Ogni giorno ci viene proposta dai media un’agenda che più che permettere di capire le problematiche dell’attualità che ci circonda, tendono a distrarre verso finti problemi, magari mettendo al centro pure delle questioni reali ma che risultano abbastanza distanti da ciò che costituisce la vita ordinaria a noi più prossima.
È tutto un circo che si muove, con tanti trapezisti, clown, funanboli, bestie ammaestrate, animali feroci e domatori.
Lo spettacolo è quasi gratuito, basta leggere i giornali, vedere la TV, leggere un articolo, assistere a un talk e ci viene presentata un’informazione precotta, non priva di conservanti e additivi che cercano di spacciare per freschi i prodotti surgelati o temporaneamente congelati per ogni scopo.
Tutti si accalcano per ottenere spettatori e dietro i fornelli delle ristorazioni autoctone, vengono presentati cibi utili ad alimentare obesi, più che atti a sfamare masse bene ammaestrate ad assecondare il consumo.
Ormai è la psicanalisi al centro della scena; ciò che orienta una politica non più governata da ideologie o visioni di società più o meno perfette.
Nell’editoriale di oggi - su “Il fatto quotidiano” – intitolato “Il giuramento di Ipocrita” Marco Travaglio si sofferma sul punto, citando un detto che recita come “l’ipocrisia è la tassa che il vizio paga alla virtù”.
Uno scritto che cerca di nobilitare, in qualche modo e descrivendola, una deriva che interessa l’intero mondo globalizzato, deviato verso interessi che si allontanano sempre più dalla comprensibilità. Focalizzando con ciò sostanzialmente comunità sempre più spinte dall’eterno stupido nazionalismo latente: improduttivo. Che si rivela, talvolta, pure controproducente.
Lo scritto di Travaglio, rivolgendosi all’attualità politica e alla complessità sociale italiana, oltre che a quella più prossima al nostro paese, enuclea le tante evidenti contraddizioni; messe in campo dai tanti attori che calcano le scene.
Il tutto incentranto sulla ipocrisia regnante nel contesto sociale contemporaneo, che caratterizza tutti gli ambiti o ogni versante e fazione.
Protagonisti visibili o occulti, che però condizionano assai fortemente l’informazione e la politica, manipolano a proprio piacimento e convenienza anche la memoria della gente.
Ma, come mi ricorda spesso un caro amico e non solo lui, “na nuci n’on saccu un fa mai scrusciu” (una sola noce chiusa in un sacco non fa mai rumore).
Fake news e notizie inventate, artatamente manovrate da esperti specialisti utili allo scopo, costituiscono gli argomenti dei molti prevenuti e dei tanti tifosi orientati a mantenere le proprie facoltà cerebrali in letargo; come potesse essere solo un optional variabile, attivabile a piacimento, l’eventuale uso del cervello per il cittadino.
Seguendo questa inpostazione, per la società che ci ospita, il meglio è dedicarsi ai tanti diversivi; concentrandosi nella ricerca di soluzione per i tanti problemi (reali o artificiosi) messi in campo e, se all'occorrenza si fosse chiamati, esprimere più semplicemente opinioni basate sul sentito dire. Chi conduce le danze ritiene (e da tempo) che l’approfondimento e il controllo è più consono e appropriato che lo svolgano altri per noi.
Siamo ormai tutti pronti per le prossime amministrative e a seguire l’elezione del nuovo (??) Presidente della Repubblica, navigando a vista istituzionalmente in un “semestre denominato bianco”.
Al cittadino comune rimane oggi solo il compito di sventolare a piacimento la propria bandiera, evitando possibilmente di scendere in piazza per non arrecare disturbi ai manovratori, atteso che - grazie al progresso - ciascuno può ben veicolare sui social con i tanti emoji ogni eventuale malcontento.
Buona luce a tutti!
© ESSEC
Nessun commento:
Posta un commento
Tutto quanto pubblicato in questo blog è coperto da copyright. E' quindi proibito riprodurre, copiare, utilizzare le fotografie e i testi senza il consenso dell'autore.