Mancuso per abuso d’ufficio e l’omicidio colposo a Brescia finita in archiviazione, ma c’è addirittura una causa che gli eredi di Craxi fanno alla Corte Europea dei diritti dell’uomo per denunciare i magistrati che avevano fatto condannare Craxi nel processo Eni – Sai sostenendo che si erano violati i diritti dell’uomo Craxi, ma anche in questo caso la Corte di Strasburgo non ravvisa alcun tipo di censura, di più, c’è il solito Sgarbi che va a Domenica In a dire che De Pasquale è assassino, bene l’hanno condannato in appello per diffamazione a 2 mesi e a 100 milioni di lire di risarcimento al PM, poi in Cassazione si è salvato grazie all’insindacabilità, si è detto che quando dava dell’assassino al Magistrato a Domenica In, parlava esprimendo legittime opinioni insindacabili in quanto parlamentare.
Così 6 istanze diverse hanno stabilito che il famigerato Magistrato Fabio De Pasquale è un galantuomo e che nella vicenda Cagliari non ha fatto nulla di cui debba pentirsi e se sia minimamente collegabile al suicidio di Gabriele Cagliari. Ultimo punto, Berlusconi vuole accertare nella Commissione parlamentare di inchiesta gli abusi di potere della Magistratura milanese dai tempi di Mani Pulite e il colpo di stato ordito dal pool Mani Pulite di intesa con Scalfaro, che dice Berlusconi: chiamò Bossi e lo invitò a scaricare il Primo governo Berlusconi, siamo nel novembre – dicembre del 1994 dopo il famoso invito a comparire che Berlusconi aveva ricevuto in seguito al suo coinvolgimento nelle tangenti Fininvest alla Guardia di Finanza.
Forse qualcuno dirà: possibile che a 16 anni di distanza si debba ancora accertare cosa avvenne in quel novembre – dicembre del 1994 tra l’invito a comparire del 21 novembre e la caduta del governi Berlusconi il 22 dicembre? No, non è possibile, infatti è stato già tutto chiarito anche quello in varie sedi, chi lo ha chiarito? Intanto gli ispettori ministeriali che prima Berlusconi e poi Mancuso mandarono al pool di Milano e cosa hanno stabilito di quei presunti abusi dei magistrati? Hanno stabilito che il pool Mani Pulite e tutta la Procura avevano dedicato il massimo impegno e i risultati conseguiti grazie alla serietà, alla specifica professionalità, allo spirito di sacrificio dei magistrati del pool e alla profonda armonia tra i sostituti e la dirigenza, avevano dato vita a un’indagine che praticamente definivano una pietra miliare nella storia della magistratura, poi sottolineavano l’assoluta regolarità delle vicende processuali che il governo Berlusconi chiedeva di verificare, le indagini in casa Fininvest, il Dott. Confalonieri sembra desumere dal solo fatto che sono state promosse indagini a carico di persone in qualche modo collegate alla Fininvest un fumus persecutionis a prescindere da concrete censure al comportamento degli inquisiti.
Su Tele + gli inquirenti hanno fornito risposte esaurienti e documentate su tutte le questioni sollevate, pressioni su indagati per incastrare Berlusconi? Ne parla ancora adesso, dice che li tengono dentro perché facciano il suo nome, ugualmente gratuita è l’affermazione secondo cui si sarebbero pretese, per evidenti scopi politici, chiamate di correità calunniosa nei confronti del Presidente del Consiglio, accanimento contro Berlusconi e la Fininvest? Il lamentato accanimento investigativo, espressione di una pretesa strumentalizzazione politica del potere giudiziario, non ha trovato alcun riscontro nelle attività di indagine della Procura di Milano.
In conclusione le doglianze del Dott. Berlusconi appaiono prive di qualsiasi pregio, le censure e i magistrati del pool mosse dal Dott. Berlusconi alla fine degli accertamenti esperiti sono risultate pretestuose, manette facili? Nessun rilievo sotto questo aspetto può essere mosso ai magistrati milanesi, i quali non paiono avere esorbitato dai limiti imposti dalla legge, i provvedimenti custodiali, tra l’altro, sono stati spesso ulteriormente suffragati dall’ulteriore e decisiva prova della confessione dell’indagato e confermati dai G.I.P., dai tribunali del riesame e dalla Cassazione e neanche il risultato – scrivono ancora gli ispettori mandati da Berlusconi dentro la Procura di Milano – che le confessioni siano state in seguito ritrattate perché rese sotto minaccia di ulteriore protrarsi della detenzione e chi lo dice come Sgarbi dice falso, scrivono gli ispettori, non è possibile ascrivere quelle confessioni alle condizioni fisiche disumane nelle quali si sarebbero venuti a trovare molti indagati, alcuni dei quali suicidatesi, non è stata mai segnalata l’applicazione di regimi detentivi differenziati invece inaspriti rispetto alla generalità dei casi.
Conclusione, gli ispettori mandati da Berlusconi esaltano gli enormi meriti di un’inchiesta che rimarrà una pietra miliare nella storia giudiziaria del nostro paese, essendo servita a recuperare legalità e trasparenza nelle istituzioni e nella politica, meriti che i presenti accertamenti fugando ombre e dubbi prospettati in ordine a determinate vicende di cui alcune avevano colpito l’opinione pubblica, evidenziando la sostanziale correttezza dei magistrati del pool mani pulite con l’esclusione di qualsiasi anomalia o comunque di aspetti suscettivi di rilievo disciplinare, hanno finito con il rimarcare ulteriormente.
Questo è quello che ha già stabilito l’ispettorato del Ministero, l’autorità politica che ha investigato sulla correttezza dei magistrati di Milano e ha già fatto il suo dovere, oggi, 16 anni dopo, si vuole riscrivere quella storia confidando forse che qualcuno si dimentichi che quella storia è già scritta e quella storia è stata definita una pietra miliare nella storia giudiziaria di questo paese.
Il fatto che a proporla di riscriverla sia un noto imputato che sta cercando ancora una volta di salvarsi le chiappe, mi pare che si commenti da sé, passate parola!

Ps. Alcuni amici che hanno seguito il Passaparola di ieri mi fanno notare che, nel video diffuso da repubblica.it Silvio Berlusconi non dice che il pm De Pasquale “si è inventato la seguente storia: il reato di corruzione c’è quando il corruttore dà in soldi al corrotto”, ma lo critica per avere sostenuto che la prescrizione va calcolata dal momento in cui il corrotto spende i soldi della tangente, e non nel momento in cui li riceve. E questi amici hanno ragione: purtroppo mi ero fidato di una trascrizione del quotidiano la Repubblica (1° ottobre, pagina 6) che, rivedendo il video, appare scorretta. Già che ci sono, faccio notare che, anche dicendo la seconda cosa (e non la prima frase che erroneamente la Repubblica e poi il sottoscritto gli abbiamo attribuito), il premier riesce a pronunciare una castroneria. Infatti non è vero che la tesi del pm De Pasquale sia stata confermata in primo, secondo e terzo grado. E non è nemmeno vero che quella riferita da Berlusconi fosse la tesi del pm. Questi aveva sostenuto che i famosi 600 mila dollari della tangente a Mills furono messi a disposizione dell’avvocato inglese alla fine del 1999, ma entrarono nella sua disponibilità soltanto nel febbraio del 2000, in un tourbillon di conti, fondi e società estere che non sto qui a riepilogare (lo fa diffusamente il libro di Gomez e Mascali “Il regalo di Berlusconi”, ed. Chiarelettere). In primo e in secondo grado quel calcolo fu condiviso dai giudici del tribunale e della Corte d’appello, mentre la Cassazione, il 26 febbraio scorso, retrodatò la consumazione del reato al novembre 1999, e dunque la prescrizione al novembre 2009. E’ dunque falso quanto sostenuto dal premier, che vede nella conferma delle tesi del pm in primo, secondo e terzo grado la prova dell’”accordo fra i giudici di sinistra per sovvertire il risultato elettorale. MT

Marco Travaglio (Passaparola del 4 ottobre 2010)


Nessun commento:

Posta un commento

Tutto quanto pubblicato in questo blog è coperto da copyright. E' quindi proibito riprodurre, copiare, utilizzare le fotografie e i testi senza il consenso dell'autore.

Archivio blog

Post più popolari ultimi 7 giorni

Questo BLOG non è una testata giornalistica: viene aggiornato con cadenza casuale e pertanto non è un prodotto editoriale (ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001) bensì un semplice archivio condiviso di idee e libere opinioni. Tutto ciò ai sensi dell'art.21 comma 1 della Costituzione Italiana che recita come: TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Dissertazioni su Street Art, ne vogliamo parlare? A cura di Toti Clemente

Dissertazioni su Street Art, ne vogliamo parlare? A cura di Toti Clemente
Dissertazioni su Street Art. Ne vogliamo parlare?

Post più popolari dall'inizio

Lettori fissi

Visualizzazioni totali

Cagando todos somos iguales

Cagando todos somos iguales
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può, pertanto, considerarsi un prodotto editoriale, ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001

Un'immagine, un racconto

Un'immagine, un racconto
La fotografia è in genere un documento, la testimonianza di un ricordo che raffigura spesso persone e luoghi, ma talvolta può anche costituire lo spunto per fantasticare un viaggio ovvero per inventare un racconto e leggere con la fantasia l’apparenza visiva. (cliccando sopra la foto è possibile visionare il volume)

Etichette

"Sbankor" (2) 10 storie del Cavaliere (10) Abbate Ciccio (1) Abbate Lirio (2) Accolla Dario (1) Accorinti Renato (1) Adinolfi Massimo (1) Aforismi (18) Ai Weiwei (1) Aiosa Lorella (2) Al Capone (1) Alberton Mariachiara (1) Alfano Angelino (2) alias C215 (1) Alice ed Ellen Kessler (1) Alinari Luca (1) Allende Isabel (1) Allievi Stefano (1) Almerighi Mario (1) Amato Fabio (2) Amato Giuliano (2) Ambrosi Elisabetta (1) Amurri Sandra (1) Andreoli Vittorino (4) Andreotti Giulio (4) Andrews Geoff (1) Aneddoti (21) Angela (1) Angelo Rivoluzionario (1) Annunziata Lucia (2) Anselmi Tina (2) Anzalone Morena (1) Articoli (1996) articolo (9) ARVIS (2) Ascione Marco (1) Assange Julian (1) Assante Ernesto (2) Attias Luca (1) Augias Corrado (2) Autieri Daniele (1) Avedon Richard (1) Avveduto Virginia (1) B1 (2) Bachis Roberto (1) Baglioni Angelo (1) Bagnasco Angelo (1) Ballarò (1) Balocco Fabio (1) Banca d'Italia (31) Banche & Finanza (59) Baraggino Franz (1) Barbacetto Gianni (3) Barbareschi Luca (1) Barbera Davide (1) Barca Fabrizio (2) Basile Gaetano (2) Bassi Franco (1) Basso Francesca (1) Battaglia Letizia (10) Battiato Franco (8) Battisti Lucio (1) BCE (1) Beccaria Antonella (1) Beha Oliviero (3) Bei Francesco (1) Belardelli Giovanni (1) Belardelli Giulia (3) Bellantoni Pietro (1) Beltramini Enrico (1) Bene Carmelo (1) Benedetti Carla (1) Benetazzo Eugenio (1) Benigni Roberto (1) Benincasa Giuseppe (1) Benni Stefano (35) Bergoglio Jorge Mario (2) Bergonzoni Alessandro (10) Berlinguer Bianca (1) Berlinguer Enrico (4) Berlusconi Silvio (17) Bernabei Ettore (1) Bersani Pierluigi (3) Bertini Carlo (1) Bertinotti Fausto (1) Bertolini Gregorio (2) Bertolucci Lionello (1) Biagi Enzo (26) Bianchi Enzo (1) Bianchini Eleonora (3) Bianchini Gabriella (1) Bianconi Giovanni (1) Bicocchi Silvano (5) Bignardi Daria (1) Bilderberg (1) Billeci Antonio (2) Billi Debora (1) Billitteri Daniele (1) Bindi Rosy (1) Bini Flavio (2) Biondani Paolo (1) Biscotto Carlo Antonio (1) Bisio Caludio (1) Biussy Nick (1) Bizzarri Sura (7) Blair Cherie (1) Bobbio Norberto (3) Bocca Giorgio (7) Bocca Riccardo (1) Bocconi Sergio (1) Boggi Paolo (1) Boldrini Laura (1) Bolzoni Attilio (2) Bongiorno Carmelo (3) Bongiorno Giulia (1) Bongiorno Mike (1) Bonini Carlo (1) Bonino Carlo (1) Bonino Emma (1) Borghi di Sicilia (1) Borromeo Beatrice (3) Borsellino Paolo (4) Borsellino Rita (1) Borsellino Salvatore (2) Bossi Umberto (2) Botti Antonella (1) Bowie David (1) Bozonnet Jean-Jacques (1) Bracconi Marco (4) Brambrilla Michele (1) Branduardi Angelo (2) Breda Marzio (1) Brera Guido Maria (1) Brusini Chiara (1) Bucaro Giuseppe (1) Buffett Warren (1) Buinadonna Sergio (1) Bukowski Charles (1) Buonanni Michele (1) Burioni Roberto (1) Busi Maria Luisa (1) Buttafuoco Pietrangelo (1) Buzzati Dino (1) Cacciari Massimo (3) Cacciatore Cristian (1) Cacioppo Giovanni (1) Calabresi Mario (4) Calabrò Maria Antonietta (1) Calderoli Roberto (1) Callari Francesco (1) Calvenzi Giovanna (1) Calzona Piero (1) Camilleri Andrea (25) Cammara Nuccia (2) Cammarata Diego (1) Campanile Achille (13) Campi Alessandro (1) Campofiorito Matteo (1) Cancellieri Anna Maria (3) Canfora Luciano (1) Canini Silvio (1) Cannatà Angelo (1) Cannavò Salvatore (3) Cantone Raffaele (1) Canzoni (19) Caponnetto Antonino (1) Caporale Antonello (4) Caprarica Antonio (4) Carbone Chiara (1) Carchedi Bruno (1) Carli Enzo (1) Carlisi Franco (2) Carmi Lisetta (1) Carminati Massimo (1) Carofiglio Gianrico (2) Carpenzano Emanuele (1) Caruso Cenzi (1) Casaleggio Gianroberto (1) Caselli Gian Carlo (5) Caselli Stefano (2) Caserta Sergio (1) Cassese Sabino (1) Castellana Giovanni (1) Castigliani Martina (1) Cat Stevens (1) Catalano Carmela (3) Catalano Massino (2) Catilina Lucio Sergio (1) Cavallaro Felice (2) cazzegio ma non tanto (1) Ceccarelli Filippo (2) Cedrone Giovanni (1) Cei Enzo (1) Celentano Adriano (3) Celestini Ascanio (12) Celi Lia (1) Centro Paolo Borsellino (1) Cerami Gabriella (1) Cernigliaro Totò (1) Cerno Tommaso (1) Cerrito Florinda (2) Cetto La Qualunque (1) Change.Org (1) Chessa Pasquale (1) Chi controlla il controllore? (1) Chiarucci Giancarlo (1) Ciancimino Massimo (3) Ciancimino Vito (2) Ciccarello Elena (1) Cicconi Massi Lorenzo (1) Cicozzetti Giuseppe (1) Cimato Claudia (1) Cimò Valeria (1) Ciotti Luigi (1) Cipiciani Carlo (1) Cirino Mariano (1) Citelli Zino (1) Cito Francesco (4) Civati Giuseppe (1) Claudel Paul (1) Clemente Toti (2) Cocuzza Luigi (1) Colletti Giampaolo (1) Collini Pietro (1) Colombo Furio (4) Colombo Gherardo (6) Coltorti Fulvio (1) Conte Giuseppe (9) Conti Paolo (1) Copasir (1) Coppola Gerardo (11) copyright (1) Cordà Eliane (1) Cordero Franco (1) Cornaglia Carlo (2) Corsi Cristina (2) Corsini Daniele (29) Cortese Renato (1) Cosimi Simone (1) Costamagna Luisella (9) Covatta Giobbe (1) Covid 19 (7) Craxi Bettino (3) Crispi Maurizio (1) Crocetta Rosario (1) Crozza Maurizio (2) Curcio Antonio (3) Cuscunà Salvo (1) Custodero Alberto (1) Cuticchio Franco (1) Cuzzocrea Annalisa (1) d (1) D'alema Massimo (2) D'Alessandro Nicolò (2) D'Amato Daniele (1) D'Ambrosio Simone (2) D'Avanzo Giuseppe (11) D'Eramo Marco (1) D'Esposito Fabrizio (2) D'Orta Marcello (19) da altri blog (1486) Dacrema Pierangelo (1) Dalla Chiesa Carlo Alberto (1) Dalla Chiesa Nando (1) Dalla Lucio (1) Damilano Marco (6) Dandini Serena (1) Davigo Piercamillo (8) De Andrè Fabrizio (4) De Angelis Alessandro (1) De Angelis Attilio (1) De Bac Marcherita (1) De Bortoli Ferruccio (2) De Crescenzi Davide (8) De Crescenzo Luciano (24) De Crescenzo Paola (1) De Curtis Antonio (2) De Francesco Gian Maria (1) De Gasperi Alcide (1) De Gregori Francesco (2) De Gregorio Concita (3) De Luca Erri (2) De Luca Maria Novella (1) De Magistris Luigi (5) De Marchi Toni (1) De Masi Domenico (1) De Riccardis Sandro (1) De Sciciolo Cristiano (1) Deaglio Enrico (3) Dedalus (1) Del Bene Francesco (1) Del Corno Mauro (1) Dell'Utri Marcello (4) Della Valle Diego (1) Deneault Alain (1) Di Bartolo Marica (1) Di Battista Alessandro (1) Di Cori Modigliani Sergio (1) Di Domenico Marco (1) Di Donato Michele (1) Di Feo Gianluca (1) Di Giorgio Floriana (1) Di Maio Luigi (1) Di Matteo Antonino (6) Di Napoli Andrea (10) Di Nicola Primo (2) Di Nuoscio Enzo (3) Di Pietro Antonio (28) Di Romano Arianna (1) Di Stefano Jolanda Elettra (2) Di Stefano Paolo (1) Diamanti Ilvo (28) Didonna Donato (1) Discorsi (1) Documenti (114) Dominici Piero (1) Donadi Massimo (2) Donati Antonella (1) Dondero Mario (1) Dones Merid Elvira (1) Draghi Mario (11) Dusi Elena (1) Eco Umberto (2) Editoriali (1) Eduardo De Filippo (1) Educazione Finanziaria (4) Einstein Albert (1) Elio e Le Storie Tese (1) Email (24) Emanuello Daniele (1) Enigmistica (1) Erika Tomasicchio (1) Ernesto Bazan (2) Esopo (7) Esposito Antonio (1) essec (558) Etica e società (1) Eugenia Romanelli (1) Evangelista Valerio (1) Evita Cidni (3) Ezio Bosso (1) Fabozzi Andrea (1) Fabri Fibra (1) Facchini Martini Giulia (1) Facci Filippo (1) Facebook (28) Falcone Giovanni (5) Falcone Michele (1) Faletti Giorgio (1) Famiglie Arcobaleno (6) Famularo Massimo (1) Fantauzzi Paolo (1) Faraci Francesco (1) Faraone Davide (1) Farinella Paolo (7) Fatucchi Marzio (1) Fava Giuseppe (1) Favale Mauro (1) Favole (11) Fazio Antonio (1) Federica Radice Fossati Confalonieri (1) Federico Vender (2) Fedro (6) Feltri Stefano (6) Feltri Vittorio (1) Ferla Giuseppe (1) Ferrandelli Fabrizio (2) Ferrara Gianluca (1) Ferrara Roberta (1) Ferrarella Luigi (1) Ferro Ornella (2) FIAT (1) Ficocelli Sara (2) Fierro Enrico (2) Filastrocche (1) Finanza (2) Fini Gianfranco (5) Fini Massimo (348) Fiorio Giorgia (1) Fittipaldi Emiliano (2) Flaiano Ennio (1) Flores d'Arcais Paolo (7) Floris Giovanni (2) Flusser Vilem (1) Fo Dario (3) Foà Arnoldo (1) Fontanarosa Aldo (1) Fontcuberta Joan (2) Forleo Maria Clementina (1) Formigli Enrico (1) Fornaro Placido Antonino (1) Fotografia (313) Franceschini Dario (2) Franceschini Enrico (3) Franceschini Renata (1) Franco Luigi (1) Frangini Sara (1) Fraschilla Antonio (1) Friedman Alan (1) Fruttero Carlo (1) Fruttero e Lucentini (1) Furnari Angelo (1) Fusaro Diego (3) Gaarder Jostein (2) Gab Loter (1) Gabanelli Milena (5) Gaber Giorgio (11) Gaglio Massimiliano (1) Gaita Luisiana (1) Galantino Nunzio (1) Galeazzi Lorenzo (1) Galici Marina (2) Galimberti Umberto (10) Galli della Loggia Ernesto (1) Galligani Mauro (1) Gallo Andrea (2) Gallo Domenico (1) Garbo Rosellina (1) Garcin Gilbert (1) Garibaldi Giuseppe (1) Gasparri Maurizio (1) Gattuso Marco (1) Gaudenzi Daniela (3) Gawronski PierGiorgio (2) Gebbia Totò (1) Gelmini Mariastella (2) Genovesi Enrico (3) Gentile Tony (1) georgiamada (1) Gerbasi Giuseppe (1) Gerino Claudio (1) Ghedini Niccolò (2) Giampà Domenico (1) Giamporcaro Concetta (1) Gianguzzi Rosalinda (1) Giannelli (1) Giannini Massimo (31) Giannone Eugenio (1) Giannuli Aldo (3) Giaramidaro Nino (9) Gilardi Ando (1) Gilioli Alessandro (5) Gino e Michele (2) Ginori Anais (1) Giordano Lucio (1) Giordano Paolo (1) Giuè Rosario (1) Giuffrida Roberta (1) Giulietti Beppe (1) Gomez Peter (24) Gonzalez Silvia (1) Google (1) Gotor Miguel (1) Graffiti (2) Gramellini Massimo (9) Granata Fabio (3) Grancagnolo Alessio (1) Grassadonia Marilena (2) Gratteri Nicola (1) Greco Francesco (3) Greco Valentina (1) Grillo Beppe (45) Grimoldi Mauro (1) Grossi Alberto (1) Gruber Lilli (1) Gualerzi Valerio (1) Guémy Christian (1) Guerri Giordano Bruno (3) Gump Forrest (2) Gusatto Lara (1) Guzzanti Corrado (10) Guzzanti Paolo (4) Guzzanti Sabina (1) Hallen Woody (1) Harari Guido (1) Herranz Victoria (1) Hikmet Nazim (1) Hitler Adolf (1) Horvat Frank (1) Hutter Paolo (1) IA (2) Iacchetti Enzo (1) Iacona Riccardo (1) Iannaccone Sandro (1) Idem Josefa (1) IDV - Italia dei Valori (23) Il Ghigno (2) Il significato delle parole (5) Imperatore Vincenzo (4) Imprudente C. (1) Ingroia Antonio (4) Innocenti Simone (1) Invisi Guglielmo (1) Ioan Claudia (1) Iori Vanna (1) Iossa Mariolina (1) Iotti Nilde (1) Iovine Sandro (1) ITC Francesco Crispi (2) Iurillo Vincenzo (1) Jarrett Keith (1) Jodice Mimmo (1) Jop Toni (1) Joppolo Francesca (1) Julia Jiulio (1) Kashgar (1) Kipling Rudyard (1) Kleon Austin (1) L'Angolino (6) L'apprendista libraio (1) L'Ideota (1) La Delfa Giuseppina (1) La Grua Giuseppe (1) La Licata Francesco (2) La Rocca Margherita (1) La Rosa Dario (1) LAD (Laboratorio Arti Digitali) - Palermo (1) Lana Alessio (1) Lannino Franco (1) Lannutti Elio (1) Lannutti Wlio (1) Lanzetta Maria Carmela (1) Lanzi Gabriele (1) Laurenzi Laura (1) Lauria Attilio (2) Lavezzi Francesco (1) Le Formiche Elettriche (19) Le Gru (3) Leanza Enzo Gabriele (1) Lectio Magistralis (1) Lella's Space (1) Lenin (1) Lerner Gad (1) Letta Enrico (3) Letta Gianni (1) Levi Montalcini Rita (1) Lezioni (3) Li Castri Roberto (1) Li Vigni Monica (1) Licandro Orazio (1) Licciardello Silvana (1) Lido Fondachello (1) Lillo Marco (14) Limiti Stefania (1) Lingiardi Vittorio (1) Littizzetto Luciana (8) Liucci Raffaele (1) Liuzzi Emiliano (3) Livini Ettore (1) Lo Bianco Giuseppe (2) Lo Bianco Lucia (1) Lo Piccolo Filippo (1) Lodato Saverio (8) Lolli Claudio (1) Longo Alessandra (1) Lorenzini Antonio (8) Lorenzo dè Medici (2) Loy Guglielmo (1) Lucarelli Carlo (1) Lucci Enrico (1) Lungaretti Celso (1) Luongo Patrizia (1) Luporini Sandro (7) Lussana Carolina (1) Luttazi Daniele (3) M5S (2) Mackinson Thomas (3) Magris Claudio (1) Maier Vivian (1) Maiorana Marco Fato (1) Maltese Curzio (22) Manca Daniele (1) Manfredi Alessia (1) Manna Francesco (1) Mannheimer Renato (1) Mannoia Fiorella (2) Manzi Alberto (1) Maraini Dacia (2) Maratona di Palermo (7) Maratona di Palermo 2023 (1) Marcelli Fabio (1) Marchetti Ugo (1) Marchionne Sergio (3) Marcoaldi Franco (1) Marconi Mario (1) Marcorè Neri (1) Marenostrum (1) Marino Ignazio (2) Marra Wanda (3) Marro Enrico (1) Martelli Claudio (4) Martini Carlo Maria (2) Martorana Gaetano (5) Marzano Michela (2) Mascali Antonella (2) Mascheroni Luigi (1) Masi Mauro (1) Massarenti Armando (4) Massimino Eletta (1) Mastella Clemente (1) Mastropaolo Alfio (1) Mattarella Sergio (2) Mauri Ilaria (1) Maurizi Stefania (1) Mauro Ezio (22) Mautino Beatrice (1) Max Serradifalco (1) Mazza Donatella (1) Mazzarella Roberto (1) Mazzella Luigi (1) Mazzola Barbara (2) Mazzucato Mariana (1) McCurry Steve (1) Meletti Giorgio (3) Meli Elena (1) Mello Federico (4) Melloni Mario (3) Meloni Giorgia (1) Menichini Stefano (1) Mentana Enrico (3) Merella Pasquale (1) Merico Chiara (1) Merkel Angela (1) Merlino Simona (1) Merlo Francesco (5) Messina Ignazio (1) Messina Sebastiano (3) Mesurati Marco (1) Milella Liana (2) Milla Cristiana (1) Mincuzzi Angelo (1) Mineo Corradino (2) Minnella Liana (1) Minnella Melo (1) Mogavero Domenico (2) Monastra Antonella (1) Montanari Maurizio (1) Montanari Tomaso (2) Montanelli Indro (8) Montefiori Stefano (2) Monti Mario (7) Moore Michael (1) Mora Miguel (2) Morelli Giulia (1) Moretti Nanni (1) Moro Aldo (6) Mosca Giuditta (1) Munafò Mauro (1) Musolino Lucio (1) Mussolini Benito (4) Myanmar (1) Napoleoni Loretta (1) Napoli Angela (1) Napolitano Giorgio (10) Narratori e Umoristi (263) Nemo's (1) Nicoli Sara (6) Nietzsche Friedrich (2) Norwood Robin (1) Notarianni Aurora (1) Nuzzi Gianluigi (4) Obama Barak (4) Oian Daniele (1) Oliva Alfredo (1) Onorevoli e .... (282) Oppes Alessandro (1) Orlando Leoluca (4) Ottolina Paolo (1) P.T. (6) Pace Federico (2) Padellaro Antonio (31) Padre Georg Sporschill (1) Pagliai Giovanni (1) Pagliaro Beniamino (1) Pagnoncelli Nando (1) Palazzotto Gery (1) Palminteri Igor (1) Palombi Marco (2) Panebianco Angelo (1) Panizza Ghizzi Alberto (1) Pannella Marco (1) Pansa Giampaolo (3) Papa Bergoglio (2) Papa Francesco (1) Papa Roncalli (2) Pappalardo Pippo (31) Paragone Gianluigi (1) Parise Goffredo (1) Parisi Francesco (1) Parisi Giorgio (1) Parlagreco Salvatore (5) Pasolini Caterina (1) Pasolini Pierpaolo (1) Pasqualino Lia (1) Passaparola (84) Peccarisi Cesare (1) Pellegrini Edoardo (1) Pellegrino Gianluigi (1) Pellizzetti Pierfranco (9) Penelope Nunzia (1) Pericle (1) Personaggi (7) Pertini Sandro (1) Petizioni (1) Petraloro Vito (1) Petrella Louis (1) Petretto Francesca (1) Petrini Diego (1) Petrolini Ettore (4) Piana degli Albanesi (1) Picciuto Salvatore (1) Piccolo Francesco (5) Pignatone Giuseppe (1) Piketty Thomas (2) Pillitteri Nino (2) Pini Massimo (4) Pini Valeria (2) Pink Floyd (2) Pino Sunseri (1) Pinotti Ferruccio (1) Pipitone Giuseppe (5) Pisanu Giuseppe (1) Pitta Francesca (1) Pitti Luca (1) Pivano Fernanda (1) Poesia (39) Politi Marco (2) politica (33) Polito Antonio (1) Pomi Simone (4) Pomicino Paolo Cirino (1) Pompei (1) Popolo Viola (1) Porro Nicola (1) Porrovecchio Rino (2) Portanova Mario (1) Pretini Diego (1) Prezzolini Giuseppe (1) Prodi Romano (3) Puppato Laura (1) Purgatori Andrea (1) Quagliarello Gaetano (1) Querzè Rita (1) Quinto Celestino (1) Raiperunanotte (1) Rajastan (1) Rame Franca (1) Rampini Federico (13) Randazzo Alessia (1) Ranieri Daniela (1) Ranucci Sigfrido (1) Ravello (1) Recalcati Massimo (2) Recensioni (74) Referendum (2) Reguitti Elisabetta (2) Reina Davide (1) Remuzzi Giuseppe (1) Renzi Matteo (12) Report (2) reportage (1) Reportage siciliano (4) Reski Petra (2) Retico Alessandra (1) Revelli Marco (1) Riboud Marc (1) Ricci Maurizio (1) Ricciardi Raffaele (1) Rijtano Rosita (1) Riondino David (4) Riva Gloria (1) Rizza Sandra (2) Rizzo Marzia (1) Rizzo Sergio (9) Roberti Franco (2) Roccuzzo Antonio (1) Rodari Gianni (3) Rodotà Maria Laura (1) Rodotà Stefano (6) Roiter Fulvio (1) Romagnoli Gabriele (1) Rosalio (1) Rosselli Elena (1) Rossi Enrico (1) Rossi Guido (1) Rossi Paolo (1) Rosso Umberto (1) Ruccia Gisella (1) Rusconi Gianni (1) Russo Stefano (1) Rutigliano Gianvito (2) Ruvolo Mariastella (1) Sacconi Maurizio (2) Saggistica (132) Saglietti Ivo (1) Said Shukri (1) sallusti Alessandro (1) Salvati Michele (1) Sander August (1) Sannino Conchita (1) Sansa Ferruccio (3) Sansonetti Stefano (1) Santamaria Marcello (1) Santarpia Valentina (1) Santoro Michele (6) Sardo Alessandro (1) Sargentini Monica Ricci (1) Sartori Giovanni (9) Sasso Cinzia (1) Sava Lia (1) Savagnone Fabio (1) Savagnone Giuseppe (1) Saviano Roberto (12) Savoca Tobia (7) Savona Paolo (1) Scacciavillani Fabio (1) Scaglia Enrico (1) Scalfari Eugenio (33) Scalzi Andrea (1) Scanzi Andrea (9) Scarafia Sara (1) Scarpinato Roberto (10) Schillaci Angelo (1) Scianna Ferdinando (12) Sciascia Carlo Roberto (1) Scorza Guido (2) Scuola (2) Scurati Antonio (1) Segre Liliana (1) Sellerio Enzo (2) Serra Michele (14) Serra Michele R. (1) Serradifalco Massimiliano (1) Severgnini Beppe (12) Sgroi Fabio (3) Shopenhauer Arthur (1) Shultz (1) Sicilcassa (2) SID (1) Sidari Daniela (3) Sideri Massimo (2) Siena (2) Signorelli Amalia (1) Siino Tony (1) Silena Lambertini (1) Simonelli Giorgio (2) Sisto Davide (1) Slide show (66) Smargiassi Michele (3) Snoopy (1) Socrate (1) Soffici Caterina (1) Sofri Adriano (1) Sollima Giovanni (1) Sommatino Francesca (2) Soth Alec (1) Sparacino Tiziana (1) Spencer Tunick (1) Spicola Mila (3) Spielberg Steven (1) Spinelli Barbara (6) Spinicci Paolo (1) Sport (1) Springsteen Bruce (4) Staino Sergio (1) Stasi Davide (1) Stella Gian Antonio (10) Stepchild adoption (1) Stille Alexander (2) Stone Oliver (1) Storie comuni (6) Strada Gino (1) Strano Roberto (1) street art (10) Studio Seffer (1) Superbonus (1) Sylos Labini Francesco (1) Szymborska Wislawa (1) T.S. (1) Tafanus (1) Taormina Carlo (1) Tarquini Andrea (2) Tartaglia Roberto (1) Taverna Paola (1) Tecce Carlo (4) Telese Luca (7) Temi (4) Terzani Tiziano (4) Tholozan Isabella (1) Tinti Bruno (16) Tito Claudio (2) Tocci Walter (1) Tomasi di Lampedusa Giuseppe (1) Tomasoni Diego (2) Tonacci Fabio (1) Toniolo Maria Gigliola (1) Toniutti Tiziano (2) Tornatore Giuseppe (1) Torresani Giancarlo (9) Torsello Emilio Fabio (2) Tortora Francesco (3) Totò (3) Trailer (1) Tramonte Pietro (1) Travaglio Marco (252) Tremonti Giulio (2) Tribuzio Pasquale (5) Trilussa (15) Troja Tony (1) Trump Donald (1) Truzzi Silvia (8) TT&P (1) Tundo Andrea (1) Turati Giuseppe (1) Turco Susanna (1) Turrini Davide (1) Twain Mark (1) U2 (1) UIF - Unione Italiana Fotoamatori (4) Usi ed Abusi (8) Valesini Simone (1) Valkenet Paulina (1) Vandenberghe Dirk (1) Vannucci Alberto (1) Varie (102) Vauro Senesi (3) Vazquez Luisa (3) Vecchi Davide (9) Vecchio Concetto (3) Veltroni Walter (3) Vendola Niki (3) Venturini Marco (1) Verderami Francesco (1) Verdini Denis (3) Vergassola Dario (4) Verrecchia Serena (1) Viale Guido (1) Video (104) Villaggio Paolo (6) Violante Luciano (2) Viroli Maurizio (3) Visetti Giampaolo (1) Vita Daniele (1) Viviano Francesco (2) Vivirito Cettina (1) Volàno Giulio (1) Vulpi Daniele (1) Vultaggio Giuseppe (1) Walters Simon (1) Weinberger Matt (1) Wenders Wim (1) Wikipedia (20) Wilde Oscar (3) WWF (1) www.toticlemente.it (4) You Tube (97) Yourcenar Margherite (1) Zaccagnini Adriano (1) Zaccagnini Benigno (1) Zagrebelsky Gustavo (9) Zambardino Vittorio (1) Zanardo Lorella (1) Zanca Paola (1) Zecchin Franco (2) Zucconi Vittorio (3) Zucman Gabriel (1) Zunino Corrado (1)

COOKIES e PRIVACY Attenzione!

Si avvisano i visitatori che questo sito utilizza dei cookies per fornire servizi ed effettuare analisi statistiche anonime. E’ possibile trovare maggiori informazioni all’indirizzo della Privacy Policy di Automattic: http://automattic.com/privacy/ Continuando la navigazione in questo sito, si acconsente all’uso di tali cookies. In alternativa è possibile rifiutare tutti i cookies cambiando le impostazioni del proprio browser.

Monte Pellegrino visto da casa natia di Acqua dei Corsari

Monte Pellegrino visto da casa natia di Acqua dei Corsari

Collaboratori

Calcolo Devalutazione Monetaria