Nata
e vissuta fino all’infanzia sotto il franchismo trova modo di conseguire una
laurea in storia che le tornerà sempre utile per una lettura disillusa e
attenta della società.
Pur
nutrendo interesse e passione per la fotografia e per l’arte in genere, il
contesto socio-economico ed il sistema politico autarchico e oscurantista spagnolo
del tempo, le negano ogni possibilità pratica per poter dare loro libero sfogo;
non ultimo anche per l’impossibilità pratica di poter materialmente disporre di
una reflex propria.
Un
prolungato distaccamento presso la Sede di Roma della FAO le consente di
recuperare, in un contesto democratico in pieno fermento ideologico, quelle
cognizioni ed approfondimenti che la dittatura le avevano precluso nel suo
paese.
L’occasione
di un viaggio a Mosca crea l’opportunità per l’acquisto di una sua prima
macchina fotografica: una Zenit, ma non basta ancora il possesso della macchina
per iniziare a produrre.
Vicissitudini
familiari, che comportano anche il rientro in Spagna, non concedono spazi di
tempo da poter dedicare attivamente alla sentita passione ma, le occasioni
connesse al nuovo lavoro le consentono di visionare e catalogare produzioni di
altri, affinando sempre più le cognizioni e i gusti del mondo culturale,
fotografia compresa.
Quindi arriva
finalmente il tempo per poter svolgere a pieno la passione lungamente
riposta nel cassetto e i risultati arrivano presto, mettendo bene a frutto il
bagaglio culturale accumulato negli anni, anche con lo svolgimento dei nuovi compiti
di lavoro.
Una
fidata macchina fotografica rimane comunque e sempre nella sua borsa, pronta
per immortalare le scene di vita che occasionalmente si presentano.
L’occhio
da lungo tempo allenato con visioni di opere dei grandi fotografi le consentono
di riconoscere i momenti, la aiutano a saper catturare le scene e a operare già
in fase di ripresa i dovuti tagli.
Il
suo archivio s’implementa man mano, privilegiando principalmente la street
photography, ma non solo.
Il
collocamento in quiescenza e le scelte di vivere come cittadina del mondo la
portano a visitare diversi angoli del pianeta, per soddisfare il represso
desiderio di viaggiare e per dare libero sfogo alla passione fotografica.
Oggi
la troviamo palermitana, pienamente inserita e integrata, sempre curiosa, in
una città multietnica ricca di convivenze sociali di classi di differenti
livelli economici e culturali.
E’
qui che ho modo di conoscerla per la prima volta, in particolare nel corso di
una sua bellissima mostra personale approntata presso l’Istituto Cervantes di
Palermo, un’enclave spagnola, inserito nel cuore del quartiere popolare della
Vucciria; un Istituto dedito alla divulgazione in Italia della cultura spagnola
contemporanea. Interessante al riguardo è la efficace descrizione della mostra scritta da Antonio Massara.
Con Luisa nasce
da subito un rapporto di stima, reciproca e schietta, che non ha riguardi o riserve. che non
la vede mai propensa a compromessi circa le sue opinioni, spesso severe, attinenti anche alla fotografia.
In
un nostro contesto abituato a “convenevoli” e a “gratuite” lodi, la sua obiettività,
sempre motivata, costituisce un valore importante per eventualmente addivenire
a giudizi, ciò a prescindere dai gusti e dalle preferenze che caratterizzano e
differenziano ciascuno di noi.
Luisa
Vazquez alla Vucciria è conosciuta da tutti e te ne accorgi passeggiando con
lei, quando la vedi dialogare con Ignazio o con altri venditori o semplici abitanti
dei luoghi. Per come si muove, di certo conosce il territorio meglio di me che
sono cittadino di Palermo.
Se
provi a chiedere cosa sta leggendo, ti propone sempre nuovi autori o letture di
vecchi testi ai quali, per gli avvenimenti spagnoli nel suo periodo giovanile, le fu impedito di poter avere
accesso.
Infine,
pur facendo oggi base in Italia, Luisa non disdegna di visitare nuovi paesi e
ritornare magari più volte nei posti che la intrigano e di cui un po’ si
innamora. Insomma,
una girovaga.
Se hai modo di incontrarla la vedrai sempre disponibile e con in volto un sorriso, rilassato, compiacente, coinvolgente.
Se hai modo di incontrarla la vedrai sempre disponibile e con in volto un sorriso, rilassato, compiacente, coinvolgente.
Buona
luce a tutti!
© Essec
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