Caro Severgnini, 
si è mai chiesto perché Grillo non parla con i giornalisti italiani? A
 proposito ha dimenticato di chiarire che invece rilascia 
tranquillamente interviste ai giornalisti stranieri.
Forse perché dopo 30 anni di ossequi alla POLITICA che ha riempito 
giornali, talk show, programmi TV e quotidiani di cialtronesche 
interviste e dichiarazioni ipocrite non li ritiene più credibili. E lo 
ha anche affermato più volte nel corso degli ultimi anni.
La mia opinione è che ha in gran parte ragione. Trovo i giornalisti 
italiani, tranne qualche raro esempio di indipendenti che occorre 
cercare nei blog, una casta ossequiosa al potere di chi li paga, senza 
neanche la necessità di essere direttamente comandati. Certo ci sono le 
eccezioni e su questo sono in disaccordo con Grillo. Parlare in maniera 
selezionata con chi, indipendentemente da come la pensa, ha dimostrato 
di essere autonomo e indipendente sarebbe cosa buona e giusta. Gli altri
 se ne vadano affan… con buona pace per i principi illuminati che 
professano, ma non mettono in pratica.
      
      
      Mauro Barberi, 
Aggiungo: in una democrazia normale, questo atteggiamento sarebbe considerato inaccettabile. In una democrazia superficiale di tifosi (tifocrazia?) viene tollerato questo sillogismo: “i giornalisti sono antipatici, quindi noi non ci parliamo”.
http://italians.corriere.it/2013/03/25/giornalisti/
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