Al terzo piano del Palazzo Aiutamicristo di Palermo, palazzo
nobiliare del XV secolo,
fino al 31 marzo 2019 è visitabile - “e pure gratuitamente” – un’interessantissimo evento culturale curato da Helga Marsala - intitolato “La condizione umana, una mostra
per i 40 anni della Legge Basaglia”.
La mostra espone tante bellissime e celebri fotografie che documentano soggetti e scorci degli ex ospedali psichiatrici italiani, con immagini forti, fascinose e umane che, ancora oggi, suscitano dibattiti e propongono diversità di vedute in materia; non ultimo, sulla valenza e le opportunità introdotte dalla Legge Basaglia.
Gli artisti presenti con loro opere sono: Letizia Battaglia, Gianni Berengo Gardin, Massimiliano Carboni & Claudia De Michelis, Bruno Caruso, Fare Ala, Carla Cerati, Luciano D’Alessandro, Christian Fogarolli, Stefano Graziani, Eva Koťátková, Uliano Lucas, Federico Lupo, Domenico Mangano & Marieke van Rooy, Enzo Umbaca, Franco Zecchin.
L'allestimento, scientemente realizzato nella struttura fatiscente, costituita dai locali adibiti fino a tempi relativamente recenti ad attività scolastiche, arricchisce l'enfasi dell'operazione museale. Le tracce di molteplici scritti e disegni, infatti, ben si abbinano all'insieme delle installazioni sapientemente miscelate che, specie in taluni ambienti, riescono a costruire atmosfere suggestive che inducono ad immaginarle reali; confondendo scritte/grafiche goliardiche degli studenti che hanno frequentato la scuola con possibili esternazioni potenzialmente ascrivibili a dei “pazzi”.
Opere pittoriche e disegni di Bruno Caruso, in particolare, non costituiscono orpelli manieristici ma arricchiscono e completano l'intero costrutto.
Interessante anche l’enfasi che si può respirare lungo il percorso della mostra, specie per i rari visitatori che rappresentano un po' dei fantasmi che sembrano aleggiare e accompagnare nei diversi ambienti.
Chi conosce la materia avrà modo di costatare la ricchezza e completezza del materiale documentale proposto.
Alle splendide foto di affermatissimi autori che si sono cimentati a fotografare i "matti" nei tanti manicomi italiani, si associano ambientazioni parzialmente ricostruite - anche con la proposizione di filmati d’epoca - e molteplici prodotti editoriali.
In un angolo sono pure proposte copie di pagine del giornale L'Ora, con annesse fotografie realizzate dai loro fotografi (tra i quali: Battaglia, Petix, Zecchin).
Nell'occasione della visita non potrà trascurarsi l’ammirazione, al primo piano dell'edificio, del bellissimo e celeberrimo mosaico liberty - recentemente fatto oggetto di restauro - che fino a qualche tempo fa ha abbellito la facciata del "Panificio Morello" (quartiere Capo di Palermo), divenuto finalmente reperto museale da preservare.
Per maggiori ulteriori approfondimenti e dettagli si rimanda all’esaustivo articolo sulla mostra pubblicato su www.blogsicilia.
Buona luce a tutti!
La mostra espone tante bellissime e celebri fotografie che documentano soggetti e scorci degli ex ospedali psichiatrici italiani, con immagini forti, fascinose e umane che, ancora oggi, suscitano dibattiti e propongono diversità di vedute in materia; non ultimo, sulla valenza e le opportunità introdotte dalla Legge Basaglia.
Gli artisti presenti con loro opere sono: Letizia Battaglia, Gianni Berengo Gardin, Massimiliano Carboni & Claudia De Michelis, Bruno Caruso, Fare Ala, Carla Cerati, Luciano D’Alessandro, Christian Fogarolli, Stefano Graziani, Eva Koťátková, Uliano Lucas, Federico Lupo, Domenico Mangano & Marieke van Rooy, Enzo Umbaca, Franco Zecchin.
L'allestimento, scientemente realizzato nella struttura fatiscente, costituita dai locali adibiti fino a tempi relativamente recenti ad attività scolastiche, arricchisce l'enfasi dell'operazione museale. Le tracce di molteplici scritti e disegni, infatti, ben si abbinano all'insieme delle installazioni sapientemente miscelate che, specie in taluni ambienti, riescono a costruire atmosfere suggestive che inducono ad immaginarle reali; confondendo scritte/grafiche goliardiche degli studenti che hanno frequentato la scuola con possibili esternazioni potenzialmente ascrivibili a dei “pazzi”.
Opere pittoriche e disegni di Bruno Caruso, in particolare, non costituiscono orpelli manieristici ma arricchiscono e completano l'intero costrutto.
Interessante anche l’enfasi che si può respirare lungo il percorso della mostra, specie per i rari visitatori che rappresentano un po' dei fantasmi che sembrano aleggiare e accompagnare nei diversi ambienti.
Chi conosce la materia avrà modo di costatare la ricchezza e completezza del materiale documentale proposto.
Alle splendide foto di affermatissimi autori che si sono cimentati a fotografare i "matti" nei tanti manicomi italiani, si associano ambientazioni parzialmente ricostruite - anche con la proposizione di filmati d’epoca - e molteplici prodotti editoriali.
In un angolo sono pure proposte copie di pagine del giornale L'Ora, con annesse fotografie realizzate dai loro fotografi (tra i quali: Battaglia, Petix, Zecchin).
Nell'occasione della visita non potrà trascurarsi l’ammirazione, al primo piano dell'edificio, del bellissimo e celeberrimo mosaico liberty - recentemente fatto oggetto di restauro - che fino a qualche tempo fa ha abbellito la facciata del "Panificio Morello" (quartiere Capo di Palermo), divenuto finalmente reperto museale da preservare.
Per maggiori ulteriori approfondimenti e dettagli si rimanda all’esaustivo articolo sulla mostra pubblicato su www.blogsicilia.
Buona luce a tutti!
© Essec
Nessun commento:
Posta un commento
Tutto quanto pubblicato in questo blog è coperto da copyright. E' quindi proibito riprodurre, copiare, utilizzare le fotografie e i testi senza il consenso dell'autore.