Il combinato disposto Twitter/quarantenne 
renziano è devastante. Nel senso che la forzata sentenziosità di Twitter
 esalta la spocchia di una nuova classe dirigente che sta mettendo a 
dura prova la simpatia con la quale è stata accolta. “Dovete stare zitti
 perché noi abbiamo vinto e voi avete sempre perso” è la modalità di 
massima con la quale un gruppetto di giovani fenomeni del Pd replica 
alle critiche di Bersani e D’Alema. Beh, non è una modalità politica. È 
una modalità agonistica che ricorda molto da vicino il Berlusconi che 
rinfacciava di avere “vinto molte Champions League” a chi gli stava 
parlando di tutt’altra cosa. Sulla generazione che ha preceduto 
l’attuale alla guida della sinistra italiana si può dire tutto il male 
possibile (l’elenco è lungo); ma tutta questa derisione per lo sconfitto
 e tutta questa vanteria per il primato sono le cose meno di sinistra 
che esistano al mondo, comprendendo nella sinistra, naturalmente, anche 
gli scout. Il lupetto che si vanta di essere tanto bravo e irride il 
perdente, un bravo Akela lo manda a raccogliere legna nel bosco fino a 
che non gli passano i bollori. Renzi spieghi ai suoi che Twitter è un 
balocco da maneggiare con attenzione, se continuano a usarlo così, anche
 se sono ministri e hanno il 41 per cento, sembrano Balotelli.
Michele Serra (Jack's Blog - La Repubblica - 6 settembre 2014) 

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