Come accade a molti di noi che amiamo appuntare sui social o su spazi web personali, sono gli incontri ordinari che spesso inducono a riflessioni, facendo talvolta intravedere, in vissuti d'altri, situazioni in cui ci si rispecchia.
Il recente pezzo “
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”, come è evidente, trae origine da esperienze direttamente ascoltate come confidenze, ma anche solo percepite, per quanto non esplicitamente detto e fatte intuire.
La lettura del libro “
Mirabilis” di Ersilia Vaudo, incentrato sull’evoluzione della nostra idea dell’universo, conduce a ricollegare i fili, a riequilibrare pesi e misure, anche in funzione del principio di relatività che sovrasta il tutto.
Da cosa nasce cosa e una ricerca di curiosità nel web hanno inevitabilmente riportato all’attenzione il geniale e, per me, mitico e poliedrico Luciano De Crescenzo, anche come divulgatore filosofico.
Nel suo blog "
Mangia, vivi, viaggia", lo scrittore Gianluca Gotto, in occasione della scomparsa del genio, spentosi alla veneranda età di 90 anni, venne a scrivere l’articolo intitolato “
Luciano De Crescenzo: Il tempo non esiste! La vita va allargata, non allungata” che sintetizza perfettamente i pensieri che affiorano spesso nella mente di ciascuno (specie in età matura).
Gotto scrive, al riguardo: “Io lo conobbi proprio grazie a una sua riflessione sul tempo. Ero un ragazzo e mi capitò per puro caso di guardare il suo film ‘
32 dicembre’, lo spezzone in cui interpretava un astronomo-filosofo. Parlando con un uomo unicamente interessato al capodanno che di lì a poche ore si sarebbe festeggiato nella sua Napoli, disse qualcosa che suonò strano e innovativo alle mie orecchie, ma anche assolutamente vero".
Veniva detto:
“E a te chi te l’ha detto che oggi è il 31 dicembre? Ti debbo dare una brutta notizia: non solo non esiste il 31 dicembre ma non esiste nessuna giornata del calendario per cui tu possa dire “oggi è il 31 dicembre”.
Sarebbe più corretto dire che è sempre il 32 dicembre! Che ora è, Alfonso?
Ora sono le sette.
A Napoli, sono le sette. In questo momento a Calcutta è mezzanotte. Se tu ti trovassi a Calcutta, festeggeresti la mezzanotte di Calcutta o aspetteresti quella di Napoli?
Aspetterei la mezzanotte di Napoli.
Perché tu sei convinto che la mezzanotte di Napoli sia “più mezzanotte” di quella di Calcutta! Il problema è che il tempo non esiste. È tutta una convinzione: tu festeggi il 31 dicembre perché sei nato cristiano; fossi nato musulmano, festeggeresti il 28 febbraio; fossi nato copto, festeggeresti il 18 agosto; se fossi nato maronita festeggeresti il 30 settembre. Non esiste un giorno che segni la fine dell’anno!”
A chiusura del suo articolo Lotto ripropone il testo del concetto emblematico del “De Crescenziano” pensiero sulla concezione/percezione del tempo, espresso con queste comprensibili e semplici parole:
“Il tempo è un’emozione ed è una grandezza bidimensionale, nel senso che puoi viverlo in lunghezza o in larghezza. Se lo vivi in lunghezza, in modo monotono e sempre uguale, dopo 60 anni avrai 60 anni.
Se invece lo vivi in larghezza, con alti e bassi, innamorandoti e magari facenso pure qualche sciocchezza, magari dopo 60 anni avrai solo 30 anni.
Il problema è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece dovrebbero studiare come allargarla.
Vedi, esiste un tempo esterno e un tempo interno. Il tempo esterno è quello degli orologi, dei calendari, ed è uguale per tutti. Il tempo interno, invece, è un fatto personale nostro, come il colore degli occhi e dei capelli, ed è diverso da persona a persona. Ecco perché ci sono persone che hanno 60, 70 o 80 anni ed hanno l’impressione di averne 20.
La verità è che non è un’impressione: ne hanno davvero 20.”
Buona luce a tutti!
© Essec
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